Leonardo: ecco il piano industriale che non piace alla borsa

di Marco dè Francesco ♦ Parola d’ordine crescita sostenibile. Il mercato oggi  non ci crede,  ma Alessandro Profumo guarda al futuro. A breve non si prevedono accelerazioni. Saranno i prossimi 5 anni a vedere il segno più: media annua degli ordini + 6%, ricavi + 5%-6%; crescita media annua dell’ebitda dell’ 8%-10%, con redditività  a doppia cifra già  nel 2020. Come? Ottimizzazione del modello operativo, investimenti su prodotti e tecnologie chiave e sviluppo della rete commerciale.

Presentato oggi il piano industriale 2018-2022 di Leonardo, colosso italiano (ex Finmeccanica) degli elicotteri, dell’aerospace e altro. La prosperità del gruppo è coniugata al futuro, a cominciare dal 2020. Per il 2018, gli investitori dovranno accontentarsi di margini di poco superiori, legati a revenue equivalenti a quelle emergenti dal reset, due mesi fa, per il 2017. Il mercato si attendeva  di più: il titolo ha lasciato sul terreno l’11,56%, scendendo a quota 9.972. Dopo il crollo del 20% di novembre 2017 (con la perdita di 1,6 miliardi di capitalizzazione), dovuto ad un profit warning dell’azienda, che metteva in risalto performance industriali al di sotto delle aspettative, ci si aspettava che la ricetta per l’anno in corso  permettesse un’accelerazione.  Eppure l’ad Alessandro Profumo ha delineato un quadro di azioni che, secondo lui, porteranno l’azienda al recupero di una crescita sostenibile, ma nel  periodo 2018-2022: un modello operativo ottimizzato, la focalizzazione degli investimenti (600-700 milioni, da qui al 2022) sui progetti importanti e sulla tecnologia, e la razionalizzazione del portafoglio. Secondo Profumo, del resto, i mercati di riferimento cresceranno nei prossimi anni del 6%.







 

La guidance di breve periodo

È stato riconfermato il reset annunciato lo scorso novembre, ed è forse questo uno degli elementi che ha contribuito, oggi, all’infelice giornata di borsa. Per quanto riguarda il 2017, ordini attesi pari a €11,3 – 11,7 miliardi e debito netto di Gruppo a circa €2,6 miliardi; revenue tra gli 11,5 e i 12 miliardi, ebitda tra un miliardo e 1,1 miliardi; flusso di cassa operativo post investimenti pari a 500, 600 milioni. Quanto al 2018, sebbene sia prevista una crescita degli ordini (12,5 – 13 miliardi), non sono previsti miglioramenti in termini di revenue: tra gli 11,5 e i 12 miliardi, esattamente il livello dell’anno precedente. Anche questo fattore deve aver contribuito alla risposta odierna dei mercati. L’ebidta è previsto in sostanziale invarianza: tra 1.075 milioni e i 1.125. Quanto al flusso di cassa operativo post investimenti scende a 100 milioni e un debito invariato.

 

La guidance per il 2022

Le prospettive a lungo termine sono più rosee. Nei prossimi 5 anni è attesa una crescita media annua degli ordini 2018-2022 superiore al 6%, a sostegno della crescita dei ricavi del 5%-6%; nello stesso periodo 2018-2022 è attesa una crescita media annua dell’ebitda dell’ 8%-10%, con redditività a doppia cifra già nel 2020. Ci si aspetta poi una accelerazione nella crescita del flusso di cassa operativo post investimenti dal 2020, grazie al contributo positivo di un affare in Kuwait, la piena ripresa degli elicotteri, l’incremento degli ordini e della redditività; la media 2015-2018 del cash flow conversion rate, pari al 50%, sarà la base di riferimento per la crescita nel piano. Quanto al debito lordo, il target è la divisione del 20%.

 

Il piano per il ritorno alla crescita sostenibile

Le iniziative riguardano: l’ottimizzazione del modello operativo (“Leonardo 2.0”) attraverso una struttura organizzativa centrale in grado di supportare con efficacia l’azione dei business e di condividere best practice, un’identità più forte ed una gestione delle risorse più integrata; l’approccio al cliente più efficace, attraverso una forte spinta allo sviluppo commerciale internazionale, un processo di customer support e di presidio dei clienti strutturato e cross-business e una governance efficace dell’innovazione tecnologica; investimenti mirati a supportare la crescita, focalizzati su prodotti e tecnologie chiave e sullo sviluppo della rete commerciale; una maggiore focalizzazione sui costi attraverso un programma di cost transformation pervasivo e trasversale a tutto il Gruppo, con l’obiettivo di migliorare la competitività dei prodotti e investire nella crescita; infine, la razionalizzazione del portafoglio prodotti (“Portfolio Reshaping”) con focus sull’allocazione di risorse sui business core, anche attraverso partnership. Tutto ciò dovrebbe portare a maggiori competitività, profittabilità e generazione di cassa.

 

 

La questione elicotteri

Le motivazioni del crollo in Borsa sono state finalmente chiarite. «Abbiamo analizzato con profondità ciò che non ha funzionato nel 2017»– ha affermato Profumo. Ma il punto più basso o, per utilizzare le parole dell’ad, «lo scenario più negativo», è assunto come livello dal quale ripartire, in vista di un trend positivo. Sostanzialmente, hanno contribuito ai risultati dello scorso anno fattori esterni ed interni. Tra i primi, il declino del mercato civile degli elicotteri. Un calo da 4,5 a 3,1 miliardi di euro tra il 2012 e il 2016, e di un diverso assetto della domanda all’interno dello stesso mercato. Ma a ciò si sono aggiunti altri problemi interni, come il calo delle vendite militari, e mancanze relative alla configurazione delle vendite, alla pianificazione e alla stessa produzione. In un contesto in cui la production visibility è crollata dai 18 mesi del 2014 ai sei mesi del 2016. «Diverse opportunità sono andate perdute» – ha continuato Profumo – «anche a causa di prodotti e servizi non valorizzati completamente, soprattutto nel settore militare. Ci sono anche stati ritardi nel soddisfare le esigenze dei clienti». A tutto ciò vanno aggiunte carenze in termini di governance, di controlli e di flessibilità sulla supply chain interna ed esterna.

 

Come rimettere in ordine il settore elicotteri

Durante il 2017 non si è rimasti con le mani in mano. Almeno secondo il responsabile della divisione elicotteri Gian Piero Cutillo. «Abbiamo intrapreso azioni per contrastare i problemi, incidendo sui processi, sulle risorse umane e sulle linee di assemblaggio». Ma altri elementi spingono Cutillo nella direzione di un moderato ottimismo.«Il portafoglio è molto forte – ha spiegato – in ordine con le attese della clientela. Inoltre, Leonardo ha una chiara leadership, più del 30%, nel comparto dei mezzi tra le tre e le dieci tonnellate. Abbiamo elicotteri molto competitivi: i modelli AW139, AW119, AW169,AW189. Diversi modelli fanno parte della “classe intermedia”, quella destinata a crescere, secondo diverse previsioni. Comunque, con una maggiore disciplina della governance, con più agilità nelle operazioni industriali, con più efficacia nel controllo dei processi, con una valutazione più accurata degli impatti delle politiche organizzative e di processo e con una maggiore consapevolezza finanziaria, le cose funzioneranno, e anzi ci attendiamo una crescita, entro il 2020, del più del 5% quanto a ricavi dalle vendite nette».

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                                      Il  Piano Industriale 2018-2022  di Leonardo

Intraprese azioni per riportare Leonardo a una crescita sostenibile nel quinquennio 2018-2022

Il Gruppo ben posizionato per prospettive di mercato positive
Valorizzato il modello «One Company» grazie alla definizione di una nuova strategia commerciale
Il solido portafoglio ordini e un migliore processo di acquisizione nuovi ordini consentono di generare crescita dei ricavi e migliorare la redditività
Controllo rigoroso dei costi ed investimenti volti alla crescita sostenibile
Perseguita una strategia finanziaria disciplinata per bilanciare la crescita del business, gli investimenti e la generazione di cassa

Affrontate, con specifiche azioni mirate, le difficoltà temporanee nel business Elicotteri, confermando la fiducia nei punti di forza che lo contraddistinguono

Un business vincente a livello mondiale, con la giusta strategia di prodotto
Assoluta chiarezza sulle difficoltà registrate nel 2017, che non sono da ricondurre a problemi strutturali
Leonardo pronta a cogliere le interessanti opportunità nel crescente mercato degli elicotteri per usi civili
Messo in atto un piano sostenibile per tornare ad una redditività a doppia cifra nel 2020

Guidance di breve periodo – Riconfermato il range di Guidance 2017; piantate le basi per la crescita sostenibile

FY 2017 Guidance – confermato il “reset” annunciato lo scorso Novembre

Ricavi, EBITA e FOCF attesi nella fascia bassa delle Guidance
Ordini attesi pari a €11,3 – 11,7 mld a causa delle tempistiche legate alla finalizzazione di un contratto C27J export
Debito Netto di Gruppo in linea con le Guidance; ca. €2,6 mld includendo l’effetto dell’operazione di buy-back dei bond US

FY 2018 – anno di consolidamento

Ordini in aumento, Ricavi stabili, EBITA leggermente in crescita a €1.075 – 1.125 mil
FOCF pari a ca. €100 mil, riflette le tempistiche del profilo finanziario del contratto EFA Kuwait, la riduzione degli anticipi da clienti, la performance delle Aerostrutture e maggiori investimenti mirati per sostenere la crescita

Guidance di medio periodo – Al via il piano di crescita sostenibile 2018-2022

Nuova fase di crescita sostenibile, in accelerazione fino al 2022
Nei prossimi 5 anni attesa una crescita media annua degli Ordini (CAGR) 2018-2022 superiore al 6%, a sostegno della crescita dei Ricavi del 5%-6% e del book-to-bill pari o superiore a 1
Nei prossimi 5 anni attesa una crescita media annua dell’EBITA 2018-2022 (CAGR) dell’ 8%-10%, con redditività a doppia cifra nel 2020
Accelerazione nella crescita del FOCF dal 2020, grazie al contributo positivo dell’EFA Kuwait, la piena ripresa degli Elicotteri, l’incremento degli ordini e della redditività; la media 2015-2018 del Cash Flow Conversion rate , pari al 50%, sarà la base di riferimento per la crescita nel piano
Strategia finanziaria disciplinata, con l’obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale e ritornare investment grade

Il commento di Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo

«Dopo un 2017 sfidante in cui abbiamo resettato le attese con questo Piano Industriale intendiamo riportare Leonardo ad un percorso di crescita sostenibile nel lungo periodo. Abbiamo un mercato di riferimento con interessanti profili di crescita, stiamo mettendo in atto una nuova strategia commerciale, possiamo contare su un solido portafoglio ordini e possiamo investire per la crescita, migliorando ulteriormente i nostri prodotti eccellenti e concentrandoci sulle tecnologie chiave. Abbiamo intrapreso azioni per risolvere difficoltà temporanee emerse nel business degli elicotteri, un settore di eccellenza a livello internazionale. Il 2018 sarà quindi un anno di consolidamento e siamo certi che questo Piano fornirà le basi per una nuova fase di crescita sostenibile, caratterizzata da costante miglioramento della nostra top line, della redditività e flusso di cassa per la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder.» La versione integrale  del comunicato qui.

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