Con il nuovo data center di Roma Fastweb spinge su edge e Cloud Nazionale

La struttura conta su un collegamento a 10 Gb/s ed è certificata Rating 4, così da garantire la continuità dei servizi erogati

Dopo il data center di Milano, Fastweb ne apre un secondo a Roma, con l’obiettivo di rafforzare il suo posizionamento nel segmento della trasformazione digitale di aziende e Pubblica Amministrazione, alle quali erogherà servizi di cloud computing. Un mercato che oggi vale 4 miliardi di euro e che si stima crescerà del 5% nei prossimi cinque anni, spinto anche dal Pnrr, che prevede la migrazione sulla “nuvola” dei servizi della Pa.

Il nuovo data center è situato presso Tecnopolo Tiburtino, sarà alimentato al 100% da fonti rinnovabili e mette a disposizione delle aziende e delle Pa nazionali e locali servizi Ict avanzati, assicurando la massima robustezza contro gli attacchi e la continuità dei processi aziendali. La vicinanza geografica garantirà latenze ridotte, ideali per applicazioni IoT e in tempo reale.







È interconnesso alla rete a banda ultralarga di Fastweb con collegamenti fino a 10 Gigabit al secondo e al Data Center Tier IV di Milano attraverso oltre 3.000 Km di fibra ottica dedicata, aumentando ulteriormente il livello di protezione da attacchi informatici.
È inoltre certificato Rating 4, il massimo livello previsto dallo standard
ANSI-TIA che valuta la capacità di un data center di garantire la continuità, senza interruzioni, dei servizi erogati.

«I data center sono formidabili abilitatori tecnologici e grazie alla nuova impostazione alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione offerta dal Pnrr giocheranno un ruolo chiave nell’adozione di soluzioni avanzate mettendo la Pa in condizione di erogare servizi innovativi ai cittadini», ha dichiarato Augusto Di Genova, chief enterprise officer di Fastweb. «Con il nuovo ambiente tecnologico di Roma rafforziamo ulteriormente le nostre dotazioni infrastrutturali con l’obiettivo di offrire ai nostri clienti servizi digitali di ultima generazione, accessibili in modo semplice e sicuro. Un percorso testimoniato anche dalla nostra adesione al progetto Gaia X».














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