Smart Track 2/ La roadmap dell’innovazione

di Rossana Lacala ♦︎ La Pmi innovativa è tra i soci sostenitori del Cluster Fabbrica Intelligente. Nell’ambito della mappa dell’innovazione due sfide: valorizzazione delle persone e sostenibilità degli stabilimenti più avanzati e complessi. Il concetto di Safety IoT

Ligure, Smart Track – Pmi innovativa specialista nella progettazione di sistemi elettronici di comunicazione wireless, ed in particolare sistemi IoT “connected worker” per la sicurezza dei lavoratori nell’Industria 4.0 di cui Industria Italiana ha scritto qui – è di sicuro uno dei protagonisti di quello «sviluppo di un modello olistico della Sicurezza – Cyber, Safety, Security – a supporto della resilienza della Fabbrica Intelligente nel New Normal» auspicato dal presidente del Cluster Fabbrica Intelligente (Cfi), Luca Manuelli.

Dove la “nuova normalità” è, secondo Manuelli, la stagione aperta dall’insorgenza di Covid-19. Un periodo che, come dice il ceo di Smart Track Saverio Pagano, è stato superato grazie a «tecnologia, ricerca e innovazione. Tre “gambe” che hanno tenuto in piedi il Paese anche grazie al lavoro di ricercatori, di Pmi innovative e start-up italiane. Su queste gambe è necessario correre per uscire dalle secche, sapendo che esse hanno in comune: le persone»







 

Le competenze in vista di Horizon Europe

Premiazione Smart Track Digital X Factory

Le persone sono al centro della storia e della quotidianità di Smart Track sin dalla data di fondazione, il 2014. Ed è anche un tema che la Pmi innovativa percorre nel Cfi lungo la Linea di Intervento L13 (Valorizzazione delle persone), portando il suo contributo di competenze. Di nuove skill digitali capaci sia di favorire la migliore applicazione delle nuove tecnologie, che di introdurre nuovi ruoli all’interno delle aziende manifatturiere.

Oggi quelle competenze, nate all’interno dell’Università di Genova – fucina in cui sono cresciuti numerosi dei talenti della Basilicon Valley ligure – si sono sviluppate nella società guidata da Pagano sia grazie alle relazioni con partner dediti all’R&D (la Fondazione R&I, acceleratore d’imprese innovative; Cosmic Lab, laboratorio del Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni –DITEN dell’Università degli Studi di Genova; Siit ScpA, società consortile non profit di ricerca industriale tra la grande piccola e media impresa, Università di Genova, istituzioni pubbliche di ricerca e finanziarie, non ultima Confindustria), sia grazie alle aziende clienti (Ansaldo, Terna, Iren cc). Così oggi Smart Track è in grado di fornire non solo consulenze di attività ingegneristiche (sviluppo di sistemi personalizzati per la safety aziendale e loro integrazione con apparati preesistenti; sviluppo ed integrazione di dispositivi a radiofrequenza per la creazione di Wireless Sensor Networks e sistemi IoT; sistemi e reti di sensori wireless per la raccolta, il trasporto e la gestione di dati sensibili in maniera intelligente), ma è capace anche di approcciare i bandi europei e/o regionali nell’ambito di progetti ad alto contenuto tecnologico.

E non è un caso. Nel 2017, le competenze dei due ingegneri ricercatori usciti dai lab dell’Università di Genova, Saverio Pagano e Simone Peirani, hanno incrociato quelle di un altro ingegnere, Fabrizio Cardinali, esperto in IoT, I.A. e Blockchain. Cardinali è da sempre uno startupper digitale, nel suo curriculum c’è la Hay Consulting Technologies con il Gruppo Hay di Baltimora (leader mondiale nella consulenza di sviluppo delle Risorse Umane in Grandi Aziende). Base a Genova da dove Cardinali si è spostato a Sestri Levante, nel contesto della Fondazione Mediterraneo, per Giunti Labs (con il Gruppo Editoriale Giunti) prima, per l’avvio di Skillaware con il Gruppo SedApta (partecipata Ligurcapital), poi. Uscitone nel 2017 Cardinali fonda Knowhedge, startup innovativa di consulenza in area IoT, A.I., Blockchain e di investimento in altre startup. Dice Cardinali: «Credo che nel New Normal, come giustamente sottolinea il presidente di Cfi Manuelli, le Pmi dovranno guardare con più attenzione alle opportunità offerte da Horizon Europe, il piano che prenderà il testimone da Horizon 2020 e che metterà in campo 100 miliardi di euro. Smart Track ha le competenze per sostenere le nuove sfide, abbiamo strumenti saldi per affrontare call e bandi. E abbiamo anche ambizioso piano di investimenti e un progetto di aumento di capitale. Smart Track 4 Covid potrebbe dimostrarsi una chiave di volta in questa prospettiva.»

La roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente

Smart Track 4 Covid la sostenibilità

L’ultima release della piattaforma Smart Track – soluzione basata su dispositivi indossabili dall’operatore, chiamati WeTag, interoperabili con una rete di sensori distribuiti nel sito da monitorare che permettono la comunicazione diretta (WiFi / Lan) con un server centrale dove risiedono gli algoritmi proprietari di Smart Track – si chiama Smart Track 4 Covid e promette di risolvere molteplici questioni legate al distanziamento sociale in fabbrica che Covid-19 oramai impone.

La release è stata velocemente realizzata perché risponde a criteri di sostenibilità. «La scelta dei fondatori di orientarsi subito su una nicchia, la Safety, si è rivelata strategica. Come strategico è stato progettare una soluzione modulare, personalizzabile e che permette, unica al mondo, di aprire una blockchain di vari sensori e apparati e di anonimizzare l’identità del lavoratore dando la chiave di accesso proprio al lavoratore».

Architettura Smart Track

Una soluzione pensata in vista della sostenibilità delle fabbriche più avanzate e complesse, come le acciaierie ad esempio. «In piena crisi Covid, siamo stati tempestati di richieste da aziende di ogni dimensione. I telefoni sono diventati roventi», dice Pagano che sottolinea «Covid 19, pur nella sua tragicità, ha sicuramente avviato nuove consapevolezze. Ad esempio quella per la quale la Safety del lavoratore non è solo un costo, ma una chance: L’Inail per esempio premia le aziende, operative da almeno due anni, con uno “sconto” denominato “oscillazione per prevenzione” (OT/24), se esse eseguono interventi oltre i minimi previsti dal D.lgs 81/08 per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro. Ecco che la Safety IoT dei lavoratori che noi perseguiamo per il bene delle persone diventa un vantaggio anche dal punto di vista economico».














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