Fca e Renault verso la fusione?

Nella mattinata di lunedì 27 i vertici di Fca e Renault si incontreranno per discutere i termini dell'aggregazione, che darebbe vita ad un gruppo da 33 miliardi

Mike Manley, ad Fca Copyright Phalène de La Valette - No changes Made https://www.flickr.com/people/54329250@N04

Nella mattinata di lunedì 27 i vertici delle due case automobilistiche si incontreranno per discutere i termini dell’aggregazione, che darebbe vita ad un gruppo da 33 miliardi

 







Indiscrezioni erano state pubblicate ieri dal Financial Times. «Trattative di Fiat Chrysler per stringere ampi legami con Renault», titolava il principale giornale economico e finanziario del Regno Unito. Oggi, la conferma: i consigli di amministrazione delle due case automobilistiche si riuniranno domattina a Parigi, per discutere i termini della fusione. Accreditano il vertice Bloomberg, Reuters e il Sole 24 Ore. Al termine dell’incontro, sono attesi comunicati da entrambe le società che, secondo alcune fonti, potrebbero già annunciare l’alleanza. L’aggregazione darebbe vita ad un gruppo di 33 miliardi di euro di capitalizzazione, uno dei più importanti al mondo.

 

Fca nell’alleanza Renault-Nissan

Non è chiaro, tecnicamente, cosa accadrà. Per esempio, tramite uno scambio di capitale, Fca potrebbe entrare nell’alleanza Renault-Nissan; ma se ne sa poco. Di certo, l’avvicinamento tra le due società è stato determinato dalla necessità di realizzare imponenti investimenti nell’elettrico, nella guida autonoma, nella trasformazione digitale. Entrambe le società devono affrontare il problema del declino del diesel, sotto accusa a causa delle emissioni di ossido di azoto e pertanto ostracizzato da governi e amministrazioni locali. Inoltre, i limiti fissati dall’Unione Europea sulle emissioni di anidride carbonica e il nuovo test di omologazione delle auto, il Wltp, (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure, procedimento assai rigoroso) hanno comportato problemi sia per Fca che Renault. Questioni che si risolvono solo con stanziamenti miliardari in nuove tecnologie. Di qui la corsa alle partnership e alle fusioni.

 

Renault interessata al mercato americano

Secondo il Financial Times, l’interesse di Renault sarebbe determinato dal ruolo che Fca gioca negli Stati Uniti. Il Lingotto realizzata quasi tutti gli utili oltreoceano, lì dove Renault è praticamente assente. Inoltre, sin tratta di rilanciare l’alleanza Renault-Nissan, dopo che il supermanager brasiliano Carlos Ghosn, già ad di Nissan e poi presidente del gruppo franco-giapponese (che comprende quote minoritarie di Mitsubishi) è stato arrestato all’aeroporto internazionale di Tokyo con l’accusa di evasione fiscale.

 

Fca da mesi alla ricerca di un partner

La mossa di Fca era invece nell’aria da mesi. Al Salone di Ginevra l’ad del Lingotto Mike Manley si era espresso in questi termini con il Corriere della Sera: «Abbiamo una posizione forte e indipendente – ha affermato al quotidiano – ma se c’è un’alleanza, una partnership, una fusione che rafforza le nostre opportunità per il futuro, noi la prenderemo in considerazione».  Anche molti osservatori erano in attesa di una svolta. Tre mesi fa Giuseppe Berta, docente al dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’università Bocconi, nonché storico dell’industria e ex direttore dell’Archivio Fiat, aveva affermato che «la parte europea di Fca è in fase di smobilitazione. Sarà venduta in blocco, o fortemente ridimensionata con cessioni consecutive. Il perché è evidente: non si investe, e dopo aver distribuito miliardi di dividendi e dopo le ultime dazioni a Detroit, non ci sono più i soldi per farlo. E soprattutto, Fca sa che l’impiego di risorse nel Vecchio Continente non è produttivo». In proposito, si consiglia la lettura di questo articolo di Industria Italiana.














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