Per Dassault Systèmes la Grande Cina è vicina

di Marco de’ Francesco ♦ La multinazionale francese procede con decisione nella sua strategia espansiva puntando al ricco mercato dell’ Asia Orientale, impegnato nella transizione a un manifatturiero evoluto. Punta di diamante la piattaforma software 3DExperience che apre la porta a partnership con i giganti imprenditoriali locali. Intervista con  Ying Zhang ad della società per quell’area globale

L’obbiettivo del piano strategico “Made in China 2025”, lanciato nel 2015 dal primo ministro Li Keqiang, è quello di modificare radicalmente il tessuto manifatturiero cinese, trasformandolo da fabbrica globale di prodotti a basso costo a complesso coordinato di tecnologie avanzate per la produzione automatizzata e ad alto valore aggiunto. Un altro mondo. Per ora, tuttavia, la meta è ancora lontana; rispetto alla media europea, l’industria cinese è ancora arretrata. Circostanza che rappresenta un vantaggio per chi, come la multinazionale francese Dassault Systèmes – la seconda software house europea dopo Sas -,  guidata dal Presidente e Ceo Bernard Charlès,  sta realizzando progetti di espansione nella Grande Cina (termine con il quale si intende non solo la Repubblica Popolare, ma anche Hong Kong, Macau, Taiwan e talora Singapore).

C’è terreno fertile in Estremo Oriente. Servono “soluzioni complete”, e la piattaforma software 3DExperience, cuore dell’offerta francese, integrando più funzionalità – progettazione e servizi di modellazione 3D, gestione dei dati, collaborazione sociale, simulazione e indicizzazione dei Big Data in tutte le discipline aziendali, dall’ingegneria alle vendite – ha fatto registrare negli ultimi anni una crescita a due cifre. E poi c’è una attiva azione politica sui colossi cinesi. Dassault Systèmes ha stretto partnership con il gigante dell’aerospace Casc, e con le due potenze delle costruzioni navali e dell’elettronica Csic e Cetc. In questi casi, si parte dall’alto, da aziende che offrono un posizionamento di rilievo strategico. Le collaborazioni con i grandi creano, a cascata, un ambiente di fiducia sulle soluzioni legate alla piattaforma. Di tutto questo si nutre la visione di Ying Zhang, dal 2016 amministratore delegato di Dassault Systèmes per la Grande Cina. Master in informatica, dopo 17 anni in Hewlett Packard e quattro in Wincor Nixdorf come Managing Director per il suo Paese, ora Zhang è responsabile dello sviluppo e dell’attuazione della strategia della multinazionale francese in quella parte del mondo. Ecco la nostra intervista.







 

Ying Zhang, amministratore delegato di Dassault Systèmes per la Grande Cina

 

D. La piattaforma 3DExperience supporterà la trasformazione digitale di Casc, China Aerospace Science Corporation. Per l’esattezza, cosa intende ottenere Casc con la piattaforma? E perché ha scelto proprio 3dExperience?

R. «Di certo, la cooperazione tra Dassault Systèmes e Casc mira a migliorare integralmente la produttività dell’industria aerospaziale cinese, ad accelerarne la trasformazione digitale nonché a fornire un supporto necessario in vista del “Made in China 2025”. Quanto all’obiettivo di Casc, è a mio avviso triplice: aggiornare l’azienda con la digitalizzazione per realizzare cicli produttivi più brevi; ottenere una maggiore efficienza dei processi e minori costi di sviluppo. Alla fine, era questa la motivazione originale alla base della collaborazione con Dassault Systèmes. Va ricordato che la nostra azienda ha molti progetti di successo nel settore aerospaziale; questi contribuiscono ad alimentare la fiducia che Casc ripone nella nostra azienda. E poi 3DExperience fornisce soluzioni complete, è un software che consente alle imprese di svolgere più attività in un unico ambiente di esecuzione (progettazione 3D, simulazione avanzata, realtà virtuale e gestione del ciclo di vita del prodotto; ndr) e quindi può essere utilizzata per lo sviluppo, la produzione e la lavorazione di tutti i progetti di Casc, servizi compresi».

 

La piattaforma 3DExperience

D. Quanto è diffusa attualmente la piattaforma 3DExperience in Cina e quanto conta il mercato cinese per la multinazionale francese? Quali sono gli obiettivi di crescita, e quanto è diverso il mercato cinese da quello europeo?

«Grazie alla strategia “Made in China 2025” l’industria manifatturiera cinese è in corso di trasformazione digitale. Tuttavia, rispetto al mercato europeo, ancora sussiste un gap che riguarda il tessuto produttivo: il mercato cinese non è ancora del tutto maturo quanto a digitalizzazione. Ma questo, per noi, significa che c’è più spazio di sviluppo in questo contesto. D’altra parte, da quando Dassault Systèmes è entrata nel mercato cinese, e ciò è accaduto alla fine del 2005, abbiamo ottenuto un grande successo in termini di prestazioni aziendali. Si pensi che negli ultimi anni, consecutivamente, abbiamo raggiunto una crescita annuale a due cifre. Questo perché la nostra piattaforma è stata accettata dalla maggior parte dei principali attori del settore ed è stata utilizzata in molti progetti importanti. Del resto, 3dExperience è molto utile per la digital transformation del cliente, giacché consente di risparmiare sui costi, di aumentare l’efficienza e cambiare il modo stesso di fare progetti».

D.Altre partnership di rilievo sono state stabilite con China Shipbuilding Industry Corporation (Csic) – uno dei due più grandi conglomerati di costruzioni navali in Cina – e con China Electronics Technology Group Corporation (Cetc), che si occupa di computer, apparecchiature elettroniche, sviluppo di software, servizi di ricerca, investimenti e gestione patrimoniale per applicazioni civili e militari. Perché sono importanti, queste collaborazioni?

R.«Prendiamo in considerazione Csic, ad esempio: grazie al suo posizionamento unico, è un cliente di rilievo strategico per Dassault Systèmes. Si pensi infatti che il gruppo cinese ha in portafoglio circa il 40% degli ordini globali di costruzione navale. Così, mentre la Cina è ora occupa la prima posizione al mondo quanto a cantieri navalI, Csic è la principale società di costruzioni di settore in Cina. Questo parla da solo».

 

Il presidente francese Emmanuel Macron

D. Qual è il legame tra “Industria del futuro” francese e “Made in China 2025”? In che modo Dassault Systèmes intende rafforzarlo?

«Nel gennaio dello scorso anno, durante la visita del presidente francese Emmanuel Macron in Cina, fu concordato da entrambi i Paesi che Francia e Cina avrebbero collaborato alla “Via della Seta” (un’iniziativa strategica di Pechino per il miglioramento dei collegamenti e della cooperazione tra paesi nell’Eurasia; riguarda sia direttrici terrestri che quelle marittime; ndr) e che avrebbero coordinato “Made in China 2025” con “Industria del futuro”. D’altra parte, le due strategie si muovono nella stessa direzione, dal momento che sfruttano le tecnologie digitali per trasformare il modello di business del settore manifatturiero, la struttura organizzativa e il modello di ricerca e sviluppo e per convertire la catena del valore da “orientata alla produzione” a “orientata ai servizi”. Alla fine, entrambe le due strategie produrranno vantaggi su nuovi materiali, nuove energie e trasporti».














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