Stellantis vuole diventare un automotive tech company. Con startup e innovazione tecnologica

di Laura Magna ♦︎ Carlos Tavares fa il punto sugli obiettivi di business e l'ecosistema con le startup. Tutti i particolari. Le realtà premiate: Haas Alert, Daxium, Envisics, Phygitall, JettaCargo, BlinkIN, Demooz. Tra i recenti investimenti: Archer, Factorial Energy, Vulcan

Carlos Tavares, ceo di Stellantis

Un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile, con un fatturato che punta al raddoppio – a 300 miliardi di euro – con margini superiori al 10% annuo da qui al 2030. È l’obiettivo di Stellantis, obiettivo che l’ex Fiat-Chrysler mira a raggiungere soprattutto grazie all’innovazione tecnologica. Lo ha ribadito con forza il ceo Carlos Tavares nel corso dell’evento di presentazione dei primi Stellantis Startup Awards, un premio dedicato a sette startup, protagoniste di altrettante innovazioni ciascuna in una diversa verticale. Startup che sono anche partner strategiche di Stellantis e abilitatori della metamorfosi in corso.

«Psa e Fca erano dei dinosauri, Stellantis è essa stessa una startup – così Tavares nel corso della presentazione – È vero, siamo grandi, abbiamo tanti asset, facciamo soldi, possiamo finanziare il nostro sviluppo, abbiamo tanti brand, ma siamo startup per due motivi: perché siamo nati a gennaio 2021 e perché abbiamo deciso di cambiare in maniera radicale e veloce, volendo essere leader di una mobilità sempre più green, sicura e smart». Per la stessa ragione Stellantis ha dato vita a Stellantis Venture, braccio operativo di Cvc (Corporate Venture Capital), con una capienza di 300 milioni di euro. Per Stellantis questo sforzo si traduce in grande valore economico. E infatti «l’obiettivo è raddoppiare i ricavi netti (dai 152 del 2021, ndr) entro il 2030, generando più di 20 miliardi di euro in flussi di cassa industriali per tutto il periodo del piano», dice Tavares.







 

Lavorare con le startup consente di innovare con modalità agile

Mirafiori Stellantis: linea di produzione Nuova 500 elettrica

Della vecchia Fca resta ben poco, per non dire nulla: Stellantis è oggi una conglomerata internazionale, leader a livello mondiale nella produzione di veicoli e fornitore di mobilità. Forte di marchi iconici – da Abarth, ad Alfa Romeo, a Chrysler, a Citroën, fino a Dodge, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys – è un’azienda perfettamente in grado di fare innovazione in house. E allora perché affidare questa funzione alle startup? «Le startup ci offrono una via più disruptive di risolvere i problemi, sono più creative nella produzione di idee – risponde Tavares – la seconda motivazione è che riusciamo a tagliare molti passaggi nel processo dell’innovazione. Dunque, ci offrono idee dirompenti e capacità di esecuzione che a noi manca e questo si traduce in un vantaggio competitivo unico».

Ma non è l’unica ragione: alla base della decisione di fondare un vero ecosistema di partnership con startup ha anche altre motivazioni. «Abbiamo compreso che lavorare con altre startup abilita consente a noi di diventare un’automotive tech company, accelerando la nostra crescita. Questo è anche il motivo per cui abbiamo creato Stellantis Venture, a cui abbiamo destinato risorse significative, per un capitale iniziale di 300 milioni di euro. Abbiamo già siglato 40 contratti con altrettante startup. Tra i recenti investimenti figurano Archer, leader nello sviluppo di velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale, Factorial Energy, sviluppatore di una tecnologia rivoluzionaria per le batterie a stato solido, Vulcan, produttore di litio a zero emissioni nette di gas serra, e diverse altre acquisizioni».

 

Collaborare con le startup: una scelta win-win

John Elkann, presidente di Stellantis

E allora l’obiettivo di questi investimenti è duplice: introdurre tecnologie dirompenti nei processi interni per accelerare il cambiamento. E supportare le stesse startup nel loro sviluppo in un’epoca in cui le risorse sono sempre piò scarse. «I tassi di interesse stanno crescendo – dice Tavares – e dall’altro lato abbiamo molta liquidità nei macro sistemi economici, ma non capacità produttiva che va di pari passo, e dunque molta domanda che spinge l’inflazione al rialzo. Alcune startup avranno più difficoltà a crescere e noi vogliamo contribuire al loro sviluppo. Stiamo entrando un periodo in cui queste collaborazioni serviranno anche a coprire il gap lasciato dall’eccesso di soldi facili che c’è stata fino al recente passato. Ne guadagniamo entrambi».

E per le starup non esiste il rischio di essere cannibalizzate. «Le startup per definizione possono finire per essere controllate da un’altra entità – commenta Tavares – ma nel nostro caso saranno libere di decidere come affrontare il futuro, sicure del nostro supporto. Noi vogliamo accelerare il loro sviluppo ma in nessun modo danneggiare la loro agilità e la velocità del processo. Non è il primo obiettivo prendere il controllo, ma aiutarle nello sviluppo e nel contempo assorbire e poter implementare le loro tecnologie, le capacità ingegneristiche e le soluzioni». Dal punto di vista industriale tutte le partnership hanno la funzione ultima di rendere la customer experience la migliore possibile e in definitiva di mettere al centro il cliente. «Tutta questa innovazione trova la sua concretezza nel prodotto finale che viene venduto al cliente insieme ai servizi connessi. Stiamo attraendo persone giovani, persone diverse per cultura e mentalità. Stiamo fornendo loro una mobilità sempre più sicura, accessibile e pulita. È un presidio della stessa democrazia». Digitale e fisico si fondono a un ritmo molto serrato – il phygital pervade il modo in cui Stellantis si lavora, «i processi costruttivi, il go to market, lo sviluppo di tecnologie, la modalità di consegna: una cosa è certa, chi non cambia sparisce e questo è chiaro a tutti i livelli della nostra organizzazione».

 

Le startup premiate: dal monitor olografico al servizio di chi guida, al sistema di controllo qualità via App

Stellantis Mirafiori

Le sette startup premiate con Awards in forma di Nft – a sottolineare il grande carattere innovativo dell’iniziativa – sono portatrici di altrettante soluzioni e progetti piloti in verticali diversi, destinati a cambiare, un mattoncino dopo l’altro, il settore della mobilità. Vediamole una per una. Sviluppato negli Stati Uniti, il sistema Evas (Emergency Vehicle Alert System) di Haas Alert è stato premiato per il verticale “Customer”. Il device ha lo scopo di riportare tutti a destinazione sani e salvi e di contribuire a evitare le distrazioni al volante, segnalando in tempo reale al guidatore la presenza di veicoli di soccorso e di pericoli nelle vicinanze. Stellantis al momento propone questa tecnologia su un numero limitato di veicoli Chrysler, Dodge, Jeep e Ram. «Il nostro sistema – dice il ceo di Haas alert Cory Hohs – notifica al guidatore la presenza di ostacoli o imprevisti, per esempio l’avvicinamento di un’ambulanza. Abbiamo iniziato a collaborare con Stellantis a settembre 2021 e nel marzo 2022 i primi sistemi di siucurezza sono stati diffusi a Las Vegas».

«Abbiamo la capacità di costruire App senza coding – precisa il ceo di Daxium, Yan de Saint Vaulry, premiato per la sua innovazione nella categoria Quality – applicata in Turchia, la digitalizzazione della checklist e della dashborard per le ispezioni dei veicoli pre-consegna da parte di Daxium sta aiutando Stellantis a migliorare il suo processo di controllo oltre a garantire che la qualità e la consegna di veicoli importati ai clienti finali raggiungano gli standard più elevati. Il progetto sarà presto implementato anche in Marocco, Egitto, Israele ed Europa. La soluzione è fondamentale per monitorare la qualità delle auto nel mondo».

Fca Mirafiori, ora Stellantis. Linea robotizzata per la produzione della 500 elettrica

Nell’automotive Tech ha vinto il premio per l’innovazione la startup Envisics, con sede nel Regno Unito. Jamieson Christmar, ceo di Envisics, ha mutuato la sua idea dalla passione per Star Wars e la ha resa concreta grazie al phd in informatica conseguito a Cambridge. «Gli interni dei veicoli sono sempre più pieni di video e sensori, che consentono di avere più informazioni e ridurre la tensione di chi guida. La nostra soluzione fornisce informazioni sulla guida in maniera più efficace e tempestiva grazie a un display di nuova generazione che utilizza la realtà aumentata e una tecnologia olografica di elevata qualità. Questa funzione innovativa sarà offerta sui veicoli premium e di lusso di prossima generazione di Stellantis».

Applicata nello stabilimento Stellantis di Betim, in Brasile, la soluzione creata da Phygitall (premiata nella categoria Industry 4.0) utilizza orologi intelligenti per analizzare i pattern e l’intensità dei movimenti delle mani e ottimizzare il processo di produzione, aumentando la sicurezza, la qualità e l’efficienza. «Il lavoratore connesso è un trend irreversibile – dice Gustavo Nascimento, ceo di Phygitall – la nostra è una startup brasiliana di Iot e ci occupiamo di produrre smartband in grado di misurare i movimenti delle mani durante ogni fase di lavorazione. Questo consente di ottimizzare i processi produttivi in maniera decisiva».

Jeep Wrangler

Arriva ancora dal Sud America, il software di JettaCargo che sfrutta l’intelligenza artificiale per simulare il caricamento ottimale delle merci su camion e container. Attualmente questo software è utilizzato per automatizzare la pianificazione e la composizione dei trasporti via terra di Stellantis, riducendo le missioni di CO2 e il danneggiamento delle merci durante il trasporto, migliorando la logistica e aumentando la sicurezza dei carichi.

Ancora, spicca il sistema di assistenza virtuale sviluppata in India per il marchio Citroën da BlinkIN offre ai tecnici delle officine il supporto remoto e in tempo reale dei tecnici esperti di Stellantis via smartphone, consentendo l’implementazione di una soluzione economicamente vantaggiosa che, in ultima analisi, riduce i tempi di fermo dei veicoli in riparazione e migliora l’esperienza cliente. «Operiamo attraverso video call con realtà aumentata per rendere più fluida la comunicazione – spiega Josef Sub, ceo Blinkin –  con computer vision e machine learning rendiamo possibile raccogliere dati oggettivi sul guasto riscontrato, per esempio analizzando il rumore del motore per individuare causa ed effetto del problema. In questo modo la customer experience non è viziata da questioni legate al fatto che per comunicare un guasto ci si basa su linguaggio verbale e vista, e fraintendimenti e nervosismi sono molto facili».

L’ultima innovazione premiata è stata distribuita in Francia su Citroën Ami, nei modelli elettrificati Ds E-Tense e Peugeot 308 ibrida plug-in e in Italia su Citroën Ami e Fiat Nuova 500 totalmente elettrica. Si tratta di una soluzione sviluppata dalla startup Demooz e trasforma gli attuali proprietari di veicoli in ambasciatori, mettendoli in contatto con i potenziali clienti per rendere più semplice la scoperta, l’accesso e la prova dei prodotti Stellantis attraverso il passaparola. «I partner delle startup e i progetti pilota dimostrano che una mentalità imprenditoriale e l’innovazione orientata ai risultati possono fare la differenza e offrire un reale vantaggio ai clienti, alla società e a Stellantis», commenta Tavares.

 

I pilastri di Dare Forward 2030

Citroen Ami, quadriciclo elettrico con autonomia di circa 70 km

E contribuiscono, questi progetti, a un significativo passo in avanti del piano Dare Forward 2030, presentato a marzo e che si pone l’obiettivo di portare l’azienda a emissioni zero nel 2038, e non solo. I pilastri del piano Dare Forward 2030 sono: il raggiungimento del 100% dell’obiettivo di 5 miliardi di euro di sinergie di cassa annuali entro la fine del 2024 e il mantenimento del punto di pareggio a meno del 50% delle consegne consolidate; inoltre l’azienda mira a vendere globalmente di cinque milioni di unità elettriche nel 2030, raggiungendo il 100% del mix di vendite Bev di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli leggeri negli Stati Uniti. I ricavi delle nuove auto dai segmenti dei veicoli premium e di lusso aumenteranno di quattro volte. «Presteremo un’attenzione eccezionale all’esperienza completa end-to-end, lavorando per eliminare qualsiasi ostacolo in tutta la catena del valore. Stiamo facendo di Stellantis un luogo straordinario di lavoro e capace di attrarre le persone con la voglia di rendere migliore la vita dei clienti, liberando tutto il nostro potenziale per il futuro digitale ed elettrificato. Stiamo aggiungendo motori più potenti alle nostre forti operazioni globali. L’eccellenza operativa, la velocità di esecuzione e un punto di pareggio inferiore al 50% delle consegne rimarranno le nostre caratteristiche», conclude Tavares.














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