L’esperienza maturata negli anni ha permesso ad Argos St di divenire un punto di riferimento anche nel settore aerospaziale, garantendo i migliori standard qualitativi di nichelatura chimica nel trattamento di alcuni componenti delicati e complessi come i supporti in alluminio delle strutture interne dei veicoli spaziali e che permettono l’accesso agli astronauti. L’industria aerospaziale richiede l’utilizzo di componenti e materiali specifici, caratterizzati da una qualità molto elevata. Questo settore, infatti, implica condizioni di lavoro davvero estreme: sostanze come oli e idrocarburi, acidi o basi ma anche agenti atmosferici, in alta quota vengono a contatto con le superfici che devono necessariamente essere trattate con le migliori tecniche operative e di rivestimento, in modo da evitare che subiscano danni irreversibili, potenzialmente dannosi anche per la sicurezza.
I rivestimenti Argos sono progettati in modo da resistere all’usura, alla corrosione e all’abrasione: ciò garantisce una maggiore durezza delle superfici dei particolari meccanici, aumentandone la produttività, ma anche rendendo più ampio il loro periodo di vita. Argos St, infatti, ha messo a punto il procedimento di nichelatura chimica Niploy ed Elnip 13, che consente di conferire alle superfici le proprietà di durezza, saldabilità, attrito, sensibilità magnetica, conduttività, ma soprattutto resistenza e uniformità.
«Quando si pensa alla nichelatura, forse non è semplice immaginare le molteplici applicazioni possibili del trattamento. Per Argos St uno dei settori d’azione è quello aerospaziale: si tratta di un ambito davvero complesso, che richiede un’attenzione e una cura particolari – commenta Paolo Grimaldi, ad delle sedi Nickel del gruppo Argos St – Proprio per questo abbiamo studiato e realizzato il processo Niploy ed Elnip 13, per garantire superfici che, trattate, possano avere alti standard di resistenza e uniformità, due proprietà indispensabili per tutelare la sicurezza».