Nasce Miraitek: docenti del Politecnico di Milano e imprenditori (Andreis, Viscardi, Rocchitelli) per la digital transformation

di Laura Magna ♦ Un hub di competenze accademiche ed industriali che ha sviluppato la   piattaforma Mirai4Machine per il monitoraggio delle prestazione delle macchine e degli impianti 

Nasce Miraitek, boutique italiana dell’Industry 4.0, capace di offrire insieme alla definizione del percorso di adozione anche strumenti informatici alle Pmi interessate a cavalcare la trasformazione in ottica Industry 4.0. .Le soluzioni sono scalabili, così da adattarsi alle esigenze della micro impresa e a quelle della corporate. Miraitek vuole porsi anche come hub di conoscenza in un settore che è determinante per la competitività delle singole imprese ma anche del Paese: o si cavalca questa onda prepotente del cambiamento o si è destinati a soccombere.

 







_Marco Taisch
Marco Taisch, docente della School of Management del Politecnico di Milano

Tutti i nomi di Miraitek

Chi c’è dietro questa società che propone un approccio nuovo all’implementazione di questa trasformazione sul campo? Miraitek è uno spin off del Politecnico di Milano e vede tra i soci i professori Marco Taisch e Sergio Terzi, e tre imprenditori. Ovvero Gianluigi Viscardi, CEO della Cosberg, che a Bergamo, dal 1983, studia, progetta e costruisce macchine e moduli per l’automazione dei processi di montaggio, in tutti i principali ambiti dell’industria, nel settore elettro-meccanico, nel comparto dell’elettronica, o nel mondo degli elettrodomestici, nonché presidente del Cluster Fabbrica Intelligente e già vicepresidente della Piccola Impresa di Confindustria; Laura Rocchitelli, presidente di Rold, che opera nella componentistica per elettrodomestici, e Diego Andreis, managing director di Fluid-o-tech, media azienda del milanese che fattura 70 milioni nel settore delle pompe volumetriche e sistemi per la pressurizzazione, la dosatura ed il trasferimento dei fluidi trovano applicazioni diverse nei settori foodservice, automotive, medicale, industriale, nonché presidente del gruppo meccatronici di Assolombarda e vicepresidente di Federmeccanica. Sono tutte persone che, con obiettivi diversi e per ragioni diverse, hanno tutte ricoperto un ruolo determinante nella digital transformation in atto nel mondo della manifattura, e che hanno ancora molto da dire sulle modalità di applicazione della quarta rivoluzione industriale. Quindi abbiamo da un lato il mondo dell’automazione di fabbrica, e dall’altro i principali esperti di industrial engineering: con queste competenze Miraitek vuole contribuire all’efficientamento dei processi aziendali, offrendo in parallelo soluzioni e tecnologie le più innovative per la trasformazione digitale.

 

Assolombarda lancia il progetto #ItaliaMeccatronica
Diego Andreis, managing director di Fluid-o-tech

Il nome di Miraitek

«Mirai è una parola giapponese che vuol dire futuro e non l’abbiamo scelta a caso: lavoriamo sul futuro dell’industria», dice a Industria Italiana Marco Taisch, docente della School of Management del Politecnico di Milano e di Advanced & Sustainable Manufacturing presso lo stesso ateneo, e co-responsabile scientifico dell’Osservatorio Industria 4.0, nonché membro del Manufacturing Group della School of Management Politecnico di Milano. Taisch è uno dei massimi esperti italiani del 4.0 ed è lui a spiegarci, in termini pratici, come questa creatura condurrà presso le imprese la sua mission, non prima di aver premesso che «la nostra è una start up fondata tre mesi fa;  si basa su di una compagine universitaria dotata di un know-how maturato negli ultimi anni nel campo di industria 4.0. Non ne parliamo solo: facciamo le cose e poiché le facciamo ne parliamo. I soci industriali, che sono dei pionieri nelle loro realtà avendo strutturato le proprie aziende secondo i dettami di industria 4.0, garantiscono la dimensione imprenditoriale al progetto».

 

Il Professor Marco Taisch illustra il funzionamento di una macchina con cui al Politecnico di Milano si sperimentano i processi produttivi di Industry 4.0

Come funziona

Dicevamo di un processo integrato. Cosa significhi in termini pratici è ancora Taisch a spiegarlo: «La nostra value proposition integra al suo interno due dimensioni, quella tecnologica e quella industriale: questo è il principale valore aggiunto che offriamo e ciò che in definitiva serve alle aziende per cavalcare la quarta rivoluzione. Industria 4.0 vuol dire innanzitutto saper raccogliere e misurare dati: leggerli, memorizzarli e interpretarli per rendere la fabbrica più efficiente. Miraitek ha tutte queste dimensioni al suo interno.

La piattaforma informatica

Innanzitutto abbiamo una piattaforma informatica che consente di raccogliere e memorizzare le informazioni che arrivano dall’azienda: si chiama Mirai4Machine ed è uno strumento abilitante per il 4.0, in quanto consente alle macchine di connettersi per scambiarsi dati. Si tratta di una web application progettata per essere facilmente integrata dai costruttori di macchinari e dagli utilizzatori degli stessi macchinari negli impianti di produzione: la piattaforma permette di ricevere in tempo reale informazioni sullo stato di funzionamento delle macchine e dunque di effettuare il monitoraggio da remoto di guasti, allarmi, fermare. Esiste inoltre la possibilità di analizzare lo storico dei dati e di elaborare indici di funzionamento».

L’ingegneria industriale

I dati devono poi essere interpretati, ovvero trasformati in informazioni: questa è la seconda dimensione, che attiene all’ingegneria industriale. «Il processo di trasformazione da dati a informazioni è possibile grazie ai data analytics. Da uomini di fabbrica siamo convinti che i dati siano funzionali al miglioramento della fabbrica», precisa Taisch. Tutto quanto sin qui descritto è utile anche per analizzare l’efficienza dei processi aziendali e per operare la reigegnerizzazione dei processi in ottica LEAN.

Il miglioramento dei processi

Per l’azienda la revisione dei processi in ottica Lean è possibile grazie alla piattaforma di  Miraitek. «Prima dell’avvento di industry 4.0 la LEAN si faceva dopo aver osservato fisicamente cosa accadeva in fabbrica; oggi è possibile ottenere le informazioni necessarie attraverso la piattaforma di Miraitek. L’informatica è un fattore abilitante di un processo che deve diventare più snello, e migliorativo rispetto al passato, grazie alle maggiori informazioni. Sicuramente è possibile avere un livello di dettaglio, una profondità infinitamente superiore rispetto a quello del passato».

 

Una macchina con cui al Politecnico di Milano si sperimentano i processi produttivi di Industry 4.0

La creazione di un hub di competenze

Gli strumenti di cui si avvale questa start up sono dunque nati dalla ricerca elaborata elaborati dal Politecnico di Milano ma testati sul campo con le imprese: «Alla fiera SPS di Parma, abbiamo mostrato come la piattaforma Mirai4Machine fosse in grado di controllare e monitorare le macchine di Cosberg, di fatto il nostro progetto pilota. I partner industriali sono fondamentali, in quanto forniscono un contributo determinante alla miglior progettazione di questi prodotti e rendono il processo di definizione dei requisiti e deployment sul mercato molto più veloce».

Dopo Cosberg, Miraitek sta conducendo una serie di proof of concept in aziende di medie dimensioni, «che  hanno bisogno di partner in grado di fornire le tecnologie abilitanti per il 4.0 e la raccolta dei dati e le competenze per sfruttare quei dati in ottica di ottimizzazione dei processi. In questo approccio integrato sta il nostro punto di forza». L’ulteriore obiettivo a cui la squadra di Taisch mira è diventare «un hub di competenze. Spesso si ha bisogno di tecnologie e competenze molto verticali e specialistiche. Miraitek ha iniziato a costruire un ecosistema di partner che le possiedono: stiamo lavorando ad esempio con Kalpa per tutta la parte di visualizzazione grafica, con Cmc Labs che ha un focus sulla sensoristica, per fare due esempi. Stiamo anche chiudendo accordi con grandi imprese nel mondo della automazione. L’hub di competenze e tecnologie cresce e sviluppa proprio intorno a queste collaborazioni che tenderemo a rendere sempre più fitte».Miraitek è anche parte del Consorzio per la meccatronica Intellimech. Intellimech è un Consorzio di aziende finalizzato alla ricerca interdisciplinare comprendente la progettazione elettronica avanzata, quella informatica e dei sistemi ICT e della meccanica, per applicazioni in settori industriali differenti. Il Consorzio, sostenuto dalla Camera di commercio di Bergamo, è promosso da: Kilometro Rosso e Confindustria Bergamo.

 

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Gianluigi Viscardi, CEO Cosberg

Il mercato potenziale

Quanto sono pronte le  imprese a intraprendere questa trasformazione e dunque ad avvalersi di servizi come quelli offerti da Miraitek? La risposta sta in alcuni numeri contenuti nel quarto Rapporto dell’Osservatorio   Industria 4.0 della School of Management del Polimi, che analizza tra l’altro la conoscenza e la diffusione del paradigma nell’industria manifatturiera italiana. Nella ricerca si rileva che oggi «quasi la totalità del campione (97,5%) dichiara di conoscere il tema Industria 4.0 e, molto più importante, oltre la metà delle imprese (55%) dichiara di trovarsi nella fase di implementazione/consolidamento di soluzioni 4.0». Un risultato sorprendente se si considera che nella prima rilevazione la quota di imprese che non avevano alcuna idea di cosa si stesse parlando era del 40% e le imprese che dichiaravano di aver già implementato soluzioni 4.0 (o di essere in fase di implementazione) erano il 28%.

 

Laura Rocchitelli, Presidente Rold

 

«Cresce il livello di conoscenza di ogni singola tecnologia abilitante e aumenta il tasso di adozione di queste: con una media di 3,7 applicazioni per azienda, l’Industria 4.0 italiana si conferma essere in un momento di grande fermento con la crescita delle attività di sperimentazione ed applicazione sul campo», si legge ancora nel Rapporto.«Le tecnologie abilitanti più gettonate, che stanno guidando la trasformazione delle imprese italiane, sono certamente Industrial IoT e Industrial Analytics (complessivamente rappresentano circa il 40% delle applicazioni dichiarate)… Qualità, Servizio al cliente e Flessibilità sono i fattori che principalmente spingono le imprese ad intraprendere il percorso Industria 4.0. Gli ostacoli maggiori sono: mancanza di competenze tecnologiche, scarsità di risorse economiche (per le Pmi) e sistemi informativi inadeguati».

 

Sergio Terzi Professore Associato Dipartimento di Ingegneria Gestionale Politecnico di Milano
Sergio Terzi Professore Associato Dipartimento di Ingegneria Gestionale, Politecnico di Milano

 

Da un punto di vista più qualitativo, nota Taisch, «il panorama è ovviamente molto variegato: si va da Pmi molto mature ad altre che si stanno avvicinando in questo momento. Quello che è fondamentale è, da un lato, il ruolo delle istituzioni e del governo che devono proseguire con attenzione sul 4.0 da cui dipende la competitività del Paese. Dall’altro fronte ci vuole un sistema di fornitori che sia flessibile e capace di adattarsi al livello di maturità delle diverse imprese clienti rispetto alle tecnologie, che quindi sappia fornire servizi e prodotti abilitanti sia alle aziende best in class sia a quelle meno mature che hanno bisogno di interventi piccoli e con budget limitati. Un fatto acclarato è che il 4.0 non vuol dire stravolgere il sistema informativo: è possibile appoggiarsi all’infrastruttura esistente andando a macchia di leopardo dove sia necessario l’intervento. Con un budget che può essere anche limitato a poche migliaia di euro in alcuni mesi. Uno dei principi su cui abbiamo costituito Miriatek è questa scalabilità».

 

Una macchina con cui al Politecnico di Milano si sperimentano i processi produttivi di Industry 4.0

 Dreamy 4.0 fa il check up all’azienda

E per quanto riguarda, ancora, il livello di preparazione delle nostre imprese al tema del cambiamento, ci si può avvalere   anche di uno strumento come Dreamy, che consente la valutazione della maturità digitale. Dreamy è uno strumento ideato e sviluppato da Politecnico di Milano  ed è «molto utile perché è il punto di accesso di un percorso verso il 4.0. Il passo zero, che consente di stabilire dove l’azienda si collochi sul sentiero della maturità e se sia pronta o no a implementare progetti di Industria 4.0, indicando anche i vantaggi che deriverebbero da un intervento mirato in tale ottica. Per esteso è il Digital Readiness Assessment Model: basta un investimento di qualche giornata uomo e dunque è possibile per qualsiasi dimensione di azienda». I progetti di crescita di Miraitek sono ambiziosi da un lato ma anche molto promettenti: «Il 4.0 è appena iniziato e neppure il venire meno degli incentivi, pure improbabile, potrebbe fermarlo. Il processo di trasformazione di questo grande Paese manifatturiero è l’unico modo per rimanere competitivo. Per questo contiamo di crescere di doppia cifra all’anno; la stima da business plan è di passare a 5 milioni in tre anni, ma si tratta di numeri molto prudenziali» conclude Taisch.














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