Delphix: o della moltiplicazione virtuale dei dati

di Laura Magna ♦ Una piattaforma software che riduce tempi e costi permettendo una gestione agile dei database basata sulla replica virtuale, senza bisogno di duplicazioni onerose e che facilita la compliance con le norme UE sulla gestione dei dati.  Adottata nei settori telecom, utility e bancari ora è pronta  per la fabbrica iperconnessa di Industry 4.0 

Cosa può succedere  se un server smette di funzionare all’interno di una fabbrica? Che tutte le applicazioni che su quel server girano, si fermano con tutte le conseguenze che un potenziale rallentamento può avere, fino al blocco della produzione. Per evitare che questo avvenga ci sono due soluzioni: o dedicare a ogni applicazione un server – con tutto ciò che comporta in termini di spazi e costi – o optare per la virtualizzazione.

Cosa vuol dire? Che sullo stesso server fisico possono trovare spazio diversi server virtuali, che sono di fatto software che replicano in tutto l’hardware. Con il vantaggio di poter essere spostati, copiati e lavorati senza che l’attività di produzione venga intaccata. Il cloud ha reso possibile questa evoluzione dell’informatica che oggi è sempre più as-a-service, come si dice in gergo.







Ora immaginiamo di poter virtualizzare anche le informazioni, che sono un elemento vitale e creativo di valore nella fabbrica iperconnessa: immaginiamo cioè di poter spostare i dati in ambienti virtuali e altamente sicuri, senza doverli duplicare fisicamente. In tutti i business, sempre più digitalizzati, il reparto It deve occuparsi di sviluppare, rilasciare e manutenere servizi innovativi e di farlo in maniera continuativa. E non può riuscirci se non è agile. Ecco che nasce il concetto di data-as-service, che è il core business di Delphix, colosso IT californiano sbarcato in Italia tre anni fa. Dopo aver aiutato i grandi gruppi dei settori telcom, utility e bancario a eliminare i colli di bottiglia nella gestione dei dati, ora punta sull’industria. Un comparto che entro un anno dovrà adeguarsi, dal maggio 2018, ai dettami della General Data Protection Regulation (GDPR), il regolamento europeo che prevede che i dati di qualsiasi azienda siano invisibili e gestiti nel rispetto delle regole.

Come funziona la virtualizzazione dei dati

Delphix si definisce l’unica azienda al mondo in grado di fornire il servizio di virtualizzazione dei dati insieme al loro mascheramento e Mauro Trione è il Regional Vice President Sales Southern EMEA della società ai cui servizi si affidano già 300 gruppi in tutto il mondo e un terzo delle imprese censite nella classifica Fortune 100. Di cosa si tratta è lo stesso Trione a spiegarlo. «Delphix sta cambiando in modo sostanziale i metodi con cui le aziende gestiscono e utilizzano i dati durante il loro processo di trasformazione digitale. All’It spetta il compito di sviluppare e rilasciare le applicazioni necessarie all’azienda in un flusso continuo in cui il fattore tempo è fondamentale. Anche per i dati le aziende hanno creato ambienti di sviluppo e test del tutto identici a quegli produttivi (una scelta simile a quella di duplicare fisicamente i server, ndr). Noi, attraverso un software, effettuiamo una sola copia virtualizzata dei dati di produzione, mascherando anche le informazioni sensibili: un unico repository sempre aggiornato, al quale si accede ogni volta che è necessario, per effettuare tutte le funzioni di non produzione (per esempio test, collaudo ecc) senza intaccare la produzione».

Per l’azienda avere i data-as-a-service significa avere un software che si collega a un ambiente di produzione e rende disponibile qualsiasi database in un ambiente virtuale a chiunque ne abbia bisogno, e fa in modo che chi lo gestisce abbia la percezione di maneggiare il dato originale e non una sua copia. «I dati che dovevano essere gestiti senza rallentare la produzione andavano in precedenza copiati in ambienti di non produzione (sviluppo, test, collaudo), per tante volte quante erano le operazioni da compiere su di essi. Con un impatto non banale in termini di infrastrutture a partire dallo storage», continua Trione: «Virtualizzarli vuol dire spostare queste copie in ambienti virtuali e dare agli utilizzatori tool per gestirli al meglio».

Mauro Trione Regional Vice President Sales Southern EMEA Delphix

Il cambiamento digitale di telecom e banche

Gli esempi di questa applicazione si trovano oggi soprattutto nei settori bancari e delle telecom. Trione prende a prestito proprio una situazione reale di una grande banca per spiegarci nel dettaglio i vantaggi della virtualizzazione dei dati. «Poniamo che questa banca abbia cambiato sistema di home banking e che questo sistema non sia soddisfacente. Normalmente, per metterlo a punto dovrebbe seguire il processo standard: dare all’IT ambienti fisici di non produzione dove testare l’home banking. In questi ambienti viene duplicato per le volte che è necessario il database dei clienti della banca, per fare un esempio, e con quei dati reali l’It testa il sistema. Nel frattempo sono costretti a rimettere online il vecchio sistema e per avere il rilascio della nuova applicazione con la messa a punto possono trascorrere anche sei mesi. Con Delphix i tempi per avere l’home banking funzionante sarebbero stati dell’80% più veloci». Una manna per un mondo dell’industria dove il tempo è sempre più la leva su cui costruire un vantaggio competitivo.

«Delphix si rivolge a tutti i settori, perché aiuta le aziende, anche quelle produttrici di macchinari, a gestire le loro applicazioni. In particolare nel mondo della manifattura, Delphix aiuta i produttori di macchine e prodotti a gestire il proprio ERP se questo viene gestito con SAP. Per esempio la Procter & Gamble usa Delphix per ridurre il time-to-market, la complessità e i costi dei propri progetti SAP». In altre parole viene reso snello l’Enterprise Resource Planning, il sistema di gestione che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda (vendite, acquisti, gestione magazzino, contabilità ecc.).

Uuna videata dalla piattaforma Delphix

Chi usa la virtualizzazione dei dati nel mondo

Fondata nel 2008 da Jedediah Yueh, già creatore di Avamar (poi acquisita da Emc), nel 2016, anno di forte crescita per Delphix,  la piattaforma dati dinamica ha registrato circa 80 milioni di dollari di fatturato con un incremento del 40% rispetto l’anno precedente nelle operazioni commerciali con clienti del valore superiore a 1 milione di dollari, e un incremento dell’80% con clienti del valore massimo di 500.000 dollari.

«Delphix collabora con tre delle principali banche statunitensi, otto delle più grandi compagnie assicurative e tre dei cinque maggiori retailer», dice Trione a Industria Italiana. Nomi come quelli di Metro Bank, la Nasa e l’esercito Usa. Ma anche JP Morgan Chase, DirecTV, Fannie Mae, HP e centinaia di altre aziende  che si rivolgono a Delphix per risolvere sfide molto complesse relative ai dati, che comprendono diversi proprietari e una richiesta sempre maggiore in termini di esigenze e volume. «Questi clienti sanno che con la nostra piattaforma, lavorando sulla gestione delle applicazioni, possono velocizzare fino a 100 volte i tempi di rilascio delle applicazioni, di 10 volte quelli di migrazione sul cloud e ottenere un ritorno sull’investimento quasi immediato, con risparmi sull’acquisto di storage anche del 90%».

Fastweb, tra i clienti Delphix

In Italia: l’esempio di Fastweb, Telecom, Enel

In Italia se ne serve per esempio Fastweb. «In particolare, Delphix aiuta Fastweb a velocizzare il time-to-market dei prodotti e dei servizi, riducendo i tempi di fornitura da più di una settimana a un paio d’ore. Grazie a Delphix, Fastweb inoltre ha migliorato la qualità dei dati consentendo ai team di sviluppatori di individuare più bug e più velocemente nel corso del ciclo di sviluppo. Al tempo stesso, Delphix ha contribuito a tagliare i costi di archiviazione di Fastweb dell’80%», continua Trione.
I primi clienti italiani sono stati i grandi gruppi come Telecom o Enel e diverse banche, tutti con business prettamente basati sul flusso delle informazioni.

In Europa, la necessità di adeguarsi alle nuove norme potrà funzionare da driver di crescita per Delphix. «La GDPR imporrà a tutte le aziende di tutti i settori e non solo a quelle di grandi dimensioni, ma anche a quelle piccole e medie di mascherare i dati, ma anche di garantire conformità, indipendentemente dalla loro mole. Se non rispettano la normativa rischiano di pagare multe fino al 4% del fatturato ».

Non a caso Delphix in Italia ha già chiuso un accordo con un distributore di Itc, Computer Gross, che fattura oltre un miliardo di euro e ha una rete di 12250 rivenditori, e che potrà «fornire queste competenze a partner molto più radicati sul territorio e quindi più vicini all’industria rispetto a quelli che abbiamo servito finora. Il prossimo obiettivo è rendere il nostro software disponibile per le Pmi». In base all’accordo Computer Gross sarà unico distributore a fornire soluzioni Delphix in Italia e lo farà proprio attraverso il canale dei rivenditori.

Prossimo obiettivo il settore manifatturiero

Le applicazioni in ambito manifatturiero sono potenzialmente molto interessanti. «L’industria oggi deve essere efficiente per sopravvivere a un mercato competitivo e globale. Non può permettersi di avere un IT lento. Basti pensare alla digitalizzazione che sta toccando le Pmi: hanno virtualizzato, scelto sistemi in cloud, usano Amazon Web Services, gestiscono IT con costi bassi e con un sistema sempre più veloce, ma hanno ancora il problema dei dati. Hanno abilitato l’IT a essere rapida ma se non mettono a regime una politica di gestione dei dati possono avere colli di bottiglia. È come avere una Ferrari e usarla su una strada sterrata di campagna. Noi forniamo l’elemento mancante a completare il processo di digitalizzazione ed efficientamento dell’IT per gestire applicazioni e non avere problemi», prosegue Trione.

Delphix si è inserita perfettamente in quella che è stata negli anni l’evoluzione dell’IT, che dall’ottimizzazione delle risorse hardware in un ambiente dedicato è poi passata a un ambiente virtualizzato e infine al cloud. «Fino all’arrivo di Delphix di fatto non era mai stato gestito l’elemento dei dati. Abbiamo già detto dei vantaggi in termini di aumento della velocità e di costi, ma il maggior vantaggio in assoluto è il risparmio di tempo che le aziende necessitavano prima per creare quegli ambienti di non produzione e gestirli. Se io ho questo ambiente non fisico disponibile in pochi minuti anziché ore o qualche giorno come accadeva prima, la gestione dei dati avviene in maniera snella e le persone possono fare le attività necessarie senza aspettare le tempistiche insostenibilmente lunghe. Insomma, creo un vantaggio competitivo enorme», conclude Trione.

 














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