Partnership tra Bosch e Omb Saleri per accelerare sulla mobilità a idrogeno

La domanda di sistemi di propulsione a fuel cell è destinata ad aumentare, soprattutto nel settore dei veicoli commerciali. La multinazionale tedesca è pronta a fornire valvole e regolatori di pressione per i serbatoi su larga scala

Nella corsa per arrivare alla cosiddetta neutralità climatica, l’idrogeno è uno degli elementi fondamentali quando si parla di sistemi di propulsione del futuro. Bosch ritiene che l’idrogeno possa recitare un ruolo da protagonista come vettore di energia e sta investendo fortemente in questo settore: gli esperti della multinazione tedesca, infatti, prevedono che entro il 2030 un nuovo veicolo commerciale su otto sarà alimentato da celle a combustibile. Il mercato globale per le soluzioni di rifornimento di idrogeno è in forte crescita e l’azienda nel prossimo triennio (2021- 2024) investirà complessivamente circa 600 milioni di euro nelle applicazioni fuel cell per la mobilità e altri 400 milioni di euro in quelle stazionarie per la generazione di elettricità e calore.

Per ampliare il proprio portfolio di prodotti (che vanno da singoli sensori a componenti essenziali come il compressore elettrico e le pile, fino a moduli fuel cell completi) per la mobilità a idrogeno, la multinazionale tedesca ha siglato una partnership tecnologica con l’azienda italiana Omb Saleri, specializzata in componenti per soluzioni di stoccaggio dell’idrogeno, così da offrire componenti per i serbatoi a idrogeno (valvole e regolatori di pressione) destinati alla produzione di massa.







Questa collaborazione unisce il know-how dei due partner: Bosch beneficerà dell’esperienza ingegneristica, di una moderna infrastruttura di test e banchi di prova per l’H2 e di componenti che hanno già dimostrato il loro valore nelle applicazioni iniziali; Omb Saleri, invece, usufruirà dell’esperienza nella commercializzazione di prodotti innovativi, della rete globale di sviluppo e della capacità di produzione in grandi volumi della multinazionale tedesca. La collaborazione include un accordo per la concessione in licenza e lo sviluppo di diversi prodotti legati alle soluzioni per lo stoccaggio dell’idrogeno a pressioni comprese tra i 350 e i 700 bar. I team di ingegneri delle due parti laveranno per sviluppare ulteriormente i prodotti esistenti con lo scopo di ottimizzarli per la produzione di massa. 














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