Top 500+: ecco le aziende della zona industriale record in Italia

 Efficaci strategie di presenza e operatività sui mercati esteri, prevalenza di  dimensione media nell’ impresa familiare: é il manufatturiero di Monza Brianza

Con l’edizione di quest’anno, la ricerca  Top500+, realizzata dal CERIF (Centro di Ricerca sulle Imprese di Famiglia) e promossa da Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, in collaborazione con PwC, con il sostegno di BPM, Umana, Ecole e Camera di Commercio di Monza e Brianza, ha ampliato il numero di imprese protagoniste dell’analisi. Sono state esaminate 734 imprese Società di capitali (S.p.A., S.r.l.) selezionate sulla base dei criteri di: fatturato (da 8mln di euro), sede legale e/o amministrativa e/o operativa nella provincia di Monza Brianza e bilancio depositato (al 30 settembre 2016). La classificazione per fatturato delle imprese della ricerca presentata a Monza ha messo in evidenza che la “vera Brianza” è costituita da una vasta e proattiva schiera di aziende il cui fatturato si posiziona tra i 100 e gli 8 milioni di euro, ben 305  imprese familiari.

Le  imprese sul territorio: Biassono  primo comune

Cominciamo dalla analisi  geografica della  localizzazione delle imprese, esaminando quella che è la forza imprenditoriale rilevata sul territorio brianzolo. Per la prima volta TOP500+ ha analizzato la distribuzione delle imprese sui 55 comuni che compongono la provincia di Monza e Brianza, stilando una classifica dei comuni eccellenti. Biassono, Lissone, Roncello e Bellusco sono i comuni che meglio si sono distinti per numero di imprese e per i loro relativi fatturati medi, Ebitda, Roe, tasso di indebitamento. In particolare i risultati dell’indagine vedono Biassono al primo posto, seguito a pari merito da Lissone e Roncello, al terzo posto Bellusco. A Monza va il 10° posto.







La ricerca presentata da Assolombarda Monza Brianza
La ricerca presentata da Assolombarda Monza Brianza (photo by Paola Meloni)

La “foto di famiglia” di Top 500+

Abbiamo già  accennato a  come il nerbo imprenditoriale sia costituito   da 305  imprese familiari, il cui fatturato si posiziona tra i 100 e gli 8 milioni di euro. Salendo dai 130 ai 300 milioni di euro di fatturato  le imprese di famiglia sono 37. Dai 300 ai 500 milioni di euro su un campione di 14 imprese, la metà sono aziende famigliari, mentre  sotto il miliardo e fino ai 500 milioni sono presenti 6 imprese, di cui 3 sono Family business. Si confermano poche grandi aziende: 5 imprese sopra il miliardo di euro di fatturato su 734 del campione totale e nessuna impresa familiare presente. Il manifatturiero è il settore più rappresentato con il 57% delle imprese per un fatturato di oltre 28mld di euro. Le prime 60 imprese della ricerca appartengono a questo settore. Da Top500+ arriva una  fotografia puntuale  di  aziende che hanno costruito il loro successo sull’internazionalizzazione, su passaggi generazionali sempre più “in rosa”, su continui processi di innovazione. Vediamo  nel dettaglio  questi  aspetti delle imprese familiari.

Imprese familiari: Il passaggio generazionale

La ricerca Top500+ attraverso 40 tipologie di problematiche ha indagato le principali criticità all’interno di una Family business dove il passaggio generazionale non poteva avere un ruolo secondario. I risultati ottenuti analizzando il sub campione costituito da 52 imprese evidenziano che  il 77% delle imprese sta volgendo o ha completato il passaggio generazionale. La formula più utilizzata di passaggio generazionale è quella “intelligente”. Tale tipologia comporta un passaggio di testimone dalla generazione al comando a quella successiva che prende in mano le redini dell’impresa,  senza la presenza di discontinuità sia interne che esterne, come nella formula del “dinamico” che è presente nel 27% dei casi.

Indagine Monza Brianza
La prevalenza del manifatturiero sul territorio Monza Brianza
Imprese familiari: l’internazionalizzazione

L’88,46% delle imprese campione fattura mediamente il 60% del totale in paesi altri dall’ Italia. Tra i mercati prediletti dagli imprenditori brianzoli, forse per la vicinanza, svetta con il 75,85% l’Europa, seguito da Nord America, Middle East e Africa con rispettivamente il 28,25%, 25,00% e 21,15%. Solamente l’11,54% delle imprese familiari analizzate non sfrutta il vantaggio competitivo che scaturisce dall’internazionalizzazione.

Imprese familiari: la managerializzazione

Nel 62% dei casi studiati la guida dell’azienda è integrata da manager esterni alla famiglia, in più della metà dei casi, i manager esterni ricoprono ruoli operativi all’interno dell’azienda da più di dieci anni. La ricerca comunque evidenzia la costante presenza dell’imprenditore familiare, ma con un nuovo ruolo che si concretizza nella supervisione e nel controllo dei compiti operativi affidati ai manager.

Alle donne sempre più le chiavi dell’ azienda

Una novità certificata dai dati  è quella che vede  una forte presenza femminile all’interno delle aziende a conduzione familiare, che costituiscono lo zoccolo duro del settore manifatturiero brianzolo. Un’analisi di 52 imprese familiari ha rilevato nel 29% circa dei casi il coinvolgimento di un’erede donna. Nella maggior parte dei casi in cui sono presenti donne all’interno del nucleo familiare, queste ricoprono ruoli amministrativi, commerciali e di marketing. Il 28,85% ricopre un ruolo direttivo. Sono pochi i casi in cui le donne non sono state coinvolte nella gestione dell’azienda o in parti di essa. Nel 61,54% di tutte le successioni analizzate all’interno della famiglia era presente un esponente femminile da poter inserire e al quale poter lasciare “le chiavi” dell’azienda. In quasi la metà dei casi ciò è avvenuto.

Andrea Dell'Orto
Andrea Dell’Orto Vice presidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza e Presidente del Presidio territoriale MB

Andrea Dell’ Orto: la coesione famigliare chiave del successo

 «La ricerca mette in luce – ha sottolineato Andrea Dell’Orto Vice presidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza e Presidente del Presidio territoriale MB – che il passaggio generazionale per le imprese manifatturiere del nostro territorio è una delle leve per la crescita e la coesione familiare e resta senza dubbio la chiave del successo. Lo studio presentato sulle imprese di famiglia aggiunge a questo quadro un dettaglio d’interesse: il passaggio generazionale al femminile, una connotazione non usuale nel mondo imprenditoriale del nostro Paese che rende le imprese della Brianza all’avanguardia e innovative anche dal punto di vista sociale. Il passaggio generazionale resta comunque un tema delicato e va affrontato con gli strumenti adeguati. Per questo Assolombarda ha realizzato un manuale che definisce le linee guida per avere successo e gli errori da evitare e ha attivato un nuovo servizio dedicato alla gestione del processo di successione aziendale».

Edoardo Valli: la Brianza ha una identità aperta al cambiamento

Per Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza «Interrogarsi oggi sulle sfide strategiche per le imprese familiari è fondamentale non solo per gli stessi imprenditori e per i manager d’azienda, ma lo è anche per le istituzioni, come la nostra Camera di commercio, chiamata quotidianamente a compiere scelte importanti per garantire la continuità, lo sviluppo e la competitività nel lungo periodo di questo modello di impresa.  Valli ha rilevato anche  «La Brianza non è mai stata chiusa o provinciale ma ha saputo costruire una identità aperta al cambiamento e le nostre imprese sono diventate competitive a livello globale, legate al territorio eppure capaci di superare i confini, diventando più forti e riconoscibili anche grazie al modello di governance familiare» .














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