Governo: lavori in corso per la crescita del Paese

L'allora Il Ministro del lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio (foto di Mattia Luigi Nappi)

di Chiara Volontè ♦︎ Novità e revamping di  misure già collaudate nei  piani del Mise. Innanzitutto  una Agenzia nazionale per la crescita che si occuperà di trasferimento tecnologico. E poi misure per le start e e pmi innovative, incentivi per la formazione e, a grande richiesta delle imprese, superammortamento e riduzione dell’ Ires

Sono più di 20 i punti in cui si sviluppa il contropiano per la crescita presentato da Luigi di Maio, che si focalizza su brevetti, digitale, energia, incentivi, formazione e made in Italy. Sicuramente tra le novità più di spicco c’è Italiatech – un’Agenzia nazionale per la crescita – che si occuperà del trasferimento tecnologico e del passaggio dalla ricerca ai brevetti. Italiatech dovrebbe assorbire le risorse – oltre 1 miliardo di euro, tutt’ora inattuate  – di un fondo per il capitale immateriale. È inoltre in arrivo, a favore delle startup e delle Pmi innovative, una quota obbligatoria sul volume totale degli acquisti delle Pa.

Sempre per quanto riguarda la trasformazione tecnologica e il digitale, oltre al voucher incluso nella manovra, è previsto un contributo con aiuti fino al 50% dei costi ammissibili. E in più, nuovi interventi per l’efficienza energetica e a sostegno della mobilità elettrica. Incentivi anche per la formazione: sia del personale nei distretti industriali, sia per gli addetti altamente specializzati delle startup, la cui istruzione è molto onerosa. E contro la contraffazione, sarà probabilmente ripresa una norma esaminata durante la gestione Calenda, che prevede l’introduzione di un segno distintivo “made in Italy”, da utilizzare in modo volontario e per vendite extra Ue.







Superammortamento

Intanto si torna a parlare di superammortamento, la misura cardine del Piano Calenda che era stata accantonata dal governo giallo-verde. Dopo un periodo di riflessione, ora sembra che l’esecutivo sia pronto a tornare sui suoi passi e a ripristinare una misura che ha sempre avuto grande apprezzamento (e non potrebbe essere altrimenti) da parte degli imprenditori. Secondo alcune fonti, si potrebbe pensare a una misura volta a incentivare gli investimenti in beni strumentali fino a 2,5 milioni, con uno sgravio del 130%. Resterebbero sempre escluse autovetture, immobili e attrezzature con coefficienti di ammortamento inferiori a 6,5%.

Ires

Ancora: si parla di una riduzione generalizzata dell’Ires, che passerebbe dal 24 al 22,5% nel 2019 per poi calare ulteriormente al 20% nel biennio 2020-2021. Questo secondo il Sole 24 Ore. Voci che, al momento, non riescono però a trovare riscontro. Novità in vista anche per la Nuova Sabatini, appena rifinanziata dalla Legge di Bilancio. La misura, denominata “Sabatini quater”, eliminerebbe il tetto massimo di due milioni per gli investimenti ammessi per ogni impresa. Sarebbero inoltre eliminati i controlli preventivi, sostituiti da autodichiarazioni. Allo studio anche l’ipotesi di erogare il contributo in un’unica soluzione anziché in sei rate. Tra gli altri provvedimenti allo studio, la proroga del Credito d’imposta per le attività di Ricerca e Sviluppo anche al periodo 2021-2023.














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