Gasdotto Tap: il sostegno di Confindustria

Trans_Adriatic_Pipeline

Il progetto del  Trans Adriatic Pipeline che trasporterà gas naturale dalla regione del Mar Caspio in Europa è un fattore di competitività per il Paese. Il Vice Presidente di Confindustria lo ha ribadito in una riunione a Palazzo Chigi con il  Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno e le parti coinvolte nella realizzazione dell’ opera

«Confindustria sostiene pienamente il progetto del gasdotto Trans-Adriatico (Tap) in Puglia. Serve, serve subito, è fattore di competitività per il Paese e assieme alle altre misure previste dalla SEN potrebbe valere 1,4 mld di euro». Così si è espresso Stefan Pan, Vice Presidente di Confindustria nel corso di una riunione a Palazzo Chigi alla presenza del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.







Dopo l’episodio dei 211 ulivi secolari espiantati la scorsa primavera lungo il tracciato a terra del gasdotto, in località San Foca, che ancora vedono contrapposti da un lato la Regione Puglia con il  Comune di Melendugno, dall’altro il Ministero dell’Ambiente e la società che sta costruendo il gasdotto, è alto il rischio di altri conflitti di competenza tra Stato e Regione, sempre legati alla scelta del sito di approdo in italia del gasdotto, che potrebbero rallentare ulteriormente i lavori di esecuzione dell’ opera. Una prossima riunione delle parti a Palazzzo Chigi è prevista per metà ottobre.

«Siamo in un momento sempre più complesso in cui dobbiamo metterci al sicuro da situazioni di blocco – ha aggiunto Pan- : Tap va nella direzione di una maggiore diversificazione geopolitica dalle fonti di approvvigionamento e questo, oltre a renderci meno dipendenti dai Paesi produttori può avere anche un impatto sull’industria nazionale, con attivazione della domanda interna. Il progetto contribuisce anche a sostenere il processo di decarbonizzazione della regione con la creazione di energia sostenibile, accessibile e sicura. Un’opportunità imperdibile che può dare una spinta ad una dinamica del Meridione che è già positiva ma che al momento vede una crescita che va consolidata».

TAP

Il Trans Adriatic Pipeline (TAP), i cui lavori di costruzione   sono iniziati nel 2016, è il progetto per la realizzazione di un gasdotto che trasporterà gas naturale dalla regione del Mar Caspio in Europa. Collegando il Trans Anatolian Pipeline (TANAP) alla zona di confine tra Grecia e Turchia, attraverserà la Grecia settentrionale, l’Albania e l’Adriatico per approdare sulla costa meridionale italiana e collegarsi alla rete nazionale.Una volta realizzato, secondo i realizzatori ,costituirà il collegamento più diretto ed economicamente vantaggioso alle nuove risorse di gas dell’area del Mar Caspio, aprendo il Corridoio Meridionale del Gas, una catena del valore del gas lunga 4.000 chilometri, che si snoderà dal Mar Caspio all’Europa. L’azionariato TAP annovera le principali società del settore energetico: SOCAR, Snam, BP, Fluxys, Enagás ed Axpo .

Il tracciato del gasdotto e la sua capacità

 Con una lunghezza complessiva di 878 chilometri, TAP raggiungerà la massima altitudine di 1800 metri tra i rilievi albanesi e la massima profondità di 820 metri sotto il Mare Adriatico. Il gasdotto avrà una capacità iniziale di trasporto di 10 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, equivalenti al consumo energetico di circa sette milioni di famiglie in Europa. In futuro, con l’aggiunta di altre due stazioni di compressione, la quantità trasportata potrà essere duplicata fino a 20 miliardi di metri cubi, a fronte di ulteriori forniture disponibili nella più vasta area caspica. Grazie al cosiddetto “reverse flow” (flusso fisico inverso), in caso di interruzioni di fornitura a monte o richiesta di una maggiore capacità per volumi aggiuntivi, sarà possibile attivare il flusso contrario del gas dall’Italia all’ Europa sudorientale.














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2 Commenti

  1. La priorita’ dell’Italia e UE non è importare energia fossile gas ma produrre piu’ energia e parlo di 600 TWh in Italia (7.000 TWh in UE),senza trivellazioni o reniezioni di metano fossile.
    Dobbiamo finanziare industria-energia 4.0 levando 15 miliardi di incentivi fossili,rinunciando al Tap che è un vero trasferimento di incentivi e soldi di nostre bollette alle rendite parassitarie fossili-gas e finalmente concepire l’energia in termini di competitività pari alla tedesca e francese con riduzione delle bollette ma su un consumo doppio trainato dall’industria e trasporti.Un paese come l’Italia si è suicidato da solo producendo 200 TWh ed importandone 100 TWh solo di elettricità per non parlare del fossile che degli incompetenti vogliono sviluppare con costi pazzeschi di 10 volte un piano rinnovabile basato su acqua e mare.Nelle ipotesi piu’ care il piano SEN-Gas è di 3.435 miliardi in 30 anni contro il mio piano piu’ caro che costa 495 miliardi mettendo anche gli incentivi alle rinnovabili per 15 miliardi annui.Stiamo parlando di una differenza tra 7 e 10 volte che poi sono le cosidette rendite parassitarie di Eni-Snam-Enel-Terna.Se qualcuno mi contesta i dati e mi del bugiardo come è gia’ accaduto con Tabarelli.Clo,Enea questa volta partono le denuncie perchè se offendono me ,offendono anche il Ministro tedesco industria che mi legge in copia.
    -i recenti fatti di Enel,Ilva,Cementir in Puglia dimostrano che i monopolisti fossili non si possono piu’ arrogarsi il diritto della decarbonizzazione in Italia.Per me le loro manchevolezze concordate, fanno scattare la sostituzione del board dal Tribunale perchè per guadagnare pochi milioni non rispettano le leggi e dimostrano di non essere a conoscenza delle tecnologie piu’ sicure come il plasma in questo caso.Ci vuole poco a capire che bruciando a temperature non elevate rispetto agli 8.000°del plasma,si formano sempre i cancerogeni diossina e VOCs o composti volatili.Dato che nel processo si difendono sempre(vedi Debenedetti nel processo amianto non è cancerogeno e non è dimostrato cancerogeno,poi io non sapevo) ma noi non sapevamo l’amianto è stato tolto da Navy nel 1976 per cancro e le emissioni metano e rifiuti pericolosi sono controllate da EPA US da 20 anni a cui tutti i progettisti del mondo si attengono. L’arroganza dell’Eni poi si esprime con il libro di Clo’ presentato alla FEEM con tanto di dibattito Clo’-Descalzi a cui non posso partecipare perchè non invitato a dire la mia.Ora Clo’ che è il vero responsabile delle centrali fossili carbone in Enel e poi quelle gas in Eni non si rende conto dei 120.000 morti in piu’ del gas da Tap e poi insistono su trivellazioni,reinezioni metano che sono pratiche da abbandonare perchè innescano terremoti autoindotti e la Francia lo vieta come la Germania.
    -Le dichiarazioni del Presidente del Tap ed uno dei suoi Direttori che il Tap fossile ci porti nel mondo della decarbonizzazione è solo ridicola e da ignoranti perchè la vera decarbonizzazione(come dice la stessa Associazione di Categoria Europea del Gas) si effettua con il metano rinnovabile che non è il biogas o biometano.Noi italiani ci sentiamo presi in giro da chi sostiene tesi del matrimonio tra gas e rinnovabili che facevano parte del vecchio monopolio Eni-Snam di Scaroni, monopolio che doveva essere tagliato per sempre.Snam deve fare solo il trasportatore e se noi italiani diciamo di trasportare metano rinnovabile lo deve effettuare,altrimenti si becca una bella azione legale per pratiche monopolistiche scorettte e abbiamo avvertito in proposito Tribunali e Vestager.
    -non sono possibili azioni di compensazione del Tap perchè dovrebbero essere estese a tutta Italia e poi trasportando 10 milioni di m.3 di gas mi blocca il progetto Power to gas di ottenere i 10 milioni di m.2 di metano rinnovabile tramite power to gas immettendo 104 TWh di phs hydro anche marino
    -le compensazioni devono avvenire in modo diverso autorizzando il piano Caffese acqua energia da 3000 TWh di cui 1040 TWh vengono impiegati per produrre 100 miliardi di m.3 di metano rinnovabile
    -diffidiamo di fronte al Mise,i Tribunali interessati e l’Organo a tutela di pubblicità menzognera a multare affermazioni di petrolieri e trasportatori che il metano è pulito..ma devono dire rispetto a chi… e le aziende fossili e trasporto gas fossile come Snam se intendono parlare di decarbonizzazione,devono dire chiaramente che loro sono fossili e la decarbonizzazione con il gas fossile non si puo’ fare,è un ossimoro terribile come dire ghiacchio bollente o convergenze parallele.
    -Tap deve dire in un comunicato ufficiale la dimensione dei tubi da 48 o 52 pollici,dicendo chiaramente la conversione metrica metri e cm,scusandosi per le affermazioni di Renzi su un piccolo Tubo che è una affermazione completamente falsa.O si scusano o vengono citati per pubblicità menzognera.
    -Tap deve dire in un comunicato che rispetta le norme e sentenze TAR e deve pubblicare il suo conteggio per passare da 10 miliardi di m.3 a meno di 9 milioni di tonn dato che si converte a 0,9 altrimenti si viola la Seveso.Poi deve comunicare con Snam che è impossibile il raddoppio dato che non è autorizzata a trasportare gas russo.
    -Il Parlamento Italiano e la Corte dei Conti devono esaminare le proeizioni di costi Caffese a 30 anni,riprese dai dati tedeschi di AgoraEnergieWende che dimostrano la non economicità del Tap e della SEN fossile proposta da Calenda e Galletti e multare ENEA che doveva effettuare questi controlli o cambiare il board stesso Enea che parteggia per il matrimonio gas fossile-rinnovabili ma solo solare,trascurando deliberatamente acqua e mare.
    -Il tap ed il Governo deve dare un parere ufficiale sulla corruzione TAP dopo il caso Volonte’ alla Procura di Milano,facendo valutare alla Autorità Corruzione di concerto al Parlamento Europeo l’annullamento dei contratti con il Governo azero per corruzione e non rispetto dei diritti minimi civili in quel paese.Devonoessere annullate tutte le autorizzazioni alla costruzione sino a che il Parlamento Europeo e L’Autorità Corruzione non hanno espresso il loro parere.
    -l’acqua è fondamentale per la UE e Italia.Ora non possiamo ragionare di acqua con i finti paladini della decarbonizzazione come Enel,Eni,Snam,Ilva,Cementir che sono mossi solo da politiche di risparmiare sui costi,fregandosene delle leggi ambientali)vedi il raddoppio impossibile del Tap e non stare negli snodi e rigassificatori a 2 miglia di distanza.
    Dobbiamo dialogare con il Governo sull’acqua ma 2 Ministri ci chiudono le porte del piano acqua energia perchè a loro interessa solo far importare gas dal Tap come se noi italiani non fossimo capaci di produrre il sostituto metano rinnovabile che ha bisogna di un piano serio acqua energia per 100 anni.

    • Commento interessante e ben argomentato, anche se fuori tema rispetto all’articolo a cui si riferisce. Lo pubblichiamo volentieri, anche se concordiamo solo in parte.
      Grazie per l’attenzione

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