Prysmian, eccellenza della manifattura italiana

Matteo Renzi da Prysmian

di Filippo Astone ♦ La visita del premier Matteo Renzi allo stabilimento Prysmian di Battipaglia ha acceso i riflettori su uno dei primati industriali del nostro Paese. Promesso anche il fatidico piano sull’Industry 4.0

“Rispettiamo le regole di Maastricht, ma questo vuol dire che anche gli altri devono farlo. Abbiamo bisogno di investire molto, soprattutto nelle nuove tecnologie, nel settore della banda larga. Ci stiamo lavorando. Nelle prossime settimane, con il ministro Calenda presenteremo il Progetto Italia 4.0. Lo faremo a Milano e anche al Sud”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso del suo intervento al centro di eccellenza Fos Prysmian di Battipaglia, il 12 settembre. Arrivato poco dopo le 15.30, Renzi si è trattenuto oltre 40 minuti all’interno della grande struttura in cui lavorano 300 persone. “Qui il costo del lavoro si è abbassato – sottolinea Renzi, che ha parlato con i vertici dell’azienda – a parità di personale, anche grazie alle prime misure adottate, come il jobs act e la riduzione dell’Irap. Lo dico a tutti i teorici che dicono che non bisogna abbassare le tasse ma fare investimenti. Abbassare tasse è ancora, priorità. E sul costo dell’energia stiamo lavorando”.







Prysmian, fase di produzione nella fabbrica di cavi sottomarini di Arco Felice, Napoli
Prysmian, fase di produzione nella fabbrica di cavi sottomarini di Arco Felice, Napoli

Investimenti, investimenti e ancora investimenti

Il premier ribadisce un concetto più volte espresso sul futuro del Paese: “Bisogna fare investimenti partendo dal Mezzogiorno che non può essere un parco giochi, non si può pensare di deindustralizzarlo. Anzi, ha bisogno di investimenti di qualità nel’ industria. Solo in Campania – ricorda il premier – la Prysmian vanta un perdonale di mille persone”.

Il Gruppo Prysmian ha recentemente completato il piano di investimenti di oltre 30 milioni di euro nel centro di eccellenza di Battipaglia (Salerno) per renderlo più competitivo e dispone ora di capacità produttiva, tecnologie e know-how tra i più avanzati al mondo.

Il Gruppo Prysmian è il leader globale nel settore dei cavi in fibra ottica per le reti di telecomunicazioni, anche se il settore rappresenta non più del 20% dei suoi ricavi globali, pari a circa sette miliardi, nell’ambito dei quali l’80% è rappresentato dai cavi per il trasporto di energia. Questa specializzazione ha antiche radici storiche, visto che Prysmian nasce dallo spin off e successiva trasformazione dell’antica Pirelli Cavi, poi unitasi con l’olandese Draka e con altre realtà internazionali.

Complessivamente Prysmian produce circa 30 milioni di km di fibra ottica all’anno nei 5 stabilimenti mondiali (Italia, Francia, Olanda, USA e Brasile), di cui ben 9 milioni di km in Italia, che sono destinati a progetti di cablaggio di importanza strategica nel mondo. Lo stabilimento di fibre ottiche situato a Battipaglia impiega circa 300 risorse e tecnici altamente specializzati ed è l’unico esistente in Italia per la produzione di fibre ottiche.

“Prysmian è l’unico produttore di fibre ottiche in Italia, e con noi il Paese può vantare un primato di leadership in questo settore strategico e ad elevata tecnologia”, ricorda Valerio Battista, amministratore delegato della società, che è l’unica public company quotata a Piazza Affari. “Grazie agli investimenti realizzati, lo stabilimento di Battipaglia ha recuperato competitività nel mercato mondiale», spiega ancora Battista. “Il settore delle fibre ottiche è molto globalizzato e la concorrenza di produttori asiatici e americani è fortissima. Il nostro impegno in Prysmian è di fare del nostro meglio per rimanere competitivi e anche per mantenere in Italia un presidio tecnologico strategico”.

Valerio Battista, ceo di Prysmian
Valerio Battista, ceo di Prysmian

Pronti per le nuove reti

Le reti di nuova generazione (Ngn, New Generation Networks) e la fibra ottica con cui sono realizzate, sono destinate a rappresentare l’infrastruttura portante dell’intero sistema economico, diventando asset imprescindibile per sviluppare la competitività futura dell’Europa e, naturalmente, anche dell’Italia. È attraverso la Rete che sono destinati a transitare tutti i servizi al cittadino. La domanda di fibra ottica di elevata qualità, quindi, inevitabilmente crescerà anche nei prossimi anni con la diffusione delle reti di nuova generazione. L’installazione di cavi ottici nelle reti di comunicazione attualmente viaggia a 300 milioni di chilometri fibra all’anno mentre nel 2006 era appena di 95 milioni, confermandosi uno dei settori a più alta crescita dell’intera industria.

 














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