Dac Magic e Dac I sono i materiali giapponesi Hitachi Metals per lavorazioni a caldo destinati alla realizzazione di stampi ad alte prestazioni per il settore Die Casting. In particolare Dact I è un acciaio green di nuova concezione che rispetta le logiche del carbon foot print e i criteri avanzati di eco sostenibilità. È infatti il primo materiale prodotto nell’ambito del progetto Hitachi di riduzione delle emissioni di Co2: la pressa di deformazione plastica a caldo utilizzata per consente il recupero di calore per ricreare energia utile a tutta la filiera siderurgica interna. Dac I è stato approvato come super eco-product, secondo i requisiti degli standard Dfe. Entro il 2035 Hitachi Metals avrà impatto zero sul mercato e questo è un passo importante in quella direzione. Dac I è pertanto la scelta mirata anche per quelle imprese che devono selezionare i fornitori sulla base di criteri etico ambientali (rispetto alle direttive emanate al G20). Dac Magic e Dac I fanno parte della selezionata famiglia della linea DyHot al cui interno emergono quali top grades con il più alto valore aggiunto in termini di prestazioni e riduzione dei costi.
«Salvo problemi di logistica marittima, noi non abbiamo emergenze riguardo la disponibilità di acciaio per il settore Die Casting – dichiara Corrado Patriarchi, direttore generale di Cs Metal Europe, distributore esclusivo dell’acciaio speciale Hitachi Metals in Italia con la linea Dy Speciality Steel-. Al momento, infatti, abbiamo ordinativi programmati per tutto l’anno. Il produttore Hitachi Metals, essendo giapponese, subisce un’influenza minima delle dinamiche relative al conflitto russo ucraino. Potrebbero al massimo insorgere ritardi di consegna a seguito della congestione delle tratte marittime tra Giappone, Cina ed Europa. Aziende italiane che si approvvigionano da produttori europei e cinesi subiscono forniture a singhiozzo e forti ritardi nelle consegne oltre a una scarsa reperibilità del prodotto che alimenta il mercato “unknow steel quality”».
Dac I rappresenta per la casa nipponica, l’acciaio universale superiore per stampi da pressocolata di medie e grandi dimensioni con elevata tenacità ed elevata resistenza alle alte temperature e con la più alta conducibilità termica. Grazie alle ultime innovazioni significative introdotte nel processo produttivo del materiale nello stabilimento di Yasugi, Hitachi Metals ha raggiunto gradi di omogeneità strutturale e di proprietà meccaniche ancora più elevate soprattutto per la realizzazione di barre forgiate con spessori oltre i 600 mm. Senza contare che la nuova open die forging press machine da 10.000 ton, con controllo della termica in fase di forgiatura, ha conferito a tutti i prodotti Hitachi Metals il marchio Isotropym, un ulteriore certezza per garantire la qualità superiore del prodotto. Dac I caratterizzato fin dal nome con la I di innovazione, possiede dunque caratteristiche di resistenza a caldo e tenacità uniche, raggiungendo la più alta stabilità in prestazioni e in sicurezza durante il suo utilizzo in fase di stampaggio. La sua struttura Isotropym oltre ad essere conforme alle normative di riferimento, è stata studiata appositamente dai tecnici metallurgisti giapponesi per poter garantire a tutti gli utilizzatori la più alta performance, ma soprattutto per garantire una riduzione dei costi di manutenzione dello stampo. Ovvero per rendere l’ acciaio sicuro e idoneo ai requisiti del mercato di oggi, ritardando notevolmente . le inevitabili avarie legate ai fenomeni di interazione tra alluminio e acciaio.
«Cs Metal Europe riesce a proporre una qualità di prodotto sicura e più coerente con le richieste del mercato sempre in evoluzione e con parametri di stampaggio e di progetto sempre più severi», dichiara Corrado Patriarchi.
Dac Magic e Dac I, rispetto ai materiali standard e standard low cost, hanno la certificazione En 10204 3.1. originale del produttore e il certificato di origine made in Japan, quest’ultimo per assicurare la provenienza certa e sicura del prodotto nel rispetto di clienti e utilizzatori finali.
«C’è ancora un automatismo per pigrizia molto diffuso che porta a preferire la qualità ormai commerciale e datata 1.2343 per la realizzazione degli stampi considerandola l’unica e la più economica – spiega il manager -, ma ormai sappiamo che la nuova frontiera della pressocolata e la sua nuova conformazione industriale di processo obbligano il settore ad una scelta di materiale più evoluta e sicura. Gli alti costi di gestione sia della filiera sia delle manutenzioni non possono essere recuperate solo con l’acquisto di materie prime più economiche e prive di provenienza certificata. Inoltre l’utilizzo di presse di stampaggio sempre più potenti e getti più complessi hanno dato origine a nuove esigenze anche in termini di acciaio per stampi. Una maggiore consapevolezza e la scelta di acciai nuovi e più evoluti comportano un profitto e una riduzione dei costi oltre a limitare la deriva della conoscenza tecnica, quest’ultima indispensabile per una crescita industriale. Il profitto si ottiene se siamo consapevoli delle dinamiche produttive; l’economia di progetto basata solo su “quanto mi costa” comporta perdita di valore e di competenza».