Dall’automotive all’aerospace… il tessile lombardo fa scuola e punta sull’internazionalizzazione

di Marco de Francesco ♦︎ Il comparto vale 12 miliardi (un terzo del fatturato nazionale) e vuole aumentare la competitività internazionale. In Canada: opportunità per il technical textile. Negli Usa: medicale, auto e protezione personale. In Giappone: aerospazio, macchine e Difesa. Afil e il progetto Admantex2i

Nuove chance per l’internazionalizzazione del manifatturiero avanzato e in particolare del tessile lombardo; quest’ultimo vale 12 miliardi (un terzo del fatturato nazionale) e si sta riunendo nelle “Strategic Communities” di Afil, il cluster regionale per il manifatturiero avanzato guidato dal presidente Diego Andreis. Afil, infatti, che ha fra i suoi scopi quello di posizionare la manifattura lombarda in un contesto europeo nell’ambito della strategia di smart specialization, è parte del progetto “Admantex2i – Advanced Manufacturing and Advanced Textile Materials going international to strengthen resilience and to empower industrial recovery”. Il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “Cluster Go International”, ha lo scopo di compiere un passo ulteriore in termini di internazionalizzazione, promuovendo la cooperazione extra-europea tra i cluster continentali partecipanti e i loro soci (in particolare le Pmi) nei settori manifatturiero e tessile avanzato per applicazioni textile-based, circolari, cross-settoriali e I4.0.

Insieme ad Afil, sono della partita altri cinque cluster europei: tre inerenti il tessile avanzato (il catalano Aei Tèxtils come coordinatore del progetto, Ateval di Valencia e Citeve del Portogallo) e due focalizzati sulle tecnologie di produzione avanzata (il portoghese Produtech e il francese Emc2). Nel complesso, i 6 partner rappresentano più di mille soci. Ma quali sono le opportunità per i membri dei vari Cluster? Webinar formativi, studi di settore, matchmaking con contatti qualificati e B2B, ma soprattutto tre business mission extra Eu, esattamente in Giappone (primavera/estate 2023), negli Stati Uniti (inverno 2023) e in Canada (autunno 2023) al fine di favorire lo scambio di esperienze e la stipula di possibili accordi commerciali e Memorandum of Understanding. Grazie al progetto, Afil può supportare tra i propri soci sino a sei Pmi, due per ciascuna missione, co-finanziando le spese di viaggio e alloggio e accompagnando l’impresa associata in visita presso gli ecosistemi dell’innovazione locali e a manifestazioni fieristiche di interesse. Inoltre, Afil può includere le priorità e gli interessi dei suoi Soci negli incontri istituzionali, Memorandum of Understanding e presentazioni del sistema tessile lombardo che saranno fatti.







I mercati di questi tre Paesi sono molto diversi ed ampi, per questa ragione la fase iniziale del progetto è stata finalizzata a raccogliere – coinvolgendo direttamente i Soci – utili indicazioni al fine di definire la strategia migliore: i settori target identificati sono l’automotive, il tessile tecnico e sostenibile, l’aerospazio – che richiedono tessuti avanzati in un’ampia gamma di applicazioni di fascia alta, oltre, ovviamente alle tecnologie di produzione avanzate, orientate ai concetti di digitalizzazione e sostenibilità. Le missioni non sono “pacchetti chiusi”. Afil, infatti, sta raccogliendo indicazioni presso i soci al fine di renderli coerenti con le esigenze espresse: essi sono chiamati a rispondere a tre domande di base: quali sono i settori target di maggiore interesse per l’azienda? Quali sono le principali barriere (finanziarie, di skill) che in genere l’impresa incontra nell’internazionalizzazione? Quali sono le modalità (durata e altro) con cui l’azienda vorrebbe che fossero organizzate le business mission? L’articolo tra spunto dal webinar “Internazionalizzazione nel settore tessile e manifatturiero: evidenze del progetto Admantex21” cui hanno partecipato il cluster manager e il project manager di Afil Giacomo Copani e Andrea Mazzoleni, nonché la direttrice della Camera di Commercio Italiana in Canada Ruggiera Sarcina.

 

Lombardia regione leader nel tessile

Il cluster manager di Afil Giacomo Copani

Il settore tessile abbigliamento in Lombardia coinvolge 15mila imprese e 97mila addetti localizzate nelle province di Milano, Varese, Brescia e Como, ciascuna con la propria specializzazione produttiva. Si tratta per lo più (54,2%) di micro-imprese, con meno di 10 dipendenti e con un fatturato uguale o inferiore ai due milioni di euro. Quanto alle tipologie della lavorazione, il 18,9% si occupa di finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività simili; il 16,9% di confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l’arredamento; il 14,9% di tessitura; il 12% di preparazione e filatura delle fibre tessili; l’8,6% di ricami; il 7,5% di preparazione di articoli in materie tessili (7,5%) e il 4,2% di fabbricazione di tessuti a maglia.

Il fatturato lombardo di settore valeva pre-Covid 14,1 miliardi (7,9 il tessile, 6,2 l’abbigliamento); poi, nel 2020, si è assistito ad un calo a doppia cifra, come d’altra parte in altri comparti industriali. Comunque sia, nonostante le circostanze, la Lombardia ha esportato nel 2020 per 8,1 miliardi di euro contro i 27,3 miliardi dell’Italia intera. Il tessile lombardo deve la sua competitività internazionale alla specializzazione di prodotto, alla ricerca di nuovi materiali, al design e all’innovazione, nonché ad una buona integrazione di filiera. Tra le maggiori aziende lombarde del settore, alcune sono associate ad Afil, come Albini Group, Santini Maglificio Sportivo e Ratti.

 

Gli obiettivi di Admantex2i

Anzitutto, sviluppare una strategia di internazionalizzazione congiunta, con una tabella di marcia basata sulla cooperazione strategica intersettoriale tra i cluster che rappresentano le tecnologie di produzione avanzate e la manifattura tessile, settori in cui l’Ue è un leader di rilievo. In secondo luogo, promuovere la cooperazione intersettoriale (tra il settore tessile e gli altri settori della manifattura che impiegano prodotti tessili vari). In terzo luogo, rafforzare la resilienza e stimolare la crescita basata sull’internazionalizzazione. In ultimo, implementare la strategia organizzando le citate missioni internazionali.

Le opportunità di admantex21

 

La mappatura dei soci

In vista delle missioni, occorreva individuare i punti di forza e le peculiarità dei cluster europei partecipanti. Pertanto, è stata svolta una attività di mappatura dei soci, coordinata da Afil. È emerso che la partnership Admatex2i copre l’intera catena del valore manifatturiera avanzata e tessile con membri che operano nelle seguenti aree: produzione di tessuti, servizi per l’industria tessile e prodotti finali. Allo stesso modo, nel campo della produzione avanzata ci sono fornitori di macchinari e attrezzature, robotica e tecnologie di automazione, strumenti digitali e altri servizi.

Il partenariato admantex21

 

La business mission in Canada: opportunità per il tessile tecnico

1)      Canada in a nutshell

la direttrice della Camera di Commercio Italiana in Canada Ruggiera Sarcina

Il Canada è il secondo Paese più grande del mondo, dopo la Russia; ma ha soltanto 38 milioni di abitanti. Anche per questo motivo, il Pil pro-capite è molto alto, superiore ai 43mila dollari statunitensi. Le città principali sono la grandissima Toronto, Vancouver, capitale del cinema sulla costa ovest, Montréal e la città di Québec dove si parla francese, e infine la capitale Ottawa. È uno Stato multiculturale e federale: «Quest’ultimo elemento è molto importante per chi intende investire in Canada, perché le regole possono essere sensibilmente diverse da provincia a provincia» – chiarisce la Sarcina. Il tessuto industriale non ha molto a che vedere con quello degli Usa; è più simile a quello italiano, essendo composto dal 98% di Pmi. A differenza di quello del Belpaese, però, è largamente fondato sulla specializzazione nelle alte tecnologie. Inoltre, i mercati di riferimento sono diversi su scala provinciale: l’Ontario è legato agli Usa, e ha come punti di forza l’automotive e i servizi finanziari; l’Alberta dispone di vaste riserve di petrolio e gas naturale; il Québec punta sull’intelligenza artificiale, sull’economia circolare, sulla smart mobility, sui trasporti e sull’aerospace; e la British Columbia è integrata con il mercato asiatico e investe molto in green tech e green energy.

Si diceva dell’automotive. È importante sia per le auto (con industry revenue di quasi 11 miliardi di dollari); per il manufacturing dei Suv e Light Truck (quasi 37 miliardi, con una crescita stimata annua del 3,7% sino al 2026); e infine per il Truck e Bus manufacturing (3 miliardi, con una crescita stimata annua del 2,7% sino al 2026). L’aerospace invece vale 15,6 miliardi. «A Montréal, nell’ambito di 30 km, si trovano tutti i pezzi per costruire un aereo» – afferma la Sarcina. E soprattutto, è prevista una crescita annua del 9,7% sino al 2026. Infine, l’advanced manufacturing. Le aree di specializzazione, nell’Ontario, sono soprattutto la robotica e il 3D printing. Stanno crescendo parecchio: nei prossimi 5 anni contribuiranno al Pil del Canada per 13,5 miliardi.

 

2)      Il tessile per l’industria canadese

Andrea Mazzoleni, project manager AFIL

Considerato che in Canada l’industria è forte nell’automotive, nell’aerospace e nell’advanced manufacturing, che contributo può fornire il tessile lombardo o italiano? Si parla di tessile tecnico, e cioè di materiali dotati di certe proprietà funzionali: acustiche, antibatteriche, antifungine, compatibilità con il 3D Printing, durata, ergonomia, resistenza all’acqua. E ancora: isolamento, ritardo in caso di incendio, conduzione di energia elettrica nonché rinforzo per i materiali compositi. Si pensi ai materiali isolanti termici e acustici per un’automobile. Il tessile tecnico copre circa il 20,7% del mercato del tessile manufatturiero canadese, e vale circa 704 milioni di dollari. Ci sono tre nicchie particolari: quello delle costruzioni, quello delle protezioni personali e quello della Difesa.

 

3)      Eventi di rilievo cui partecipare e processo di internazionalizzazione

Il progetto Admantex2i sta mettendo a punto la propria roadmap per l’internazionalizzazione. In particolare nell’automotive, fra gli eventi di rilievo identificati vi sono: Truck World, Cmts (Canadian manufacturing technology show), Montréal International Auto Show, e Montréal Electric Vehicle Show.  Nell’aerospazio: Aéro Montréal International Aerospace Week; AlxSpace; e Aeromart Montréal. Nell’Advanced Manufacturing: HI-AM (holistic innovation in additive manufacturing) e Atms (advanced transportation manufacturing summit). Infine, nel tessile tecnico e sostenibile, l’Itmc Conference. Quanto al processo di internazionalizzazione, «in Canada non riguarda necessariamente le vendite, ma anche gli accordi strategici tra aziende, l’integrazione delle filiere, programmi specifici per le start-up tecnologiche europee, la ricerca e lo sviluppo. Bisogna però sapere che in questo Paese si ottengono buoni risultati investendo risorse con una strategia di medio e lungo periodo, conoscendo le regole del gioco e adattando la propria value proposition al contesto locale» – commenta la Sarcina.

Canada in pillole

Le business mission negli Stati Uniti e in Giappone: le due potenze industriali offrono molteplici opportunità per il tessile

1)      Negli Usa, healthcare, automotive e protezione personale sono solo alcuni dei settori di riferimento per il tessile avanzato

L’ampiezza e l’importanza dell’industria americana non necessitano di particolari spiegazioni: è il Paese più importante del mondo per l’economia, con circa 21mila miliardi di dollari di Pil.  Con un reddito elevato e un ampio mercato per tutte le applicazioni di prodotti tessili, gli Stati Uniti hanno un forte potenziale di cooperazione con aziende all’avanguardia. Ed è questo il punto: le aziende dell’Ue nel settore dei tessili tecnici possono trovare opportunità negli Stati Uniti sia in partenariati commerciali che nella ricerca; ma in qualsiasi settore, devono fornire un prodotto di fascia alta o high tech per superare i loro concorrenti statunitensi che operano sul proprio terreno. «È sempre conveniente stabilire contatti con partner americani in grado di far capire alle aziende europee le dinamiche del mercati Usa» – afferma Mazzoleni.

Negli Usa, i settori di riferimento per le aziende Ue del tessile sono la sanità, l’automotive (che negli Usa fattura 1.250 miliardi di dollari) e la protezione personale: offrono opportunità interessanti, poiché c’è una domanda crescente di soluzioni (tessili) tecniche, a cui le aziende europee possono fornire soluzioni. Le aziende dell’Ue possono anche sviluppare le loro capacità nella produzione avanzata, un argomento importante per l’industria statunitense. Le collaborazioni congiunte nel settore sarebbero vantaggiose, fornendo possibili miglioramenti in termini di produttività, lead time, qualità e occupazione locale. Altri mercati potenziali sono quello delle applicazioni industriali, le costruzioni e l’activewear. Tra le fiere di rilievo, l’International Manufacturing Technology Show (Hannover Messe Usa), Texworld Usa (Messe Frankfurt) e Techtextile North America.

Potenziali partner e fiere in Usa

2)      In Giappone, aerospazio, automotive e Difesa sono settori di sbocco per il tessile tecnico

Il Giappone è la quarta economia più grande del mondo e un paese orientato alla tecnologia. Ci sono grandi opportunità di cooperazione nei settori della ricerca e sviluppo e dell’innovazione. In Giappone il settore aerospaziale è in crescita e nel 2017 il valore della produzione ha rappresentato oltre 12 miliardi di euro. L’industria nipponica dell’automotive è fra le più antiche (1907) e importanti del mondo (10 milioni di auto vendute nel 2019) e conta nomi come Toyota, Honda, Daihatsu, Nissan, Suzuki, Mazda, Mitsubishi, Subaru, Isuzu, Kawasaki, Yamaha e Mitsuoka. Inoltre, il Ministero della Difesa giapponese cerca fornitori con prodotti ad alto valore aggiunto. Oggi la produzione per l’industria della difesa rappresenta circa 14 miliardi di euro. La fertilizzazione incrociata tra l’industria tessile e quella elettronica offre anche nuove possibilità di valore aggiunto per i prodotti tessili. «Per facilitare la conoscenza del mercato Giapponese, i partner del progetto Admantex2i stanno lavorando per identificare possibili partner in grado di supportare l’attività di internazionalizzazione: tra essi è possibile menzionare Jetro, o Japan External Trade Organization, oppure EU-Japan Centre for SMEs» – afferma Mazzoleni. Tra le fiere, Japan Jitac European Textile Fair oppure l’Interior Life Style.

Potenziali partner fiere Giappone

Unirsi ad Afil per internazionalizzarsi all’insegna dell’innovazione e della specializzazione della Lombardia e dell’Italia

Insieme ai Cluster Europei citati sopra, Afil sta partecipando al progetto Europeo Admatex in rappresentanza del tessile lombardo, con il supporto istituzionale della Regione Lombardia. Il Cluster è quindi un veicolo attraverso il quale i Soci di Afil -in questo caso le aziende tessili, le imprese utilizzatrici di prodotti tessili e i produttori di tecnologie- possono innanzitutto comunicare e far valere i propri interessi in tema di innovazione e internazionalizzazione, affinché questi siano inclusi negli accordi bilaterali e Memorandum of Understanding che saranno siglati (che porteranno sperabilmente alla messa a disposizione di fondi). Ancor più concretamente, i Soci di Afil possono accedere agli studi di mercato approfonditi su Canada, Giappone e Stati Uniti -sempre sul tema della internazionalizzazione del settore tessile europeo- che sono stati realizzati da rilevanti società di consulenza e camere di commercio internazionali, con un significativo investimento co-finanziato dalla Commissione Europea. Infine, come detto sopra, Afil può spesare la trasferta di un piccolo numero di imprese tessili (Pmi) per la partecipazione alle missioni in Canada, Stati Uniti e Giappone, insieme al Cluster e agli altri partner del progetto. In tali missioni, le delegazioni incontreranno imprese e stakeholder selezionati dei Paesi target (industriali, del mondo della ricerca e delle Istituzioni) e potranno fare promozione, networking e matchmaking supportati dal contesto istituzionale del progetto europeo. Ovviamente, a latere di tali visite e attività, i partecipanti potranno anche visitare liberamente le fiere in funzione dei propri interessi commerciali. I Soci che volessero ricevere gli studi di mercato e avessero interesse a partecipare alle missioni con il supporto finanziario di Afil, sono pregati di scrivere ad andrea.mazzoleni@afil.it. Per associarsi al  Cluster, visitare www.afil.it.














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