Duferco: nuovo laminatoio travi a San Zeno Naviglio (con Sms Group)

La società siderurgica guidata da Antonio Gozzi continua a investire. Il nuovo impianto si propone di coniugare la sostenibilità ambientale e sociale con quella economica, attraverso l’innovazione tecnologica

Antonio Gozzi, presidente di Federacciai e presidente e amministratore delegato di Duferco Italia Holding. Secondo Gozzi, la premier Giorgia Meloni ha fatto bene con il Piano Mattei (partenariato economico, energetico e sociale tra l’Italia e gli Stati Africani): è un modo per abbassare il baricentro degli equilibri decisionali europei. Oggi, infatti, questi sono troppo sbilanciati a Nord, verso Paesi che puntano alla deindustrializzazione del Vecchio Continente, sotto il peso della finanza speculativa e dell’estremismo green.

«Il nuovo laminatoio travi a San Zeno Naviglio (Bs) aumenterà significativamente la competitività» dice Augusto Gozzi, consigliere di Duferco. «E rappresenta la solida base per una strategia a lungo termine, coniugando la sostenibilità ambientale e sociale con quella economica, attraverso l’innovazione tecnologica e la massimizzazione delle opportunità del mercato».

E’ stato firmato alcune ore fa il contratto con Sms per la fornitura del nuovo impianto; presenti Antonio Gozzi presidente di Duferco Italia Holding e Franco MonteferrarioThomas Massmann executive vice president Sms Gmbh e Marco Asquini ceo di Sms Group spa.







Sarà Sms Group a realizzare il nuovo laminatoio travi. L’impegno è di realizzarlo in meno di due anni e di avere un rapido ramp-up, mettendo a fattor comune il consolidato know-how di Sms su impianti di questa tipologia e l’expertise del personale tecnico della divisione acciaio di Duferco nella produzione di travi. Il nuovo laminatoio, integrato con l’acciaieria di San Zeno Naviglio, doterà Duferco, unico produttore nazionale di travi, di un sistema estremamente efficiente nel cuore del mercato del consumo italiano ed europeo. L’impianto sarà realizzato con le più moderne e innovative tecnologie disponibili, mettendo al centro del progetto digitalizzazione, intelligenza artificiale e automazione, sia nella produzione che nella logistica. L’investimento complessivo, con capannoni e infrastrutture, sarà pari a 180 milioni di euro e creerà a regime nuova occupazione diretta di 150 addetti, senza considerare l’indotto. La complessiva capacità produttiva di laminazione del gruppo raggiungerà il milione e mezzo di tonnellate di prodotti lunghi.

L’obiettivo è massimizzare il livello di servizio a ogni cliente e l’efficienza complessiva del processo (best cost producer), con l’ambizione di creare un modello di fabbrica smart sempre più sostenibile, a bassissimo impatto ambientale e a elevatissimo grado di sicurezza sul lavoro.

L’intero fabbisogno di energia elettrica del nuovo laminatoio sarà infatti coperto da energia totalmente prodotta da fonti rinnovabili grazie al primo green ppa a lungo termine sottoscritto da una società siderurgica in Italia. Si realizzerà così il primo impianto siderurgico integralmente alimentato da energia verde.

Il forno di riscaldo sarà prodotto dalla italiana Forni Industriali Bendotti e sarà dotato di bruciatori di nuova generazione a idrometano, con la possibilità di utilizzo di idrogeno come combustibile, contribuendo così alla ulteriore decarbonizzazione del ciclo di produzione.














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