Flessibilità, tracciabilità, visibilità: la formula magica della logistica industriale secondo Lea Reply

di Piero Macrì ♦︎ La soluzione cloud dell’azienda guidata da Tatiana Rizzante utilizza una piattaforma costruita su un’architettura a microservizi: abilita la realizzazione di sistemi intelligenti estendibili in qualunque contesto. Così si gestiscono i processi operativi di magazzino mettendo in connessione persone, macchine e merci. Tra le imprese che si avvalgono di questo servizio: Bonfiglioli, Barilla, Cnh Industrial, Fca, Bmw

La logistica, sistema circolatorio di tutte le attività produttive, si trova in una situazione contraddittoria, tra grandi potenzialità e gravi ritardi. «L’emergenza Covid ha dimostrato che la digitalizzazione non è più un optional. Flessibilità, agilità, resilienza sono fondamentali per rimanere competitivi e adattarsi velocemente a imprevisti e cambiamenti. Occorre abilitare meccanismi di collaborazione intelligente, che unisca diversi attori per integrare i magazzini centrali, negozi e punti di consegna intermedi, con tracciabilità fino alla casa del cliente». E’ quanto afferma Piercarlo Benetti, Partner di Logistics Reply, l’azienda del gruppo Reply focalizzata su logistica e supply chain. La sfida è fornire soluzioni end-to-end per abbattere le barriere tra fornitore, azienda, cliente e consumatore, facendo evolvere gli attuali modelli in vere e proprie reti collaborative. E’ questo l’obiettivo con cui viene proposta LEA Reply, la soluzione cloud in grado di adattarsi ed evolversi in funzione delle singole esigenze di business, che si avvale di una piattaforma costruita su un’architettura a microservizi che abilita la realizzazione di sistemi intelligenti estendibili in qualunque contesto.

Con il WMS di Reply è possibile gestire processi operativi di magazzino, fornire visibilità in tempo reale dello stock, mettendo in connessione tra loro persone, macchine, sistemi e merci avvalendosi di tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale, la robotica, i wearable, la comunicazione vocale e i droni. Sono oltre 300 le aziende che oggi utilizzano e integrano nella loro value chain le soluzioni di Logistics Reply. Tra queste: Amadori, Barilla e Martini & Rossi nel food & beverage; Bonfiglioli, Ehrle e Franke nel manifatturiero; Cnh Industrial, Fca e Bmw, nell’automotive; Benetton, Calzedonia, Diesel, Marks & Spencer, Conad, Selex, nel fashion & retail.  In Barilla la soluzione Reply gestisce nove magazzini di stabilimento, presenti su tutto il territorio italiano, da cui viene spedito l’80% dei volumi prodotti. «La scelta – spiega Roberto Magnani, Logistics Director di Barilla – è stata fatta in base alla reputazione del brand e del prodotto sullo scenario europeo delle soluzioni WMS, alla competenza sui processi logistici e alla capacità di proporre soluzioni innovative».







Martini & Rossi – azienda del Gruppo Bacardi-Martini leader a livello globale del mercato alcolico – utilizza il WMS per gestire sia le attività interne di magazzino sia quelle legate alla distribuzione della merce fino alla consegna al cliente finale. La soluzione adottata in Martini & Rossi consente la tracciabilità del prodotto finito e dei materiali di confezionamento (bottiglie e capsule) e integra in un’unica piattaforma la gestione delle fasi di identificazione e immagazzinamento dei prodotti, le operazioni di ricezione della merce, la composizione ed evasione degli ordini oltre alle attività di carico dei mezzi e gestione dei viaggi. Infine tra i vari use case citiamo anche quello di Marks & Spencer – multinazionale di vendita al dettaglio leader nel Regno Unito – per cui Reply ha realizzato un innovativo portale fornitori in cloud. Una soluzione di collaborazione esecutiva che permette ai fornitori di migliorare le attività di imballo, allestimento e spedizione e al retailer di tracciare tali attività, incrementando la visibilità in tempo reale dei prodotti in arrivo e garantendo così una maggiore efficienza operativa alla logistica di M&S.

 

Tracciabilità e visibilità sull’intera supply chain

Piercarlo Benetti, Partner di Logistics Reply

Per un’impresa è diventato vitale avere visibilità sul percorso che compiono sia le materie prime in ingresso sia i prodotti in uscita. È fondamentale che tutte le fasi compiute dai beni movimentati siano tracciate, registrando dati e informazioni essenziali che mostrino tutti i vari passaggi di distribuzione al fine di monitorare tutta la filiera della supply chain. A livello teorico tutto questo è molto semplice ma per realizzarlo è necessario attivare l’orchestrazione di tecnologie dedicate in grado di acquisire grandi moli di dati e trasformarli in informazioni in real time a supporto dei processi decisionali e dell’ottimizzazione dei processi. «La visibilità– spiega Benetti – non è altro che la capacità di mantenere una fotografia costantemente aggiornata di quello che sta accadendo lungo la supply chain, attraverso la raccolta di eventi in tempo reale associati alla movimentazione del prodotto, dalla produzione fino al consumatore finale».

 

 

Il magazzino come hub intermodale

Il magazzino è il vero punto di snodo tra operazioni inbound e outbound. E’ la componente più stressata nella catena del valore che deve garantire performance e velocità minimizzando i costi e assicurando il minimo livello di stock. L’obiettivo del WMS è minimizzare il tempo di attraversamento della merce in magazzino. Fare in modo che lo stazionamento dei prodotti all’interno di esso sia il più breve possibile e che la movimentazione sia ottimizzata sfruttando al meglio le risorse a disposizione. Processi logistici per la distribuzione, per la produzione, per l’e-commerce; ottimizzazione degli spazi di magazzino e riduzione dei tempi di esecuzione; gestione dell’inventario e tracciabilità completa del materiale; pianificazione ottimizzata delle attività di confezionamento e spedizione. Queste, in sintesi, le attività che sono riferibili al WMS.

Come dice Benetti, «La digitalizzazione contribuisce a una maggiore efficienza diminuendo il rischio di errori e aumentando il livello di servizio in termini di tempo e qualità, grazie ad un approccio a microservizi, veri e propri tasselli applicativi, che permettono di realizzare velocemente soluzioni personalizzate per specifiche esigenze di business. Significa poter minimizzare i tempi di attraversamento dando risposte rapide alle esigenze dei clienti. Quello che oggi serve non sono più delle soluzioni “out of the box” preconfezionate, ma una proposizione più ampia, componibile, adattabile al cliente. Serve avere la capacità di integrare tecnologie innovative. Questo è possibile grazie alla piattaforma LEA Reply, che consente di avere un’apertura verso il mondo esterno operando in una logica di internet dei servizi. Connettori ed API (Application Programmable Interface) si aprono a componenti già disponibili sulla rete e a tutto il mondo fisico delle tecnologie di campo».

LEA Reply, la soluzione cloud in grado di adattarsi ed evolversi in funzione delle singole esigenze di business, che si avvale di una piattaforma costruita su un’architettura a microservizi che abilita la realizzazione di sistemi intelligenti estendibili in qualunque contesto

Servono reti collaborative resilienti

Con il WMS di Reply è possibile gestire processi operativi di magazzino, fornire visibilità in tempo reale dello stock, mettendo in connessione tra loro persone, macchine, sistemi e merci avvalendosi di tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale, la robotica, i wearable, la comunicazione vocale e i droni

In epoca di pandemia si è rivelata tutta la vulnerabilità delle catene di valore globali. Siamo in presenza di catene distributive estremamente complesse e articolate che mostrano un difetto di resilienza. Da un punto di vista strategico sarebbe utile diversificare il rischio creando modelli ridondanti che possano supplire a criticità nella fornitura. Ma per riuscire a fare questo si devono creare reti collaborative. La continuità del business all’interno del proprio ecosistema logistico è infatti condizionata dall’integrazione di tutte le componenti che sono coinvolte nel processo end-to-end.

«Per gestire sistemi complessi, che prevedono il coinvolgimento di molteplici attori come fornitori e trasportatori, è indispensabile avere visibilità su quello che accade lungo tutta la filiera della fornitura e della distribuzione, spiega Benetti. E’ un aspetto molto importante, soprattutto in Italia dove la distribuzione è polverizzata tra tantissimi attori di piccole e medie dimensioni. Avere un tracciamento completo è assolutamente centrale per risolvere le vulnerabilità della catena logistica. Significa avere informazioni tempestive che possano mettere l’azienda nella condizione di risolvere problemi che si possono presentare in ogni istante della giornata. Per esempio, se so che la fornitura prevista per un certo giorno e una certa ora non verrà rispettata devo essere messo nella condizione di poter attribuire la tratta a un altro trasportatore, magari meno efficiente e performante, ma comunque in grado di garantire il livello di servizio promesso al cliente finale».

 

Per una supply chain resiliente il cloud è irrinunciabile

Flessibilità, agilità, resilienza sono fondamentali per rimanere competitivi e adattarsi velocemente a imprevisti e cambiamenti. Occorre abilitare meccanismi di collaborazione intelligente, che unisca diversi attori per integrare i magazzini centrali, negozi e punti di consegna intermedi, con tracciabilità fino alla casa del cliente

Gestire un processo logistico esteso senza cloud non è più pensabile poiché si deve avere scalabilità, flessibilità e agilità nel comporre servizi aggiuntivi a supporto di specifiche operatività. E’ necessaria apertura alle tecnologie di campo e interazione con il mondo fisico con soluzioni capaci di integrare AGV, realtà aumentata, wearable e droni. Altrettanto importante è avere la capacità di aggiungere componenti di intelligenza applicativa per ottimizzare e pianificare i processi operativi e servizi di machine learning, sempre disponibili in cloud, per sfruttare al meglio i dati di cui le aziende dispongono.

«Quello che ci viene oggi chiesto è una gestione del magazzino allargato con soluzioni più flessibili e diversificate – afferma Benetti – Un verticale per la gestione del magazzino centrale e servizi leggeri per supportare punti vendita come nodi di e-commerce per snellire la distribuzione o, ancora, per abilitare servizi di dropshipping, dove la distribuzione viene demandata allo stesso fornitore. Tengo all’interno della mia azienda il governo della parte logistica con soluzioni WMS verticali e gestisco con microservizi dedicati il canale dropship. Il tutto garantendo un processo teso ed efficiente, integrando ad esempio in modo agevole i sistemi dei trasportatori per stampare l’etichetta del trasportatore stesso all’interno del processo di imballo».

 

Nuove tecnologie wearable per la movimentazione. E per l’inventario si adotta un drone

«La digitalizzazione entra con tecnologie diverse in processi diversi: quindi per noi è importante individuare tecnologie innovative per rispondere a specifiche esigenze, prosegue Benetti. Lo abbiamo fatto con i wearable – occhiali dotati di visore e microfono in grado di guidare vocalmente il picker – che permettono più velocità e meno errori nelle operazioni di prelievo. Lo facciamo anche con i droni, integrandoli all’interno dei processi di magazzino per svolgere attività di inventario. La soluzione a guida manuale porta già un significativo beneficio. Tipicamente, in alcuni magazzini, si ha bisogno di un elevatore con uomo a bordo per portarsi a 7, 8 metri di altezza. Un’attività che impegna risorse costose. Lo stesso si può fare oggi con un drone che costa mille euro. Abbiamo già i primi clienti che utilizzano questa soluzione per l’inventario e prevediamo che possa portare valore a un numero sempre più ampio di aziende».

 

Il WMS in ambito produttivo

Sono oltre 300 le aziende che oggi utilizzano e integrano nella loro value chain le soluzioni di Logistics Reply. Tra queste: Amadori, Barilla e Martini & Rossi nel food & beverage; Bonfiglioli, EHRLE e Franke nel manifatturiero; CNH Industrial, FCA e BMW, nell’automotive; Benetton, Calzedonia, Diesel, Marks & Spencer, Conad, Selex, nel fashion & retail. In Barilla la soluzione Reply gestisce nove magazzini di stabilimento, presenti su tutto il territorio italiano, da cui viene spedito l’80% dei volumi prodotti

In ambito di produzione, nel settore automotive, il WMS gestisce l’alimentazione delle linee just in time e just in sequence. Organizza le attività di movimentazione all’interno di magazzino in funzione di quello che richiede la linea produttiva con una sequenza di movimentazione tale da favorire le attività sulla linea stessa; prepara i carrelli con la sequenza di pezzi di cui deve disporre l’operatore. Gli AMR sono ideali in questi ambienti poiché si rivelano dinamici e offrono la flessibilità, sicurezza ed economicità che permette di automatizzare e ottimizzare il trasporto di materiali.

«Si tratta di un’ottimizzazione di magazzino finalizzata a supportare efficacemente il processo produttivo a valle – afferma Benetti – In questo caso vi è una forte integrazione con i sistemi di produzione MES e dall’altra con logiche applicative di rifornimento magazzini a bordo linea». Altro esempio di forte automazione è quello realizzato in un contesto alimentare dove l’esigenza era soddisfare la richiesta dei clienti, caratterizzata da molti prodotti fortemente personalizzati. Questo è stato possibile grazie alla scelta del cliente di gestire prodotti “generici” a magazzino per procedere poi, all’interno del processo logistico, con lavorazioni di personalizzazione del prodotto a ridosso della fase di imballo e dell’indirizzamento dei colli alle diverse baie di uscita per la spedizione. Dati i volumi estremamente significativi, l’integrazione efficace del WMS con tutte le componenti di automazione e le linee di lavorazione dedicate, alimentate in automatico dal magazzino centrale e destinate a pesatura, prezzatura ed etichettatura, hanno costituito un elemento distintivo per garantire i benefici attesi».

 

Intelligenza artificiale per una supply chain predittiva

Particolare attenzione viene posta, infine, sull’intelligenza artificiale. «E’ uno degli ambiti dove si concentreranno molti investimenti e sviluppi, afferma il Partner di Logistics Reply. L’evoluzione della logistica, basata su un’analisi sempre più massiva dei dati, è una delle dimensioni naturali dell’IA. Serve a velocizzare i processi decisionali e lavorare su logica predittiva. Collaboriamo con Amazon, il provider di riferimento dei nostri servizi cloud, anche per l’attivazione di servizi dedicati alla logistica basati sul machine learning. Il nostro ruolo è quello di adattarli e integrarli nel modo più usabile possibile all’interno delle nostre soluzioni. Serviranno a ottimizzare gli spazi di magazzino, soprattutto in contesti e-commerce dove la domanda è spesso del tutto imprevedibile. Il passaggio all’e-commerce e a una consegna più rapida ed economica ha comportato una crescita esponenziale di ordini e spedizioni. La complessità aggiunta alla supply chain rende ormai impossibile per l’uomo prendere decisioni ottimizzate ma grazie alla predittività di algoritmi di logistica 4.0 sarà possibile raggiungere obiettivi di efficienza operativa e riduzione di stock in una logica just in time».

 

L’innovazione dell’interfaccia utente. Il futuro è conversazionale

La modalità della fruizione delle informazioni è centrale. Dovendo digitalizzare processi prettamente esecutivi si devono dare informazioni giuste nel momento in cui servono. Si utilizzano pertanto dispositivi mobili e wearable, così come monitor e andon da cui si può rilevare il numero ordini rispetto all’andamento atteso. Logistics Reply sta sperimentando inoltre l’utilizzo di interfacce conversazionali.

«Vuol dire poter accedere con maggiore immediatezza alle informazioni che normalmente si visualizzano su una dashboard. Anche in questo caso – spiega Benetti – l’approccio è quello di integrare tecnologie innovative sviluppate da aziende superspecializzate per renderle usabili nelle nostre soluzioni. Le interfacce utente evolveranno verso l’interazione vocale. Il processo di consumerizzazione, ovvero l’adozione di tecnologie che vengono traslate dal mondo consumer al mondo business è molto più rapido di una volta. Già adesso si utilizza la tecnologia vocale per interagire con l’operatore. Cuffie e microfono permettono di comunicare velocemente cosa fare, dove andare, dando la possibilità di dare conferma del lavoro svolto. Sono soluzioni che permettono di aumentare l’efficienza nel prelievo del 20 o anche del 30%».














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