Diacetti: quali nuovi business faremo sulla Nuvola di Roma

L'ingresso alla Nuvola di Fuksas
L'ingresso alla Nuvola di Fuksas

di Claudio Barnini ♦ Investimenti, progetti, richieste al prossimo sindaco di Roma: parla Roberto Diacetti, presidente di Eur. Che assicura: la Nuvola di Fuksas è quasi pronta.

Quando pensiamo a un futuro radioso lo immaginiamo con il sole splendente e senza nuvole. Ma c’è una persona, invece, che si augura che sul proprio orizzonte ce ne sia almeno una di nuvola, ben salda, e a lungo. Perché proprio questa Nuvola rappresenta la sua scommessa vincente. È Roberto Diacetti, presidente di Eur, società per azioni costituita nel marzo del 2000 per trasformazione dell’Ente Eur, istituito nel 1936 per ospitare l’Esposizione Universale di Roma del 1942. Oggi è una controllata al 90% dal ministero dell’Economia e al 10% dal Comune di Roma. Si occupa della gestione e della valorizzazione del patrimonio mobiliare e immobiliare di sua proprietà all’interno del quartiere romano dell’Eur. Diacetti, 42 anni, ne è presidente dal settembre 2015, ma è manager di lungo corso: ha ricoperto incarichi importanti, come direttore generale dei Mondiali di nuoto nel 2009, amministratore delegato di Risorse per Roma spa, amministratore delegato di Atac. È stato anche vicepresidente di Asstra, componente del consiglio direttivo di Confservizi e della Giunta esecutiva di Unindustria Roma. Dal 2007 è docente a contratto di Programmazione e Controllo all’Università di Cassino. Ma oggi la sua scommessa si chiama Nuvola e, più in generale, il rilancio dell’Eur e del turismo congressuale della capitale.







Roberto Diacetti
Roberto Diacetti

Domanda. Lei ha parlato spesso di Eur 2.0. Che cosa intende esattamente?

Risposta. L’apertura del nuovo centro congressi La Nuvola è parte di un progetto di rilancio e di innovazione molto più ampio, che ha l’obiettivo di posizionare Roma nella top five delle destinazioni congressuali mondiali. Costruire in questo quadrante della città un’offerta turistica che sia complementare a quella del centro-storico e che sappia guadagnare una importante quota di mercato in un segmento, quello della meeting industry, molto interessante in termini di ricchezza generata e sviluppo del territorio, è la nostra vision.
D. Ma in che cosa si distingue questa offerta?
R. È integrata con standard qualitativi di livello internazionale, in cui La Nuvola, con il luxury hotel da 439 stanze La Lama, Palazzo dei Congressi, Palazzo dello Sport e le altre realtà convegnistico-espositive presenti nel Pentagono, lavoreranno in sinergia operativa per fare dell’Eur un business district all’avanguardia, orientato a una dimensione multipla dove convivano insieme la gestione e conservazione del patrimonio storico-architettonico, ma anche il turismo business, l’entertainment, le leisure activities e i grandi eventi, strizzando un occhio a Roma 2024.
D. Con quale rapporto con il resto?
R. Sarà un Eur 2.0, che può aiutare a esprimere con un messaggio efficace questa nuova immagine che ci proponiamo. L’operazione colloca la tutela del patrimonio in un quadro di sviluppo dinamico dell’area, tenendo ben presenti due finalità che devono essere contemperate: la valorizzazione degli interessi che siamo chiamati dai nostri azionisti a conseguire e la promozione socio-culturale del territorio, perseguendo come obiettivo più generale una migliore vivibilità, anche ponendo l’Eur quale ambito urbano privilegiato per l’attuazione di progetti in field di innovazione e sostenibilità ad ampio raggio.
D. Più in generale, quanto vale e quanto potrà valere il turismo congressuale a Roma e nel nostro Paese?
R. Il turismo business (viaggi d’affari, convegni, congressi, eventi corporate, incentive) vale, a livello internazionale, qualcosa come 990 miliardi di dollari (dati Ocse Turismo 2012). Il turismo congressuale di grande dimensioni è la parte più interessante e strutturata del turismo business e pesa all’incirca un terzo dell’intero comparto. Solo questo basta a dare la misura di quanto sia importante, in termini di Pil regionale e nazionale, sviluppare questo settore di business. Inoltre, le previsioni per il triennio 2014-2016 sono di ulteriore crescita (5- 5,5% all’anno), soprattutto in Europa nel bacino del Mediterraneo.

Il complesso dell'Eur
Il complesso dell’Eur

D. E in questo scenario come si colloca la Nuvola?
R. Sarà il principale atout di Roma nei confronti dei Professional congress organizer di tutto il mondo. Sarà fortemente orientato ai mercati internazionali. La Camera di Commercio stima in 1.400 euro a evento la quota spesa da un singolo congressista. Calcolando che noi, a regime, possiamo puntare a ospitare tra i 2 e i 300mila congressisti l’anno, la potenziale ricaduta sul territorio è stimata in circa 500 milioni di euro.
D. La Nuvola di Fuksas è al centro del rilancio del turismo congressuale nella capitale. A che punto è?
R. La struttura congressuale, con il progetto di Massimiliano Fuksas, uno dei più grandi architetti italiani in campo mondiale, è in via di ultimazione. Siamo agli allestimenti. Prima della fine del 2016 vi sarà la cerimonia di inaugurazione, durante la quale mostreremo a tutti la bellezza e la funzionalità di un’opera che è già un landmark artistico per la Capitale.
D. Ma quando aprirà i battenti ufficialmente?
R. Una volta conclusi i lavori, ci sarà una fase di collaudo delle strutture da parte degli organi preposti. Il 2017 sarà l’anno della piena operatività, in cui inizieremo a ospitare congressi associativi, convention del mondo corporate ed eventi, di medie e grandi dimensioni. Sul piano dei mega congressi internazionali, da migliaia di delegati, che si pianificano con quattro-sei anni di anticipo, siamo rimasti favorevolmente entusiasmati dalla vittoria, in partnership con AiM Group International, della gara per ospitare proprio alla Nuvola Icses 2022, il meeting Internazionale di Chirurgia della Spalla e del Gomito, organizzato con cadenza triennale, che porterà all’Eur oltre 3mila delegati provenienti da tutto il mondo. Una soddisfazione che conferma il grande appeal di Roma come destinazione turistico-congressuale, capace di sbaragliare la concorrenza di altre capitali europee come Monaco e di battere all’ultimo Boston.
D. E le infrastrutture a che punto sono?
R. Per quanto riguarda i parcheggi, a servizio del Nuovo Centro Congressi, ne abbiamo già realizzati 600 che si trovano nell’area di sedime e ne sono previsti altri 550 posti nel parcheggio interrato di Piazza Sturzo, oltre a un’ulteriore quota di parcheggi pubblici. Ciò detto, vale la pena sottolineare che, dallo studio delle strutture congressuali di livello internazionale, emerge chiaramente come il principale mezzo di trasporto utilizzato sia quello collettivo, pubblico e privato (shuttle, bus, taxi), dove la domanda di sosta per il mezzo individuale diventa rilevante solo nel caso di eventi di dimensioni più contenute, a carattere locale, trovando ampia copertura nella dotazione di parcheggi nell’area del Centro Congressi e nel parcheggio di Piazza Sturzo.

Il foyer dell'Auditorium Nuvola
Il foyer dell’Auditorium Nuvola

D. Luneur e Acquario, a quando l’apertura?
R. Il 2016 è un anno decisivo per l’Eur, in cui ci aspettiamo l’apertura di queste due importanti strutture, il cui rilancio passa da due colossi del settore, rispettivamente Cinecittà Entertainment e Merlin Group.
D. L’Eur è un quartiere simbolo per Roma, ed ha una sua storia ben precisa. Pensate di aprire più spesso al pubblico e/o a eventi le vostre strutture?
R. L’Eur è ancora oggi un piano urbanistico tra i più interessanti mai realizzati e rappresenta il moderno a Roma. Mensilmente riceviamo richieste di visita da parte di Università e studiosi di tutto il mondo, a cui diamo seguito, interessati al carattere mediterraneo dell’architettura razionalista dell’Eur. Il 21 maggio scorso, anche a seguito di open house Roma a cui aderiamo, abbiamo deciso di organizzare insieme a Inps e Mibact Eur Porte Aperte, una intera giornata dedicata ai romani e ai turisti per poter visitare gratuitamente edifici, collezioni d’arte e pezzi di design del Novecento, normalmente non accessibili e visionabili perché luoghi di lavoro. Un’operazione che ha riscosso grande successo, che replicheremo certamente.
D. Giochi 2024, un appuntamento importante se Roma aggiudicarsi la sede. Una sfida anche per voi…
R. Nel corso della presentazione a Palazzo Dei Congressi della candidatura olimpica per i Giochi Olimpici 2024, tra le splendide immagini proiettate di Roma 1960 c’erano naturalmente molte suggestive immagini dell’Eur, riconosciuto quale gioiello del razionalismo mondiale, che 60 anni dopo potrebbe confermare quella straordinaria vocazione sportiva, che il Pentagono conserva. Questo perché l’Eur è stato individuato come cluster del programma olimpico di Roma 2024: il Lago dell’Eur per il Triathlon, il Palazzo dello Sport per la Pallavolo e la Ginnastica ritmica, il Tre fontane per l’Hockey e calcio a cinque paralimpico, proiettando l’Eur al centro dei grandi eventi sportivi. In attesa di vedere nel 2017 a Lima chi vincerà la candidatura, noi continuiamo a sostenere i grandi eventi sportivi, come il Grand Prix di Triathlon, che ha portato al Laghetto nel fine settimana del 20 e 21 maggio più di cento triatleti internazionali, promuovendo il grande intrattenimento sportivo all’Eur.
D. Risanamento di Eur spa: debiti saldati, ma per il futuro?
R. Lo scorso dicembre Eur ha concluso con successo la ristrutturazione del debito con il sistema bancario, attraverso cui ha potuto ritrovare l’equilibrio economico-finanziario e la certezza di avere disponibilità di risorse per portare a completamento i lavori del Nuovo Centro Congressi La Nuvola. Oggi, superata una fase difficile, guardiamo al futuro con ottimismo, fiduciosi nel rilancio della Società e in un posizionamento di successo del nostro brand congressuale nel mercato mondiale, grazie anche a un advisor di assoluto livello come Boston Consulting Group.
D. Un consiglio, o una richiesta, al futuro nuovo sindaco di Roma…
R. Coniugare una visione internazionale con i problemi della quotidianità.














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