Fujitsu World Tour: la via giapponese alla digital transformation

San Francisco, 24/08/13 34th America’s Cup Luna Rossa Challenge 2013 Louis Vuitton Cup Final - Race 7 Photo: © Luna Rossa/Carlo Borlenghi

di Stefano Casini ♦ La ricetta per l’innovazione? E’ la cocreazione: collaborazione, partnership, valorizzazione delle persone. Strategie, novità e prospettive del colosso dell’IT per i prossimi anni. Parlano Takashige, Sirletti, Ferrini. E intanto Luna Rossa si rafforza con le tecnologie digitali made in Japan

La regola d’oro, la nuova parola d’ordine per avere successo nel processo di trasformazione Digitale delle aziende, è «co-creazione». Un concetto, una sorta di punto di riferimento cardinale, da seguire fin da subito e per i prossimi anni, un definitivo «must» per chi vuole fare innovazione e business in maniera efficace. Questo è stato messo in evidenza, e illustrato, dai manager protagonisti del Fujitsu World Tour 2018 che in questi giorni fa tappa in Italia, a Milano e, per la prima volta, anche a Padova (il 29 maggio) e Roma (5 giugno); perché la Digital transformation aziendale «è complessa, per niente facile, piena di variabili e contraddizioni», e nell’era tecnologica dei Big Data per creare valore dai dati occorre ed è fondamentale «trasformarli, aggregarli, strutturarli» in forma davvero utile e significativa per l’azienda.

Bisogna usarli e gestirli bene come «gli ingredienti che compongono una buona ricetta di cucina», -rimarcano i manager di Fujitsu– ricordando che ciò che caratterizza questa evoluzione in corso «non è un’innovazione fatta a compartimenti stagni, ciascuno per conto proprio, ma appunto un processo di co-creazione tra realtà, esperienze e competenze diverse». Tutto ciò si realizza attraverso un diverso tipo di organizzazione aziendale, una “Learning Enterprise”, in pratica un’impresa che impara, migliora e innova costantemente. Ed è ciò che Fujitsu sta già facendo, con risultati importanti, insieme ai partner e alle aziende clienti in tutto il mondo.







Per il colosso giapponese Hi-Tech, fornitore sia di nuove tecnologie proprietarie in ogni ambito di applicazione (Cloud, Intelligenza artificiale, Cybersecurity, Internet of Things e Quantum computing) sia di consulenza e servizi per utilizzarle al meglio, l’evento del World Tour rappresenta l’occasione annuale per tracciare la rotta da seguire, indicare le direzioni strategiche, comunicare le ultime novità. Come il Fujitsu Digital Annealer, una nuova piattaforma proprietaria di calcolo quantistico e di elaborazione dei dati, in grado di affrontare livelli di complessità finora mai raggiunti.

Tra le novità, ce n’è una in particolare che riguarda l’Italia e il suo mondo della vela di alto, altissimo livello: Fujitsu si conferma fornitore tecnologico ufficiale di Luna Rossa, la barca del Team Prada che parteciperà alla 36esima edizione dell’America’s Cup, le cui regate finali si disputeranno nel 2021 nelle acque di Auckland, in Nuova Zelanda. Ma, prima del vento neozelandese che spingerà gli avveniristici “monoscafi volanti” della prossima America’s Cup ¬ barche con una doppia deriva variabile, in grado di alzarsi e “volare” sull’acqua- , è il vento dell’innovazione che sta già soffiando forte sulle aziende, italiane e di tutto il mondo.

 

Yoshikuni Takashige, Vice president of Marketing Strategy and Vision di Fujitsu al FUJITSU WORLD TOUR 2018-PH ANDREA PAVESI

Takashige : la cocreazione e la digital transformation

E, quindi, cosa si intende per questa «co-creazione», indicata come la strada migliore da percorrere per la trasformazione Digitale delle imprese, della loro produzione, del rapporto con clienti e mercato? Lo spiega Yoshikuni Takashige, Vice president of Marketing Strategy and Vision di Fujitsu, il manager che disegna le strategie mondiali della multinazionale con sede a Tokyo: «fare co-creazione» significa «saper unire e combinare le giuste partnership, le diverse esperienze aziendali e competenze tecnologiche, per ottenere concreti vantaggi in termini di trasformazione digitale», è «il lavoro svolto insieme, con partner e clienti, per generare innovazione», ed è anche la chiave per «liberare tutte le potenzialità delle tecnologie digitali, per sostenere sviluppo e crescita del proprio Business». La strategia di sviluppo di Fujitsu è «guidata», spiega Takashige, «dai clienti e dalle esigenze concrete e mutevoli dei clienti», perché «ogni approccio e ogni strumento parte da una visione del futuro», nell’ottica e con l’obiettivo di «un miglioramento continuo».

I casi di successo nel mondo

E qui sono numerosi gli esempi e i casi di successo concreti, in ogni parte del mondo. Dalle soluzioni sviluppate con Siemens Gamesa, nel settore delle tecnologie per l’energia eolica, in grado di far funzionare gli imponenti impianti con pale lunghe 25 metri e del costo anche di 4 milioni di euro ciascuno; agli strumenti IoT realizzati in ambito sanitario e medicale, ad esempio in Olanda in collaborazione con il Slingeland Hospital, come sensori indossabili per il rilevamento delle funzioni vitali dei pazienti, pressione e battito cardiaco, e per migliorare le cure mediche. Dalle tecnologie applicate ai sistemi di pagamento elettronico, anche attraverso il rilevamento delle impronte digitali, come quelle sviluppate con Lotte Card in Corea del Sud, alle infrastrutture tecnologiche utilizzate da Toyota in Giappone.

 

siemensgamesaSD80167DDC030011
Pala eolica con rotore Siemens Gamesa

 

«Nuovi modelli di Business, come quelli che si stanno definendo e sviluppando alla luce dell’evoluzione tecnologica, richiedono nuovi modi di pensare, e di agire» rimarca Takashige. Mentre nel campo specifico dell’Intelligenza artificiale, uno degli attuali limiti è ad esempio quello di «non poterla ancora usare in maniera semplice, facile da spiegare e da utilizzare per tutti, per l’intera società, ma resta ancora, nella gran parte dei casi, uno strumento nelle mani degli specialisti» fa notare il manager giapponese: «in questo ambito abbiamo però sviluppato il Fujitsu Digital Annealer, una nuova piattaforma proprietaria di calcolo e di elaborazione dei dati, una combinazione innovativa di informatica classica e informatica quantistica, in grado di elaborare dati a un livello molto complesso, con sviluppi e applicazioni pratiche che si moltiplicheranno nel prossimo futuro».

 

Bruno Sirletti, Presidente e amministratore delegato di Fujitsu Italia al FUJITSU WORLD TOUR -PH ANDREA PAVESI

Sirletti: persone, azioni, collaborazione, tecnologie insieme portano a buoni risultati

E sebbene le opportunità e le tecnologie per creare valore siano oggi alla portata di aziende di qualsiasi dimensione e settore, «molte di esse faticano ancora a concretizzare le potenzialità della trasformazione digitale» fa notare Bruno Sirletti, Presidente e amministratore delegato di Fujitsu Italia. Che rileva: «a differenza dei nostri concorrenti sul mercato, noi di Fujitsu, nei laboratori specializzati in Giappone e Germania, che lavorano su scala globale, sviluppiamo nostre soluzioni e tecnologie proprietarie in ogni ambito di applicazione, Cloud, Intelligenza artificiale, Cybersecurity, Internet of Things e Quantum computing. Tutte queste diverse soluzioni e tecnologie vengono poi integrate e personalizzate sulle esigenze specifiche dai nostri “Centri di eccellenza”, operativi a livello regionale».

Analizzando lo scenario complessivo, che il colosso Hi-Tech conosce in maniera approfondita, «i programmi e progetti di trasformazione digitale che funzionano bene hanno in comune quattro elementi fondamentali» spiega il presidente e amministratore delegato di Fujitsu Italia: «persone, azioni, collaborazione, tecnologie». E Sirletti entra nel dettaglio: «sono essenziali le persone con le competenze specifiche e adeguate per la digitalizzazione delle aziende; le azioni giuste, vale a dire, bisogna partire sempre dal problema concreto da risolvere, per poi individuare soluzioni e tecnologie adeguate; mentre spesso si commette l’errore di implementare delle soluzioni tecnologiche a prescindere dalla situazione specifica e contingente. È inoltre fondamentale la collaborazione tra esperti di tecnologie ed esperti dei processi aziendali su cui intervenire; e poi viene ovviamente la tecnologia, ma è il quarto tassello del quadro da comporre, per una innovazione di successo».

 

Massimiliano Ferrini, Head of Product Business di Fujitsu Italia al FUJITSU WORLD TOUR -PH ANDREA PAVESI

Ferrini: considerare i mutamenti nel modo di lavorare

L’evoluzione Digitale sta trasformando tutti i processi aziendali, «e tre ambiti in particolare risultano determinanti, sui quali forniamo soluzioni specifiche alle aziende» sottolinea Massimiliano Ferrini, Head of Product Business di Fujitsu Italia: «la revisione delle infrastrutture di Data Center; la Sicurezza e Protezione dei dati; i nuovi luoghi, modalità e spazi di lavoro, in pratica il cosiddetto “Future Workplace”, attraverso l’uso di dispositivi Hi-Tech mobili, il lavoro “agile” e a distanza dalle scrivanie e dagli uffici tradizionali». Secondo un recente analisi della società di ricerche Pac (Cxp Group), realizzata in collaborazione con Fujitsu, il 57% delle aziende italiane prevede di consentire ai propri dipendenti di lavorare in modo più flessibile nei prossimi anni, fornendo loro un accesso remoto sicuro ai dati aziendali. Mentre il 75% delle società italiane ritiene che le attuali pratiche lavorative non sono sufficientemente flessibili per ottenere il massimo dalla propria forza lavoro. In pratica, entro il prossimo decennio, il concetto di un lavoro a tempo pieno in un ambiente d’ufficio tradizionale sarà un ricordo.

«Entro il 2025, i Millennial rappresenteranno oltre il 50% della forza lavoro in Italia, ridefinendo la cultura aziendale attorno a modelli più flessibili, maggiore apertura alla collaborazione e focalizzazione sui dati come linfa vitale del Business» rileva Ferrini, «da tutto ciò emerge con chiarezza la necessità di semplificare e rendere più agili le tecnologie che permettono ai dipendenti di esprimere al meglio il proprio potenziale, creando le condizioni per poter essere produttivi indipendentemente dall’ufficio fisico in cui si trovano».

E, allargando lo sguardo al processo di innovazione in atto tra le aziende italiane, il manager a capo del Product Business di Fujitsu Italia osserva: «non è detto che le realtà più grandi e strutturate siano anche quelle più innovative e all’avanguardia. Alcune grandi aziende italiane sono delle eccellenze nel campo dell’innovazione, ma molte altre non lo sono affatto, basti pensare, ad esempio, al settore bancario. Mentre tra le piccole e medie imprese manifatturiere, che rappresentano il cuore della nostra economia, quelle più innovative e tecnologiche sono le stesse che portano in alto il Made in Italy nel mondo, e l’Export italiano».

 

STYLISTIC_V727_Front_Side_Slate_Only_Windows_Screen
Un prodotto Fujitsu
I Big Data sono utili se “cucinati” bene

Questa è anche la nuova era tecnologica dei Big Data, in cui si sfrutta sempre più la quantità di dati disponibili, oltre a crearne anche di nuovi, per offrire al mercato e alla clientela prodotti e servizi sempre più personalizzati. Ma «molti di questi dati sono de-strutturati, e quindi ben poco utili se non addirittura del tutto inutili, se non vengono trattati, analizzati e gestiti in mnaiera adeguata» spiega ancora Yoshikuni Takashige: «trasformare i dati in valore non è così facile, i Big Data possono essere solo “rumore”, se non vengono gestiti correttamente». E, per rendere l’idea, il manager giapponese di Fujitsu fa ricorso a una metafora gastronomica, visto anche che, come sottolinea, apprezza molto la cucina italiana: «utilizzare bene grandi quantità di dati è come usare bene gli ingredienti di una ricetta in cucina. Per prima cosa, buone materie prime e buoni ingredienti sono fondamentali, poi bisogna trattarli e “cucinarli” in maniera sapiente e adeguata, e in questo diciamo che Fujitsu è un grande e ottimo “cuoco”, per le aziende e per chi è in competizione in un mondo sempre più complesso».

 

 

Gilberto Nobili, Operations manager e membro dell’equipaggio di Luna Rossa al FUJITSU WORLD TOUR -PH ANDREA PAVESI

Gilberto Nobili: le strategie di Luna Rossa basate sulla tecnologia di Fujitsu

Ne sanno qualcosa i paladini, esperti capitani, ingegneri e strateghi, di Luna Rossa, la barca del Team Prada che parteciperà alla prossima edizione dell’America’s Cup in Nuova Zelanda. E sull’imbarcazione italiana saranno protagoniste, ancora una volta, anche le tecnologie di Fujitsu. Il Team Luna Rossa si affida a Fujitsu per un approccio progettuale completamente digitale. La tecnologia oggi disponibile permette al Team Luna Rossa di digitalizzare il design della propria imbarcazione da gara e di eliminare i tempi e i costi associati all’utilizzo delle gallerie del vento. Saranno le workstation Fujitsu Celsius a creare un prototipo completamente digitale che sarà sottoposto a simulazioni complete per tutti i calcoli necessari, dalla fluidodinamica computazionale fino all’interazione tra fluido e struttura della barca Hi-Tech.

Gilberto Nobili, Operations manager e membro dell’equipaggio di Luna Rossa, sottolinea: «anche se il regolamento porterà le imbarcazioni in gara ad assomigliarsi molto, ognuna di loro sarà caratterizzata da sottili differenze che giocheranno un ruolo importante tanto quanto l’equipaggio nel corso della regata, per la vittoria. La possibilità di verificare le idee progettuali per mezzo di simulazioni continue e rifinire i dettagli accelererà la nostra capacità di collaudare nuovi approcci e garantirci la miglior imbarcazione possibile per la sfida della America’s Cup nelle acque di Auckland». Del resto, anche Luna Rossa è “un’azienda” italiana di eccellenza, che porta in alto il Made in Italy nel mondo.














Articolo precedenteAppuntamento il 15 maggio a Napoli per il secondo incontro del GIOIN 2018, dedicato al tema Impresa 4.0.
Articolo successivoFujitsu assegna i Fujitsu Partner Award: premiate l’innovazione e la competenza tecnologica






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui