Ynap e la trasformazione in dollaro di ogni singolo bit

di Stefano Casini ♦ Il colosso mondiale dell’e-commerce fashion fondato da Federico Marchetti vive di dati, e crea valore dalla sua capacità di analizzarli, non solo per vendite immediate, ma anche per lo studio dei comportamenti dei milioni di navigatori web. Hpe é il leader globale del mercato del data management. Naturale l’alleanza fra i due soggetti. Anche perché, in futuro, l’ex Yoox, ora controllata dagli svizzeri di Richemont, potrebbe….

Un’offerta sempre più personalizzata, focalizzata sul singolo cliente. Tra milioni di clienti diversi, in tutto il mondo. Un servizio di vendite, consegne, gestione di migliaia di prodotti, efficiente e preciso come un orologio atomico. E un “Time to market” sempre più veloce, più rapido possibile. È ciò che un colosso dell’eCommerce come Yoox Net-a-porter (Ynap), il Gruppo multinazionale della moda e del lusso online, ha bisogno e vuole realizzare ogni giorno. Tutto ciò dipende dai dati. E dalle tecnologie per gestirli, usarli, metterli a frutto. Ed è ciò che un altro colosso mondiale, Hewlett Packard Enterprise (Hpe), permette di fare, a Ynap, e a moltissime altre aziende, di ogni dimensione e settore di attività, che “vivono” di dati.

Un recente messaggio di Yoox Net-a-porter su Twitter rimarca: «pensiamo in grande con Big data e Intelligenza artificiale per dare ai nostri clienti l’esperienza di shopping più personale possibile». E un altro Tweet mette in evidenza: «i clienti vogliono essere ispirati. Non vogliono essere bombardati di proposte sui prodotti. Vogliono che l’azienda entri in contatto individuale, personalizzato, con ognuno di loro». Il legame tra successo commerciale e innovazione tecnologica è sempre più stretto, e non a caso, anche in queste settimane, Ynap sta cercando a man bassa nuovi sviluppatori software e Big data Engineers, per la propria sede a Zola Predosa, alle porte di Bologna.







L’amministratore delegato di Ynap, Federico Marchetti, del resto ha già più volte indicato l’intelligenza artificiale come soluzione principale per la creazione di esperienze sempre più personalizzate, a cui i clienti aspirano: «l’intelligenza artificiale renderà ancora più personale la relazione con il cliente. Ognuno avrà il proprio punto vendita costruito in base alle proprie preferenze. La mia homepage, ad esempio, includerà i designer che amo, come Tom Ford e Dries Van Noten». Tante sfide da affrontare, quindi, tra concorrenza globale e innovazione digitale. «Le nostre sfide più importanti» rimarca Yamandu Correa, Global network e Data center manager di Yoox Net-a-porter, «consistono in una personalizzazione dell’offerta sempre più alta e marcata, quasi esasperata, e nel riuscire a garantire sempre lo stesso livello di performance e di prestazioni, in ogni momento della giornata, e in ogni giorno dell’anno». Compresi i periodi di sconti e campagne di Marketing, Saldi online e promozioni, Black Friday e Natale, che impattano come valanghe sul traffico dati dei Server aziendali.

«Con le tecnologie che abbiamo adottato e sviluppato in questi ultimi anni, targate Hewlett Packard Enterprise, siamo in grado di raggiungere questi obiettivi, con alti standard di servizio alla clientela» spiega lo specialista di Global network e Data center: «abbiamo anche migliorato notevolmente il “Time to market”, e velocizzato i processi di acquisto. Abbiamo ridotto, da mesi e settimane fino a pochi giorni, ad esempio i tempi per avviare l’attività con un nuovo fornitore, e per realizzare ogni operazione necessaria con le nostre centinaia di partner commerciali».

 

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Federico Marchetti, patron di Yoox

 

La macchina di Yoox Net-a-porter

Velocità delle operazioni, tra vendite online e consegne al cliente. Affidabilità e flessibilità dei sistemi Hi-Tech che fanno funzionare tutta la “macchina”. Capacità di gestire i picchi di lavoro, le ondate di acquisti da parte del mercato. Servizi alla clientela funzionali ed efficienti, dal primo click sulla tastiera, alle attività post-vendita. Sono le urgenze quotidiane di un colosso dell’eCommerce come Yoox Net-a-porter, e sono le stesse che hanno in comune tutte le aziende e realtà, di ogni settore merceologico, che fanno Business sui mercati digitali.«Per vincere queste sfide» spiega il Data center manager di Ynap, «dal 2014 Hewlett Packard Enterprise è il nostro partner tecnologico e strategico per l’infrastruttura IT, con cui abbiamo sviluppato e continuiamo a lavorare per diversi obiettivi e linee guida, tra cui i principali sono 3 elementi per noi cruciali: Hybrid IT, Hybrid Cloud, e flessibilità dei sistemi Hi-Tech». Non a caso, Yamandu Correa ha illustrato la partnership tecnologica tra Ynap e Hewlett Packard Enterprise proprio in occasione dell’Hpe Italian Summit 2018, l’evento di due giorni che si è svolto nelle scorse settimane a Milano.

In quella circostanza, Stefano Venturi, presidente e amministratore delegato di Hpe Italia, ha sottolineato: «il successo dell’eCommerce dipenderà sempre di più da un’offerta molto personalizzata, calibrata sul singolo cliente. E per gestire al meglio tutto ciò, il fulcro è rappresentato da Big data e Intelligenza artificiale. Per questo, vogliamo proporre le migliori architetture Hi-Tech che raccolgono, aggregano, analizzano, correlano tra loro i dati aziendali. Li rendono intelleggibili in maniera economicamente sostenibile e veloce, in tempo reale, attraverso tecnologie nuove, che prima non esistevano. C’è un lavoro enorme da fare, perché tutte le tecnologie applicate alle imprese sono in forte trasformazione e sostituiranno tutto ciò che velocemente diventa obsoleto e superato».

 

Stefano Venturi, presidente e amministratore delegato di Hpe Italia

 

I numeri di Yoox Net-a-porter

I numeri di Yoox Net-a-porter danno l’idea dei volumi di attività da gestire, attraverso le risorse Hi-Tech: 2,1 miliardi di euro di ricavi annui netti; 9 milioni e mezzo di ordini d’acquisto in un anno; 50% delle vendite gestite su piattaforma Mobile. Oltre 3 milioni di clienti attivi e vendite in oltre 180 Paesi, con 328 euro di valore medio dell’ordine. Vendite, forniture, spedizioni gestite attraverso le sedi principali di Bologna e Milano, 9 sedi decentrate a livello internazionale, 11 centri di assistenza alla clientela, 8 poli logistici, per consegne in giornata. E nel primo trimestre dell’anno i ricavi di Ynap sono cresciuti del 7,9% a 517,5 milioni di euro.

Da Yoox a Ynap

Un impero dell’eCommerce che è nato e si è sviluppato con Yoox, la Startup della moda online creata nel 2000 da Federico Marchetti proprio a Zola Predosa, finora l’unico “Unicorn” italiano, l’unica Startup che, partendo da zero, è diventata una grande azienda fino a fatturare un miliardo di euro. E a superarlo di slancio. Una crescita continua e impetuosa, fino alla fusione nel 2015 con Net a Porter, che ha dato vita appunto a Ynap, con la fuzione anche dei due Brand, e con Marchetti sempre alla guida dell’azienda. L’ultima grande svolta è di poco più di un mese fa, attorno alla metà di maggio, quando il colosso svizzero del lusso Richemont, che detiene marchi come Cartier, Cleef & Arpels, Piaget, Vacheron Constantin, Jaeger-LeCoultre, Panerai e Montblanc, ha completato la scalata su Yoox Net-a-porter, arrivando a controllarne il 95% delle azioni. Per chiudere l’Offerta pubblica di acquisto in Borsa, avviata dal colosso svizzero nei mesi precedenti, Richemont ha messo sul piatto 2,7 miliardi di euro. Un’operazione che, a conti fatti, ha valorizzato Ynap per un totale di 5,3 miliardi di euro, e che si è conclusa con il delisting della società da Piazza Affari. In quell’occasione il presidente di Richemont, Johann Rupert, ha rimarcato: «come parte del nostro Gruppo, Yoox Net-a-Porter continuerà a essere gestito come un Business distinto, assicurando così che rimanga una piattaforma neutrale e altamente attrattiva per i Brand del lusso».

 

Johann Rupert
Johann Rupert, presidente di Richemont

 

Sempre Marchetti al comando

Una svolta storica, nell’azionariato e nel controllo di Ynap, che ha però mantenuto Marchetti saldamente al timone: «abbiamo iniziato il nostro Business prima che chiunque altro credesse nella possibilità di portare il lusso online. Sono fiero di ciò che abbiamo costruito in due decenni» ha rimarcato l’amministratore delegato una volta chiusa l’Opa in Borsa, «e ora, quasi 20 anni dopo aver inventato Yoox, sono sempre più affascinato dalla magia di Ynap. La mia motivazione è sempre stata sognare e innovare per i nostri clienti e questo non cambierà negli anni a venire». Anzi. «Yoox Net a Porter powered by Richemont sarà davvero imbattibile. Insieme a Richemont, investiremo ancora di più in prodotto, tecnologia, logistica, persone e Marketing. Accelereremo la nostra crescita globale e garantiremo la Leadership di Ynap nel lungo termine».

Come funziona Yoox Net-a-porter

Il grande mercato mondiale di Yoox Net-a-porter è strutturato in 3 linee di Business, sinergiche tra loro, chiamate Multi-Brand In Season, Multi-Brand Off Season e Online Flagship Store. Le prime due, Multi-Brand In Season e Multi-Brand Off Season, consistono nell’attività commerciale delle collezioni, rispettivamente della stagione in corso e di quelle precedenti, dei marchi proprietari del Gruppo, vale a dire Yoox, Net-A-Porter, Mr Porter e The Outnet. Mentre gli Online Flagship Store sono le piattaforme di vendita di grandi marchi della moda e del lusso per i quali Ynap è partner esclusivo, come ad esempio Armani, Valentino, Prada, Missoni, Moschino, Emilio Pucci, Moncler, Dsquared, Chloé, Jil Sander, Lanvin e molti altri ancora. Attraverso relazioni dirette con designer, produttori e dealer autorizzati, il Gruppo offre una selezione infinita di prodotti: una vasta scelta di capi d’abbigliamento e accessori per uomo e donna dei più importanti designer al mondo, un ampio assortimento di oggetti di design, collaborazioni esclusive con rinomati artisti internazionali, Brand di moda responsabile e anche moda bimbo.

Non solo abiti

Ynap ha poi anche lanciato la sua prima piattaforma online dedicata all’alta gioielleria e orologeria di lusso, rivolta a una clientela in forte crescita che desidera acquistare anche prodotti di alto valore con un semplice Click: gli ottimi risultati ottenuti in questi anni sia da Net-a-porter che da Mr Porter dimostrano come molti clienti in tutto il mondo siano ormai orientati ad acquistare online anche prodotti di lusso esclusivi. Questa nuova attività, all’interno dello Store online di Net-a-porter, ospita una vasta collezione di alta gioielleria che include più di 40 marchi fra cui Piaget, Cartier, Pomellato, Tiffany & Co. e Buccellati: orologeria e gioielleria d’alta gamma costituiscono oggi un fattore chiave all’interno del piano quinquennale di Ynap, che si focalizza sulla crescita della fascia alta del lusso. «Nel 2018 la sezione Hard luxury sta performando in modo eccezionale» ha più volte sottolineato Marchetti, «il boom di alta gioielleria e orologeria mostra che non c’è limite a cosa i clienti possano comprare online sui nostri Store. Adesso più di prima conosciamo i clienti del segmento Hard luxury e cosa desiderino acquistare online».

 

The Luxury Watch Guide all’interno di Mr Porter, presentata ai primi di giugno. Una nuova destinazione online interamente dedicata alla crescente selezione di brand di orologi leader nel mondo, fra i quali IWC Schaffhausen, Jaeger-LeCoultre, Breitling, TAG Heuer, Officine Panerai, Ressence e altri

 

Una customer experience on line soddisfacente è decisiva

Alla base del successo c’è l’intuizione che l’esperienza di Shopping online deve essere piacevole quanto quella offline. Piacevole, non identica: su Internet, per l’Hard luxury, è meglio offrire edizioni speciali e limitate e arricchire i siti di contenuti e consulenze che in un negozio fisico sono affidati alle persone. In altre categorie o settori commerciali, come l’elettronica, l’alimentare, la cosmesi, l’assortimento e le superfici di vendita sono strategiche; per orologi e gioielli bastano pochi metri, se ben concepiti. Quindi non è tanto il risparmio di costi su affitti e personale che spinge aziende da centinaia di milioni di ricavi ad aprire una vetrina su Internet. È invece un modo per abbracciare i nuovi consumatori e le loro abitudini. Per offrire un servizio in più andando verso di loro, invece di aspettare che vadano loro in negozio. Il lusso, in genere, ha capito questa necessità più tardi della moda.

 

Yamandu Correa, Global network e Data center manager di Yoox Net-a-porter (foto dal profilo Linkedin)

 

Senza una gestione adeguata ed efficiente di tutto questo, la “macchina”, una macchina enorme, complessa, sofisticata, si incepperebbe subito, provocando incidenti a catena, disagi e disservizi all’enorme platea di clienti. Nell’era dei Social network, tutto questo avrebbe un impatto ed effetti negativi immediati e su vasta scala. «Cosa succede se l’infrastruttura IT di un’azienda non supporta in maniera adeguata la crescita, del Business e dei livelli di attività commerciale?» chiede Correa, il Data center manager di Ynap: «succede che calano le vendite e il fatturato, perché la funzionalità e l’efficacia della piattaforma online si traduce in vendite e ricavi, e noi puntiamo a trasformare ogni click in potenziale fatturato. Succede che ne deriva disaffezione e perdita di clienti, perché con il cattivo funzionamento delle pagine online provochiamo una cattiva “Customer experience” per chi le utilizza. E poi succede che peggiora la Social reputation dell’azienda, dato che la clientela insoddisfatta diffonde online giudizi negativi, e si compromettono anche i rapporti con i partner aziendali, perché ogni realtà importante sul mercato deve essere affidabile ed efficiente in tutte le sue attività. Ecco perché, a maggior ragione come grande Gruppo di livello mondiale, non possiamo mai permetterci di trovarci nelle situazioni che ho appena elencato».

 

Una customer experience on line soddisfacente è decisiva

 

In sostanza, sottolinea Correa, «dobbiamo garantire sempre l’aggiornamento delle collezioni e dell’offerta online, velocità delle attività di vendita e consegna, affidabilità tecnologica e di ogni passaggio operativo,sia nei confronti dei nostri milioni di clienti in tutto il mondo, sia verso i nostri tanti partner commerciali, che sono anche le più grandi e prestigiose Case di moda e lusso a livello internazionale. Tutto ciò si ottiene monitorando continuamente i livelli d’uso e di performance delle infrastutture IT e delle applicazioni. L’adattamento delle infrastrutture tecnologiche a ogni attività e sfida di Business è poi misurato e tracciato anche per prevedere e anticipare nuove necessità, e per creare un’adeguata capacità di programmazione e pianificazione per il futuro. In ogni progetto che sviluppiamo c’è l’attività di monitoraggio delle performance e dei risultati, per intercettare le problematiche e capire i Trend per l’anno successivo».

Il ruolo di HPE

Con le tecnologie Hpe, che Ynap ha iniziato a installare e sviluppare a partire dal 2014, il colosso online della moda e del lusso ha rinnovato i propri Data center e la gestione dei siti Internet, standardizzato la piattaforma operativa e tutti i sistemi Hi-Tech che creano la grande rete informatica e digitale del Gruppo, dalle sedi principali di Bologna e Milano, a quelle decentrate e alle strutture commerciali in giro per il mondo, alla rete dei Data center, che rappresentano il “cervello elettronico” per uffici, magazzini, logistica, consegne. «Abbiamo realizzato la standardizzazione delle piattaforme operative per essere in grado di controllare e gestire in maniera efficace ogni singola attività quotidiana» spiegano gli specialisti di Ynap, «e abbiamo poi creato un unico punto di contatto con i tantissimi fornitori, in modo da semplificare e facilitare ogni interazione, compresi imprevisti, carenza delle scorte di magazzino, ritardi nelle forniture, difficoltà e problemi di ogni tipo, perché dobbiamo garantire una risposta veloce, pronta ed efficace».

 

Data center di Hpe
Data center di Hpe
Hybrid IT e Hybrid Cloud

Sono diversi i risultati che Yoox Net-a-porter ha realizzato e ottenuto con l’implementazione e lo sviluppo, nel corso degli ultimi anni, delle tecnologie, tra cui Hybrid IT e Hybrid Cloud, targate Hpe. «Abbiamo ottenuto un migliore livello di utilizzo delle risorse computazionali, di calcolo, elaborazione dati e di Storage, con un margine aggiuntivo del 30% di ulteriore capacitò di elaborazione installata» spiega il Data center manager di Ynap, «abbiamo migliorato la capacità di gestione dei picchi di attività e vendita, con anche a diposizione sempre più Terabyte di quelli che ci servono. Il potenziamento e l’innovazione della nostra infrastruttura tecnologica ci hanno poi anche permesso, come ho già evidenziato, di migliorare il “Time to market”: oggi la tempistica degli ordini e dell’aggiornamento del catalogo con i fornitori è molto veloce, si riesce a completare nel giro di qualche giorno». In pratica, la forte partnership con Hpe «ci consente risposte adeguate alle nostre sfide quotidiane, e al nostro percorso di costante evoluzione e cambiamento» osserva il manager Hi-Tech, «il modello tecnologico ibrido messo a disposizione da HPE offre un’elevata flessibilità dei sistemi, a seconda delle esigenze reali e contingenti, che cambiano a seconda di determinati fattori e variabili, e aderisce in pieno alle esigenze del Gruppo».

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                                                 Il gruppo Richemont

 

Il Gruppo Richemont, Key Figures dal sito ufficiale

 

 Il gruppo Richemont è una holding finanziaria, quotata alla Borsa di Zurigo e con sede a Ginevra, che riunisce marchi del lusso di consolidata tradizione, i quali nel corso degli anni sono stati acquisiti in tutto o in parte dal gruppo, ed ora vengono gestiti in modo sistemico, con metodologie di management avanzate, secondo strategie di posizionamento e di crescita supportate dal gruppo stesso. Con  oltre 30.000 dipendenti, il gruppo Richemont è uno dei principali attori nel mondo del lusso. L’identità di prodotto dei brand o maison è radicata prevalentemente nell’alta orologeria e nella gioielleria. La maison leader del gruppo è Cartier, maison gioielliera numero uno al mondo, che da sola realizza quasi la metà del fatturato dell’intero gruppo, seguita da Van Cleef e Montblanc. Uno dei tratti distintivi del gruppo per lo sviluppo delle maisons sta nel concedere una certa libertà e autonomia ai marchi, consentendogli di seguire il sentiero di crescita più congeniale ai valori e alle tradizioni del brand.Il gruppo Richemont è diversificato in cinque aree di business: orologi, gioielli, pelletteria ed accessori, strumenti da scrittura e altre aree di business, in quest’ultima rientra l’area moda e fashion, che sta gradualmente crescendo di importanza all’interno del gruppo .

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