PipeIn chiude round da 725 mila euro guidato da Lventure Group e Cdp Venture Capital

Le nuove risorse permetteranno all'aziende di assumere nuove figure chiave per lo sviluppo tecnico

PipeIn è stata accelerata dalla prima edizione dell'acceleratore Zero

La start-up PipeIn specializzata nella manutenzione predittiva delle condotte ha chiuso il suo primo aumento di capitale da 725 mila euro: l’obiettivo è finalizzato all’incremento dello sviluppo hardware e software per estendere l’offerta di tutela delle infrastrutture e l’efficienza e sicurezza per il personale addetto. L’operazione avviene su sottoscrizione di RoboIt, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Robotica e l’Automazione Industriale, nato su iniziativa del fondo technology transfer di Cdp Venture Capital e da Pariter Partners, dell’acceleratore Zero, parte della Rete Nazionale Cdp, in cui PipeIn è stata selezionata nel primo batch e che ora continua a sostenerne la crescita con un follow-on promosso dal fondo acceleratori di Cdp Venture Capital e da Lventure Group, e da Pariter Robotics, veicolo di investimento dedicato alla robotica gestito da Pariter Partners. Le nuove risorse, che portano la raccolta totale della start-up ad oltre 800 mila euro, permetteranno a PipeIn di assumere nuove figure chiave per lo sviluppo tecnico e di aumentare il livello di maturità tecnologica alla base del servizio di ispezione e manutenzione delle condotte che la startup offre.

«Ci tengo a ringraziare, a nome di tutto il team, gli investitori coinvolti per aver creduto nel nostro progetto. L’esperienza ed il contributo di Cdp Venture Capital, Pariter Partners e Lventure Group saranno indispensabili per superare con successo le sfide che abbiamo davanti» dichiara Alessandro Minori, ceo e co-founder. «Inoltre, la situazione climatica attuale e la conseguente richiesta di soluzioni che riducano lo spreco di risorse naturali confermano che la strada intrapresa sia quella giusta».







«La manutenzione delle condotte è un elemento cruciale per la salvaguardia dell’ambiente, non solo per prevenire gli sprechi del sistema idrico ma anche per tutelare l’ecosistema da sversamenti di petrolio o altre sostanze nocive» commentano Claudia Pingue e Stefano Molino, rispettivamente responsabile fondo technology transfer e fondo acceleratori di Cdp Venture Capital, «La soluzione altamente tecnologica di manutenzione predittiva offerta da PipeIn, che abbina a una sonda robotica un software di analisi predittiva, ha il potenziale per rispondere a questa esigenza, per questo l’acceleratore Zero, che si concentra su startup che offrono nuovi percorsi per la transizione energetica e RoboIT, il Polo Nazionale di trasferimento tecnologico per la robotica, hanno deciso di sostenere la crescita di questa realtà».

L’investimento consentirà a PipeIn di accelerare il lancio sul mercato della prima versione commerciale di Shark4, un robot dotato di sensori in grado di monitorare l’evoluzione dello stato di salute di tubature. Nello stesso periodo effettuerà una serie di progetti pilota indispensabili per la validazione di un prodotto che deve garantire i massimi standard di sicurezza e affidabilità.

«Il nostro approccio si basa su princìpi fondamentali come il testare ogni idea prima di valutarla buona o cattiva. Per questo è importante iniziare subito la fase di prototipazione, anche con strumenti rudimentali, per acquisire esperienza pratica sin dalle prime fasi dello sviluppo» nota Antonio Misuraca, cto e co-founder.

Pipein è stata fondata alla fine del 2021, ad oggi conta un team di 6 persone esperte in meccanica, robotica e data science. Pipein offre una piattaforma software e un dispositivo hardware, introducendo un nuovo concetto di manutenzione delle tubature. L’hardware è un dispositivo automatizzato che viene inserito all’interno delle tubature consentendo un’analisi completa del loro stato di salute. I dati raccolti vengono elaborati in post-processing, attraverso un algoritmo predittivo Ai, e forniti ai clienti in un report finale. Ad oggi la start-up ha depositato una domanda di brevetto insieme al Politecnico di Milano in fase di approvazione e ha completato proof of concepts con alcune tra le maggiori utilities italiane. L’azienda, con sede a Torino, ha partecipato al primo batch di Zero, l’acceleratore Cleantech della Rete Nazionale di Cdp lanciato da Cdp Venture Capital ed Eni insieme a Lventure Group ed Elis e supportato dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone «Con questo follow-on confermiamo la fiducia nel team di PipeIn che ha sviluppato una soluzione integrata hardware e software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture che trasportano le risorse naturali. Garantire il corretto funzionamento di questi impianti, migliorandone l’efficienza e riducendo gli sprechi, è un tema di importanza strategica in ambito energetico e crediamo che PipeIn possa svolgere un ruolo significativo nell’accelerare la transizione green del settore», ha affermato Giulio Montoli, head of pre-seed investments di Lventure Group.














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