Presente in Nigeria dal 1962, sia con attività onshore che offshore, la multinazionale italiana rinforza ulteriormente la partnership con le autorità locali.
Nei giorni scorsi NNPC (Nigerian National Petroleum Corporation) e Eni, attraverso le controllate Nigerian Agip Oil Company (NAOC) e Nigerian Agip Exploration (NAE), hanno siglato un accordo di cooperazione (Memorandum of Understanding, MoU) che promuove nuove attività in grado di contribuire in misura significativa allo sviluppo economico e sociale in Nigeria. La firma è avvenuta a Roma tra l’AD di Eni, Claudio Descalzi e il Ministro di Stato per le Risorse Petrolifere e Presidente del Board della (NNPC), Dr. Emmanuel Ibe Kachikwu.
iPer quello che riguarda il settore upstream, il memorandum prevede l’intensificazione delle operazioni di produzione oil e gas con un maggiore focus alle attività di sviluppo e esplorazione nelle zone di operazione onshore, offshore e Ultra Deep Water. Nel settore raffinazione, le parti hanno definito i termini della cooperazione per la ristrutturazione e l’ampliamento della raffineria di Port Harcourt mentre per quel che riguarda la generazione di energia, l’accesso alla risorsa verrà ulteriormente ampliato dal raddoppio della capacità di generazione dela centrale Okpai IPP tramite lo sviluppo accelerato della Fase II, che la renderà una delle più grandi centrali a ciclo combinato di tutta l’Africa.
Infine, il memorandum pone le basi per la valutazione dell’affidabilità della rete elettrica nazionale, e per la stima dei progetti di energia rinnovabile più efficienti, in modo da assicurare l’accesso all’energia anche nelle zone più remote del Paese. Nel 2016 la produzione di idrocarburi in Nigeria in quota Eni è stata di 125.000 barili di olio equivalente.
