Realtà virtuale e stampa 3D : è già la medicina del futuro

Dalla divisione medicale di General Electric due innovazioni per la cura della salute: un sistema di realtà virtuale per esplorare il corpo umano “dall’interno” e una piattaforma per riprodurre le parti anatomiche grazie alla stampa 3D.

Secondo un report annuale del PwC Health Research Institute, la realtà virtuale è solo una delle otto tecnologie che rappresentano una tendenza in crescita per la nuova generazione di innovatori in campo sanitario e che permetteranno di raggiungere nuove frontiere nella diagnostica: presto la realtà potrebbe  superare l’immaginazione degli appassionati di fantascienza.







Come in un videogame

Cosa succederebbe se si utilizzasse una tecnologia di realtà virtuale simile a quella applicata ai videogiochi per consentire ai dottori di esplorare il corpo umano dall’interno? Ludovic Avot, UX Designer di GE Healthcare, e il collega Yannick Le Berre, ingegnere specializzato in imaging medico, se lo sono chiesto mentre giocavano al videogame “Fallout 4”, e hanno deciso di scoprirlo assieme agli ingegneri di GE Healthcare.

Combinando strumenti digitali per il design in realtà virtuale e programmi propri del mondo dei videogiochi con dettagliate informazioni 3D ottenute da esami effettuati con Tac e risonanze magnetiche, hanno realizzato un software che consente l’esplorazione di immagini cliniche complete di colore, illuminazione e consistenza dei tessuti. Utilizzando un controller e visori per la realtà virtuale come gli Oculus Rift®, i medici possono così entrare in una specifica parte del corpo ed esaminarne eventuali anomalie come polipi, tumori e lesioni, oppure investigare al meglio sulle possibili cause dei sintomi del caso.

Il prototipo del software viene utilizzato dall’anno scorso in Francia per aiutare i dottori a studiare l’anatomia umana e diagnosticare diverse patologie. Per i radiologi questo strumento può rappresentare un nuovo modo per osservare immagini cliniche complesse e interagire con esse:   offre la possibilità di effettuare zoom più estesi, un’opportunità che può rivelarsi molto utile in casi specifici, come ad esempio lo studio del cuore dei bambini. Inoltre gli effetti di shadowing e lightning mettono in risalto il volume e aiutano a comprendere meglio le forme delle strutture anatomiche.

Secondo GE, oltre che in ambito diagnostico, la tecnologia potrebbe essere utilizzata per la fase preparatoria degli interventi chirurgici più complessi, ma anche per secondi pareri mirati a verificare i risultati di un’operazione e per migliorare la collaborazione in team multidisciplinari, consentendo a più medici di studiare il risultato di un identico esame medico nello stesso momento. Ma le applicazioni in campo medico delle ultime tecnologie non si fermano qui.

Dalla visualizzazione alla realtà: 3D

A un recente Congresso Europeo di Radiologia, GE Healthcare ha presentato alla stampa modelli anatomici 3D del cuore, completi di dettagliate riproduzioni di valvole, atri e ventricoli, con l’ausilio della AW Workstation, piattaforma di gestione dati per immagini cliniche ottenute tramite Tac, risonanze magnetiche e Pet. Negli ultimi anni, la stampa 3D è diventata uno degli argomenti più interessanti per gli addetti ai lavori del mondo della salute. Una ricerca di IndustryArc, società specializzata in analisi di mercato, stima ad esempio che il mercato della stampa 3D applicata alla sanità possa crescere del 18% annuo fino al 2020.














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