Tutte le macchine dell’additive manufacturing

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di Marco de‘ Francesco ♦ In aumento costante la quota di espositori italiani alla fiera di settore Formnext di Francoforte e a Sps Ipc Drives di Norimberga. Non solo stampa 3D alle rassegne organizzate da Messe Frankfurt, ma anche tutte le tecnologie a valle e a monte del processo additivo. Con un occhio ai seminari e alla formazione. Presenti tra gli altri Clariant, Mitsubishi Chemicals, Solvay, Carbon 3D e tra gli  italiani Sisma, DWS International, 3D4MEC, Roboze, Sharebot, Zare

In aumento le aziende italiane a Formnext, fiera leader per l’additive manufacturing. Alla quarta edizione, tra il 13 e il 16 novembre a Francoforte sul Meno, in Germania, è prevista la presenza di una compagine di 21 espositori, tra cui otto “nuovi”: l’Italia è al terzo posto tra i Paesi partecipanti. E anche molti visitatori giungeranno dal Belpaese. Per quale motivo? Secondo Formnext, l’additive manufacturing deve essere considerata non solo come un processo di unione dei materiali per fabbricare oggetti da modelli 3D computerizzati (in opposizione alle metodologie di produzione sottrattiva) ma è l’insieme delle tecnologie a monte e a valle del processo additivo. Riguarda pre e post elaborazioni: dalla progettazione alla preparazione del lavoro, dai processi di formatura alla lavorazione superficiale e alla garanzia della qualità. E concerne un numero considerevole di settori: dal software al design, dai materiali alla componentistica e all’industrial tooling.

Insomma, la vastità dei segmenti interessati – tipicamente collegati alla manifattura – fa della produzione additiva un motivo di interesse per le aziende nostrane. Questo è emerso con chiarezza all’evento milanese “Automazione e additive manufacturing, un viaggio nel cuore dell’innovazione 4.0” organizzato insieme a Sps Ipc Drives, 29esima fiera dell’automazione smart e digitale che si terrà a Norimberga dal 27 al 29 novembre. Peraltro, sia Formnext che Sps Ipc Drives sono espressione di Mesago, società specializzata in mostre e conferenze su vari temi tecnologici e al contempo azienda appartenente al gruppo Messe Frankfurt, la Fiera globalizzata tedesca che fattura 661 milioni e offre un menù di eventi taylor made in giro per il mondo.







 

La sede espositiva di Francoforte di Messe Frankfurt (courtesy Messe Frankfurt GmbH) Marc Jacquemin | Photography

Le aziende italiane al terzo posto tra gli espositori a Formnext

Di Formnext di Francoforte sul Meno, fiera dell’additive manufacturing, ha parlato Sacha Wenzler, vice presidente di Mesago. Secondo Wenzler «Formnext è in effetti la fiera leader per l’additive manufacturing, e, possiamo dire, per la generazione futura di soluzioni produttive intelligenti. Si concentra sulla realizzazione efficiente di prodotti e componenti, dalla loro progettazione fino alla produzione seriale». In pratica, secondo Wenzler, si occupa di stampa 3D, ma non solo; riguarda tutte le tecnologie e a monte e a valle di questa. Ed è secondo Wenzler, «la manifestazione B2B che dal 2015 è cresciuta di più in Germania». Gli espositori, infatti, sono passati dai 203 del 2015 ai 307 dell’anno successivo e ai 407 del 2017. «Proprio a giugno – ha continuato il vice presidente – abbiamo concluso la fase di acquisizione degli espositori per l’anno in corso: siamo a quota 465». Quanto ai metri quadrati, si è passati dai 14.028 del 2015 ai 18.702 del 2016 e ai 28.129 del 2017.

 

Sacha Wenzler, vice presidente di Mesago (photo Marco de’ Francesco)

 

«All’evento di quest’anno – ha chiarito Wenzler – espositori e visitatori avranno a disposizione un’area di 30.380 metri quadrati». E infine i visitatori, sono cresciuti dagli 8.982 della prima edizione, ai 13.384 della seconda, ai 21.492 della terza. «L’obiettivo per il 2018 è di superare quota 25mila». Insomma, già fra la prima e la seconda edizione gli espositori tedeschi sono aumentati del 52%; quelli stranieri del 48%; i visitatori tedeschi del 53% e quelli stranieri del 47%. Secondo il vice presidente, «la partecipazione italiana è molto importante: con 21 espositori, di cui otto nuovi, la compagine tricolore è la terza per importanza a livello mondiale. Anche molti visitatori sono italiani». Formnext peraltro rende noto che «per l’edizione 2018 all’inizio di giugno si erano già registrati 153 nuovi espositori provenienti da 25 Paesi – tra cui rinomate aziende internazionali come Clariant, Mitsubishi Chemicals e Solvay. Anche la start-up di fama mondiale Carbon 3D della Silicon Valley presenterà le sue ultime novità tecnologiche a Francoforte».

In aumento la quota di espositori italiani

La quota di espositori italiani aumenta per via della vastità dei settori interessati dalla additive manufacturing, potenzialmente integrabile nel sistema produttivo manifatturiero del Belpaese. Wenzler ha declinato i gruppi di prodotti portati in fiera dagli espositori. Non solo soluzioni per l’AM, ma anche per la manifattura in generale. E poi, software, design, materiali e componentistica, industrial tooling e tanto altro. Anche soluzioni relative al training e all’education avanzata; o ancora alla ricerca e sviluppo. Tra i gruppi di riferimento dei visitatori, molti sono legati a comparti come l’automotive, l’automazione, le costruzioni, l’health care, la dental technology, l’elettronica, l’energia, l’R&D, la meccanica, l’aviazione, e tanti altri. Centrali, secondo Wenzler, sono le opportunità di business. «Siamo un punto di riferimento per l’industria – ha affermato -. Già nel 2017 molte aziende hanno potuto registrare un notevole volume di ordini e numerosi accordi commerciali concreti».

Secondo Formnext «la manifatturiera additiva in Italia si sta espandendo sempre più nei settori industriali». E si citano aziende nostrane che partecipano alla fiera: «Sisma o DWS International propongono soluzioni produttive di primo piano a livello internazionale per l’industria dentale e della gioielleria e aziende giovani, come 3D4MEC, Roboze, Sharebot e Zare, hanno già posizionato con successo sul mercato le loro stampanti 3D per diversificate applicazioni». Formnext la spiega così: «Il numero di applicazioni additive in continuo aumento anche in Italia comporta una crescita dinamica nel settore dei servizi che sarà rappresentato da diversi espositori. Inoltre, gli espositori italiani coprono una vasta gamma di applicazioni lungo la catena del processo produttivo con numerose altre offerte e servizi, dalla scansione 3D alle soluzioni CAD-CAM, ai materiali fino alla garanzia della qualità. Nel complesso si può notare che, sia le aziende italiane tradizionali sia le numerose start-up, stanno producendo interessanti innovazioni nella produzione additiva. In questo modo offrono interessanti e concrete soluzioni innovative per tutta l’industria italiana e in particolare per i settori tradizionalmente forti della costruzione di macchine, della gioielleria e dell’odontotecnica, nonché per il settore del design».

 

tecnologie additive
Produzioni con tecnologie additive

Tutta la filiera dell’addictive manufacturing, a monte e a valle della stampa 3D

«Nel corso dell’edizione 2018, presenteremo – ha affermato Wenzler – l’intera catena di processo della moderna produzione industriale in modo ancora più intenso e completo». In pratica, oltre ai settori di produzione additiva già affermati (hardware, materiali, etc.), saranno potenziate le aree del software e della post-elaborazione (ad es. per la rimozione della polvere, la lavorazione superficiale o il trattamento termico) e la complessa produzione industriale degli utensili. Secondo Wenzler, infatti «la produzione industriale additiva richiede un’ampia gamma: dalla progettazione alla preparazione del lavoro, dai processi di formatura alla lavorazione superficiale e alla garanzia della qualità». Si parla di pre e post elaborazioni, che secondo Formnext rappresentano il vero valore aggiunto. E’ per questo, secondo Wenzler, che importanti produttori di materiali, come Solvay, Messer Group e Mitsubishi Chemical Europe, partecipano alla fiera.

Seminari e formazione in aumento

Sarà ampliata, quest’anno, la serie di seminari “Discover3Dprinting“, con l’obbiettivo di ampliare la possibilità delle imprese di approcciare la manifattura additiva. Secondo Formnext «il progetto è stato realizzato in collaborazione con ACAM Aachen Center for Additive Manufacturing del Fraunhofer IPT. Nel 2018 il programma di seminari è stato ampliato con contenuti su misura per target specifici e programmato anche in occasione di altri eventi fieristici come PCIM di Norimberga, Achema Frankfurt e Automechanika Frankfurt. In questo modo il mondo AM si apre ad ulteriori bacini di utenti molto interessanti dell’elettronica di potenza, dell’industria dei processi chimici e del settore automobilistico. La serie di seminari tornerà quest’anno al Formnext 2018 di Francoforte».

In questo ambito, si sta sviluppando un programma di formazione per principianti. Infine, nell’area della fiera assegnata alla VDMA (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau; è l’associazione dell’industria di ingegneria meccanica. Ha sede a Francoforte sul Meno, in Germania, e rappresenta circa 3.200 membri: è dunque la più grande associazione industriale in Europa. D’altra parte, con oltre un milione di dipendenti e un fatturato di oltre 220 miliardi di euro, l’ingegneria meccanica e impiantistica è il principale datore di lavoro della Germania nel settore industriale) saranno illustrati casi pratici di successo. E nel 2019 la fiera sarà molto più spaziosa. «L’anno prossimo – ha infine affermato il vice presidente – lasceremo il padiglione 3, lì dove in effetti la fiera si è sviluppata. La manifestazione avrà luogo nei padiglioni 11 e 12: a quel punto avremo a disposizione 56mila metri quadrati di spazio».

 

 

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Nadine Oswald, project manager Mesago (photo Marco de’ Francesco)

La compagine tricolore a Sps Ipc Drives di Norimberga

È particolarmente numerosa. Nel 2017, con 96 espositori, ha raggiunto quota 17,3% del totale. «Le previsioni, per l’edizione di quest’anno – ha affermato Nadine Oswald, project manager Mesago – indicano una partecipazione pari a circa 100 unità». Saranno presenti nomi di spicco della manifattura e in generale dell’industria italiana: Asem, Bonfiglioli, Camozzi, Lafert Servo Motors, Motor Power Company e Pizzato Elettrica. Quanto ai visitatori, l’Italia ne ha portati 1.738 (9,1%) nel 2017; quest’anno è attesa una uguale partecipazione. «L’Italia – ha continuato la Oswald – è al secondo posto quanto a visitatori. L’anno scorso, su 70.264 visitatori, bsn 19.128 non erano tedeschi. Dopo quella austriaca, la compagine italiana era la più numerosa». D’altra parte, secondo la vice presidente di Mesago Sylke Schulz-Metzner «il 94% dei visitatori delle scorse edizioni prevedono di visitare la Sps Ipc Drives del 2018; e il 98% di loro consiglia la fiera ai propri colleghi. La fiera è ormai un punto di incontro fondamentale in Europa per l’automazione smart e digitale».

 

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Francesca Selva, Vice President Marketing Messe Frankfurt Italia (photo Marco de’ Francesco)

 

Sempre secondo la vice presidente, il 59% dei visitatori nel 2017 proveniva da questi settori: progettazione, costruzioni e ricerca; direzione esecutiva, produzione. E il 92% «ha trovato prodotti e soluzioni per la propria azienda». Quest’anno, peraltro, Sps Ipc Drives di Norimberga dedicherà ai temi del software e dell’IT nella produzione due padiglioni, il 5 e il 6. Il fatto, secondo la vicepresidente di Mesago «è che nell’era della trasformazione digitale i settori dell’automazione e della tecnologia dell’informazione si stanno fondendo sempre di più, pertanto l’Industria 4.0 sarà, come già l’anno scorso, uno dei temi centrali di questa edizione».

 

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Mesago

Mesago, fondata nel 1982 e situata a Stoccarda, è specializzata in mostre e conferenze su vari temi tecnologici. L’azienda appartiene al gruppo Messe Frankfurt. Mesago opera a livello internazionale e non è legato a un luogo specifico. Con 140 dipendenti, Mesago organizza eventi per più di 3.300 espositori e oltre 110mila visitatori professionali, referenti e relatori provenienti da tutto il mondo. Numerose associazioni, case editrici, istituti scientifici e università sono strettamente collegati con Mesago come promotori, coorganizzatori e partner ideali.

Un occhio a Messe Frankfurt. Messe Frankfurt, la Fiera globalizzata tedesca che fattura 661 milioni e offre un menù di eventi taylor made in giro per il mondo. Manifestazioni tecniche per operatori di settore, che consentono alle aziende di farsi conoscere, di illustrare prodotti e competenze e di mettersi al passo con le tendenze e le tecnologie dei big di filiere ormai mondializzate. La piattaforma tedesca, peraltro, che dispone di un portafoglio di 148 fiere, organizza anche Sps Ipc Drives, fiera dell’automazione che si tiene, nel 2018, a Norimberga, Mumbai, Guangzhou, Dubai, e a Parma dove l’evento ( quest’anno si è tenuto dal 22 al 24 maggio) è secondo per importanza solo a quello tedesco ed è stato  focalizzato, per la sua  ottava edizione, sulla trasformazione digitale. Industria Italiana ha intervistato, sia sulla fiera tedesca che sull’evento parmense, il Presidente and Ceo di Messe Frankfurt Wolfgang Marzin, nonché l’ad di Messe Frankfurt Italia Donald Wich. L’intervista è reperibile  qui.

 

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