Da Assolombarda il progetto #ItaliaMeccatronica

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di Paolo Del Forno ♦ Dalla zona più importante  per l’economia italiana parte un progetto per rivoluzionare la percezione della meccatronica, che è il segmento vitale del manifatturiero. Non conta solo essere meccatronici, ma anche essere chiamati cosi 

Quanto è importante la meccatronica per l’industria italiana? La meccatronica è il settore manifatturiero in cui convergono  la meccanica, l’elettronica e l’informatica: vale a dire la meccanica del futuro. Parliamo innanzitutto dei valori economici, partendo dalla metalmeccanica nazionale, valutata nella sua interezza: secondo i dati di Federmeccanica è un settore che nel 2016 ha registrato una crescita della produzione del +2,4%. Gli occupati in Italia sono circa 1.600.000, e il nostro Paese risulta secondo in Europa dopo la  Germania.

L’industria metalmeccanica italiana produce ricchezza, misurata come valore aggiunto, per circa 100 miliardi di euro, 60 miliardi di euro di interscambio. Circa l’80% della produzione metalmeccanica, classificata sulla base delle spese sostenute in ricerca e sviluppo, è definita ad alta e medio/alta tecnologia. È un settore che, su base nazionale, esporta beni per 200 miliardi di euro. La Lombardia è la regione  col numero più elevato di aziende del comparto (44 mila unità locali), seguita dal Veneto (20 mila unità locali) e dall’Emilia Romagna (19 mila unità locali) .







Questo primato della Lombardia si attesta sul territorio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, dove opera il 37% delle unità locali metalmeccaniche lombarde e ben il 10% di quelle italiane. Assieme rappresentano quasi la metà (46%) delle imprese manifatturiere dell’area. Si tratta, per questo comparto di ben 16.000 imprese. In esse lavorano 151.000 persone, pari al 32   % degli addetti delle unità locali metalmeccaniche lombarde, vale a dire il 9 % di quelle italiane, il 49 % degli addetti delle unità locali manifatturiere dell’area e il 9  % degli addetti del totale delle unità locali dell’area.

Completa la carta d’identità dell’ambito territoriale delle imprese metalmeccaniche  di Assolombarda Confindustria Milano, Lodi, Monza e Brianza il suo valore per l’export: quest’anno è stato di 24 miliardi di euro, pari al 39 % dell’export delle imprese metalmeccaniche dell’intera regione, il 12 di quelle italiane, il 49 % dell’export delle imprese manifatturiere dell’area.

La realtà e la percezione

La risposta alla domanda iniziale, quanto sia importante il valore strategico di questo comparto è a questo punto presto data: per l’industria nazionale nella sua componente intera, ma soprattutto perché rappresenta un settore ad alta e medio/alta tecnologia, il comparto metameccanico è importantissimo, sia nel presente sia nel futuro che guarda a Industry 4.0. Ma esiste la consapevolezza di questo valore strategico, e soprattutto si percepisce la novità del cambiamento in atto in  questo settore produttivo, l’evoluzione dalla meccanica alla meccatronica? Secondo una indagine presentata da Assolombarda Milano, Lodi, Monza  e Brianza, la risposta è no.

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 Il campione chiamato a definire in un parola la metalmeccanica è ricorso nella Top 10 a termini come fabbrica, operaio, ferro, catena di montaggio. Si tratta di raffigurazioni molto tradizionali, che rendono il gap notevole con una realtà in trasformazione verso altre forme produttive.

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Questa immagine viene ribadita anche quando la richiesta è quella di definire un aggettivo rappresentativo del comparto. Primeggia “pesante”, poi “sporco”, “sfruttato” e poi giù fino a “poco sicuro”. Emerge quindi con chiarezza dalla ricerca di Assolombarda che  «L’immagine e la reputazione delle imprese metalmeccaniche sono ancorate ad una visione tradizionale e arcaica del settore che non riflette assolutamente l’evoluzione compiuta dalle imprese che vi operano ».

Il progetto #ItaliaMeccatronica

Come superare questo gap? Per usare le parole di Diego Andreis, Presidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda, Vicepresidente Federmeccanica e Presidente CEEMET, la Federazione delle imprese europee attive nei comparti della meccanica, dell’ingegneria e della tecnologia   «dobbiamo evolvere dalla Metalmeccanica alla Meccatronica, la meccanica del futuro ». Con il cambio di nome deve cambiare la percezione. E’ questo l’obiettivo del progetto #ItaliaMeccatronica, progetto strategico sviluppato dal Gruppo Meccatronici di Assolombarda che mira a riposizionare un comparto chiave per l’economia nazionale. Progetto non a caso nato e portato avanti con un intendimento di valore nazionale da un territorio che è all’avanguardia per la produzione meccanica a media e medio-alta tecnologia.

Assolombarda lancia il progetto #ItaliaMeccatronica
Diego Andreis, presidente del gruppo meccatronici di Assolombarda, vice presidente di Federmeccanica, presidente del Cemet, la “confindustria” europea dei meccanici

«Il nostro comparto – spiega Diego Andreis – riveste in Italia un ruolo fondamentale non solo dal punto di vista quantitativo ma anche, e soprattutto, per la funzione strategica che assolve per la crescita del Paese e il mantenimento dei livelli di competitività dell’intero comparto industriale. L’immagine del settore è ancorata a vecchi stereotipi e alle connotazioni negative con cui è percepito il comparto metalmeccanico. E non rispecchia il valore, l’importanza e l’evoluzione compiuta dalle imprese. Abbiamo quindi avviato un piano per valorizzare la Meccatronica, vogliamo far emergere le competenze distintive delle imprese che vi operano e le molte opportunità che offriamo ai giovani».

La strategia

Per farlo l’azione fondamentale è muovere da processi e prodotti che ormai entrano quotidianamente nelle vite di tutti noi, interpellando, anche se non ce ne accorgiamo, il rapporto tra l’uomo e la tecnologia nell’era della trasformazione digitale. Quindi partire dal prodotto definito dal processo produttivo che traccia l’evoluzione da Meccanica a Meccatronica, un prodotto in cui convergono meccanica, elettronica e informatica, dove non solo c’è tecnologia, ma anche organizzazione, sicurezza, Industria 4.0. Per portare alla ribalta questa nuova conoscenza sono stati individuati quattro motori del comparto attraverso i quali spiegare la trasformazione.

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Il primo motore è rappresentato dall’Uomo Meccatronico: l’evoluzione delle imprese è merito delle competenze e del talento degli uomini e delle donne che vi operano. Il secondo motore è rappresentato dall’Impresa Meccatronica, perché il cambiamento per la prima volta non riguarda soltanto i processi produttivi, ma anche il modo stesso di fare impresa. Il terzo motore è l’Ingegno Meccatronico, ovvero il prodotto del lavoro delle aziende e dei tecnici che vi lavorano. L’ultimo dei motori, l’Universo Meccatronico, è tutto quell’ecosistema di relazioni, connessioni e valori che lega le imprese al territorio, ai cittadini, alle istituzioni, alle associazioni. Un universo di relazioni e asset intangibili che sarà mappato da Assolombarda e raccolto in un Rapporto di Comunità della Meccatronica di Assolombarda, la cui presentazione è prevista per la prima metà del 2018.

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Gli strumenti

Per valorizzare la Meccatronica bisogna quindi puntare sulle sue eccellenze, sul piano locale, nazionale ed internazionale, rilanciandone profilo ed attrattività, in particolare nei confronti dei giovani, del cui talento le aziende hanno assoluto bisogno e ai quali il comparto può offrire importanti opportunità d’impiego e di crescita. Ma vediamo quali sono gli strumenti e le prime iniziative nella quali si declina questo progetto.

 Lo spot video

Destinato a un largo pubblico e nato dalla collaborazione tra Assolombarda e la Fondazione Pubblicità Progresso, è stato realizzato uno spot video che evidenzia il cambio di paradigma del settore metalmeccanico, raccontando il passaggio dalla Metalmeccanica alla Meccatronica. Una campagna destinata a valorizzare il comparto, mostrando le opportunità che può offrire un settore che è un’eccellenza per il nostro Paese.

Sempre per   allargare l’ambito mediatico di risonanza, ma soprattutto per favorire l’ecosistema di relazioni, connessioni e competenze esistente e sostanziare i quattro motori del Progetto di riposizionamento della Meccatronica, è stato definito uno spazio virtuale, web e social, a partire dal sito dedicato 

Sito dedicato

Nella prima sezione, Meccatronica e Industria 4.0, oltre alla spiegazione dell’essenza della meccatronica, viene dato ampio spazio alla formazione. Vengono delineati i percorsi di studio e apprendimento in ambito meccatronico che coinvolgono le imprese nei canali di istruzione secondari e terziari. Tra i soggetti attivi nel territorio lombardo per la formazione dei “futuri meccatronici” si contano all’incirca 40 istituti tecnici e professionali e quattro  corsi ITS a cui si aggiunge l’offerta formativa di tre atenei. Con una elevata interattività dal pulsante “Diventa meccatronico” si accede all’elenco degli istituti lombardi divisi per specializzazione, dall’aeronautica all’ ambiente all’ energia ecc…

Mario Corsi, amministratore delegato della sede italiana di Abb, multinazionale
della meccatronica che nel nostre Paese ha competenze e centri di produzione
di rilevanza mondiale

In un’altra sezione del sito sono illustrati i punti cardine del progetto dei “Quattro motori”, mentre nella sezione aziende e persone troviamo invece una descrizione dei dati economici , con uno spazio dedicato all’  “Impresa della settimana”, dove si raccontano volta per volta, alcune delle maggiori imprese del comparto. Nella sezione invece definita “#meccatronico”, sono i tecnici meccatronici a raccontarsi. Sotto la forma semplice di Q&A  vengono esposte sinteticamente le esperienze esemplari di diversi lavoratori occupati con differenti mansioni e qualifiche nelle fabbriche del settore: ABB, Siemens, Fluid-o-Tech, Hydach, BCS. Infine la sezione “Social wall” si apre a tutti gli altri riferimenti social dell’iniziativa, dalla pagina facebook, agli account twitter e linkedin.

La meccatronica è la meccanica del futuro

Benvenuti su ItaliaMeccatronica, la pagina Facebook creata da Assolombarda per raccontare cos’è la Meccatronica

Pubblicato da ItaliaMeccatronica su Venerdì 17 marzo 2017

Primo atto : “L’ importanza di chiamarsi Meccatronici “

Il primo   atto di questa profonda e vasta impresa di conoscenza voluta da Assolombarda, quello che ha inaugurato il progetto, si è svolto al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano con “L’ importanza di chiamarsi Meccatronici “. Diego Andreis,  sul palco del Piccolo, ha tenuto le fila della manifestazione, che all’insegna dell’ hashtag #ItaliaMeccatronica si è presentata al Paese con i suoi intenti, che richiedono, per utilizzare le parole di uno degli intervenuti, il professor Stefano Moriggi – Storico e filosofo della Scienza – di «Non usare la categoria del buonsenso quando affrontiamo il discorso della tecnologia».

Panoramica+andreis
Un momento della manifestazione al Piccolo di Milano

Attraverso parole, suoni, colori, gesti, performance interattive tra robot e uomo la complessità e i caratteri della Meccatronica sono andati in scena e hanno svelato i suoi quattro motori ‘interconnessi’: l’impresa, l’ecosistema di relazioni intangibili (l’universo meccatronico), l’ingegno, l’uomo. Lo spettatore è stato immerso in una fabbrica immaginata, attraverso parole, suoni, colori, gesti. E’stata rappresentata la complessità e il carattere della Meccatronica e raccontate le trasformazioni digitali della fabbrica, mostrandone la bellezza, l’umanità e le potenzialità per il futuro e per i giovani, rappresentati nella circostanza sulla scena da alcuni studenti della Fondazione ITS Lombardia Meccatronica.

Giovani uomini e donne che hanno svelato come dalla pura osservazione della realtà circostante e dalla coincidenza fra il proprio desiderio e il sapere tecnologico abbiano scoperto la propria strada, quella della fabbrica meccatronica. Un luogo che   è  sempe meno quello sporco e alienante che l’immaginario collettivo, come abbiamo visto, ancora identifica nella sua maggioranza.  Ma un luogo nuovo,  che Andreis,  citando Oscar Wilde, ha  definito: «la fabbrica che deve produrre sì profitto, ma è anche  luogo dove la linea della forza si interseca alla linea della bellezza, dove il mondo aumentato è realtà quotidiana per consegnarci un futuro emozionante».

Robots
Anche i robot sul palco del Piccolo di Milano

Una trasformazione della fabbrica che come ha dimostrato al termine della serata lo stesso Andreis – mettendo in relazione il robot collaborativo Yumi® di ABB con una bambina attraverso un manufatto uscito da una stampante 3D – produce valore, ma soprattutto “valori”, come bellezza, inclusione, responsabilità, coinvolgimento. Altre iniziative seguiranno lungo il percorso del progetto #ItaliaMeccatronica, le citiamo solamente:” Eureka, funziona!”, “Orientagiovani meccatronico”, “Qui si fabbrica” e poi il Rapporto di Comunità Meccatronica di Assolombarda la cui presentazione è prevista per la prima metà del 2018, in cui l’ universo di relazioni e asset intangibili dell’Universo Meccatronico sarà mappato e raccolto.

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