Preziosi, bijoux e orologi. I dati del settore alla vigilia di VicenzaOro

In anteprima per VicenzaOro January2019, Italian Exhibition Group, Federorafi Confindustria Moda e Federpreziosi Confcommercio analizzano i dati del settore. Consumi mondiali in crescita del 3% nel terzo trimestre con Cina, USA, Emirati e Germania tra i paesi più positivi; in avanzo per 3,17 mld di euro il saldo commerciale del settore orafo gioielliero italiano nel periodo Gennaio – Settembre; esportazioni in crescita in USA, Canada e Giappone.

Aprirà venerdì 18 gennaio alla Fiera di Vicenza VicenzaOro January 2019, il primo e atteso appuntamento mondiale del settore orafo – gioielliero, organizzato da IEG – Italian Exhibition Group. Per l’occasione, i grandi Osservatori fanno il punto sullo stato del settore in Italia e nel mondo. Risulta stabile il consumo orafo – gioielliero nel nostro paese. Testimonianza ne sono le vendite del Natale 2018. Secondo le stime, il 12,7% degli italiani ha acquistato preziosi, bijoux o orologi: una percentuale in linea con quella del 2017 (12,3%).







Il dato – dell’Osservatorio Federpreziosi Confcommercio – è certamente positivo all’interno del contesto di mercato per i consumi in generale, soprattutto se considerato unitamente al fatto che gli italiani per il 75,6% hanno dichiarato di voler mantenere il budget di spesa per i preziosi e il 17,2% ha dichiarato di averlo aumentato. Anche la composizione della distribuzione sui canali di acquisto resta stabile, con una leggera crescita delle gioiellerie tradizionali rispetto ai centri commerciali a fronte del costante incremento degli acquisti on line – sia su mall come Amazon che sulle e-boutique dei brand.

Per quanto riguarda le esportazioni, in generale quello orafo-gioielliero si conferma un settore strategico per l’industria manifatturiera del Made in Italy con un saldo commerciale in avanzo per 3,17 miliardi di euro nei primi 3 trimestri del 2018. I dati elaborati da Confindustria Moda – Federorafi, infatti, attestano che nei primi tre trimestri dell’anno appena concluso il valore complessivo dell’export supera i 4,7 miliardi di euro mentre quello dell’import oltrepassa il miliardo e mezzo (metalli preziosi e gemme esclusi). Dopo un 2017 di crescita a doppia cifra e un avvio molto positivo del 2018 e nonostante il lieve rallentamento del nostro export nell’autunno scorso tra gli espositori di VicenzaOro, focalizzati sui segmenti di qualità di oreficeria e gioielleria, si respira un’aria di ottimismo sulla chiusura del 2018.

In particolare è positivo il segno in alcuni mercati come UK, Sudafrica, Canada, Giappone e Russia aprendo anche opportunità a ulteriori crescite. La Svizzera (hub di riesportazione) rimane il primo importatore del Made in Italy seppure con una leggera decrescita (-1,4%) mentre, a causa del lento “assorbimento” dell’introduzione di VAT e dazi doganali che hanno creato un temporaneo rallentamento delle importazioni, risultano ancora in calo gli Emirati Arabi. Pesano sull’area inoltre le dinamiche geo-politiche che impattano direttamente – sia in positivo sia in negativo – sui flussi commerciali.

Di segno positivo, invece, la Gran Bretagna dove l’acquisto di prodotto italiano sale del 18,2%. Riprende nel 3 trimestre la crescita degli ordini di prodotto Made in Italy in USA con un incremento pari a + 12,3% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Se si considerano i consumi mondiali di gioielleria, i primi nove mesi dell’anno segnano una situazione di sostanziale stabilità (-1%) rispetto al 2017 come registra l’Osservatorio di VicenzaOro di IEG, che segnala però un ultimo trimestre in crescita del 3%.

Su questo dato pesa infatti la sostanziale crescita dei consumi cinesi (+18%) dove è atteso un progressivo incremento delle vendite di prodotto Made in Italy per effetto delle politiche di apertura del mercato verso l’import con l’importante riduzione dei dazi da Luglio 2018. E anche dagli Emirati arriva un segnale positivo per i consumi con un +9% sull’anno precedente.Nel terzo quadrimestre soffrono invece India, e Turchia, dove pesano dinamiche di paese che impattano il potere di spesa dei consumatori. La Russia, infine, registra una sostanziale stabilità ed è di particolare buon auspicio per VicenzaOro che storicamente accoglie molti visitatori provenienti da quel paese.














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