Industria, apriti al trasferimento tecnologico! L’esperienza dell’Istituto Italiano di tecnologia

di Chiara Volontè ♦︎ L’istituzione guidata da Giorgio Metta vuole creare un ecosistema con attori dell’economia, dell’industria e della società. La partecipazione a bandi domestici ed europei e ai progetti Pnrr. Le richieste al Governo. Nel 2021 ha supportato 4 start-up che hanno generato fondi per 16 milioni: Foresee Biosystems, Corticale, Novavido e Iama Therapeutics. RoboIt: il polo per il tech transfer di robotica e sistemi intelligenti. Ne parliamo con Fabrizio Tubertini

Icub3 Tele esistenza. Istituto Italiano di Tecnologia

«La traslazione della ricerca di base verso l’Industria rappresenta un vantaggio competitivo per le Aziende che la intraprendono: quando incontriamo un’impresa ci facciamo raccontare il problema che il fornitore o l’R&D non riescono a risolvere e cerchiamo di fare il matching tra il loro bisogno e le potenziali soluzioni sviluppate dalle nostre Linee di Ricerca, sovente nate per risolvere problemi anche molto lontani da quello che ci viene proposto dall’Azienda. I vantaggi della collaborazione tra le Aziende e gli Istituti di Ricerca sono su più piani per entrambe le parti»

Parola di Fabrizio Tubertini, head of Industrial Liaison dell’Istituto Italiano di Tecnologia, centro di ricerca scientifica composto da oltre 1.900 membri – per l’80% ricercatori –, che vanta più di 1.150 brevetti ed oltre 900 progetti commerciali al suo attivo. La missione di IIT è quella di promuovere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata e favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale, la creazione e la disseminazione di conoscenza scientifica nonché il rafforzamento della capacità competitiva del sistema tecnologico nazionale. Dal 2005 al 2019 a ricoprire la carica di Direttore Scientifico è stato l’attuale Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani. L’organizzazione di IIT si basa sui Central Research Laboratories, con sede a Genova, e su un’ampia rete di ricerca composta da ulteriori 11 centri (per un totale di quasi 60.000 m2) presso alcune delle principali università italiane, oltre che su 2 outstation localizzate negli Usa e in collaborazione con Mit e Harvard. All’interno del network, i Principal Investigators (Pi) insieme ai loro team, lavorano in completa autonomia sulle rispettive Linee di ricerca contribuendo in modo sinergico allo sviluppo di uno o più Domini di Ricerca.







Ma l’Istituto con sede a Genova non si limita a fare sistema con le singole realtà industriali. Uno degli obiettivi di IIT, infatti, è creare un intero ecosistema in cui sono coinvolti tutti gli attori dell’economia, dell’industria e della società: centri di ricerca, venture capital e aziende, così da ottenere un impatto sugli utilizzatori finali, che siano clienti o fornitori. Fare trasferimento tecnologico è mettere in comunicazione, traducendo nei linguaggi più adeguati, mondi diversi, come finanza e ricerca, imprenditori e scienziati per impattare positivamente sull’economia reale.

Elasticità mentale e approccio scientifico: il percorso di IIT con le imprese

Fabrizio Tubertini, head of Industrial Liaison dell’Istituto Italiano di Tecnologia

«In un Paese come l’Italia, ad altissimo tasso di pmi, è vitale sviluppare progetti di trasferimento tecnologico – chiosa Tubertini – ne va della sopravvivenza stessa delle aziende in un mercato così competitivo e globalizzato. Andrebbero incentivate le politiche di medio e lungo termine che possano supportare e agevolare questi processi». Nel corso del 2021 tale approccio ha permesso di coinvolgere importanti interlocutori per il finanziamento di quattro nuove start-up di IIT che hanno raccolto investimenti per un valore totale di circa 16 milioni di euro. In particolare, nel corso del primo semestre del 2021 sono state lanciate Foresee Biosystems Srl tra i cui soci si rileva un investitore internazionale che ha investito 500 mila euro, Corticale Srl che è stata in grado di raggiungere un fundraising di circa 2 milioni di euro e Novavido Srl che ha raccolto un investimento corrente di circa 1,4 milioni di euro, distribuito tra contributo cash e in-kind, a fronte di un investimento previsionale di circa 6 milioni di euro complessivi. Nella seconda parte dell’anno è stata infine lanciata una quarta start-up, Iama Therapeutics Srl che ha raccolto presso i soci 8 milioni di euro. Con le 4 aziende costituitesi nel 2021 è salito a 28 il numero di start-up lanciate da Fondazione IIT e a 33 con quelle costitute nel 2022.

Il trasferimento tecnologico all’epoca della pandemia: l’esperienza di Iit

«Il trasferimento tecnologico, se dovessimo raccontarlo in termini commerciali, diremmo che è un ciclo di vendita lungo: malgrado gli ultimi tre anni siano stati fortemente caratterizzati da importanti fattori esogeni che hanno impattato sia sulle vite dei nostri Ricercatori (come quelle di tutti!) e delle nostre attività, i risultati sono stati comunque più che soddisfacenti». Il 2022 e gli anni a venire si presentano molto sfidanti: il panorama internazionale è fortemente incerto a causa della guerra in Ucraina ed i mercati, tutti i mercati, sono impattati dai crescenti costi di energia e materie prime. Il Pnrr sicuramente impatterà positivamente anche sulla Ricerca ed il Trasferimento Tecnologico del nostro Paese, ma il clima generale ha ridotto drasticamente il numero di Aziende che si possono candidare a sostenere l’innovazione in questo difficile momento, che non ci è dato sapere ancora quanto durerà.

Dalla ricerca all’industria: come si sviluppa il processo di trasferimento tecnologico?

Medicinal Chemistry and Technologies for Drug Discovery and Delivery Facility – Rita Scarpelli

Il Trasferimento Tecnologico comprende tutte quelle attività di supporto necessarie affinché la ricerca scientifica possa trovare uno sbocco sul mercato, trasformando i risultati in un prodotto. Può trattarsi di brevetti, know-how, licenze, ricerca sponsorizzata, borse di studio per Dottorandi fino al supporto per la creazione di start-up. Nel momento in cui un’Azienda decide di intraprendere questo tipo di percorso, deve essere pronta non solo a dialogare con i ricercatori, ma anche ad accogliere l’innovazione che, sovente, non si sostanzia in un semplice “oggetto”, ma in un processo, in un cambio di processo. Tarare accuratamente gli obiettivi di un programma di ricerca congiunto è vitale per la buona riuscita dello stesso.

«Il Trl della ricerca sviluppata nei centri è “mediamente” abbastanza basso, proprio per la natura stessa delle attività svolte, ma – sempre più spesso – ci sono Linee di Ricerca che lavorano su soluzioni più market ready; in questi casi la nostra attività di tecnology transfer diventa push, cioè proviamo ad identificare Aziende o cluster di Aziende alle quali proporre l’innovazione da noi sviluppata. Per quanto questo scenario stia incrementando molto – ad oggi – la maggior parte del nostro lavoro è ancora pull, cioè reattivo rispetto agli stimoli che arrivano dalle Aziende alla ricerca di nuove soluzioni per i loro problemi. In entrambe gli scenari, quando il matching è ben riuscito, i risultati per le Aziende possono rivelarsi dei potenti vantaggi competitivi rispetto alla concorrenza».

Pmi e micropmi: apritevi al trasferimento tecnologico!

Medicinal Chemistry and Technologies for Drug Discovery and Delivery Facility – Rita Scarpelli

Il nostro Paese, come già citato, ha un tessuto imprenditoriale formato prevalentemente da Pmi. Mentre un tempo un’innovazione resisteva a diverse generazioni di prodotti e consumatori, oggi il livello di obsolescenza dell’innovazione è fortemente accelerato dalla globalizzazione ed internazionalizzazione della concorrenza. In quest’ottica, innovare non è più un optional, innovare è una necessità per esistere in questo tipo di mercato. «IIT è al servizio delle Aziende che vogliono capitalizzare con l’innovazione. Lavoriamo con Pmi piccole e grandi, domestiche ed internazionali; siamo no profit e perciò anche il costo della ricerca che offriamo è estremamente competitivo. Naturalmente IIT partecipa sia a bandi domestici ed europei che ai progetti Pnrr perciò le modalità di ingaggio con l’Istituto sono molteplici per un’Azienda, che può avvantaggiarsi anche di un abbattimento parziale dei propri costi se eleggibile per questi scenari».

Quali sono le politiche in materia di innovazione e trasferimento tecnologico?

Recentemente la Transizione Ecologica e quella Digitale sono state messe al centro, di fatto, delle politiche di medio termine del Paese. «In questo senso una continuità, anche in ottica di Pnrr – rappresenta un’occasione irripetibile per il nostro Paese di prepararsi alle sfide del futuro, incentivando la propensione all’innovazione che fa parte della cultura delle nostre Aziende».

Open innovation e trasferimento tecnologico: il ruolo di università e centri di ricerca

Libro Marzotto – Gruppo Tiziano Bandiera

«In Italia sarebbe utile incentivare ulteriormente l’inserimento nei percorsi accademici Stem di qualche materia che avvicini lo studente anche al mondo del business e del trasferimento tecnologico, così da stimolare anche la propensione all’imprenditorialità dei nostri e delle nostre giovani. Il florilegio di start-up nate da Università e Centri di Ricerca di questi ultimi anni è sicuramente un ottimo segnale che qualcosa sta già cambiando».

Istituto Italiano di Tecnologia in pillole

L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è una fondazione finanziata dallo Stato per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica di interesse generale, per fini di sviluppo tecnologico. Creato alla fine del 2003 su volontà dei ministri Giulio Tremonti e Letizia Moratti, dal 2005 al 2019 a ricoprire la carica di direttore scientifico è stato l’attuale Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, a cui è succeduto il Prof. Giorgio Metta. La missione di IIIT è quella di promuovere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata e favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale, la creazione e la disseminazione di conoscenza scientifica nonché il rafforzamento della capacità competitiva del sistema tecnologico nazionale.

Il piano scientifico è articolato in 4 domini di ricerca. Robotics contribuisce al progresso scientifico sviluppando nuove piattaforme robotiche sia in termini di hardware che di software. Nanomaterials ha come obiettivo la sintesi di nuovi materiali sostenibili e biodegradabili, lo studio di materiali nanocompositi e di materiali 2D. LifeTech (Technologiesfor Lifescience) si focalizza sullo sviluppo di strumenti per la genetica molecolare avanzata, l’elettrofisiologia, l’analisi computazionale e per l’imaging allo scopo di analizzare nel dettaglio i processi neurali microscopici che determinano le funzioni cerebrali. Computational Sciences incentra l’attività su estense simulazioni di sistemi fisici e operazioni di data analysis su vasti archivi di dati tra cui immagini, video e suoni. lo scopo è il miglioramento della comprensione di numerosi ambiti scientifici e tecnologici, in modo tale da progettare nuovi sistemi intelligenti in grado di interagire in situazioni reali. Lo staff è composto da oltre 1.900 membri; dal 2006 il portafoglio Iit relativo ai fondi esterni ammonta a 413 milioni di euro.

Le start-up lanciate da Fondazione IIT

Laboratory for Minded website – Decuzzi group

Acoesis è una start-up innovativa nata per progettare, costruire e commercializzare soluzioni tecnologiche per il potenziamento sensoriale. La sua missione sociale è migliorare la qualità della vita delle persone che frequentano luoghi rumorosi o affollati. Il primo prodotto della startup è Glassense, il primo paio di occhiali che mette a fuoco la voce. È una tecnologia indossabile in grado di aiutare le persone a sentire meglio la voce di una persona semplicemente rivolgendole lo sguardo. L’obiettivo è migliorare la comunicazione tra persone in ambienti rumorosi o affollati e quindi accrescere l’inclusione sociale. L’iniziativa, spin-off dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ha vinto la Smart Cup Liguria e il Bando Silver Economy del Comune di Genova 2019.

Advanced Microturbines sfrutta un brevetto Iit per sviluppare e produrre microturbine, per generazione di energia elettrica sfruttando flussi fluidi in condotte di acqua, petrolio, gas. Vincitore di numerosi premi per start-up innovative, il sistema è oggi nella fase di test sul campo dopo aver ottenuto la certificazione per operare su reti di distribuzione del gas.

Alyra Therapeutics sta sviluppando Aly101, una terapia antitumorale mirata unica che blocca con precisione l’attivazione di Pak1, una proteina oncogenica coinvolta nella formazione e invasione delle cellule tumorali. Aly101 sopprime la progressione del tumore, la formazione di vasi sanguigni e le metastasi nei modelli di melanoma e altri tumori. La società sta cercando 5 milioni di dollari per far avanzare il programma Aly101 al deposito Ind presso la Fda per l’uso clinico iniziale nel melanoma in stadio 3, cancro gastrico, cancro del colon-retto e altri tumori in cui Pak1 e i suoi attivatori stanno guidando la malattia, un potenziale mercato indirizzabile di $ 3 bb in totale per il prodotto.

BeDimensional è una start-up innovativa dedicata allo sviluppo di nuovi materiali per l’industria manifatturiera tramite l’introduzione di cristalli bidimensionali di nuova concezione, tra cui il grafene. I cristalli bidimensionali, la nuova famiglia di materiali “smart” nata a partire dal 2004 con l’isolamento del primo e più noto di questi materiali, il grafene, possiedono caratteristiche uniche dal punto di vista meccanico, elettrico, termico e ottico.

Biki Technologies è un’iniziativa orientata alla creazione di una società di servizi nel settore della ricerca farmacologica, basata su tecniche di chimica computazionale per la selezione di molecole con le più alte probabilità di successo. Il software di Biki Technologies, nato nel gruppo di chimica computazionale di Iit, riesce ad abbattere i costi e i tempi per ottenere farmaci più efficienti e sicuri.

Hyq Real Foto

Circle Garage è una start-up che sfrutta una tecnologia brevettata da Iit per proporre soluzioni mirate al mercato del gaming, dello sport, della riabilitazione motoria e della domotica. Sfruttando la possibilità di amplificare l’interazione tra uomo e macchina, il sistema può essere indossato dall’utente e programmato per scambiare con questi informazioni di vario tipo mentre la persona svolge la sua normale attività. Il sistema, per esempio, è in grado di rilevare la posizione e il comportamento di una persona e trasmettere dei segnali (acustici, tattili, termici,ecc.) per comandare dei sistemi, correggere o guidare chi lo indossa, scambiare informazioni con altri soggetti (attività in squadra).

Corticale è una società di neurotecnologie, il cui scopo principale è lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di sonde attive Cmos ad alta densità per interfacce neurali in applicazioni precliniche e cliniche. I prodotti sviluppati da Corticale sono basati sulla tecnologia SiNaps. La start-up registra tra i suoi soci e fondatori un business angel italiano di comprovata esperienza manageriale che ha investito 2 milioni di euro nel lancio della società.

Fleep Technologies è una piattaforma per la realizzazione di sistemi intelligenti su plastica. Fleep dà intelligenza alla plastica sviluppando circuiti integrati realizzati solo con materiali polimerici e tecniche di stampa scalabili. I circuiti integrati polimerici si adattano a sensori, batterie, celle solari, display flessibili e stampati per realizzare nuovi rivoluzionari prodotti con una nuova interazione utente-prodotto. Attualmente, vengono sviluppati progetti Proof-of-Concept (PoC) con aziende disposte a testare i circuiti flessibili e l’elettronica stampata in generale. Lo scopo è capire come i sistemi si adattino ai prodotti e alla filiera di produzione.

Foresee Biosystems si pone l’obiettivo di produrre e commercializzare una piattaforma innovativa per la valutazione in fase pre-clinica della tossicità indotta da farmaci sulle cellule del cuore umane, proponendo una soluzione in grado di colmare il gap tecnologico tra le fasi di sviluppo e quelle di valutazione di un farmaco. La start-up annovera tra i soci ed in qualità di co- fondatore della società un investitore internazionale che ha effettuato un investimento di 500 mila euro.

Laboratory for Minded website – Decuzzi group

Dopo 10 anni di ricerca e sviluppo in campo scientifico, Genoa Instruments vuole sviluppare e commercializzare strumentazione innovativa per il mercato della microscopia ottica in super-risoluzione. L’obiettivo è quello di rivoluzionare il mercato dell’imaging ottico con un nuovo microscopio capace di diffondere la super-risoluzione a tutti i centri di ricerca.

HiQ Nano è una start-up finalizzata alla produzione e alla commercializzazione di nanoparticelle dalle caratteristiche uniche per applicazioni medicali, diagnostiche e scientifiche. Sfruttando l’esperienza dei laboratori Iit, si colloca tra i produttori di più elevata qualità oggi sul mercato, essendo in grado di produrre componenti per reagenti, anche funzionalizzati, con caratteristiche controllate e verificate.

Iama Therapeutics è una società biofarmaceutica per la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di farmaci per i disturbi del neurosviluppo. La start-up ha ottenuto un primo investimento di 8 milioni di euro da parte di un pool di fondi privati ed istituzionali specializzati nel supporto di iniziative imprenditoriali in fase early stage. È stata definita la risposta alla Neuralink di Elon Musk.

Kyme NanoImaging propone innovative formulazioni per ridurre gli effetti tossici e la bassa efficacia dei mezzi di contrasto (MdC) per uso clinico attualmente presenti sul mercato combinandoli con i biomateriali attraverso l’utilizzo di nanotecnologie brevettate.

Morecognition è una start-up innovativa che ha sviluppato il sistema di Motion Recognition Remo per migliorare il processo riabilitativo rendendolo più semplice e conveniente, grazie a sensori e servizi sviluppati per supportare l’attività del medico, fisioterapista e terapista occupazionale. Il sistema si compone di un dispositivo indossabile che permette di interpretare l’attività muscolare, e di un’applicazione mobile per un nuovo approccio in riabilitazione. Morecognition nasce per la riabilitazione, ma si presta ad essere applicato in diversi scenari, dallo sport al fitness passando per l’industria 4.0 dove interagisce con macchinari e robot.

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Movendo Technology è una medical company innovativa nata dall’Istituto Italiano di Tecnologia con l’obiettivo di sviluppare dispositivi medici che utilizzino le tecnologie riabilitative più avanzate al servizio dell’uomo e dei suoi bisogni, efficaci, semplici da usare e con i quali interagire facilmente. Il primo prodotto commercializzato è la piattaforma robotica Hunova, destinata alla riabilitazione e alla valutazione funzionale di arti inferiori e tronco. Movendo Technology nasce dalla facility di Iit denominata Rehab Technologies, un progetto sviluppato per trasferire sul mercato nuovi dispositivi protesici, ortesici e riabilitativi di alto valore tecnologico. Movendo Technology è stata finanziata da Sergio Dompè, presidente dell’omonimo gruppo biofarmaceutico.

NeoKera Pharmaceuticals è una società costituita negli Usa per lo sviluppo di alcuni farmaci brevettati da Iit (fase preclinica e clinica) in collaborazione con l’università della California, Irvine.

Novavido è una start-up focalizzata sullo sviluppo di protesi retiniche. L’azienda sta lavorando per creare un innovativo dispositivo medico basato sulle nanotecnologie per il recupero della vista nei pazienti affetti da retinite pigmentosa. La start- up ha raccolto un investimento corrente di circa 1.4 milioni di euro a fronte di un investimento previsionale di circa 6 milioni di euro complessivi.

OptogeniX è una start-up che si propone di introdurre sul mercato una nuova generazione di dispositivi miniaturizzati per optogenetica in vivo in grado di stimolare e/o inibire l’attività cerebrale in specifiche aree del cervello in maniera selettiva e dinamica. Il progetto, nato da un brevetto Iit sviluppato in collaborazione con l’università di Harvard, indirizza un settore di grande interesse scientifico con la prospettiva di un impiego clinico negli anni a venire.

Organic Bioelectronics Srl offre sensori personalizzati per potere leggere i segnali chimici ed elettrici dal corpo umano. La tecnologia, sviluppata nell’ambito della ricerca multidisciplinare in bioelettronica organica presso Iit Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia e Università di Ferrara, permette la produzione di sensori elettronici di facile utilizzo, ultraleggeri, impalpabili, a basso costo e basso consumo energetico, che possono comunicare con noi in tempo reale. Le applicazioni spaziano dalla diagnostica integrata su pelle, al monitoraggio dello stato di benessere, alla misurazione di parametri chimici legati all’attività/prestazione fisica, all’agrifood e monitoraggio ambientale.

Laboratory for Minded website – Decuzzi group

Piezoskin ha ideato un sistema per la produzione di energia elettrica dal movimento di flussi di aria o acqua. Composto da un tappeto flessibile di micro foglioline adattabile ad ogni tipo di superficie, il sistema sfrutta una tecnica brevettata da Iit che lo rende unico ed efficace anche con venti o correnti molto deboli (Micro Harvesting), oltreché scalabile per applicazioni su larga area.

Politronica InkjetPrinting opera nel campo della manifattura digitale, dello sviluppo di materiali funzionali e di tecnologie per l’elettronica stampata e per le applicazioni di stampa 3D. La missione di Politronica comprende lo sviluppo Hw / Sw e la produzione di materiali speciali, che operano in modo ecologicamente responsabile.

QBRobotics nasce con l’obiettivo di produrre e commercializzare componenti robotiche basate su un approccio “human compliant”. Grazie ai costi contenuti di queste soluzioni, la start-up, che nasce dalla collaborazione tra i team di robotica di Iit e di Pisa, prevede di rendere accessibili le più moderne logiche della robotica ad un mercato molto ampio.

Ribes Tech è uno start-up gemmata dal centro Iit@Cnst di Milano frutto della collaborazione tra Iit ed Omet partner industriale e finanziario della start-up. La neonata impresa realizzerà soluzioni innovative per la produzione di energia basate su sistemi fotovoltaici di ultima generazione. Sono in fase di lancio numerose applicazioni nel mercato B2B soprattutto con l’obiettivo di sostituzione delle tradizionali batterie.

SmartMicroOptics è una società nata dal dipartimento Iit di neuroscienze (Neuroscience and Brain Technology – Nbt) che intende portare il micro-mondo alla portata di tutti mediante lo sviluppo di una gamma di prodotti innovativi nel campo della microscopia, dell’elettronica di consumo e della micro ottica. L’azienda proviene dalle attività di trasferimento tecnologico sviluppate nel campo dell’imaging nelle neuroscienze.

TranSINE Therapeutics (Ttx) è un’azienda terapeutica dell’Rna allo stadio seme con sede a Cambridge, nel Regno Unito. Ttx sta sviluppando la piattaforma Sineup, una tecnologia in parte inventata presso Iit. I Sineup sono piccole e lunghe molecole di Rna non codificanti che mirano a legarsi all’Rna messaggero di geni specifici e reclutare componenti chiave del macchinario ribosomiale. Come risultato di questa interazione, i Sineup elevano in modo specifico la quantità di proteine prodotte da ciascuna molecola di mRna mirato. La piattaforma Sineup è ben differenziata dalle altre tecnologie e i principali vantaggi di Sineup includono versatilità, specificità e sicurezza. Ttx sta sviluppando terapie uniche e innovative per aumentare i livelli proteici di geni specifici in molteplici aree terapeutiche, tra cui oftalmologia e neurologia.














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