Che cosa c’e dietro Hyperloop, il treno supersonico un po’ italiano

di Nicola Penna ♦  Tra i soci anche l’ italiana  Digital Magics di Marco Gay. Il veicolo (una capsula a levitazione magnetica dentro un tubo a bassa pressione) collegherà Chicago e Cleveland, percorrendo oltre 500 km in 28 minuti e viaggiando a 1.200 km orari, la velocità del suono. Business in forte sviluppo, che attira anche Elon Musk e Richard Branson della Virgin.

HyperloopTT, una delle società che sta realizzando il supertreno del futuro, è stata fondata dall’italiano Bibop G. Gresta e dal tedesco Dirk Ahlborn. La startup è controllata al 100% da Jumpstarter, partecipata da Digital Magics, il più importante incubatore di startup digitali “Made in Italy” attivo su tutto il territorio italiano, quotato su AIM di Borsa Italiana e che ha tra i fondatori proprio Bibop G. Gresta. Ebbene, HyperloopTT ha annunciato in questi giorni di aver avviato la prima partnership pubblico-privata per il primo studio di fattibilità per creare il primo collegamento interstatale Hyperloop Transportation Technologies tra l’Ohio e l’Illinois.

 







Il percorso del progetto di HyperloopTT

 

Gli accordi ufficiali sono statti sottoscritti con la Northeast Ohio Coordination Agency, l’ agenzia di trasporti e pianificazione ambientale e il Dipartimento dei Trasporti dell’Illinois. In questo caso il treno supersonico Hyperloop, (nel quale si viaggerà custoditi da una capsula a levitazione magnetica dentro un tubo a bassa pressione), percorrerà oltre 500 km in 28 minuti (circa 1.200 km/h), collegando Cleveland, capoluogo amministrativo nello Stato dell’Ohio, a Chicago, la più grande città dell’Illinois. La costruzione della capsula, vedi video sotto, è in fase avanzata.

 

 

 

Hyperloop Transportation Technologies

La Hyperloop Transportation Technologies, con sede in California a Culvert City, nei pressi di Los Angeles, come dicevamo, parla italiano. La startup è controllata al 100% da Jumpstarter: Digital Magics ha investito 320.000 Euro e ha l’8,69% di Jumpstarter (indirettamente 5,09% HyperloopTT fully diluited). Proprio Bibop G. Gresta,  che coordina un team di 480 ingeneri in 26 Paesi che sono attualmente impegnati  in questo progetto ha dichiarato: «Questi accordi segnano un momento storico per HyperloopTT. Per la prima volta uno stato americano sta investendo nella nostra tecnologia. È il primo grande passo verso una rivoluzione tecnologica che cambierà il modo di concepire i trasporti». Alla partnership pubblico-privata negli Stati Uniti HyperloopTT è arrivata a gennaio, dopo che il lavoro di lobbying di un gruppo di rappresentanti del Congresso provenienti da diversi Stati, tra cui Illinois, Ohio, Pennsylvania e Wisconsin, si concretizzato in una lettera al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per richiedere il sostegno finanziario alle infrastrutture per sviluppare il sistema.

 

Gresta +
Bibop G. Gresta e Dirk Ahlborn, fondatori HyperloopTT

 

Per Digital Magics, di cui Industria Italiana ha parlato qui, e che vede tra i suoi fondatori Alberto Fioravanti  ( ad Marco Gay ) , parla  Gabriele Ronchini, a sua volta fondatore e amministratore delegato di Digital Magics : «L’affermazione ‘l’innovazione rappresenta il nostro futuro’ non è mai stata più vera quando parliamo di Hyperloop. In soli 5 anni sono state oltre 800 le persone che lavorano per questo progetto visionario in tutto il mondo. HyperloopTT ha prodotto 27 brevetti, stretto 8 accordi governativi in fasi avanzate di negoziazione e oltre 40 partnership per lo sviluppo della tecnologia».

Hyperloop One, quella di Virgin

Ma HyperloopTT non è l’unica società che si sta facendo strada per realizzare questi progetti futuribili . L’idea sostenuta per la prima volta dal multimiliardario di Space X Elon Musk ha messo i piedi per terra e dalla prima fase ideativa si è arrivati, da parte di una delle società impegnate in questo progetto, la Hyperloop One, nel maggio di quest’anno, ai primi test condotti su di un binario tubolare, nel deserto del Nevada, a poca distanza da Las Vegas. Sulla pista di prova, chiamata DevLoop, lunga 500 metri con un diametro di 3,3 metri i test si sono susseguiti fino a quello più completo dell’ agosto dello scorso anno, quando la capsula passeggeri XP-1 raggiungendo la velocità di  309 km/h  ha viaggiato per 300 metri( vedi video sotto ).

 

Nel board della Hyperloop One, che ha già al suo attivo un progetto che entro il 2020 prevede la realizzazione di un sistema di trasporto veloce che collegherà Abu Dhabi e Dubai (120 chilometri) in soli 12 minuti, siede Richard Branson, che con la Virgin si qualifica come uno dei principali investitori. La decisione di mettere dei soldi nel progetto è arrivata dal patron di Virgin a ottobre dell’ anno scorso; nessuna notizia sull’entità della cifra affidata al Ceo di Hyperloop One Rob Lloyd, in precedenza in Cisco come responsabile delle vendite e della sviluppo.

 

Elon Musk

Boring, quella di Musk

Ma c’è da dire  che da parte sua il 46enne Elon Musk non sta con le mani in mano. La sua società impegnata nel progetto del treno del futuro, che è la Boring, ha ottenuto proprio pochi giorni fa  l’autorizzazione a scavare un tunnel sottorraneo nelle viscere della capitale Usa, Washington, dove far correre il suo Hyperloop. L’obiettivo del visionario multimiliardario   è quello di collegare la capitale a Baltimora, Filadelfia e poi New York. Tra la prima e l’ ultima città il tempo di percorrenza sarà di 26 minuti.

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Come funziona il treno Hyperloop

Il progetto Hyperloop è una capsula che si libra sospesa, all’interno di un tubo a bassa pressione. Così come per un aereo in alta quota, la capsula incontra meno resistenza. L’aria rimanente di fronte alla capsula viene convogliata verso la parte posteriore del tubo utilizzando un compressore, che consente di raggiungere velocità incredibili fino ad arrivare a oltre 1.200 km/h e con pochissimo consumo di energia elettrica. Il sistema è stato progettato con i massimi standard di sostenibilità, in modo da avere un minimo impatto al suolo. L’intero sistema dei tubi è infatti costruito su piloni, in modo da ridurre i costi di acquisizione dei terreni e garantire l’isolamento da condizioni climatiche e ambientali. La progettazione dei piloni è tale da rendere la struttura a prova di terremoto, nonché autosufficiente in termini energetici. Grazie ai pannelli solari posti lungo tutta la parte superiore dei tubi e grazie a un sofisticato sistema di recupero energetico, Hyperloop è in grado di produrre più elettricità di quanto ne consumi.

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2 Commenti

  1. Interesting, I would like to know more about the technique of levitation in the tube where the low pressure tractor flows.
    How do you seal the “low pressure” system in a pipe hundreds of kilometers long, for a vehicle of dimensions as important as those of a motor vehicle to which some carriages are connected?
    Furthermore, how do electric motors work, up to such high speeds?
    And how do you compensate for the centrifugal force that arises during the curves?

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