Dassault Systèmes punta al cuore delle pmi

di Marco de’ Francesco ♦ Con prodotti, come 3DExperience, che richiedono un lavoro di customizzazione minimo, si riduce e cambia il ruolo dei system integrator: meno coding, più education e business consulting. Parla Guido Porro

«Ai nostri partner, ai nostri system integrator, chiediamo di rimodulare la loro attività ». Parole di Guido Porro, ex ad della filiale italiana di Dassault Systèmes e ora dirigente corporate (Vp World Wide Value Solutions – Indirect Channel) della multinazionale francese che, dopo Sap, è la seconda software house europea. Il fatto è che una rivoluzione è in corso, e riguarda il colosso in questione e il suo ecosistema. «I prodotti – afferma Porro – sono sempre più “out of the box”». In pratica, il lavoro di customizzazione, di integrazione del software nei sistemi della azienda-cliente è ridotto al minimo. Dopo pochi giorni, è tutto operativo, quasi automaticamente. E poi sono sempre più semplici, nell’utilizzo. Sistemi complessi, che una decina di anni fa avrebbero richiesto forti competenze specifiche, sono stati semplificati al massimo. Una agilità gradita dalle pmi, che in effetti costituiscono una parte considerevole dei clienti finali della software house. Premesso ciò, in che senso i system integrator sono ancora necessari? Come è destinata a cambiare la loro attività?

 







Guido Porro, Vp World Wide Value Solutions – Indirect Channel di Dassault Systèmes

 

Come cambia il ruolo dei system integrator

Va sottolineato che i system integrator svolgono un ruolo fondamentale per il funzionamento dell’attuale ecosistema che ruota attorno alla multinazionale. «Ci sono progetti “edge” – afferma Porro – di particolare rilievo tecnologico, e di questi si occupa la struttura interna di consulting. Ma non è il nostro business model di vocazione: in genere, infatti, ci appoggiamo a system integrator, ai rivenditori locali. Tra la clientela, abbiamo aziende di primaria importanza, ma la stragrande maggioranza del fatturato lo facciamo con le pmi, ed è per questo che puntiamo sul canale indiretto (si parla di “canale indiretto” quando sono presenti livelli intermedi tra produttore e cliente finale; ndr)».

Cuore dell’offerta della multinazionale francese è la piattaforma 3DExperience, software che può essere installato sul server del cliente o fruito in cloud pubblico o privato; in un unico ambiente di esecuzione, si possono realizzare attività di progettazione 3D, simulazione avanzata, realtà virtuale e gestione del ciclo di vita del prodotto. La “democratizzazione” dell’offerta di tecnologia è parte di una strategia più ampia per la digitalizzazione delle imprese italiane. Tecnicamente, più il lavoro è semplice, e meno sono impegnati i system integrator.

Nessuno, però, immagina una riduzione del numero o dell’attività dei system integrator. «La diffusione capillare che i nostri partner hanno sul territorio, la confidenza che sono riusciti a sviluppare con la clientela anche in rapporto ai nostri prodotti, sono e saranno un asset fondamentale per Dassault Systèmes; ma il loro business è destinato a cambiare rapidamente. L’approccio basato sulle giornate-uomo da vendere per il coding, e cioè per lo sviluppo di codice in funzione dell’integrazione tra il nostro software e i sistemi presenti nell’azienda-cliente, va senz’altro ridimensionato.»

 

Il software Solidworks

Più education e business consulting

«L’education resta invece un elemento fondamentale della attività dei partner – spiega Porro -, anche perché il software è oggetto di continui sviluppi e perfezionamenti, e dunque l’aggiornamento va svolto soprattutto nell’interesse del cliente, che mira allo sviluppo di competenze innovative e competitive. Quanto ad altre attività-chiave dei partner, senz’altro quella di business consulting, e cioè quella di aiutare i clienti a condurre il proprio business nel modo più profittevole approfittando delle nostro soluzioni. Sostenerli nello sviluppo dell’innovazione è un fattore legato al Dna di Dassault Systèmes. Insomma, chiediamo ai partner di modificare la logica della loro attività, senza riduzioni ma con la ridefinizione della loro funzione».

D’altra parte, tutto l’ecosistema di Dassault Systèmes è in evoluzione, e quindi non c’è una parte di esso che possa esimersi dall’adeguarsi ai cambiamenti. «Anche il Cloud – conclude Porro – si sta dimostrando uno strumento fenomenale per la democratizzazione della nostra offerta. Consente alle pmi di disporre di tecnologie avanzate e di implementarle nel giro di pochi giorni o addirittura di poche ore. Permette a piccole aziende l’avanzamento dei sistemi innovativi basato su progetti non annuali ma mensili. In definitiva, le barriere di ingresso a soluzioni innovative si sono abbassate ad un livello impensabile, solo qualche anno fa, anche dagli stessi addetti ai lavori».














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