Fincantieri, trimestrale da record: fatturato su del 13%

Centro Fincantieri a Sestri

di Chiara Volontè ♦︎ L’azienda ha aumentato le commesse, che fanno segnare un nuovo record, soprattutto grazie all’accordo con i principali player della crocieristica

Inizio anno da sogno per Fincantieri, sia per quanto riguarda il bilancio che le nuove commesse, ai massimi storici. Il primo trimestre 2019 si chiude con ricavi a 1,38 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo del 2018 (1,2 miliardi). L’Ebitda del Gruppo al 31 marzo 2019 è a quota 90 milioni di euro (+1,12%): tale marginalità riflette il buon andamento del comparto Shipbuilding – ovvero la costruzione delle navi – con ricavi a 1,1 miliardi di euro, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Bene anche il settore Offshore e Navi speciali (ricavi a 224 milioni, con un incremento del 44,5% rispetto al corrispondente periodo del 2018), mentre Sistemi, Componenti e Servizi registra ricavi a 170 milioni, in linea con il primo trimestre 2018.







Gli ordini acquisiti al 31 marzo sono pari a 6,5 miliardi, e segnano un record storico nel segmento cruise: infatti, sono undici le nuove navi da crociera commissionate al Gruppo, da cinque differenti brand (Oceania, Regent Seven Seas Cruises, Viking, MSC, Princess). Il carico di lavoro complessivo si attesta a 34,3 miliardi di euro (circa 6,3 volte i ricavi del 2018), di cui 30,7 miliardi di backlog (cioè di ordini già ottenuti ma ancora da evadere) contro i 21,8 miliardi fatti registrare nel primo trimestre 2018, con 104 navi in portafoglio; mentre i rimanenti 3,6 miliardi (5,9 miliardi al 31 marzo 2018) costituiscono il cosiddetto soft backlog (ovvero gli accordi “preliminari” con lettere d’intenti).

«I risultati del primo trimestre 2019 rafforzano la nostra posizione di azienda leader, capace di trasformare rapidamente il soft backlog in ordini fermi – ha dichiarato l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, al termine della riunione del consiglio di amministrazione durante la quale sono stati presentati i dati del primo trimestre – Questa solidità ci ritaglia un ruolo fondamentale nel Paese per il contributo pluriennale che apportiamo al “sistema”, come testimonia la sempre crescente fiducia che i nostri clienti ci riconoscono». E ritornando al settore crocieristico, che ha fatto registrare un record storico, il numero uno di Fincantieri aggiunge: «Gli ordini per le undici navi da crociera firmati in questi tre mesi si traducono in quasi 27 miliardi di euro generati a beneficio dei territori dove siamo presenti. Un dato, questo, che si commenta da solo».

«Non ci dimentichiamo delle iniziative strategiche che portiamo avanti con determinazione, sia nel settore militare che nello sviluppo di un polo di eccellenza dell’elettronica e dell’informatica – prosegue Bono – Continua inoltre l’impegno nelle attività di diversificazione coerenti con le nostre capacità ingegneristiche: vorrei menzionare l’accordo di cooperazione firmato con Eni, Cdp e Terna dal contenuto fortemente innovativo e di particolare importanza industriale».

Per quanto riguarda il debito, poi, la cifra si attesta a quota 505 milioni, contro i 494 fatti registrare al 31 dicembre 2018. Un dato coerente con i volumi di produzione sviluppati dal Gruppo e con il calendario delle consegne delle unità cruise. Sull’esposizione incide anche l’iscrizione delle passività finanziarie derivante dall’applicazione dell’Ifrs 16 (a quota 85 milioni), ovvero la normativa che disciplina il leasing.

«Questa è la fotografia di un anno che si prospetta impegnativo – conclude l’ad – ma nel quale sapremo mettere in mostra le nostre eccellenti capacità produttive e di system integration».














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