Busetto guida Anie: 1.200 imprese e 54 miliardi

Circuito stampato
Circuito stampato

di Filippo Astone e Paolo Del Forno ♦ L’attuale ceo del settore Industry di Siemens eletto grazie a un programma basato sul ruolo tecnico dell’associazione, l’innovazione, la cultura tecnologica e la rivendicazione del ruolo chiave dei corpi intermedi. Ecco il programma, in anteprima assoluta.

Un settore in ripresa







Lo scorso 10 ottobre il Consiglio Generale di Anie ha designato per la presidenza dell’Associazione Giuliano Busetto, ceo del settore industry di Siemens. A metà novembre (mentre scriviamo la data è ancora da fissare) l’Assemblea dell’associazione aderente al sistema Confindustria sarà chiamata all’elezione definitiva. In teoria, Busetto potrebbe anche non venire confermato, ma è estremamente improbabile, perché un evento del genere (che spaccherebbe l’associazione, costringendola a rifare tutto e in parte la delegittimerebbe) nel mondo confindustriale non si è mai verificato, e perché non ci sono altri candidati, e Busetto gode di una maggioranza larga e solida.

In questo articolo ci soffermeremo sul programma di Busetto, che è di forte cambiamento dell’Anie (Federazione nazionale del settore elettrotecnico ed elettronico) un’associazione che in Italia ha numeri importanti e rappresenta una delle colonne del sistema confindustriale: 1.200 imprese, 410mila addetti , 54 miliardi di euro di fatturato aggregato (in crescita del 5,8%); 29 miliardi in export (in crescita del 3,4 per cento). Anie rappresenta un’industria a medio-alta e alta tecnologia: mediamente le aziende Anie investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del loro fatturato totale, una cifra che rappresenta oltre il 30% dell’intero investimento in R&S affidato dal settore privato in Italia. Secondo una recente indagine sull’Innovazione condotta dalla Commissione Europea, più del 50 per cento delle imprese Innovatrici italiane provengono dal settore elettrotecnico ed elettronico.

Busetto succede al presidente uscente Claudio Andrea Gemme, 68 anni, presidente e amministratore delegato di Fincantieri Sistemi Innovativi Integrati (SI).

Vediamo ora, in anteprima assoluta, il programma di Busetto.

Giuliano Busetto, responsabile del settore industry di Siemens
Giuliano Busetto, responsabile del settore industry di Siemens

Trasversalità: la parola d’ordine per il futuro

Costruire interazioni o sinergie fra esigenze, valori, linguaggi diversi per giungere a riconsiderazioni unificanti. In una parola, trasversalità. La parola d’ordine di Busetto è determinata dall’analisi di realtà di Anie, che lo ricordiamo comprende sia aziende singole (57% micro e piccole, 43% medie e grandi) che Associazioni di categoria (con le principali società d’ingegneria a valore e attività internazionale). In particolare, un dato: ben 100 aziende di Anie, di differente dimensione, sono iscritte a più di un’associazione. Se trasversalità è parola d’ordine la sua declinazione seguirà due linee guida: perseguire il concetto di filiera con una forte collaborazione sui principali temi d’interesse comune; coinvolgere le Pmi, vitali e distribuite sul territorio, affinché possano trarre vantaggio dal forte traino e presenza nei mercati di riferimento delle grandi imprese.

Una nuova governance per Anie

La trasversalità delle imprese Anie, nella visione di Busetto, si deve confrontare con un indirizzo già chiaro dei trend futuri secondo tre tematiche tecnologiche d’interesse generale: Infrastrutture intelligenti, Energia, Digitalizzazione del Manifatturiero.

Temi che per essere affrontati al meglio richiederanno un nuovo modello di Governance della Federazione con 5 vicepresidenti, 14 presidenti delle Associazioni, Advisor nominati su competenze specifiche. Una squadra da costruire e per la quale Busetto si impegnerà a fondo.

Il candidato presidente, nelle intenzioni, intende coinvolgere profondamente la base associativa perché indentifichi i temi strategici da affidare al board.

Busetto non dimentica le attività di lobbying a livello nazionale ed europeo, e una maggior presenza e incisività di Anie all’interno di Confindustria, con particolare attenzione alla collaborazione con i suoi gruppi Tecnici.

Claudio Andrea Gemme
Claudio Andrea Gemme

Verso le Smart City

La parola d’ordine trasversalità è anche, per Busetto, declinabile nel reale sviluppo del Paese. Una voce di questa declinazione è costituita dalle Infrastrutture intelligenti – che riguardano il micro di ogni singola abitazione (grazie alla domotica), per investire su, su sino dalle reti di pubblica utilità (grazie ad esempio alle Smart grid) per culminare nelle Smart city –

Le Infrastrutture intelligenti rispondono infatti sia alla crescita della popolazione inurbata ( con i conseguenti effetti sulla mobilità e la residenzialità) sia a uno sviluppo ambientalmente sostenibile che coinvolga il territorio italiano nella sua interezza a partire dalla sua particolare conformazione.

Per Busetto dunque il ruolo delle Associazioni che dispongono del know-how tecnologico e impiantistico relativo deve essere focalizzato alla promozione di azioni sinergiche e strutturate verso le Autorità nazionali, i ministeri competenti e le grandi committenze.

Energia: più voce in capitolo sulle regole

Busetto, richiama Anie e le Associazioni in generale a riappropriarsi di una mission essenziale: il protagonismo dei corpi intermedi quali interlocutori privilegiati del Governo.

Uno dei fronti su cui la politica industriale del Paese si giocherà è l’Energia. Qui la trasversalità si esprime sia all’interno della Federazione sia al suo esterno.

Le reti intelligenti sono il caposaldo per innestare lo sviluppo della produzione da fonti rinnovabili e tradizionali, dei sistemi di accumulo, della mobilità elettrica e non solo. Anie, secondo Busetto, deve agire in mAniera più incisiva nelle sedi , dai Ministeri alle autorità competenti, dove si decidono le regole del mercato elettrico.

Maria Antonietta Portaluri
Maria Antonietta Portaluri

Anche l’efficienza energetica ha un forte contenuto trasversale, investendo sia il più vasto e importante ambito della sostenibilità, ma ancor più quella “circular economy” che informerà di sé nei prossimi mesi lo sviluppo europeo. Generazione distribuita, l’emergere di e nuove figure come il prosumer, nuovi modelli di business sono solo i primi cambiamenti sistemici in cui Anie, secondo Busetto, dovrà farsi  protagonista.

L’industria 4.0

La digitalizzazione delle imprese manifatturiere è l’elemento cardine per contribuire al rafforzamento dell’industria italiana. La Smart factory non è un’ipotesi da fantascienza ma passa – sta già passando – attraverso il progressivo utilizzo di tecnologie caratterizzanti ( IoT, Collaborative Robot, Cyber Security). Ora è tempo, secondo Busetto, di accrescere la consapevolezza che per le imprese clienti la personalizzazione delle produzioni di massa, la flessibilità produttiva , la riduzione del time to market sono fattori di successo. Insomma, la Quarta rivoluzione industriale chiede un cambio di prospettiva: passare dall’attenzione al core a ogni singola fase dei processi dell’azienda manifatturiera.

Un aiuto per affrontare il futuro

Dunque se la Quarta Rivoluzione Industriale richiede un radicale cambio di paradigma negli industriali essi hanno però necessità di sostegno. Per Busetto, conviene che si rendano necessari aiuti (con modalità da identificare) agli investimenti delle imprese per adeguare le loro strutture alle tecnologie digitali di simulazione dei processi produttivi e questo Anie vuole rappresentare un punto di riferimento per il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) e per il tavolo “Competitività Digitale” di Confindustria. Non solo: Busetto evidenzia la necessità di una adeguata cultura tecnologica e capacità innovativa per diffondere queste tematiche, così come di una forte azione verso le Università tecnologiche per aggiornare la didattica.

Dialogo aperto con committenti e altre associazioni affini

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La sede di Confindustria, a Roma: Anie è un’architrave dell’associazione

Per quello che riguarda i rapporti con imprese committenti, Enti e Associazioni, Busetto individua la necessità di programmare incontri annuali e aperti alla base per rafforzare il legame e l’interesse di business delle singole imprese con Grandi imprese committenti e grandi Gruppi industriali del Paese attraverso la conoscenza e la pianificazione dei loro investimenti programmatici. Necessaria anche l’apertura e tavoli di lavoro con altre associazioni di clienti e mercati affini per individuare sinergie, prime fra tutte quelle con cui il dialogo è stato già avviati, come la Federazione Nazionale Grossisti Distributori di Materiale Elettrico (Fme) e della Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affini (Anima).

Mercati esteri: non solo Europa

Sul tema dell’Internazionalizzazione le aspettative di Busetto sono legate ad assecondare la costruzione di un rapporto strutturato con la base delle Pmi per accogliere le loro necessità, soddisfacendo così le richieste di maggior presenza su mercati specifici, con una promozione sempre più orientata al supporto su nuovi territori, lontani dal tradizionale baricentro commerciale europeo.

Sinergia tra ricerca e committenza pubblica

La recente riforma del Codice degli Appalti con una spinta rivolta ad attivare virtuose sinergie tra il mondo della ricerca tecnologica e quello della committenza pubblica è uno strumento che Anie, secondo Busetto, deve utilizzare con energia. La federazione sosterrà con forza su questo terreno i suoi associati nella consapevolezza che una parte consistente del business per diverse imprese Anie è legato al meccanismo degli Appalti Pubblici.

R&S, un punto decisivo

Infine la parte dedicata a Ricerca e Sviluppo ed Education. Il programma del presidente designato di Anie prevede un rafforzamento dei modi in cui viene affrontato questo tema che deve ottenere la massima priorità nel tavolo del Consiglio Presidenza con una assegnazione di precisa delega. Inoltre le Pmi devono essere supportate nell’adeguare la propria offerta alle nuove frontiere di mercato: Smart Grid, Smart City, Intelligent Building. Anche qui Anie deve lavorare su iniziative trasversali tra i vari comparti, una indicazione che riguarda anche il rapporto con il mondo delle Università e delle scuole tecniche.Sin qui i capisaldi della strategia Busetto; ora non resta che attendere il suo piano operativo e programmatico che dovrebbe venire alla luce a sei settimane dall’eventuale nomina. Il piano sarà, nelle intenzioni di Busetto, il risultato di incontri e a un confronti con le singole Associazioni.

Risparmio energetico e smart city sono tra gli obiettivi programmatici di Anie
Risparmio energetico e smart city sono tra gli obiettivi programmatici di Anie













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