Prysmian punta sul business dei cavi sottomarini

di Marco Scotti ♦ Elettricità e comunicazioni passano sempre di più sotto il mare, anche per la crescente diffusione dei parchi eolici. La multinazionale diretta da Valerio Battista presidia storicamente questo business in modo diretto. E adesso ha messo a punto una soluzione per tutte le aziende, offrendo soluzioni e riparazioni chiavi in mano: Power Link Cable Solutions

«Abbattere i tempi e i costi di riparazione dei cavi sottomarini ad alta tensione del 60-70%. Con la soluzione che abbiamo elaborato qui in Prysmian le aziende possono beneficiare di un servizio “chiavi in mano” che garantisce risparmi, disponibilità h24 e presenza di una nave specializzata dedicata per risolvere nel minor tempo possibile i problemi che sorgono nel caso di un danneggiamento di un cavo sottomarino. Non solo: con la manutenzione predittiva possiamo garantire un controllo più capillare delle infrastrutture e, al tempo stesso, evitare gravi danni che impatterebbero l’intero sistema di fornitura elettrica». Daniele Cerizza è Monitoring & Maintenance product Manager all’interno della Business Unit High Voltage & Submarine di Prysmian e a Industria Italiana, spiega le peculiarità del servizio e le sfide che deve affrontare, tra la necessità di ottimizzare i risultati e il tentativo di sperimentare nuove tecnologie.

Prysmian Group, ex Pirelli cavi, oggi leader mondiale nella produzione e installazione di cavi e sistemi, si pone all’avanguardia anche nel settore dei cavi sottomarini, per cui ha studiato e sviluppato una soluzione olistica e omnicomprensiva per la riparazione e il monitoraggio dei collegamenti terrestri e sottomarini critici per la rete. Una proposta che viene incontro alle esigenze di un settore in cui i costi di riparazione e, soprattutto, gli oneri relativi all’interruzione del servizio di fornitura e di erogazione dell’energia significano perdite per svariati milioni di euro.







 

Valerio Battista, ceo di Prysmian
Valerio Battista, ceo di Prysmian

I cavi sottomarini e i guasti

«I nostri cavi sottomarini vengono utilizzati sia per trasferire l’energia prodotta dai parchi eolici offshore alla terraferma, sia per fornire energia alle isole e perfino per collegare diverse Nazioni, dove impieghiamo cavi lunghi anche più di 100 km. Il tema più ovvio per quanto concerne i cavi sottomarini – prosegue l’ingegner Cerizza – è che se danneggiati possono causare l’interruzione del servizio e, di conseguenza, creare disagi al sistema di distribuzione della rete elettrica. Generalmente, una volta che il cavo viene posato in mare, ha una vita utile di decine di anni. Accade a volte che un danneggiamento di un cavo sottomarino interrompa la funzionalità del sistema di distribuzione e fornitura della rete, rendendo quindi necessari urgenti interventi di riparazioni estremamente complessi. Per eseguire queste riparazioni attualmente bisogna mettere in preventivo ingenti esborsi e lunghi tempi di intervento».

 

Daniele Cerizza, Monitoring & Maintenance product Manager della Business Unit High Voltage & Submarine di Prysmian

 

 

Secondo uno studio condotto dal colosso assicurativo Lloyd’s, la principale causa di danneggiamento dei cavi sottomarini è meccanico, ovvero provocato da ancore di navi e dai pescherecci che continuano a utilizzare le reti a strascico nonostante il divieto ormai in tutti i mari. Con l’incremento esponenziale del traffico marino e della stazza delle navi, infatti, aumenta considerevolmente anche il rischio di incidenti che possono causare danni ai cavi. Come detto, quindi, per riparare un cavo è necessario l’utilizzo di una nave specializzata, in grado di recuperare il cavo e svolgere le necessarie attività di riparazione a bordo. Operazioni molto lunghe e complesse che possono costare svariati milioni di euro e durare diversi mesi.

 

Operazioni a bordo di una nave posacavi Prysmian

Frequenza dei guasti e costi accessori

Cigrè, una delle più importanti istituzioni nel settore dell’energia, rilevava nel 2005 un danno ogni 1.000 km di cavi sottomarini ogni anno. Si tratta di un numero non trascurabile, soprattutto se si pensa che ogni danno causa l’interruzione di disponibilità del energia e si traduce in un problema nella rete elettrica o un minore profitto per i proprietari dell’asset e un conseguente incremento dei costi di gestione. Nel 2015, l’European Offshore Grid Infrastructure Study ha mostrato come i danni dei cavi sottomarini possano arrivare a uno ogni 500 km di cavi installati all’anno se non si utilizzano accorgimenti per proteggerli, mentre il rapporto si riduce a uno ogni 2.000 km nel caso di cavi efficacemente interrati. «L’anno scorso – ci spiega ancora l’ingegner Cerizza – Offshore Wind Programme Board Report ha aggiornato questo rapporto calcolando circa 1,6 interruzioni di servizio ogni 1.000 km per i cavi sottomarini. Questi dati evidenziano un trend in crescita negli ultimi anni. Inoltre, il mercato richiede un intervento rapido, ma il tempo medio di riparazione è attualmente di 107 giorni, con picchi di 5-6 mesi nel caso di zone difficilmente raggiungibili».

 

Misurazione con Pry-Cam

L’asset management

La risposta migliore a questi problemi è rappresentata da Power Link Cable Solutions, un’offerta “chiavi in mano” studiata da Prysmian Group proprio per venire incontro alle esigenze del mondo offshore. Si tratta di un pacchetto che si fonda principalmente su tre pilastri: la rapidità di risposta in caso di guasto, la manutenzione preventiva e il monitoraggio dei cavi. «La nostra soluzione – aggiunge l’ingegner Cerizza – offre un nuovo servizio che nel mercato delle fibre ottiche è già disponibile da molto tempo: una nave ripara-cavi DP2 in stand-by, pronta a partire in caso di necessità con a bordo personale tecnico Prysmian altamente specializzato, per raggiungere la zona dove si è verificato il danno e ripararlo nel minor tempo possibile. Questa soluzione è particolarmente conveniente perché permette di ridurre i costi di riparazione fino al 70% e di abbattere i tempi di ripristino del collegamento che passano da 107 a circa 40-50 giorni.»

«Un altro servizio che offriamo è la gestione delle scorte dei cavi, ovvero dei materiali necessari per la riparazione. In questo modo abbiamo a disposizione non soltanto la nave, gli equipaggiamenti e il personale specializzato, ma anche i pezzi di ricambio, riducendo ulteriormente i tempi di gestione». Il secondo pilastro su cui poggia Power Link Cable Solutions è rappresentata dalla manutenzione preventiva, ovvero un’indagine periodica sui cavi sia in superficie che sottomarini per verificarne le condizioni. Infine, tramite i sistemi di monitoraggio (scariche parziali e misura della temperatura e delle vibrazioni) è possibile individuare rapidamente il punto esatto in cui si sia verificato il danno e, addirittura, prevenirlo, in modo da evitare interruzioni non programmate del servizio. Il sistema si avvale di PRY-CAM, vedi  (Industria Italiana qui ) la tecnologia wireless altamente innovativa di proprietà del Gruppo per la misurazione rapida, accurata, affidabile, efficace delle scariche parziali (PD – Partial Discharge). Tramite questo monitoraggio è possibile anticipare fino all’80% dei guasti dei cavi a media e alta tensione. «In questo modo – aggiunge Cerizza – si riescono a minimizzare gli eventi e gli impatti degli stessi. Grazie all’utilizzo dei nostri mezzi e del nostro personale specializzato per queste attività critiche, noi ci impegniamo perfino a riparare i collegamenti entro un determinato numero di giorni.»

 

Turbine in un parco eolico offshore

I parchi eolici

Uno dei comparti che sta crescendo maggiormente è quello dei parchi eolici offshore: è qui, infatti, che si sta concentrando il maggiore sforzo tecnologico per quanto riguarda l’industry dei cavi sottomarini. «I parchi eolici – ci spiega il Product Manager di Prysmian – hanno subito una trasformazione rapidissima negli ultimi anni. È un mercato che è esploso e oggi ha dei costi di avviamento molto più convenienti di un impianto tradizionale di produzione energetica. Per questo motivo, si stanno studiando soluzioni che permettano l’installazione dei parchi anche in alte profondità, come nel caso delle turbine galleggianti. In questo momento è qui che si sta concentrando il maggiore sforzo tecnologico».

 

La sede centrale di Prysmian Group a Milano

Prysmian Powerlink

La BU totalmente dedicata ai cavi alta tensione e sottomarini ha una storia lunga oltre 100 anni. Con l’acquisto di General Cable, anche se non ci sono ancora dati finali, si sono aggiunti oltre 20 paesi, è raddoppiato il numero di dipendenti e il turnover è arrivato a 11 miliardi. Prysmian è leader nell’high voltage and submarine, ma anche nella bassa e media tensione. La business unit di cui fa parte l’ingegner Cerizza è interamente dedicata ai cavi sottomarini e alle interconnessioni terrestri e si occupa di gestire l’intera filiera: dalla progettazione al procurement, dalla produzione all’installazione. «Ovviamente – conclude Cerizza – subcontrattiamo alcune attività accessorie, ma la nostra strategia è di usare risorse interne in modo da offrire sempre un servizio e un prodotto di qualità. Per questo abbiamo investito molto negli ultimi anni e oggi Prysmian può contare su una flotta di navi posacavi e equipaggiamenti estremante all’avanguardia, su diversi centri di eccellenza in tutti il mondo per la produzione e la progettazione di cavi sottomarini e high voltage, un’organizzazione internazionale e un know-how e un’esperienza senza rivali. Con Prysmian i nostri clienti sanno che vanno sul sicuro».














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