Manley cede azioni Fca per 3,5 milioni di dollari

Mike Manley, a capo delle operazioni americane di Stellantis

di Chiara Volontè ♦︎ Il ceo dell’azienda ha venduto 250mila titoli a un prezzo medio di 13,85 dollari. Forse perché non soddisfatto del ruolo che potrebbe avere nel nuovo colosso dell’automotive

Mentre i rumors sulla fusione tra Fca e Renault continuano a rincorrersi – la novità è l’inserimento di Nissan come partner tecnologico per realizzare un autentico gigante – arriva dall’Olanda la notizia che il ceo di Fca, Mike Manley, ha deciso di liberarsi di 250mila azioni del gruppo che ha venduto per un totale di 3,5 milioni di dollari, con un prezzo medio di 13,85 dollari. L’informazione è stata prodotta dalla Afm, l’autorità olandese paragonabile alla Consob. Si tratta di un valore lontano sia dal target price “base” di Equita (14,5 ante fusione con Renault) sia il rating buy (16,8 euro per azione).

Jeep Wrangler

Secondo quanto riferito da un portavoce della società, la vendita è stata effettuata “per coprire spese personali”. Ma sono i tempi che lasciano perplessi: Manley infatti ha atteso il primo giorno utile dopo l’annuncio dell’inizio delle trattative per la fusione con Renault per cedere parte del suo pacchetto azionario. Se l’avesse fatto prima sarebbe incorso in potenziali sanzioni, per violazioni delle norme sull’insider trading.







Rimangono da capire le motivazioni che hanno spinto il manager a compiere un gesto che raramente si era visto prima. Basti pensare che al momento della morte Sergio Marchionne deteneva circa 16,4 milioni di azioni per un controvalore di oltre 260 milioni di euro. Allora perché vendere un pacchetto corposo dopo meno di un anno dall’entrata in carica?

Forse perché se la fusione con Renault si dovesse concretizzare, non sarebbe così certo per l’attuale ceo di Fca il ruolo di numero uno, che i bene informati vorrebbero che andasse all’attuale amministratore delegato di Jean-Dominique Senard, mentre a Manley dovrebbe essere nominato Coo, una sorta di direttore generale. Un ruolo che potrebbe non piacere al manager inglese, che è stato per nove anni capo azienda di Jeep prima di diventare numero uno di Fca. Infine, per quanto riguarda i tempi della fusione tra Renault e Fiat Chrysler Automobiles, sembra che entro la fine della prossima settimana ci potrebbe essere il semaforo verde da parte del board di Renault, sulla base di un accordo “carta contro carta” paritetico.

Jean Dominique Senard













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