1/ Cina: i giovani di Confindustria studiano innovazione

Gli imprenditori under 40 di Confindustria si occupano del futuro là dove si costruisce, in Cina. Ecco il diario di alcuni di loro.

I Giovani Imprenditori di Confindustria volano in Cina in occasione dell’appuntamento annuale della G20 Young Entrepreneurs’ Alliance. Il Summit 2016 si svolge a Pechino dal 8 al 10 settembre e affronta due temi molto cari al movimento: disruptive innovation e smart entrepreneurship.
Il viaggio ha un duplice scopo: da una parte osservare da vicino uno spaccato della nuova Cina, superpotenza ormai cruciale per gli equilibri mondiali; dall’altra promuovere il ruolo positivo dell’imprenditoria giovanile condividendo idee ed esperienze al di fuori dei confini nazionali.
Grazie alla collaborazione con il partner scientifico Mip Politecnico di Milano Graduate School of Business, la delegazione italiana ha l’opportunità di svolgere una visita imprenditoriale nella capitale orientale del business, Shanghai. 
L’itinerario del viaggio prevede una prima tappa a Shanghai dal 4 al 7 settembre, dove i delegati approfondiranno il panorama imprenditoriale cinese attraverso seminari e workshop interattivi. Inoltre osserveranno da vicino i fattori di successo delle imprese innovative italiane e cinesi sul territorio, attraverso visite imprenditoriali ad impianti produttivi e parchi industriali.
La seconda tappa del viaggio vedrà i delegati impegnati nel Summit G20 YEA a Pechino, dove prenderanno parte alle tavole rotonde di approfondimento. La chiusura del Summit prevede la presentazione di un documento ufficiale (Final Communiqué) che raccoglie le proposte dei Giovani Imprenditori per i Capi di Stato e di Governo del G20.







locandinaDiario di viaggio

In esclusiva per Industria Italiana, alcuni di loro terranno un diario di queste giornate. Cominciamo con Luca Donelli, presidente di Yes Europe, la Confindustria Europea dei giovani imprenditori. Donelli, già presidente dei giovani di Confindustria Alto Milanese, è anche direttore marketing della sua azienda di famiglia, il gruppo Donelli, che dal 2011è attivo nel campo dei trattamenti protettivi ed estetico/protettivi dei più diversi supporti (metalli, calcestruzzo, legno, ecc…) ed opere (impianti industriali, complessi petrolchimici e chimici, centrali di produzione di energia elettrica, opere di ingegneria civile, residenziale e commerciale, ecc…).


 Il B20 al lavoro ad Hangzhou, dialoga con i capi di stato del G20

di Luca Donelli

“Toward an Innovative, Invigorated, Interconnected and Inclusive World Economy”. Questi sono gli obiettivi definiti dalla Presidenza Cinese per l’11° Summit G20 che ha avuto luogo ad Hangzhou il 4-5 settembre. È stata un’occasione importante di dialogo multilaterale per i capi di Stato e di governo delle 20 principali economie e di alcuni paesi invitati con il contributo delle Organizzazioni Internazionali.

In parallelo e nella stessa città si è svolto anche il Summit B20, un momento di sintesi del lavoro svolto durante l’anno da multinazionali ed associazioni datoriali e di consegna ai capi di Stato e di governo delle raccomandazioni definite come prioritarie per favorire crescita e occupazione.

Luca Donelli
Luca Donelli

C’ero anche io, assieme ad altri due giovani imprenditori italiani Sara Roversi ed Andrea Bos, tra gli 815 partecipanti come componente della task force Sme Development. Avendo già partecipato al Summit B20 di Antalya nel 2015, posso raccontare queste esperienza confrontandola con la precedente. Per quanto lo scenario macroeconomico non sia molto cambiato e permangano le incertezze geopolitiche, addirittura acutizzatesi in alcune aree, almeno da un punto di vista emotivo il clima è sicuramente meno cupo rispetto a dieci mesi fa quando ci siamo riuniti proprio il giorno successivo agli attacchi di Parigi. Ci sono stati, quindi, i presupposti e le intenzioni per pensare al G20 non solo come uno strumento in grado di ovviare a crisi economico-finanziarie di portata globale, ma anche di guardare al medio-lungo periodo e quindi agli stimoli dati dal COP21 ed all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Due anime in una

Partiamo dalla città, Hangzhou, che qui è da considerarsi relativamente piccola visti i “soli” 7 milioni di abitanti ed è circondata da piantagioni di tè verde, laghi e pagode. Scelta dalla presidenza cinese perché incarna le due anime del paese, che seppur legato a tradizioni millenarie è proiettato ad altissima velocità verso il futuro con realtà come Alibaba, che proprio qui è nata 17 anni fa e tuttora ha sede. Le fabbriche di alcuni settori in un raggio di 300 chilometri sono state chiuse da diversi giorni per migliorare la qualità dell’aria ed i cittadini, in ferie dal 1 al 7 Settembre, sono stati incentivati (con un miliardo di euro si dice) a lasciare la città per facilitare la mobilità dei delegati. Ne risulta una città moderna che, a eccezione di 17mila volontari estremamente ospitali, 40mila agenti supportati da tecnologie quali il riconoscimento facciale ed i partecipanti al B20 e G20, appare in larga parte disabitata ma esprime un fascino particolare la notte grazie ai giochi di luce dei numerosissimi grattacieli che si affacciano sul fiume Qiatang.

Hangzhou di notte
Hangzhou di notte

Impegno cinese

Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, ha aperto i lavori del Summit B20, illustrando il percorso intrapreso per modificare le dinamiche di crescita cinese così da focalizzarsi non solo sulla quantità (seppure nel primo semestre abbia registrato un tasso di crescita del 6,7%), ma anche sulla qualità. Ha inoltre voluto sottolineare come la sostenibilità ambientale possa dare luogo ad incrementi di produttività e l’impegno nel ridurre l’eccesso di capacità produttiva. Il Presidente Xi ha poi ricevuto il Final Communiqué del B20 come contributo del mondo delle imprese alle discussioni governative che si apriranno domani. Proprio queste raccomandazioni sono state commentante ed integrate dal panel successivo con Cristine Lagarde dell’IMF, Ángel Gurría dell’Ocse, Jim Yong Kim della Banca Mondiale ed i direttori di Wto e Unido hanno commentato il contenuto. Un tema comune è combattere i crescenti timori verso il commercio internazionale attraverso una miglior distribuzione dei benefici attraverso le piccole e medie imprese che possono accedervi utilizzando le piattaforme digitali.

Imprese e governi

Il panel successivo è stato sicuramente molto particolare. Non capita spesso di avere tre capi di stato, in questo caso di Canada, Argentina e Sud Africa, dialogare con i Ceo di Rio Tinto, Lenovo, Standard Chartered e Baidu per cercare assieme di identificare quali riforme applicare al mondo del lavoro ed al mondo della scuola così da anticipare o quantomeno adattarsi all’avanzamento tecnologico. Il Presidente Mauricio Macri ha inoltre spiegato gli interventi effettuati per ricostituire un clima ordinario in Argentina. Il Presidente Justin Trudeau ha raccontato quanto fatto per aprire il mercato cinese ai prodotti canadesi e, nel corso dei primi dieci mesi di mandato, come abbia cercato di stimolare la crescita attraverso investimenti in infrastrutture generatori di occupazione nel breve termine e competitività nel medio-lungo, sussidi alle nascite e incrementando la disponibilità economica della propria classe media. La serata si è poi conclusa con un intervento di Jack Ma, il Ceo di Alibaba, sul ruolo delle tecnologia nel favorire il commercio, anche nei paesi in via di sviluppo.

Summit al G20
Summit al G20

La seconda giornata, alla quale hanno contribuito anche il primo ministro australiano Malcolm Turnbull e i chairman delle task force, si è concentrata sul ruolo delle piccole e medie imprese e sulle misure da adottare per facilitarne l’accesso ai mercati internazionali, attraverso canali tradizionali e digitali. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di lavorare per riuscire ad accedere alle catene del valore globale, un’opportunità in grado di favorire anche l’internazionalizzazione più strutturata. A conclusione dei lavori il testimone è passato al presidente di Bdi ed attuale chairman della B20 Coalition che organizzerà il Summit B20 nel 2017. Ullrich Grillo ha così tracciato le linee guida che integrano quelle già identificate: industria 4.0, energia del futuro ed economia circolare.

In cerca di business

Giornate intense quindi, le prime di una maratona che porterà una quarantina di giovani imprenditori italiani attraverso la Cina che sta cambiando, a Shangai e Shuzou ed all’incontro con 400 colleghi in occasione del G20 Young Entrepreneurs’ Alliance Summit di Pechino. Insomma, molto altro nei prossimi giorni dalla Cina, seguite #B20, #G20 e #G20YEA per maggiori informazioni.

Grattacieli a Hangzhou
Grattacieli a Hangzhou













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