Con il 5G Ericsson punta sull’IoT cellulare

di Bruna Rossi ♦ Per cavalcare le nuove opportunità di crescita generate dalla digitalizzazione del settore, la multinazionale svedese  si porta avanti e presenta nuove soluzioni avanzate che fanno leva sulle funzionalità 4G e 5G. Obiettivo nuovi segmenti di mercato definiti come Broadband IoT e Industrial Automation IoT, che si aggiungono ai già esistenti Massive IoT e Critical IoT

Come recentemente riportato da Industria Italiana, (vedi qui) anche nel nostro Paese la multinazionale svedese sta preparando il terreno all’arrivo della nuova tecnologia 5G, attraverso partnership con player industriali, università e centri di ricerca. I focus sono sugli sviluppi nell’ ambito della manifattura, con Iot e robotica, e sulla mobilità. Entrando nel merito specifico della strategia di Ericsson in vista dell’avvento di quella che sarà una vera e propria rivoluzione per quello che riguarda la connettività, ecco in anteprima le nuove soluzioni che fanno leva sulle funzionalità 4G e 5G messe a punto per consentire ai fornitori di servizi per le telecomunicazioni di sfruttare nuove opportunità di crescita generate per la digitalizzazione del settore. Il tutto  secondo un approccio graduale che dovrebbe permettere ai service provider di rendere le funzionalità di IoT cellulare perfettamente aderenti ai casi di utilizzo attuali e futuri. E tutto questo mentre continuano a migliorare le reti LTE per prepararsi al 5G. L’obiettivo finale è consentire agli operatori mobili di raggiungere una parte più ampia del mercato IoT grazie a casi d’uso che spaziano tra diversi settori, tra cui quello automotive, quello manifatturiero e le utility.

 







IoT cellulare in evoluzione

Ericsson inscrive l’evoluzione dell’IoT cellulare all’interno di quattro segmenti di mercato: Massive IoT, Broadband IoT, Critical IoT e Industrial Automation IoT. Due di questi segmenti sono nuovi e vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti: Broadband IoT e Automation IoT. Il Broadband IoT permette di sfruttare il potenziale della banda larga mobile per l’IoT con una maggiore velocità di trasmissione dei dati e tempi di latenza inferiori rispetto al Massive IoT. Nuove e migliori funzionalità per Massive IoT e nuove soluzioni per Broadband IoT su reti LTE esistenti consentiranno di abilitare scenari d’uso sempre più avanzati grazie all’utilizzo di nuove funzioni avanzate.

Massive IoT

Un esempio di funzione avanzata per Massive IoT (che può riguardare ad esempio c la tracciabilità degli asset e lo smart metering) è NB-IoT Extended Cell Range 100 km, che estende il limite standard del segnale da 40 km a 100 km semplicemente tramite aggiornamenti software, senza modificare i dispositivi NB-IoT esistenti. Questa funzione apre enormi opportunità per l’estensione della connettività IoT anche nelle aree rurali e più remote, di cui possono avvantaggiarsi, in particolare, i settori della logistica, dell’agricoltura e del monitoraggio ambientale. Ericsson ha implementato le connessioni dati NB-IoT fino a 100 km insieme a Telstra e DISH.

Broadband IoT

Le nuove soluzioni Broadband IoT, i cui esempi di utilizzo vanno l’infotainment nelle automobili, la realtà virtuale e aumentata, i droni e i dispositivi indossabili più sofisticati, includono il rilevamento e il controllo da remoto dei droni, lo slicing della rete radio access network (RAN), l’Advanced Subscriber Group Handling e il Multi-Gigabit LTE per la connessione dati a 2 Gbps con una latenza di circa 10 millisecondi. Queste nuove soluzioni permetteranno di ampliare notevolmente la gamma di use case possibili nel settore automotive, in quello dei droni, della realtà virtuale e aumentata, dei dispositivi indossabili, nello smart manufacturing e nelle smart utilities. L’Industrial Automation IoT, invece, abilita applicazioni avanzate di automazione industriale caratterizzate da requisiti di connettività altamente esigenti (ad esempio, per la robotica collaborativa nel manufacturing), mentre il Critical IoT viene utilizzato, ad esempio, per i veicoli autonomi .

Approccio graduale in vista dell’avvento del 5G

Questo approccio graduale dovrebbe  permettere ai service provider di rendere le funzionalità di IoT cellulare perfettamente aderenti ai casi di utilizzo attuali e futuri, mentre continuano a migliorare le reti LTE per prepararsi al 5G. Con l’uso efficace di tecniche come il network slicing, i service provider possono supportare tutti e quattro i segmenti in un’unica rete, in modo da ottimizzare le risorse e sfruttare nuove opportunità di investimento all’interno dei vari settori.

L’Ericsson Mobility Report sostiene che il numero di connessioni IoT cellulari dovrebbe raggiungere i 4,1 miliardi nel 2024, con un tasso di crescita annuale del 27%. Secondo Luke Ibbetson, Vodafone Group Head of Technology R&D «Come il 4G ha segnato l’era dello smartphone, così ci aspettiamo che il 5G segni l’era dell’Internet delle cose. Negli scorsi anni abbiamo già visto una crescita straordinaria nelle possibilità offerte dalla tecnologia IoT di Vodafone, proprio grazie all’introduzione di tecnologie di rete come NB-IoT e C-V2X .» Per Patrick Filkins, Senior Research Analyst, IoT e Mobile Network Infrastructure di IDC, «Il concetto di evoluzione IoT cellulare di Ericsson supporterà gli operatori di telecomunicazione per consentire di aumentare progressivamente i casi di utilizzo anche all’interno di un singolo settore».














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