Leonardo d’ Arabia

ad Leonardo
Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo

di  Nicola Penna ♦ L’ex Finmeccanica crolla in Borsa per una riduzione delle stime sugli elicotteri. Ma il ceo Alessandro Profumo si dice fiducioso e ostenta trasparenza verso il mercato. Intanto l’azienda annuncia ordini e contratti che spaziano dagli incriminati aeromobili alla cybersecurity, dai droni ai test di volo, dal Medio Oriente (zona di recente fortunata per le commesse) alla Gran Bretagna. E per il futuro….

Mentre il titolo tenta faticosamente il recupero (+5% mercoledì 15 e -3,51% giovedì 16) dopo il clamoroso tonfo in Borsa della settimana scorsa (-30%), la maggior azienda manifatturiera made in Italy emette una serie di annunci commerciali. Il motivo della caduta del titolo e delle previsioni non rosee degli analisti sull’immediato futuro (il consensus è sostanzialmente negativo fino a fine gennario 2018, quando dovrebbe venir pubblicato il nuovo piano industriale) è la riduzione degli ordini e delle previsioni sul mercato degli elicotteri. Previsioni che risalivano all’epoca di Mauro Moretti, il predecessore di Profumo.

Certo, la Borsa in genere penalizza molto la riduzione delle aspettative. Ma tale riduzione è tuttaltra cosa rispetto a una crisi, che in Leonardo proprio non c’è. I numeri industriali dell’ex Finmeccanica sono comunque positivi. Tutti positivi. Per il ceo Alessandro Profumo, il tonfo si spiega con un eccesso di trasparenza da parte sua, che sarebbe stato male interpretato dai mercati.  «Sì. Sono stato trasparente come sempre con il mercato. Abbiamo cambiato il capo della divisione perché c’era una necessità e puntiamo a risultati migliori. Dovevamo spiegarlo. Poi, l’esperienza della finanza mi dice che a volte il mercato reagisce in maniera eccessiva. Anche perché stiamo parlando di macchine, come un aereo o gli elicotteri che sono da decine di milioni. Il rapporto con i clienti si costruisce nel tempo. Oltre alle missioni all’estero di cui le dicevo, abbiamo nominato Lorenzo Mariani come capo del commerciale del gruppo. Figura che non c’era e che penso fondamentale per incrementare il portafoglio ordini». Questo ha detto Alessandro Profumo al Corriere del 16 novembre, rispondendo alle domande di Daniele Manca. Ma veniamo al merito dei nuovi annunci, che spaziano fra elicotteri, droni e cybersecurity, dal Medio Oriente alla Gran Bretagna.







Mercato offshore: 5 Elicotteri  di nuova generazione  AW139 e AW189 ad Abu Dhabi

Riguardano principalmente il ricco mercato Medio Orientale le ultime novità in ambito stipula di nuovi contratti che Leonardo ha annunciato  recentemente. L’ex Finmeccanica ha piazzato negli Emirati cinque elicotteri, tra i suoi modelli più gettonati, che andranno a incrementare le flotte locali per il mercato offshore della regione petrolifera. Le esigenze di sicurezza informatica, intelligence e sorveglianza sono invece l’oggetto di altre forniture e di un ampliamento promettente di collaborazioni operative nel Medio Oriente: parliamo di cyber security e dell’ impiego di droni. Prosegue anche il rapporto con il Ministero della Difesa del Regno Unito, che si avarrà, per i suoi aerei, di un sistema per testare preventivamente l’efficacia delle misure di protezione in volo installate a bordo dei velivoli.

Il modello AW139 di AgustaWestland
Il modello AW139 di AgustaWestland

 

L’operatore emiratino Abu Dhabi Aviation (ADA) ha firmato un contratto per due elicotteri AW139. Saranno consegnati entro quest’anno e  verranno impiegati per compiti di trasporto offshore incrementando la flotta di AW139 di ADA utilizzata   proprio per questo tipo di missione. Questo contratto rientra in un accordo già annunciato che prevede l’acquisto di 15 elicotteri in un mix di AW139, AW169 e AW189 con consegne entro il 2019.

L’elicottero AW139 : anche servizi assistenza tecnica

Con ordini per oltre 140 unità in Medio Oriente, delle quali oltre 60 provenienti da clienti negli Emirati Arabi Uniti, l’ AW139 risponde ad una ampia gamma di applicazioni civili e governative, ed è diventato un modello di riferimento per il mercato offshore, potendo beneficiare del supporto tecnico garantite in loco da AgustaWestland Aviation Services LLC, joint venture tra Abu Dhabi Aviation e Leonardo, responsabile della fornitura di servizi di manutenzione per un significativo numero di elicotteri nella regione. Prossima al raggiungimento della piena capacità di offerta nel campo della manutenzione, riparazione e revisione di elicotteri e dei relativi servizi logistici, la joint venture è in grado oggi di intervenire su un’ampia gamma di componenti e sarà in grado di fornire servizi di supporto per l’intera gamma di prodotti di nuova generazione AgustaWestland realizzati da Leonardo e impiegati nella regione , come l’AW169 e l’AW189.

 

Cockpit del AW169
Cockpit del AW169
Tre AgustaWestland AW169 per Falcon Aviation

Sempre restando in zona proprio tre elicotteri AgustaWestland AW169 entreranno in servizio nel primo trimestre del prossimo anno. Sono quelli che Leonardo e Milestone Aviation Group, società di GE Capital Aviation Services e azienda leader a livello mondiale nel settore del leasing elicotteristico, forniranno all’ operatore Falcon Aviation, sempre di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti. Questi elicotteri, che avranno capacità multiruolo, saranno acquisiti attraverso un accordo di leasing, il primo in assoluto per Falcon  che arriverà così ad avere complessivamente 11 elicotteri di vario tipo prodotti da Leonardo: cinque AW169 oltre ai due AW189 e ai quattro Grand/GradNew già in servizio.

I modelli AW169 e AW189 utilizzati da Falcon Aviation fanno parte della famiglia di elicotteri di nuova generazione di Leonardo che comprende anche l’AW139. Tutti questi modelli condividono la medesima filosofia progettuale, le stesse caratteristiche di volo con elevate prestazioni e i più recenti standard di sicurezza, cockpit similari e lo stesso approccio alla manutenzione e all’addestramento. Queste caratteristiche permettono ad esempio, a clienti dotati di ampie flotte miste, di conseguire maggior efficacia operativa in categorie di peso tra le 4 e le 9 tonnellate. Falcon Aviation ha inoltre recentemente stabilito un importante record operativo con il primo dei suoi AW169 che ha accumulato il maggior numero di ore di volo rispetto alla flotta mondiale, oggi composta da oltre 40 elicotteri di questo tipo in servizio con vari clienti.

 

Cybersecurity di Leonardo

 

Servizi di Cybersecurity per organizzazioni complesse

Riguarda invece uno degli altri settori di punta in cui è attivo Leonardo, la cybersecurity, l’avvio di una collaborazione con MVP Tech per fornire soluzioni integrate di salvaguardia anti hackers. Le due società offriranno a organizzazioni governative e aziende servizi di sicurezza informatica tra cui intelligence, gestione dei rischi, analisi, progettazione, sviluppo e certificazione dei sistemi.

Fondata nel 2003, MVP Tech è specializzata nell’integrazione di sistemi di sicurezza e IT di produttori statunitensi, europei, australiani e di altri Paesi. L’azienda realizza progetti completi di integrazione tecnologica, operando come unico punto di contatto per i clienti nel settore della sicurezza, inclusa quella informatica. L’approccio di MVP sul mercato è caratterizzato da partnership di lungo termine e dalla capacità di sviluppare progetti complessi “chiavi in mano”, dal design iniziale ai servizi di supporto. Da parte sua Leonardo, che è tra le prime dieci società al mondo nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, è in corsa per contribuire alla protezione della manifestazione Expo 2020 di Dubai, dopo aver gestito con successo la sicurezza di Expo 2015 a Milano.

Leonardo è anche un leader nella fornitura di servizi di sicurezza informatica per agenzie governative e di intelligence, infrastrutture critiche, forze dell’ordine. Tra i progetti più recenti nella regione del Golfo, la collaborazione di lungo periodo, recentemente rinnovata, con l’UAE National Intelligence per aggiornare la rete di sicurezza nazionale. Leonardo, in collaborazione con la società emiratina IGG (International Golden Group), è anche interessata a fornirne la manutenzione per cinque anni. In un altro progetto con IGG, Leonardo sta lavorando alla realizzazione di centri operativi di sicurezza (Securityu Operations Centres – SOC) ad Abu Dhabi. Altra importante esperienza nell’area riguarda la fornitura di soluzioni all’avanguardia per l’automazione, le telecomunicazioni e la protezione della prima linea ferroviaria degli EAU.

 

Il drone Falco EVO

Il drone usato dal’ ONU ora anche in Medio Oriente

Non è stato rivelato invece il nome di un altro paese mediorientale cui è stato consegnato a settembre il drone Falco EVO,   Sistema Aereo a Pilotaggio Remoto (SAPR). Il primo dei velivoli di nuova produzione è stato completato ad agosto con il test di accettazione portato a termine in Italia presso Ronchi dei Legionari, presso il sito di progettazione e costruzione dei sistemi a pilotaggio remoto di Leonardo.

Falco EVO

Falco EVO, versione evoluta del sistema a pilotaggio remoto della famiglia Falco di Leonardo, è una piattaforma di sorveglianza e di acquisizione informazioni che può volare per oltre 20 ore consecutive con la capacità di imbarcare equipaggiamenti fino a 100 kg. Questo modello è stato già selezionato da due Paesi del Medio Oriente. I Falco già operativi possono essere convertiti nella versione EVO tramite l’installazione di un kit di trasformazione per ali, coda e derive.

 

Posto di pilotaggio a terra del drone Falco EVO

 

In tutto il mondo sono attualmente operativi più di 50 SAPR della famiglia Falco, scelti da cinque clienti internazionali. In ambito droni Leonardo è stata tra i primi a sperimentare la formula del servizio di missioni di pattugliamento, come nel caso delle Nazioni Unite che hanno adottato il Falco per la missione umanitaria MONUSCO nella Repubblica Democratica del Congo. Questo tipo di servizio prevede che sia l’azienda a operare i propri velivoli e a fornire dati di sorveglianza al cliente, un nuovo approccio che è considerato dalla società come un segmento di business promettente per il futuro. Ad esempio è stata siglata di recente una collaborazione con l’operatore aereo certificato Heli Protection Europe (HPE), con l’obiettivo di proporre al mercato civile servizi di sorveglianza e ricognizione basati su droni per clienti quali forze di polizia e operatori impegnati nella gestione delle emergenze.

 

Sul Typhoon RAF sono già in uso le soluzioni di test a terra di Leonardo

 

Un test per verificare l’efficienza delle misure di protezione in volo della RAF

Infine c’è da citare la firma di un nuovo contratto con il Ministero della Difesa del Regno Unito, cliente consolidato di Leonardo, per dotare il nuovo velivolo da trasporto A400M della Royal Air Force di un sistema di testing a terra. Tramite prove effettuate con equipaggiamenti che simulano le minacce radar, i comandanti saranno in grado di garantire che la suite di protezione installata sull’ A400M funzionerà correttamente durante il volo e potranno decidere se ingaggiare o meno una missione in territorio ostile sulla base di dati empirici. Il Ministero della Difesa del Regno Unito ha acquistato un sistema completo e la relativa assistenza per tutto il ciclo di vita degli equipaggiamenti.

L’equipaggiamento di simulazione di minaccia fornito da Leonardo utilizza speciali rivestimenti a radiofrequenza (RF – Radio Frequency) che stimolano i sensori RF del velivolo con un’ effettiva potenza radar mentre questo è ancora a terra. L’utilizzo degli apparati di testing di Leonardo garantisce il corretto funzionamento della suite di protezione dell’ A400M a ogni missione e durante tutta la vita operativa del velivolo. Inoltre, permettendo di effettuare il maggior numero possibile di prove a terra, consentirà di minimizzare i rischi e ridurre i costi dei test in volo, prima che il velivolo entri in servizio presso la Royal Air Force.

Perchè sono importanti i test a terra

La maggior parte delle suite elettroniche di protezione, inclusa quella installata sull’ A400M, viene fornita con un’apparecchiatura di test integrata (BITE), che segnala al pilota se l’equipaggiamento funziona o meno. Tuttavia, mentre il velivolo è operativo, possono emergere problemi di vario genere che il test integrato non è in grado di rilevare; ad esempio, può accadere che la sensibilità dell’antenna a radiofrequenza diminuisca oppure che le stesse antenne siano state installate in modo errato e quindi si colleghino al quadrante sbagliato del velivolo. Si crea così una situazione in cui l’equipaggiamento, operativo ma non pienamente efficace, potrebbe mettere in pericolo l’equipaggio in quanto fornisce al pilota informazioni non corrette o parziali. I sistemi e i corsi di formazione forniti da Leonardo permettono di risolvere questo tipo di problemi garantendo la piena efficacia operativa degli equipaggiamenti.

Le soluzioni di test a terra di Leonardo, progettate e costruite nel Regno Unito, sono già in servizio presso le flotte britanniche dei velivoli Typhoon, Tornado, C130J, Wildcat, Merlin e Chinook; l’A400M sarà la settima piattaforma a utilizzare questa tipologia di testing. Oltre a un rivestimento a radiofrequenza specifico per l’A400M, Leonardo fornirà anche un simulatore di minaccia portatile che permette agli equipaggi di effettuare un ultimo controllo immediatamente prima di decollare.














Articolo precedenteSpiesshofer, numero uno mondiale Abb: dobbiamo impegnarci per l’auto elettrica del futuro
Articolo successivoBrexit? Una grande opportunità per le aziende tecnologiche europee!






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui