La difesa made in Europe prende il volo con Eurofighter. Leonardo protagonista

di Chiara Volontè ♦︎ Oltre 24mila posti di lavoro altamente qualificati in Italia, con più di 400 fornitori in Europa per 661 velivoli ordinati da 9 Paesi: sono i numeri del programma aeronautico gestito dal consorzio Eurofighter GmbH. L’azienda guidata da Profumo realizza circa il 36% del valore dell’intero progetto. Gli altri membri: Bae Systems e Airbus Defence & Space

Eurofighter 500 in volo a Caselle
Eurofighter 500 in volo a Caselle

Oltre 24mila posti di lavoro altamente qualificati in Italia, con più di 400 fornitori in Europa per 661 velivoli ordinati da 9 Paesi. Sono alcuni dei numeri di Eurofighter, il più importante programma aeronautico della storia industriale europea e tra i maggiori su scala internazionale. Gestito dal consorzio Eurofighter GmbH, è partecipato da Leonardo, Bae Systems e Airbus Defence & Space: una collaborazione tra Italia, Regno Unito, Germania e Spagna che ha all’attivo oltre 580.000 ore di volo. Leonardo svolge un ruolo chiave nella produzione di componenti aeronautici ed elettronici dell’avanzato caccia multiruolo (ala sinistra, flaperon esterni, parte posteriore delle sezioni di coda della fusoliera e oltre il 60% dei sistemi avionici di bordo).

«Le tecnologie per la produzione del caccia nascono in collaborazione con la forza armata, che definisce i requisiti e ci consente di restare all’avanguardia nello sviluppo di questi prodotti, che servono alla sicurezza del Paese – commenta Guido Sibona, responsabile Eurofighter Program Unit di Leonardo – C’è molta Italia nel programma Eurofighter, soprattutto per quanto riguarda la parte strutturale, i materiali compositi e i componenti elettronici, dove il nostro Paese ha dato dimostrazione di essere all’avanguardia. Questa tecnologia serve anche come ponte verso le future generazioni dei velivoli da difesa: sono un vero e proprio banco di prova per lo sviluppo delle future tecnologie e dei futuri requisiti dei velivoli da difesa».







L’azienda guidata da Alessandro Profumo è anche responsabile della linea di assemblaggio finale dei velivoli ordinati da Italia e Kuwait, situata presso lo stabilimento di Caselle a Torino. E proprio a proposito di Kuwait, lo scorso dicembre sono stati consegnati i primi due velivoli, a cui seguirà la consegna degli altri 26, come previsto dal piano «La collaborazione tra le industrie partner è stata la chiave per progredire nel progetto – chiosa Sibona – Dietro questo prodotto ci sono quattro nazioni, migliaia di tecnici, ingegneri e aziende: ciò ci consente di mantenere operativa una linea di assemblaggio finale qui in Italia. In questo modo possiamo mantenere competenze e capacità che sono peculiari dello sviluppo dei velivoli militari, con una ricaduta molto importante per Leonardo e per tutto l’indotto». Ai 510 Typhoon ordinati dai quattro paesi partner si aggiungono i velivoli di Arabia Saudita (72), Austria (15), Oman (12), Kuwait (28) e Qatar (24), per un totale di 661 aerei ordinati.

L’Eurofighter Typhoon in volo: il fiore all’occhiello dell’industria aeronautica

Leonardo protagonista del programma Eurofighter

Leonardo realizza il 36% del valore dell’intero programma, con un ruolo chiave nella componente aeronautica ed elettronica. Gli Eurofighter realizzati dall’azienda per la Forza aerea del Kuwait saranno i primi velivoli equipaggiati con il nuovo radar a scansione elettronica Aesa

Leonardo realizza circa il 36% del valore dell’intero programma, con un ruolo chiave nella componente aeronautica ed elettronica. Gli Eurofighter realizzati dall’azienda per la Forza aerea del Kuwait saranno i primi velivoli equipaggiati con il nuovo radar a scansione elettronica Aesa (Active Electronically Scanned Array), che ne incrementa capacità e prestazioni, portando ai massimi livelli le tecnologie industria aeronautica.

«In questa configurazione del velivolo Eurofighter, la più avanzata mai prodotta, c’è una componente tecnologica importante: il velivolo viene equipaggiato con un sensore radar a scansione elettronica che rappresenta un salto tecnologico importante – conclude Sibona – La sfida tecnologica è proprio l’integrazione con la nuova bionica e la nuova sensoristica». Nel quadro di accordi di partership a lungo termine, Leonardo è responsabile del supporto e della manutenzione avionica per le flotte della Royal Air Force e dell’Aeronautica Militare italiana e, in collaborazione con Airbus, per le flotte tedesca e spagnola.

 

Eurofighter, l’avanguardia tecnologica della Difesa e dell’industria aeronautica

Il velivolo è dotato di sistemi avionici attivi e passivi, che gli consentono di avere una capacità di attacco superiore e ne assicurano l’operatività net-centrica

Il velivolo è dotato di sistemi avionici attivi e passivi, che gli consentono di avere una capacità di attacco superiore e ne assicurano l’operatività net-centrica. Attraverso il consorzio Euroradar, Leonardo fornisce il radar Captor-E a scansione elettronica (Aesa – Active Electronically scanned Array) e sta sviluppando l’Aesa Ecrs Mk2, il più avanzato sistema radar riconfigurabile al mondo mai realizzato per un velivolo da combattimento, che verrà integrato sugli Eurofighter Typhoon da Bae Systems.

Il Typhoon è equipaggiato con un sistema di ricerca e tracciamento all’infrarosso (Pirate), che consente di rilevare e tracciare simultaneamente bersagli singoli o multipli in un ampio e complesso campo di osservazione. Il Pirate è realizzato dal consorzio internazionale Eurofirst, sotto la guida di Leonardo. Con una suite completa di misure e contromisure elettroniche, il sistema di auto-protezione Praetorian Dass (Defensive Aids Sub-System) rafforza la capacità del Typhoon di eludere e ingannare minacce aria-aria e terra-aria sempre più evolute. Il Praetorian Dass è sviluppato dal consorzio Eurodass sotto la guida di Leonardo.

 

Il consorzio Eurodass e il Praetorian Dass

Oltre 24mila posti di lavoro altamente qualificati in Italia, con più di 400 fornitori in Europa per 661 velivoli ordinati da 9 Paesi. Sono alcuni dei numeri di Eurofighter, il più importante programma aeronautico della storia industriale europea e tra i maggiori su scala internazionale. Gestito dal consorzio Eurofighter GmbH, è partecipato da Leonardo, Bae Systems e Airbus Defence & Space: una collaborazione tra Italia, Regno Unito, Germania e Spagna che ha all’attivo oltre 580.000 ore di volo.

Eurofighter Typhoon è costruito sulla forza di quattro nazioni: Regno Unito, Italia, Germania e Spagna. La tecnologia collettiva per l’aerospazio e la difesa leader a livello mondiale è realizzata nel Consorzio Eurodass, guidato da Leonardo e composto da Elettronica, Indra e Hensoldt. Questa partnership ha e continua a progettare, sviluppare, produrre e supportare il sottosistema Praetorian Defensive Aids Sub-System per l’Eurofighter Typhoon. In quanto sistema integrato, Praetorian migliora notevolmente la capacità di sopravvivenza di Typhoon, consentendo libertà d’azione anche in teatri complessi, congestionati e contesi.

Praetorian Dass comprende una suite completa di misure di supporto elettronico (Esm), contromisure elettroniche (Ecm) e avviso di avvicinamento missilistico (Maw). Fornisce protezione contro le minacce aria-aria e terra-aria monitorando e rispondendo in modo proattivo all’ambiente operativo, rilevando e valutando le minacce e avviando contromisure appropriate alla massima portata. Praetorian si integra con i restanti elementi del Typhoon Defensive Aids System (Das), vale a dire il Defensive Aids Computer (Dac) e il Chaff and Flare Counter-Measures Dispensing System (Cmds), per garantire una protezione end-to-end.

 

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 2 febbraio 2022)














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