Cogne Acciai Speciali emette nuovo Minibond da 15 milioni di euro

|
Steel

I principali sottoscrittori dell’emissione sono Cassa Depositi e Prestiti – anchor investor – e Iccrea BancaImpresa. Banca Finint e Adb arranger e advisor dell’operazione

Cogne Acciai Speciali, tra i leader mondiali nella produzione e distribuzione di prodotti lunghi in acciaio inox, al carbonio e legati con sede e principale unità produttiva ad Aosta e stabilimenti in Cina, Svizzera e Messico, ha emesso un nuovo Minibond da 15 milioni di euro che è stato sottoscritto per 10 milioni da Cassa Depositi e Prestiti, anchor investor dell’operazione, e per la restante parte da Iccrea BancaImpresa (la Banca corporate del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea) e, in misura minoritaria, da altri investitori. Banca Finint e Adb Corporate Advisory hanno svolto rispettivamente il ruolo di arranger e advisor dell’operazione.







«I proventi derivanti dall’emissione – dichiara Monica Pirovano,  – verranno impiegati per supportare l’importante programma di investimenti previsti nel Piano Industriale 2019-2023 a sostegno della crescita organica e del continuo sviluppo tecnologico per affiancare ai consolidati settori dell’Automotive, del Power Generation e dell’Oil & Gas, quello strategico dell’Aerospace».

Il Minibond sarà quotato all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana, segmento dedicato alla quotazione di obbligazioni destinate ad investitori istituzionali. L’operazione, riservata unicamente ad investitori professionali, ha una durata di 7 anni (fino a giugno 2026) con rimborso amortising a partire da dicembre 2021 e cedola annua del 3,5%.

Le nuove risorse andranno a supporto degli investimenti in tema di prevenzione e miglioramento dell’inquinamento atmosferico, contemporaneamente agli interventi a supporto della crescita. In particolare, per il 2019 sono previsti nell’area Acciaieria due importanti investimenti diretti in tema ambientale che prevedono la realizzazione di una cabina fonoassorbente (dog house) per l’abbattimento delle emissioni sonore e la riduzione delle emissioni diffuse e l’ampliamento della cappa di aspirazione del convertitore Aod e delle relative tubazioni per il miglioramento delle emissioni diffuse.

«Con questa operazione – commenta Nunzio Tartaglia, Responsabile Cdp Imprese – supportiamo un’eccellenza italiana nella realizzazione di un piano di efficientamento energetico dalla forte connotazione ambientale. Un investimento, quindi, in sintonia con il nostro Piano Industriale, orientato allo sviluppo sostenibile delle imprese italiane. Grazie all’utilizzo di uno strumento innovativo come il Minibond, insieme ad altri investitori professionali possiamo sostenere il programma di crescita dell’azienda».

Gli investimenti previsti nel 2019 per le attività di efficientamento energetico e riduzione delle emissioni di Co2 si focalizzano invece sulla sostituzione dei bruciatori di vecchia generazione attualmente utilizzati con altri moderni ad alto rendimento, che permettono risparmi di consumo di gas naturale di oltre il 50% rispetto ai bruciatori installati e sull’aggiornamento dei sistemi di taglio ad ossigeno consentendo di diminuire il consumo di combustibile utilizzato nell’attività.

Il Gruppo, presieduto da Giuseppe Marzorati, impiega più di 1.400 dipendenti con un indotto di almeno altre 400 persone, ha chiuso il 2018 con oltre 600 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 60,4 milioni di euro e un indebitamento finanziario netto di 85,4 milioni.

«Cogne Acciai Speciali ha intrapreso un apprezzabile percorso sul mercato dei capitali – afferma Simone Brugnera, responsabile area minibond di Banca Finint – Con questa seconda emissione ha deciso di riproporsi nuovamente sul mercato ottenendo condizioni più favorevoli: i risultati che l’azienda ha ottenuto negli ultimi anni hanno riscontrato la fiducia di un partner finanziario di elevatissimo standing come Cassa Depositi e Prestiti, che con questa emissione ne consentirà la progressione sul mercato dei capitali a garanzia della continuità dell’importante percorso di crescita aziendale».














Articolo precedenteAutodesk Fusion 360: costi più visibili per la progettazione generativa
Articolo successivoCon Cisco – anche – la comunicazione è 4.0






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui