Il Mise detta la roadmap per l’intelligenza artificiale in Italia

di Chiara Volontè ♦︎ Gli esperti incaricati dal Ministero hanno completato il documento definitivo che favorirà l’innovazione e la competitività delle imprese

Lo sviluppo delle tecnologie emergenti è uno dei punti al centro dell’azione intrapresa dal Ministro Stefano Patuanelli per favorire l’innovazione e la competitività delle imprese italiane. Questo pone il nostro Paese all’avanguardia nella trasformazione digitale dei processi produttivi, garantendo anche la tutela occupazionale, sociale e ambientale.

Ed è proprio per perseguire questi obiettivi che il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il documento definitivo con le proposte per la “Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale”. Si completa così il lavoro del gruppo di esperti selezionati dal Mise che hanno recepito le osservazioni pervenute a seguito della consultazione pubblica dello scorso anno.







«La pubblicazione di questo ambizioso piano strategico, tra i più completi al mondo per visione, suggerisce un uso inedito e responsabile dell’Intelligenza Artificiale indicando la via per un salto verso nuovi livelli di efficienza e sostenibilità per le imprese – dichiara il Sottosegretario Mirella Liuzzi – L’obiettivo è quello di raccogliere i benefici che l’Ai può apportare al Paese, con un approccio che integri tecnologia e sviluppo sostenibile e metta sempre al centro l’individuo e il suo contesto».

La strategia è strutturata in tre parti: la prima è dedicata all’analisi del mercato globale, europeo e nazionale dell’Intelligenza Artificiale. La seconda parte descrive gli elementi fondamentali della strategia, mentre la terza approfondisce la governance proposta per l’Ai italiana e propone alcune raccomandazioni per l’implementazione, il monitoraggio e la comunicazione della strategia nazionale in tema di intelligenza artificiale, una visione – quella proposta – con una chiara impronta antropocentrica e orientata verso lo sviluppo sostenibile.

«L’intelligenza artificiale è una delle grandi sfide per il nostro sistema produttivo. Passa anche da qui la competitività di domani – dichiara il Sottosegretario Gian Paolo Manzella – Grazie a questo documento il Governo ha idee e proposte per mettere l’Italia sulla strada giusta in questa trasformazione. Per questo voglio ringraziare gli esperti che hanno lavorato al documento, che sta già avendo riconoscimenti importanti per la sua qualità. Un’ottima base per definire nei prossimi mesi una policy all’avanguardia».

Il documento sarà alla base della definizione della strategia italiana nell’ambito del Piano Coordinato europeo.

 

Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale

Il documento redatto dagli esperti e pubblicato dal Mise è suddiviso in otto punti.

Intelligenza artificiale: opportunità e rischi. Si indagheranno in particolare i potenziali dell’Ai, parte di un ecosistema tecnologico più ampio, e i rischi ad essa collegati.

I trend globali e la visione europea. Lo sviluppo dell’Ai è divenuto un tema centrale per tutti i Paesi industrializzati. Il panorama internazionale suggerisce due temi portanti: quello dei principi etici ai quali conformare lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, e quello della competitività industriale.

L’Italia alla sfida dell’intelligenza artificiale. La diffusione di servizi di Ai nel nostro Paese è ancora molto limitata, stiamo gettando solo ora le basi del nuovo ecosistema dell’intelligenza artificiale. Che si regge su tre gambe: ricerca e trasferimento tecnologico; produzione; adozione. È indispensabile conoscere e mappare questo ambiente, al fine di formulare al meglio una solida strategia di politica industriale.

L’Ai per l’essere umano. La strategia italiana per l’intelligenza artificiale deve porre particolare enfasi sulla capacità dell’individuo di autodeterminarsi, di conservare la propria sfera privata e di trovare adeguata educazione, supporto e protezione nell’utilizzo dell’Ai. È dunque fondamentale che tutti i cittadini siano resi edotti dalle potenzialità e dai limiti dei sistemi che si fondano sull’artificial intelligence, che devono essere trasparenti e comprensibile per l’utente che non abbia particolari conoscenze tecniche o scientifiche.

Ai per un ecosistema affidabile e competitivo. Quali sono gli elementi cardine di una strategia nazionale finalizzata alla creazione di un apparato stabile e performante? Affidabilità by design e linee politiche chiare per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’innovazione in primis. Ma anche una solida e valorizzata amministrazione pubblica e lo sviluppo di un mercato sostenibile dei dati, vera linfa vitale della moderna economia.

Ai per lo sviluppo sostenibile. L’Italia, nei prossimi anni, deve affrontare sfide enormi che richiedono modifiche radicali nella produzione e nel consumo: tali prove sono esemplificate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’Ai, con le sue tecnologie complementari e abilitanti, può svolgere un ruolo essenziale in questa transizione.

La governance della strategia. All’interno del progetto di digital transformation italiano, l’intelligenza artificiale deve consentire al Paese un salto verso lo sviluppo sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario istituire una cabina di regia interministeriale tra better regulation, produttività, trasformazione industriale e sviluppo sostenibile.

Raccomandazioni per la strategia italiana sull’intelligenza artificiale. Quest’ultima sezione contiene una serie di consigli atti a realizzare, nel loro insieme, una roadmap che possa consentire al Paese di avviare una fase di rinascimento economico, sociale e ambientale, segnato dall’enfasi della sostenibilità e della trasformazione digitale del tessuto socio-economico e istituzionale italiano














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