Metaverso: un mercato da 800 miliardi di dollari, che spingerà la Realtà Aumentata anche in fabbrica

di Chiara Volontè ♦︎ La crescita di questo universo parallelo su cui fanno leva Facebook e altri Big Tech attivi nel consumer renderà l’augmented reality un fenomeno di massa: gli hardware di Ar saranno più diffusi e costeranno meno. Con grande beneficio per l’industria e tutto il mondo b2b

800 miliardi di dollari al 2025: è questa la previsione per il mercato globale del metaverso secondo Bloomberg. Che in concreto si traduce come una grandissima opportunità non solo per tutto il mondo digitale, ma anche per la manifattura. Il metaverso, consentendo alle persone di incontrarsi in un ambiente virtuale grazie all’uso di avatar, darebbe un’enorme spinta all’utilizzo della realtà aumentata nell’industria e all’interno delle fabbriche, ottimizzando il lavoro degli operatori. In questo modo nei plant anche i meno esperti potranno compiere operazioni in precedenza svolte solo da specialisti: ciò cambierà business model e strutture organizzative.

Nei prossimi anni a fare la parte del leone saranno gli utilizzi nel segmento consumer, dai videogiochi allo shopping ai social media (la holding che detiene Facebook, Instagram e WhatsApp ha cambiato il suo nome in Meta), con vantaggi anche al mercato degli impieghi professionali e industriali. Questo perché i dispositivi hardware come gli smart glasses avranno costi inferiori e saranno progettati con maggiore attenzione all’ergonomia rispetto ai dispositivi attualmente in uso (ne abbiamo parlato qui e qui).







Hardware, software, cloud, infrastruttura: le quattro porte di accesso al metaverso

Secondo una survey di Pictet, sono quattro aree chiave necessarie per accedere finanziariamente al metaverso, tutte dotate di un forte potenziale di crescita e sviluppo. In primis l’hardware, perché sono le cuffie e i visori per la realtà virtuale ci fanno entrare in un ambiente digitale tridimensionale e immersivo. In aggiunta, gli smartphone ci consentono di accedere alla realtà aumentata, in cui la grafica digitale si sovrappone alla realtà. I visori e le cuffie smart per la realtà aumetata, invece, possono collegarci al metaverso tramite sensori, anche se si tratta di dispositivi meno avanzati delle cuffie per la realtà virtuale, a causa della complessità della tecnologia ottica necessaria. In secundis il software, dal momento che il mondo virtuale copre tutti gli aspetti dell’attività umana (socializzazione, shopping, istruzione e lavoro) ricorrendo a questo tipo di applicazioni. Al momento, la migliore esperienza del metaverso è offerta dai giochi e dall’intrattenimento online, come il mondo virtuale di Fortnite. Sempre più spesso offrono l’opportunità di giocare, costruire, possedere e monetizzare l’esperienza virtuale con denaro simbolico spendibile durante il gioco (in game), anche per acquistare beni, arte, immobili e altro ancora all’interno del mondo virtuale.

Senza dimenticare il cloud, dato che per far funzionare il software necessario per entrare nel metaverso abbiamo bisogno di computer ancora più potenti (alimentati da semiconduttori ancora più avanzati). Anche i data center sono essenziali e i più grandi fornitori di centri di elaborazione dati sono ben posizionati per assecondare i progressi tecnologici del metaverso. Infine l’infrastruttura, perché una migliore operatività delle nostre reti, l’aumento della larghezza di banda e la riduzione della latenza aumenteranno l’affidabilità dell’intero sistema del metaverso e, soprattutto, l’interoperabilità. L’interoperabilità richiede che le aziende aprano le loro piattaforme ai vari Meta, Microsoft o Apple, piuttosto che rifugiarsi nel loro giardino recintato.

Secondo una ricerca di Bloomberg, il mercato globale del metaverso potrebbe crescere fino a circa 800 miliardi di dollari entro il 2025

Realtà aumentata: tutti i benefici per l’industria

Realtà Aumentata e Realtà Virtuale sono due tecnologie – cui spesso ci si riferisce collettivamente con il termine Mixed Reality – pronte a fare il grande balzo, trasformandosi da strumenti di nicchia a soluzioni di impiego massivo. Technavio nel suo ultimo report di settore ipotizza per il quadriennio 2021-2025 un Cagr intorno al 46%, una crescita del mercato intorno ai 163 miliardi di dollari e un +25% solo per quest’anno. MarketsandMarkets dà stime più prudenti sulle dimensioni del mercato, ma parla comunque di un valore complessivo per l’AR di 88 miliardi di dollari entro il 2026, e di un cagr sopra il 31%. Ma di che cosa parliamo esattamente quando usiamo il termine “Realtà Aumentata”? È l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente. In pratica, si indossano occhiali 3D o 2D attraverso i quali altre immagini si sovrappongono alla realtà che vede l’operatore. Quelle immagini – insieme a una voce registrata o in diretta telefonica – possono guidare l’operatore nel compiere operazioni di riparazione, ma anche di manutenzione, di picking e magazzinaggio. E di controllo qualità. Venir guidati dalla Realtà Aumentata permette, in altre parole, di compiere con poche difficoltà operazioni che altrimenti sarebbero riservate a specialisti.

La Realtà Aumentata viene utilizzata per sostituire i manuali cartacei con istruzioni digitali che vengono sovrapposte al campo visivo dell’operatore di produzione, riducendo lo sforzo mentale necessario per operare. La Realtà Aumentata rende efficiente la manutenzione della macchina perché offre agli operatori l’accesso diretto alla cronologia di manutenzione di essa. Inoltre, i manuali virtuali aiutano i produttori ad adattarsi ai progetti di prodotti in rapida evoluzione, poiché le istruzioni digitali sono modificabili in tempo reale. Le istruzioni digitali aumentano la sicurezza eliminando la necessità per gli operatori di guardare uno schermo o un manuale lontano dall’area di lavoro, atto che può essere pericoloso. Grazie alla Realtà Aumentata, infatti, le istruzioni sono sovrapposte all’area di lavoro.

Realtà virtuale e realtà aumentata hanno permesso alle persone di connettersi, utilizzando la tecnologia per fornire un senso di immediatezza e immersione maggiore rispetto alla semplice consultazione di un sito web o alla comunicazione tramite smartphone

Metaverso: la vera sfida è l’interoperabilità

La spinta alla realtà aumentata? È arrivata dal Coronavirus: con quasi 4 miliardi di persone costrette a rimanere a casa, i contatti sociali, l’intrattenimento, lo shopping, il lavoro e l’esercizio fisico sono passati al digitale da un giorno all’altro. Ciò ha coinciso con nuovi progressi tecnologici. Realtà virtuale e realtà aumentata hanno permesso alle persone di connettersi, utilizzando la tecnologia per fornire un senso di immediatezza e immersione maggiore rispetto alla semplice consultazione di un sito web o alla comunicazione tramite smartphone. A livello globale, la spesa in visori per la realtà virtuale e aumentata è cresciuta del 25% circa nel 2020, raggiungendo quasi i 12 miliardi di dollari. E questo è solo l’inizio. Secondo le stime di Citi Research, il tasso di crescita annuale composto (Cagr) di questa tecnologia dovrebbe salire al 40-50% tra il 2020 e il 2025. A sua volta, questo dovrebbe rivelarsi un forte impulso per l’e-commerce. Secondo la Vr/Ar Association, il settore del commercio al dettaglio spende già oltre 1 miliardo di dollari all’anno per soluzioni di realtà virtuale e realtà aumentata, e la spesa è cresciuta del 240% all’anno. L’attrattiva delle tecnologie Vr e Ar per il settore retail deriva dal fatto che può rendere più reali i prodotti presentati su schermo grazie a immagini che possono essere ruotate, ingrandite e vissute in modo interattivo.

«I rivenditori tradizionali, come Macy’s e Adidas, fanno parte del numero sempre maggiore di aziende che stanno esplorando il potenziale dei camerini virtuali – commentano Sylvie Sejournet, Senior Investment Manager e Anjali Bastianpillai, Senior Product Specialist di Pictet Asset Management – Altre opzioni includono prove su strada virtuali di automobili o visite in anteprima dell’alloggio per le vacanze. D’altra parte, il metaverso sta dando origine a nuovi tipi di prodotti immateriali che hanno valore solo nel mondo digitale. I più diffusi sono i token non fungibili (Nft): beni digitali che possono includere foto, video e audio. Affinché tutto ciò possa davvero decollare, è fondamentale migliorare l’infrastruttura digitale». Il metaverso, infatti, necessita di una maggiore larghezza di banda e bassa latenza. La sfida più grande sarà l’interoperabilità: la capacità di passare senza soluzione di continuità da un mondo all’altro mantenendo la stessa identità virtuale, indipendentemente dal mondo in cui ci troviamo. «La possibilità di gioco multipiattaforma tra console e pc funziona già e fornisce una dimostrazione della sua fattibilità (una cosiddetta “proof of concept”) – concludono Sejournet e Bastianpillai – Riteniamo che tutto questo si aggiunga a una già ampia gamma di opportunità di investimento nell’universo digitale. Settori come l’e-commerce, il gaming, i social media, l’ehealth e il fitness, l’istruzione online, l’intrattenimento online e le piattaforme di lavoro dovrebbero beneficiare dell’espansione del metaverso e migliorare la monetizzazione incrementando i tassi di ritenzione dei clienti, l’esperienza degli utenti e la fidelizzazione della clientela».














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