Con Reti l’Erp arriva al cuore delle imprese

di Laura Magna ♦︎ Tra le partnership dell’azienda di IT Consulting, approdata all'Aim a settembre, spiccano i nomi di Microsoft, Apple, Cisco, Oracle. L’ottimizzazione dell’Enterprise Resource Planning che migliora l’organizzazione aziendale. Il campus tecnologico e il laboratorio di innovazione tecnologica e ricerca. Ne parliamo con il fondatore e ad Bruno Paneghini

Guarda a possibili acquisizioni in settori affini o complementari al suo business, Reti, società di Busto Arsizio che ha nel focus la consulenza IT per le big corporate. Nel 2019 ha fatturato 21,3 milioni di euro, per il 90% concentrato in Italia, con un pacchetto clienti di 100 nomi in settori diversi, da Bfsi, IT, Telco e Manufacturing e partnership con i principali IT vendor internazionali (Microsoft, Apple, Cisco, Oracle). Il lavoro principale di questa pmi che, appena fuori dal lockdown, a settembre si è quotata su Aim per finanziare i propri progetti di crescita è «accompagnare le aziende nel percorso di trasformazione digitale, ed è proprio in questa nostra attività che supportiamo i clienti nell’implementazione del sistema di Erp quale strumento strategico per competere», dice il fondatore e ad Bruno Paneghini.

«Nella pratica facciamo consulenza e non vendita di hardware, forniamo servizi immateriali che servono per far funzionare tutte le macchine che vengono comprate. Reti è un system integrator, ovvero un grande esperto di tecnologia e di applicazioni e infrastruttura, che riesce a far comunicare sistemi eterogenei. Ogni azienda ha numerose applicazioni che devono colloquiare tra loro, e noi siamo coloro che realizzano questo obiettivo: far colloquiare applicazioni e “oggetti” diversi, che parlano linguaggi diversi. Con il supporto dei nostri 350 professionisti supportiamo da oltre 25 anni le Mid & Large Corporate nella trasformazione digitale».







 

L’Erp al cuore delle imprese

Bruno Paneghini, ad Reti

Al fulcro di questa attività c’è l’ottimizzazione dell’Erp (Enterprise Resource Planning), che è ciò che consente di gestire in maniera efficiente l’organizzazione aziendale. «L’Erp è il cuore dell’industria e questo vale per qualunque industria: monitora tutte le attività commerciali, dalla fatturazione, fino all’attività più di dettaglio legata alla rendicontazione, alle operation, alla gestione del rendimento: delle persone, delle macchine, tenendo conto delle presenze e delle ferie dei dipendenti. In sostanza è lo strumento che serve a controllare l’attività day by day e che permette di migliorare la governance, consentendo di fatto la valutazione dell’azienda. Quando si parla di digitalizzazione del Paese, si pensa che sia solo la fibra ottica, ma quella è solo un mezzo. La digitalizzazione è un cambiamento culturale che avviene lentamente, pezzo dopo pezzo nel tessuto industriale».

 

Stare un passo avanti agli altri

Reti è una società di Busto Arsizio che ha nel focus la consulenza IT per le big corporate. Nel 2019 ha fatturato 21,3 milioni di euro, per il 90% concentrato in Italia, con un pacchetto clienti di 100 nomi in settori diversi, da Bfsi, IT, Telco e Manufacturing e partnership con i principali IT vendor internazionali (Microsoft, Apple, Cisco, Oracle)

Reti nasce intorno alla figura di Paneghini che a metà anni ’90, si mette in proprio e avvia una società legata alla tecnologia: Internet non era un oggetto di uso comune ma il fondatore ne intravedeva tutte le potenzialità. «L’azienda è cambiata in virtù del fatto che l’ambiente dove viveva cambiava. Ma se ha una caratteristica che la contraddistingue dalla nascita è la sua resilienza: anche durante questo periodo che non è favorevole ha trovato la forza per quotarsi, il 10 settembre, affrontando tutta la preparazione che è stata fatta online. Due anni fa siamo partiti con lo smart working e dieci anni fa abbiamo eliminato il pc sulla scrivania, sostituito dai notebook: sembrano piccole cose, ma sono pezzi di una visione». La stessa visione che ha portato a ottobre 2020 a fare una partnership con Teamsystem, il leader italiano nel mercato delle soluzioni digitali per la gestione del business di imprese di ogni settore e dimensione, dei professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati, Amministratori di Condominio, Liberi Professionisti) e delle associazioni. «È un accordo che porta dietro di sé una particolare relazione tra Reti e TeamSystem, per cui siamo passati da cliente (attraverso l’adozione della piattaforma Polyedro e del software Alyante per la gestione dei nostri processi aziendali e del nostro capitale umano) a quello di partner».

 

Il Campus: un laboratorio dove si fa trasferimento tecnologico

Reti interno della sede. Il lavoro principale di questa pmi che, appena fuori dal lockdown, a settembre si è quotata su Aim per finanziare i propri progetti di crescita è accompagnare le aziende nel percorso di trasformazione digitale, ed è proprio in questa attività che supportano i clienti nell’implementazione del sistema di Erp quale strumento strategico per competere

Reti ha la sua sede in un Campus tecnologico a Busto Arsizio, un laboratorio di innovazione tecnologica e ricerca suddiviso in 6 Centri di Competenza: Cloud, Business & Artificial Intelligence, Cybersecurity, Project Management & Business Analysis, Erp e IoT. «Busto Arsizio è una città a forte vocazione industriale, un ex distretto della tessitura. Il nostro insediamento insiste su un’area di archeologia industriale, di 20mila mq, ed è dominato da una ciminiera alta 35 metri, una delle poche rimaste in una città che ne era disseminata». La scelta di riqualificare il sito deriva dalla natura di reti di società benefit, una forma giuridica che coniuga profitto e impatto positivo in termini di sostenibilità.

«Non abbiamo cementificato, ma bonificato e riportato in vita un sito abbandonato. Il campus è un luogo di innovazione: è all’interno dei suoi ambienti che proviamo le soluzioni che portiamo nelle aziende, le persone si incontrano e fanno prototipi, c’è un continuo via vai di partner, clienti, enti di ricerca. Un crocevia dove spesso i clienti si trasferiscono a lavorare per sperimentare essi stessi e toccano con mano le soluzioni. Un grande laboratorio dove le nostre persone lavorano». È più che un laboratorio, si può considerare un vero e proprio centro di trasferimento tecnologico, quasi un Competence Center. E da cui sono uscite applicazioni diverse «dai chatbot intelligenti, a soluzioni agritech che monitorano le piante (parte dell’arredo del campus, ndr), tramite sensori IoT e mandano dati nel cloud, dove vengono analizzati». La società ha inoltre presentato lo scorso settembre il suo primo Report di Sostenibilità che coerentemente con l’attività svolta e con il settore di riferimento, si basa su un modello sostenibile incentrato sulla promozione della trasformazione digitale e dell’innovazione improntata sulla ricerca e sullo sviluppo anche attraverso il forte legame con il territorio.

 

I problemi che Reti risolve nel corso del Digital Journey

Si tratta solo di due esempi, ma i problemi che le aziende clienti risolvono con le soluzioni di Reti sono diverse e potenzialmente ampliabili all’infinito. «Il primo esempio è proprio nell’Erp, le cui potenzialità sono ancora sconosciute a molte aziende di medie dimensioni, che spesso hanno la gestione aziendale polverizzata. Per esempio la contabilità è dispersa nelle varie funzioni e capita che i tecnici computino sulla carta, per poi passare a terzi le informazioni che devono essere trasformate in fatture. I flussi sono scollegati: renderli continui permette di ottimizzare la gestione e risparmiare».

L’Erp è fondamentale anche per abilitare l’IoT: i sensori che vengono messi sulle macchine dell’industria mandano i dati all’Erp che inizia a elaborarli per definire il costo di un pezzo, i tempi necessari alla produzione. Successivamente questi dati vengono dati in pasto ad un sistema di business intelligence che sta “sopra” l’Erp, per renderli più fruibili e trasformarliin informazioni utili per il management, che può così valutare, attraverso di essi, l’efficienza dell’azienda, delle singole macchine, dei processi. Dice Paneghini: «Abbiamo lavorato per esempio, per un’azienda che fa trasporto urbano che aveva necessità di misurare le performance dei singoli pullman, partendo dai dati come le tratte, il numero di autisti, la benzina consumata. Non avevano Erp né moduli di business intelligence: fornendoglieli è stato possibile sapere come ottimizzare il traffico. Lo stesso vale per l’industria: se si mette l’Erp al centro dell’azienda unitamente al implementazione dell‘IoT, si è in grado di valutare il funzionamento delle macchine sulle linee e modularlo in base alle esigenze o riorganizzandole anche logisticamente».

 

Il mondo di Reti

I progetti: incrementare gli investimenti in innovazione e crescere per linee esterne

Nel prossimo futuro le direttrici di sviluppo di Reti saranno tre: «continuare a investire nel campus in R&S per essere un passo o due più avanti del mercato. Continuiamo nel potenziamento della formazione rivolta ai dipendenti: abbiamo una Academy e investiamo costantemente nella formazione, che credo sia ciò che fa la differenza. Continueremo inoltre nel potenziamento del nostro Campus, che è un elemento distintivo. Ultimo, ma non meno importante, guardiamo a occasioni di M&A per crescere rapidamente. Cerchiamo realtà vicine come modello di business o complementari. Le stiamo cercando in Italia, ma siamo aperti a partnership anche all’estero».














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