Tps diversifica e punta a nuove acquisizioni

di Marco Scotti ♦ La società industriale (aerei, auto) quotata all’ Aim,  cerca ulteriori prede dopo Icb e Stemar. Intanto prosegue l’ integrazione di Satiz, completamente trasformata in un gruppo attivo in engineering, digital content management, technical publishing

«Abbiamo appena approvato un aumento di capitale da sei milioni di euro per poter proseguire una strategia di m&a che finora si è rivelata vincente e che svilupperemo ulterirmente nel 2019. Nei prossimi mesi contiamo di portare a termine altre operazioni di acquisizione per allargare ulteriormente la nostra catena del valore». Alessandro Rosso, amministratore delegato del gruppo Tps (Technical Publications Service S.p.A.) spiega in esclusiva a Industria Italiana le strategie dell’azienda di cui è alla testa, un gruppo con oltre 50 anni di esperienza specializzato nei servizi tecnici e ingegneristici per le industry dell’aeronautica e ora anche dell’automotive. L’azienda è una pmi innovativa, certificata Elite e quotata sul segmento Aim di Borsa Italiana. Nelle scorse settimane, inoltre, è stato dato il via libera al processo di acquisizione del 100% della partecipazione in Satiz Tpm, società che realizza servizi analoghi a quelli di Tps ma in ambito automotive.

 







Alessandro Rosso, ad del gruppo Tps

 

I risultati di bilancio

Il mese scorso il consiglio di amministrazione di Tps ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno. I ricavi sono in crescita del 10% rispetto ai primi sei mesi del 2017 e arrivano a sfiorare i 10 milioni di euro. Un risultato dovuto alla crescita del volume di affari nel segmento della documentazione tecnica e dell’avionica. L’Ebitda è di due milioni, al 20,4%, mentre l’utile netto si attesta a un milione, in crescita del 4,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sull’esercizio 2017 il fatturato è stato di 19 milioni di euro, in aumento del 31% rispetto al 2016, con un Ebitda di 4,15 milioni al 21,7%. La società vantava a fine giugno una disponibilità di cassa per oltre 1,5 milioni di euro.

Le nuove strategie

Il primo semestre del 2018 è stato dedicato alla completa integrazione delle recenti acquisizioni (Icb nel settore avionico e Stemar in quello del Cost Engineering). L’organizzazione del Gruppo è attualmente basata su cinque strategic business unit, che rappresentano altrettante linee di attività su cui Tps ha deciso di puntare: Technical publishing & training, che prevede l’implementazione di attività tecniche a supporto della parte post vendita dei clienti; engineering&consulting, ovvero attività ingegneristiche a supporto di modelli nuovi ed esistenti nei casi di reingegnerizzazione della configurazione dei velivoli; design, certification and production of parts and components, ovvero la progettazione, la certificazione ed eventualmente la produzione di parti e componenti per velivoli esistenti, in particolare in ambito medicale; sviluppo di software aeronautico, per la gestione degli impianti a bordo velivolo e le procedure di test dei software; cost engineering, per lo sviluppo di metodologie progettuali e produttive che consentono la riduzione del costo di produzione di parti e componenti.

Da segnalare l’ottenimento della certificazione Iso 9100:2016, conseguita nella prima parte del 2018, e specifica per il settore aeronautico, che ha comportato la revisione integrale delle procedure operative.«I driver principali del percorso di crescita che abbiamo attivato – prosegue Rosso – sono lo sviluppo organico e un percorso di acquisizioni di partecipazioni tecnicamente qualificate e rapidamente integrabili nel nostro tessuto organizzativo. L’anno scorso abbiamo acquistato due realtà che ci hanno aiutato in maniera significativa nello sviluppo del nostro business e nell’ampliamento delle nostre aree di competenza».

 

Lo stabilimento Stemar

 

 

M&A; le ultime operazioni e il futuro

Come si è detto, Lo scorso anno sono state acquistate due realtà: Icb e Stemar Consulting. La prima operazione, completata a maggio, ha consentito di migliorare il posizionamento di Tps per lo sviluppo e l’integrazione di software per l’avionica. Inoltre, è stato possibile aumentare l’offerta di contenuti multimediali per i programmi di training basato su computer e simulatori (Computer Based Ttraining). Con l’ingresso di Stemar nella compagine societaria, avvenuta a luglio 2017, si è invece deciso di ampliare la presenza di Tps anche nel comparto dell’automotive e di integrare le strategie di cost engineering sviluppate nel comparto automobilistico per il settore dell’aerospazio.

La strategia di crescita per linee esterne però non si ferma qui. «Abbiamo appena lanciato un aumento di capitale da 6 milioni di euro proprio in previsione di alcune operazioni di M&A che contiamo di fare nei prossimi mesi. Abbiamo iniziato un percorso che ci sta dando risultati molto promettenti – prosegue l’amministratore delegato di Tps – e che intendiamo continuare a sviluppare. Inoltre, con la recente operazione di acquisizione di Satiz Tpm, abbiamo incrementato la nostra dimensione aziendale riducendo nel contempo la dipendenza pressoché totale dal settore aeronautico, aspetto che poteva essere considerato un punto di debolezza della nostra società. A questo punto circa il 40% del nostra fatturato proviene dal settore automotive e il Gruppo TPS raggiunge (base dati 2017 proformati) oltre 30 milioni di euro di fatturato».

 

Negli uffici Stemar

 

Arrivano le auto: l’ integrazione con Satiz

Il consiglio di amministrazione di Tps ha approvato lo scorso 17 settembre l’acquisizione di Satiz Tpm. Si tratta di una holding operativa a capo di un gruppo di società (il gruppo Stpm) attive principalmente nel settore automotive per la fornitura di servizi tecnici e di ingegneria, oltre che nella comunicazione multimediale e nel digital content management. Il progetto rappresenta uno degli obiettivi strategici per Tps, ovvero quello della crescita per linee esterne che portino a una diversificazione del business, con particolare attenzione all’automotive. «Siamo particolarmente soddisfatti – ci dice Rosso – e siamo certi che l’integrazione tra Tps e Satiz Tpm porterà grandi vantaggi al gruppo». Il valore della produzione consolidato del gruppo Stpm ammonta a 15,6 milioni per il 2017, con un ebitda di circa 1,5 milioni, a poco meno del 10% del fatturato.

Satiz Tpm è oggi un polo tecnico tra i maggiori in Italia, sia per numero di dipendenti che per fatturato. Nella penisola è presente con la sede generale di Torino e le filiali di Milano, La Spezia e Brindisi.Controlla il 100 % di Satiz Poland, filiale del gruppo basata a Bielsko-Biała (Polonia) e il 100% di TPM Engineering, società di ingegneria automotive specializzata nella progettazione di prototipi di vetture full electric. Le attività del gruppo si concentrano oggi in tre aree: pubblicazioni tecniche, digital content management e ingegneria e progettazione automotive. Nel settore dell’editoria tecnica collabora con importanti gruppi industriali tra i quali FCA, Piaggio e Alstom.

 

La sede Tps a Gallarate

 

La quotazione all’Aim

Nel mese di marzo 2017 la società ha deciso di quotarsi sul segmento Aim di Borsa Italiana. «Un’operazione – ci spiega ancora Rosso – che è stata estremamente importante per noi. Da un lato, perché ci ha fornito le risorse necessarie per la strategia di M&A, dall’altro perché la quotazione costituisce un fattore distintivo rispetto ai competitor, evidenziando la presenza in azienda di precise metodologie di gestione e di governance che sono sempre più necessarie per instaurare rapporti commerciali duraturi con i grandi gruppi industriali. Da questo punto di vista, vorrei ricordare che Tps ha ottenuto già nel novembre 2016 la certificazione Elite di Borsa Italiana, attraverso un percorso che ci ha consentito di migliorare i nostri processi gestionali e, quindi, di preparare l’Azienda la salto di qualità con l’ingresso in Borsa Italiana».

Nuove tecnologie

«Tps – ci racconta l’amministratore delegato – ha investito circa il 4% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo. Ci siamo concentrati soprattutto sui sistemi informatici a supporto delle nostre attività e su progetti di componenti da installare su velivoli. In un comparto come il nostro è fondamentale saper impiegare in modo corretto le nuove tecnologie. Attualmente stiamo concentrando la nostra attenzione su possibili sviluppi in ambito di realtà aumentata e di intelligenza artificiale, aspetti di sicuro interesse per i settori industriali in cui operiamo».

Scenari futuri

Il gruppo Tps ha in programma di crescere seguendo diverse direttrici. In primo luogo, per quanto riguarda il technical publishing rivolto all’aerospazio, l’intenzione è consolidare la leadership in Italia. Nei prossimi mesi verranno sviluppati nuovi servizi di training sia in Europa che in Medio-Oriente, mentre nell’Europa orientale e negli Stati Uniti verranno valutate eventuali possibilità di espansione. Per quanto concerne l’engineering, Tps è pronta a sfruttare il know-how nel settore automotive portato da Stemar Consulting e dal gruppo Stpm per raggiungere una posizione preminente in Italia e crescere in Europa. Infine, per quanto riguarda la produzione di componenti, si punterà molto sulla produzione di parti per elicotteri e aeroplani in ambito aeromedicale.














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