Isagro: i conti del 2018 raccontano la crescita

Serre Isagro

La società attiva nel mercato dell’agrofarma ha chiuso l’anno con Ebitda, Ebit ed utile netto in aumento rispettivamente dell’11,7%, del 54,9% e del 70,4%. A conferma di un business model vincente: discovery di molecole in proprio, sviluppo insieme a partner qualificati. E accelerazione sulle Biosolutions

La società operante a livello mondiale nel mercato di agrofarmaci e biosolutions – e che investe nella scoperta e nello sviluppo di nuove molecole e principi attivi a basso impatto ambientale – ha registrato, al 31 dicembre 2018, un fatturato in aumento del 2,1% a 152,8 milioni rispetto ai 149,6 milioni del 2017; a parità di tassi di cambio il fatturato avrebbe toccato quota 159,8 milioni (+7% rispetto al 2017). Tale andamento è connesso principalmente a maggiori ricavi da accordi di medio/lungo termine (+6 milioni rispetto al 2017), che hanno più che bilanciato le minori vendite da Agrova farmaci e Servizi (-2,8 milioni rispetto al 2017).

Il bliancio va letto nel dettaglio. Il sentiero di crescita dei ricavi si amplifica a livello di risultati operativi, con l’Ebitda in progresso dell’11,7% dai 12,6 milioni del 2017 ai 14 milioni dell’esercizio appena chiuso (con la relativa incidenza sui ricavi che aumenta dall’8,4% ai 9,2 punti percentuali), nonostante il calo di redditività delle vendite della controllata indiana Isagro Asia Agrochemicals Private Limited e i maggiori costi di ricerca e sviluppo di prodotti innovativi. A parità di tassi di cambio, l’Ebitda sarebbe salito a quota 16,8 milioni (+33% rispetto al 2017). Dopo aver contabilizzato ammortamenti e svalutazioni, in calo di poco più dell’1% da 9,7 milioni a 9,6 milioni, l’Ebit sale di oltre il 54% a 4,4 milioni (vs 2,9 milioni di fine 2017).







Il risultato economico rileva infine con un utile netto di 363 mila euro, che registra un progresso del 70,4% rispetto ai 213 mila euro del 2017. Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 si è attestato a 45,1 milioni, in diminuzione di circa 1,1 milioni rispetto a fine anno 2017. Il cash flow positivo generato durante l’anno è riconducibile alla diminuzione del fabbisogno finanziario dato dal capitale circolante commerciale netto (-0,3 milioni) e alla generazione del flusso di cassa gestionale (+0,8 milioni).

A raggiunto equilibrio finanziario, Isagro punta, nel medio termine, a un  fatturato intorno ai 200 milioni, crescendo sia per linee interne che per linee esterne, cogliendo precise opportunità di acquisizione. A  partire dal 2021 è previsto un contributo incrementale su fatturato e margini da parte del nuovo fungicida Fluindapyr – una molecola nata nel centro ricerche di Novara e co-sviluppato con FMC – con impatti via via, auspicabilmente, superiori a partire dal 2022.

Fluindapyr è un esempio della strategia perseguita da Isagro; strategia che si concentra sulle attività di scoperta di nuovi prodotti e molecole di chimica organica, rafforzando inoltre l’impegno organizzativo (da gennaio è attiva la rete di vendita diretta Isagro in Italia ) e finanziario nello sviluppo della propria posizione nel settore delle Biosolutions. Alla luce dei cambiamenti a livello di sistema regolatorio e competitivo, la società non svilupperà più da sola prodotti di origine chimica organica, i cui diritti di sviluppo e sfruttamento commerciale verranno ceduti a terzi, tenendo per sé sempre la proprietà intellettuale.














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