Che cosa c’è dietro alle due commissioni governative su Blockchain e Intelligenza artificiale

di Piero Macrì ♦ Dal quadro europeo alla politica di Luigi Di Maio e dell’intero Governo facciamo il punto sui percorsi finora delineati e sulle opportunità e potenzialità  del nostro Paese con due esperti: Giorgio Metta e Ernesto Damiani. Riusciremo a fare un passo avanti e a intercettare i finanziamenti europei. Nella commissione su I.a. nomi come il sindacalista Marco Bentivogli, il frate francescano Paolo Benanti, la super-ricercatrice Rita Cucchiara, il dirigente della StM Marco Cremonini

Ciak si gira. Sotto la regia del ministero dello sviluppo economico, 60 super esperti di Intelligenza Artificiale (Ia) e Blockchain (Bc) si sono riuniti per la prima volta attorno a un tavolo per definire obiettivi, agenda e metodo di lavoro che serviranno a mettere a punto, entro la fine di marzo, il piano strategico nazionale da sottoporre alla Commissione Europea. In buona sostanza, Governo e superesperti dovranno indicare gli interventi che l’Italia intende adottare per sfruttare benefici e opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali.

In gioco vi sono importanti finanziamenti. La Commissione Europea prevede nel triennio 2018-2020 stanziamenti pubblici e privati per un valore di 20 miliardi di euro. A integrazione degli investimenti nazionali, sono previsti 1,5 miliardi entro il 2020 e oltre 7 miliardi nel periodo 2021-2017. Finora le due commissioni hanno fatto parlare di se stesse soprattutto per i nomi coinvolti, come il sindacalista Marco Bentivogli (capo della Fim, i metalmeccanici della Cisl), il frate francescano Paolo Benanti, la super-ricercatrice Rita Cucchiara (direttore del laboratorio Cini di Intelligenza Artificiale), il dirigente della StM Marco Cremonini. La nomina di Bentivogli ha suscitato anche una polemica all’italiana, con La Repubblica che lo dipingeva come un cacciatore di poltrone. Dalle colonne dello stesso giornale con una lettera intitolata “Sono in quella commissione perché faccio il sindacalista”, è arrivata la smentita di Bentivogli, che ha spiegato come, a suo avviso, partecipare alla gestione delle rivoluzioni tecnologiche (e quindi del loro impatto occupazionale) faccia parte del core business dell’attività sindacale.







«Abbiamo le capacità tecniche e i mezzi per giocare un ruolo importante e paritario in Europa. Dobbiamo organizzarci e preparare un piano per utilizzare al meglio le opportunità di finanziamento, sia nazionali sia europee che di mercato», afferma Giorgio Metta, vice direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e membro del gruppo nazionale di esperti di Ia.

 

 

Ernesto Damiani, direttore del Center on Cyber-Physical Systems della Khalifa University di Abu Dhabi e membro del gruppo nazionale di esperti Bc aggiunge: «La definizione del Piano da sottoporre in sede europea è un passaggio importante e tempestivo. La blockchain è un game changer, un fattore di discontinuità tecnologica che sta cambiando radicalmente la natura e le modalità operative dei servizi, della manifattura intelligente e della Pubblica Amministrazione». La posta in gioco è alta, le prossime battaglie commerciali e le sfide tecniche e produttive si giocheranno intorno all’intelligenza artificiale e alla blockchain.

Il mondo si sta muovendo a velocità accelerata e se non si attivano rapidamente tutte quelle misure che possano consentire un cambiamento in tutti quei contesti dove le nuove tecnologie possono fare la differenza, si rischia di diventare progressivamente meno competitivi e rimanere fuori da importanti network internazionali. Se la cabina di regia del Piano si rivelerà all’altezza della situazione vi sono tutte le premesse perché si possano fare importanti passi avanti. Ecco in dettaglio i percorsi all’interno dei quali si realizzerà la scrittura della via italiana al digitale.

 

Andrea Cioffi, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’Industria

L’Italia si candida ad ospitare un laboratorio europeo di Ia in stile Cern

«L’Italia – ha dichiarato Andrea Cioffi, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’Industria – punta ad avere un ruolo di avanguardia in Europa su settori strategici come Ia e Bc. Il nostro contributo, dal punto di vista culturale e scientifico, può essere davvero determinante. Se l’Europa vuole imporsi in modo efficace e alternativo rispetto ai giganti Usa e Cina, serve però avere un approccio unitario e compatto. L’Italia siederà al tavolo sullo stesso piano degli altri Paesi dell’Unione e farà sentire la propria voce. I rapporti devono essere franchi e diretti. Siamo stati i primi, del resto, a supportare formalmente il Claire-AI, iniziativa che nasce dalla volontà dei ricercatori delle università europee di confederarsi per creare un laboratorio europeo sull’Ia sul modello del Cern. Ci candidiamo a ospitare tale laboratorio e a diventare punto di riferimento per queste tecnologie».

Alleanze europee in blockchain

La call to action del Mise formalizza l’adesione dell’Italia alla European Blockhain Partnership siglata nell’aprile del 2018. L’iniziativa – sottoscritta da 28 Paesi europei – ha dato vita a una sorta di Magna Carta della Bc i cui principi ispiratori nascono dalla volontà di creare servizi digitali basati su registri distribuiti e decentralizzati. Garantire interoperabilità, standard e convergenza in termini di regolamentazioni nazionali; rafforzare la collaborazione nella ricerca, promuovere una concorrenza equa per favorire nuovi modelli di business. Sono questi i presupposti della dichiarazione sottoscritta a livello europeo.

L’azione del Governo si è poi estesa con la partecipazione a Med 7, il gruppo costituito a dicembre 2018 da sette Paesi del Sud Europa (Italia, Cipro, Francia, Grecia, Malta, Portogallo e Spagna) per l’agevolazione di interventi in materia di Bc. «Il nostro impegno – aveva dichiarato in quell’occasione Luigi Di Maio – è rivolto a rendere l’Italia un Paese leader nello sviluppo e nella sperimentazione della Bc, nel bacino Mediterraneo e in Europa». Sarà, ma al momento è la piccola Malta ad essere la punta avanzata di Bc in quanto primo paese europeo ad aver già creato un framework legislativo dedicato a Dlt e criptovalute.

 

Il Ministro del lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio (foto di Mattia Luigi Nappi)

Ia per competere in uno scenario industriale e tecnologico globale

Altrettante iniziative sono state avviate per lo sviluppo del mercato Ia con il proposito di stimolare la capacità tecnologica e industriale europea, creare occupazione qualificata e nuovi modelli di business; affrontare le sfide socioeconomiche emergenti e modernizzare i modelli nazionali di istruzione e formazione. Last but not least, predisporre un contesto regolamentare adeguato, basato su diritti e valori fondamentali dell’Unione e su principi di trasparenza e accountability. Un’azione coordinata coerente con quanto espresso in sede europea l’aprile scorso per far sì che ogni Paese si organizzi con un piano di interventi straordinario orientato a garantire l’adozione dell’Ia in tutti i settori economici.

«L’intelligenza artificiale sta diventando un asset importante per competere negli scenari industriali/tecnologici globali», afferma Giorgio Metta. «Gli investimenti dei due grossi blocchi, Nord America e Asia (principalmente Cina) sono immensi. Si pensa che le prossime battaglie commerciali nonché di capacità tecnica/produttiva si giocheranno intorno all’intelligenza artificiale con le sue ramificazioni nella robotica, nella fabbrica intelligente, produzione sostenibile, ottimizzazione della produzione di energia, sicurezza e probabilmente anche nelle applicazioni militari, sebbene queste siano al momento bandite in Europa».

 

Giorgio Metta, vice direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e membro del gruppo nazionale di esperti di Ia
Blockchain, regolamentazione e standardizzazione

«Il gruppo di esperti convocato al Mise comprende un repertorio di competenze ed esperienze che ha pochi rivali in Europa», aggiunge Ernesto Damiani, direttore del Center on Cyber-Physical Systems della Khalifa University di Abu Dhabi e membro del gruppo di esperti Bc. «Le questioni aperte di cui occuparsi non mancano. Bisogna per esempio definire componenti e meccanismi dei digital ledger, aiutando chi scrive norme e regolamenti a trovare definizioni chiare ma aperte alle estensioni che l’evoluzione tecnologica sta portando. Occorre poi favorire la standardizzazione e l’interoperabilità tra le diverse implementazioni della tecnologia. Bc – spiega Damiani – non ha ancora l’equivalente dell’Internet Engineering Task Force (Ietf) per aiutare la convergenza o almeno la convivenza delle varie tecnologie. Oggi è inevitabile che ci siano diversi Dlt con obiettivi specifici, ma i benefici per i cittadini o le imprese saranno massimi quando le varie tecnologie saranno in grado di collaborare in uno standard aperto. Infine, bisogna individuare le soluzioni infrastrutturali che permettano ai provider di servizi di registro di operare nell’ambito di gruppi ristretti di organizzazioni o sulla rete pubblica»

 

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Intelligenza artificiale – Membri del Gruppo di esperti

Aglietti Walter – È direttore dei laboratori software Ibm Italia. E’ a capo di un team di data scientist, sviluppatori, architetti e consulenti che lavora allo sviluppo delle piattaforme cloud Ibm ed alla costruzione di proposte e progetti pilota in ambito intelligenza artificiale, machine learning, blockchain e advanced analytics.

Attardi Giuseppe – È professore ordinario presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, dove insegna e svolge ricerca in IA. È coordinatore del dipartimento CSD del GARR.

Barbina Marco – È Direttore del Software Engineering per la divisione Airborne and Space di Leonardo S.p.A. Coordina i team responsabili dello sviluppo Software in settori che vanno dalle sonde spaziali al software Safety Critical per equipaggiamento avionico, da sistemi comunicazione ai sistemi autonomi a pilotaggio remoto e i sistemi di analisi e identificazione basati su algoritmi di intelligenza artificiale e deep learning

Benanti Paolo – Religioso francescano del TOR svolge attività accademica come docente di etica delle tecnologie, neuroetica, bioetica e teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma.

Bentivogli Marco – È il Segretario Generale Nazionale della FIM CISL dal 2014. Autore di numerosi articoli e libri, è stato il primo sindacalista in Italia ad affrontare il tema dei cambiamenti nell’industria con l’avvento dell’Internet of Things e della digitalizzazione dell’economia e della società.

 

Marco Bentivogli

 

Bianchi Andrea – Economista industriale, ha svolto la propria attività principalmente, nella Pubblica Amministrazione e negli organismi di rappresentanza. Dal 2013 è Direttore dell’area politiche industriali della Confindustria. Autore di diversi articoli sui temi dello sviluppo industriale svolge attività didattica presso l’università Luiss e la Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

Bressani Marco – Imprenditore e Consulente di Direzione, fondatore e Amministratore di Digital Tree, ecosistema dedicato alla creazione di Competenze ed Impresa in ambito Intelligenza Artificiale.

Caputo Barbara – Professore Ordinario presso il Politecnico di Torino e Primo Ricercatore presso l’Istituto Italiano di Tecnologia. Nel 2014 e’ risultata vincitrice del prestigioso premio internazionale ERC per il progetto ‘RoboExNovo’, grazie al quale sta sviluppando la teoria e gli algoritmi che permetteranno nel futuro prossimo ai robot di imparare dal Web autonomamente.

Cremonesi Alessandro – Group Vice President e Direttore Generale del gruppo System Research & Applications di STMicroelectronics, dirige i laboratori applicativi di ST a livello mondiale. Attualmente ha un ruolo primario nelle ampie iniziative della Società in campo Interent delle Cose e Intelligenza Artificiale. Cremonesi si è lareato in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Pavia

Cucchiara Rita – Professore Ordinario di Sistemi di Elaborazione dell’Informazione all’Università di Modena e Reggio Emilia al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”; è responsabile del laboratorio Aimagelab, e si occupa prevalentemente di Visione Artificiale. E’ Direttore del Lab. Nazionale CINI di Artificial Intelligence and intelligent Systems e membro del Consiglio dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Da Empoli Stefano – Presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com), think tank che ha fondato nel 2005, con sedi a Roma e Bruxelles, leader in Italia sui temi del digitale e dell’innovazione. È Professore aggregato di Economia politica nell’Università Roma Tre.

Dona Massimiliano – Insegna Gestione etica d’impresa presso la Scuola di Economia e Studi Aziendali dell’Università degli Studi Roma Tre. È componente del “Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti” e del “Tavolo di coordinamento TV 4.0” (Ministero dello Sviluppo Economico) e dell’ “Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo” (Ministero della Salute).

Gaglio Salvatore – Professore Ordinario di Intelligenza Artificiale presso l’Università degli Studi di Palermo. Presso l’Università di Palermo coordina il Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Innovazione Tecnologica ed è referente del nodo locale del Laboratorio Nazionale di Artificial Intelligence and Intelligent Systems del CINI.

Geymonat Marina – Attualmente in Tim coordina il centro di eccellenza sull’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di declinare le soluzioni più promettenti nel contesto aziendale per trarne ogni possibile beneficio.

Girardi Emanuela – Dopo una carriera internazionale nelle telecomunicazioni e un’esperienza imprenditoriale, ha fondato l’associazione Pop Ai (Popular Artificial intelligence). E’ membro delle principali organizzazioni europee sull’intelligenza artificiale: CLAIRE, AI*IA (Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale) ed European AI Alliance.

Giudici Paolo Stefano – Professore di Statistica e Data Science all’Università di Pavia, dove coordina il percorso di dottorato in Ingegneria dei dati finanziari. Supervisore accademico di circa 160 studenti del Master e di 14 dottorandi, che lavorano attualmente nel settore finanziario, in società di consulenza o come ricercatori accademici.

Ippolito Massimo – A partire dal 2000 ha partecipato a numerosi progetti di ricerca, di portata internazionale, nei settori del product design e del manufacturing. Dal 2007 fino ad aprile 2012, nell’ambito del Gruppo Fca, è stato responsabile dell’Innovation Research Program sui temi del manufacturing. È entrato a far parte di Comau nel maggio 2012, con il ruolo di Innovation Manager.

Luce Lorenzo – Fondatore di BigProfiles, una Startup di Intelligenza Artificiale, che ha brevettato un algoritmo di profilazione predittiva; rapidamente guadagna clienti fra le maggiori banche ed assicurazioni italiane e conclude un aumento di capitale coinvolgendo fondi di Venture Capital per scalare la soluzione.

Luminari Daniele – Ha sviluppato la sua esperienza nelle principali aziende di telecomunicazioni italiane con ruoli tecnici e commerciali. Attualmente coordina le iniziative Fastweb per lo sviluppo di applicazioni e sperimentazioni 5G, IoT e AI per la clientela Business

Metta Giorgio – È Vice Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia. È stato postdoc presso il prestigioso AI-Lab del Massachusetts Institute of Technology. È Professore di Robotica Cognitiva all’università di Plymouth (UK). La ricerca di Giorgio Metta si svolge nel campo dei sistemi bioispirati e della robotica umanoide.

Milano Michela – È professoressa ordinaria presso l’Università di Bologna. E’ Vice-Presidente della European Association of Artificial Intelligence (EurAI) ed Executive Councillor della Association for the Advancements of Artificial Intelligence (AAAI). E’ Editor in Chief della rivista Constraints e Associate Editor per ACM Computing Surveys

Nucci Francesco Saverio – È un matematico, ricercatore e manager italiano. Ha fatto parte di diversi comitati di esperti, consigli direttivi e strutture di gestione di progetti tecnologici. È Application Research Director presso Engineering SpA, ed esperto di alto livello per la commissione europea.

Olivi Giangiacomo – Partner presso lo studio legale internazionale Dentons, responsabile del gruppo Technology Media and Telecoms (TMT), oltre che Europe Head of Data Privacy & Cybersecurity group e Europe Co-head Media and Entertainment sector group

Panzeri Corrado – È responsabile dell’Innovation & Technology Hub di The European House-Ambrosetti. Si occupa della strategia, dell’innovazione e dell’organizzazione aziendale, principalmente in imprese operanti nel comparto dei servizi finanziari. Negli ultimi cinque anni ha operato nel campo della cyber e della cyber-physical security.

Pierani Marco – Responsabile delle Relazioni Esterne di Altroconsumo è anche Direttore Public Affairs & Media Relations presso Euroconsumers, principale Gruppo di Organizzazioni di consumatori che unisce Test-Aankoop/Test-Achats (Belgio), Altroconsumo (Italia), DECOProteste (Portogallo), OCU (Spagna), Proteste (Brasile).

Pollicino Oreste – È professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano, ove insegna anche Diritto dell’informazione, e avvocato cassazionista. È tra i fondatori dell’Accademia Italiana del Codice di Internet e dei portali MediaLaws e Diritti Comparati.

Renda Andrea – È attualmente membro dello High Level Expert Group sull’Intelligenza Artificiale della Commissione europea; membro dell’Osservatorio e Forum europeo sul Blockchain; componente del gruppo di esperti sull’impatto economico e sociale dell’innovazione (ESIR) della Direzione Generale Ricerca della Commissione europea.

Rigoni Andrea – E’ partner di Deloitte Risk Advisory con responsabilità del settore Governativo e del Cyber Capacity Building EMEA. Nel 2013-14 Andrea ha servito il Governo Italiano come advisor della Presidenza del Consiglio dei Ministri sui temi di Cyber security dell’Agenda Digitale. E’ consulente di numerosi governi e organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e la NATO.

Scialdone Marco – Dal 2016 è docente presso il Master in Diritto dell’Informatica dell’università La Sapienza di Roma per il modulo relativo a “Robotica, etica e diritto – Neuroscienze, tecnologie e problemi giuridici”. È fellow dell’Accademia Italiana del Codice di Internet.

Telmon Claudio – Ha collaborato con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, per il quale ha gestito il laboratorio di sicurezza. È membro del Comitato Direttivo e del Comitato Tecnico di Clusit, per il quale ha collaborato anche con l’Agenzia Europea ENISA.

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Una rete impressionante di competenze. Dobbiamo solo organizzarla bene!

Per quanto riguarda l’Ia il gruppo di esperti lavorerà utilizzando il framework europeo e sfruttando una serie di case study a livello mondiale. «Stiamo analizzando le politiche nazionali sull’Ia nei vari paesi, spiega Giorgio Metta. L’Italia ha le competenze e i mezzi per sfruttare queste nuove possibilità per un rilancio importante della nostra industria. C’è l’opportunità di partecipare alle iniziative europee, si stanno formando delle reti per la ricerca e si pensa alla creazione di una sorta di Cern dell’Ia. Potremmo combinare aspetti tipici della nostra manifattura, del design, dell’attenzione alla persona per la progettazione di prodotti innovativi basati sull’Ia.

 

Rappresentazione stilizzata di Ia

 

Possiamo anche fare squadra con un servizio sanitario nazionale che è stato giudicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei primi al mondo. Il paese può fare poi sinergia con i suoi centri di ricerca (IIT, Cnr, Human Technopole), la rete di università – basti pensare ai politecnici e alla Scuola Sant’Anna tanto per citarne alcune – e con i centri di competenza industria 4.0 istituiti dal Mise. Una rete impressionante di competenze. Dobbiamo solo organizzarla bene! Fare in modo che industria e ricerca si parlino affinché la scienza abbia un impatto reale sulla società. Personalmente – aggiunge Metta – ho fiducia che, lavorando bene, si possa arrivare a un ruolo da protagonisti nel mondo della tecnologia in generale e in quello dell’Ia in particolare».

 

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Gli interventi su cui è focalizzata la strategia nazionale sull’Intelligenza Artificiale

Sostenere i centri di ricerca d’eccellenza in materia di IA

• Mappare i centri di ricerca nazionali d’eccellenza (CINI)
• Promuovere il coordinamento tra gli stessi, e con il tessuto industriale
• Favorire la ricerca collaborativa con altri centri d’eccellenza a livello europeo

Sostenere le strutture di sperimentazione

• Mappare le strutture di sperimentazione e test (testing facilities) a livello nazionale (es. corridoio 5G del Brennero per testare la guida autonoma)
• Sostenere le piattaforme e i progetti pilota di larga scala
• Iniziative faro del PPP Ecsel (manifattura, salute etc.)

Favorire l’adozione di tecnologie di IA da parte delle imprese, in particolare le Pmi

• Ruolo dei Competence Center
• Sistematizzare l’architettura CC>DIH>PID, assicurarne la qualità
• Sfruttare i finanziamenti europei per i DIH, sia nel biennio 2019-20 che nel nuovo Programma per l’Europa Digitale

Educazione formale: primaria, secondaria e terziaria

• Favorire l’educazione digitale in tutte le fasi del ciclo educativo • Sostenere l’educazione duale e l’alta formazione tecnica professionale (ITS)
• Favorire l’imprenditorialità innovativa in ambito universitario

Attrazione di talento dall’estero

• Favorire il ritorno di talenti italiani che studiano e lavorano all’estero
• Sfruttare al meglio la Carta Blu europea e valorizzare i visti d’ingresso (es. programma Italia Startup Visa) per favorire l’attrazione di talenti esteri

Incentivare gli investimenti

• Rimodulazione del credito d’imposta R&S in chiave SME friendly
• Proroga dell’iper-ammortamento per una industria più competitiva
• Nuovo voucher per i manager dell’innovazione

Nuovo fondo su IA, IoT e blockchain (€45M 2019-21)

• Definire governance e modalità di investimento
• Esplorare sinergie con l’analoga iniziativa della Commissione
europea e del Fondo europeo per gli investimenti

Contribuire alla creazione di un quadro etico condiviso a livello UE e internazionale (G20)

• Monitorare i lavori del Gruppo d’Esperti UE sull’Etica
• Negoziare le Linee Guida etiche europee in ogni sede (Gruppo d’Esperti, Parlamento, Consiglio)

Valutare la tenuta dell’attuale quadro normativo rispetto all’IA

• Far emergere eventuali vulnerabilità della legislazione vigente (es. semplificazione normativa), raccogliendo le testimonianze di imprese e professionisti
• Disciplina organica o interventi abilitanti ad hoc in settori specifici

Favorire la sperimentazione di “regulatory sandboxes”

• Mappare eventuali iniziative vigenti in Italia in materia di aree di sperimentazione legale
• Proporre la creazione di sandboxes in determinati settori, es. fintech, e/o limitati a platee circoscritte, es. startup innovative

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Ernesto Damiani, direttore del Center on Cyber-Physical Systems della Khalifa University di Abu Dhabi e membro del gruppo nazionale di esperti Bc

Capacità tecniche e i mezzi per giocare un ruolo importante e paritario in Europa

Secondo Damiani, l’attivazione del gruppo di esperti è un passaggio importante e tempestivo: «Bc è un game changer, un fattore di discontinuità tecnologica che sta cambiando radicalmente la natura e le modalità operative dei servizi, della manifattura intelligente e della Pubblica Amministrazione. La tecnologia può garantire la veridicità, l’immutabilità e la trasparenza delle informazioni sulla storia di lavorazione dei prodotti, di cui le filiere complesse del Made in Italy hanno disperatamente bisogno». Anche sul fronte dei possibili sviluppi Ia, l’ottimismo non manca. Dice Giorgio Metta: «Abbiamo le capacità tecniche e i mezzi per giocare un ruolo importante e paritario in Europa, di questo ne sono più che convinto. Dobbiamo organizzarci, preparare un piano e utilizzare al meglio le opportunità di finanziamento, sia nazionali sia europee e di mercato. Tecnicamente, nonostante le tecniche di Ia siano progredite notevolmente nel decennio passato, c’è ancora tantissimo da fare per svilupparne l’affidabilità e costruire le applicazioni nei vari domini applicativi».

 

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Blockchain, linee guida per il Piano di sviluppo nazionale

• Perché la blockchain? – Definizione della tecnologia e linee evolutive

• Il ruolo dell’Italia nello scenario europeo e globale

• Tracciare le esperienze italiane nel settore privato e pubblico

• Ricerca e sperimentazione italiana su blockchain e registri distribuiti

• Quarta rivoluzione industriale – mondo della produzione e scambio di valore

• Educazione, skills e apprendimento permanente

• Costruzione di una cornice normativa di riferimento

• Settori strategici e use case abilitanti – certificazione e tutela del Made in Italy

• Identificazione casi d’uso di servizi pubblici digitali transfrontalieri

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Blockchain, il mondo viaggia veloce. Ico? La Svizzera dice sì

Il mondo si sta muovendo a velocità accelerata e se non si attivano rapidamente tutte quelle misure che possano consentire un cambiamento in tutti quei contesti dove Bc può fare la differenza, si rischia di rimanere fuori da importanti network internazionali. Soprattutto esiste il rischio che in altri Paesi si affermino servizi finanziari alternativi ai circuiti finanziari tradizionali, vedi la questione delle Initial Call Offering forma di finanziamento, utilizzata da startup o da soggetti che intendono realizzare un determinato progetto, basata su Bc. Un crowdfunding, alternativo alle classiche Initial Public Offering, che prevede creazione di token da cedere, a fronte di un corrispettivo, ai soggetti finanziatori. Su tutti questi temi ci sono paesi al mondo che si muovono a diversa velocità.

 

Le criptovalute

 

Per noi italiani basta guardare al di là delle Alpi e vedere quanto sta accadendo nella vicina Svizzera, primo paese europeo ad avere avanzato l’adozione di Bc in ambito finanziario e che ora si candida ad ospitare un Crypto G20. Per avere un’idea del pensiero svizzero è sufficiente l’affermazione di Johann Schneider-Ammann, ministro delle finanze della Confederazione Elvetica: «La tecnologia di Bitcoin ha di fatto disintermediato la figura della banca centrale ed il sistema bancario. Ci sono altre Bc che stanno sviluppando la possibilità di concludere contratti tra le parti e vidimarne il consenso come se si trattasse di un vero e proprio atto notarile, la più importante fra queste è Ethereum. La rivoluzione della Bc è appena all’inizio».

 

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Gli esperti della commissione Blockchain

Angiolini Giorgio – Head of Marketing Portfolio, Italtel . Opera da più di 20 anni nel mercato di prodotti e servizi nel settore telecomunicazioni ed in generale nella comunicazione real-time

Atzori Marcella – Ricercatrice presso la University College of London e membro del Consiglio Direttivo del Blockchain & Society Policy Research Lab dell’Università di Amsterdam.

Belardi Tamara – Docente di “Diritto comparato delle nuove tecnologie: Blockchain, Intelligenza Artificiale e Internet of Things” presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Internazionale UniNettuno.

Bruschi Francesco – Docente del Politecnico di Milano, cofondatore dell’Osservatorio sulle Blockchain, ed è docente e membro del Board of Directors del Master in Fintech, presso la Graduate School of Business (MIP).

Capaccioli Stefano – Dottore commercialista e revisore legale dal 1995, con studio in Arezzo, cultore in Informatica Giuridica Avanzata alla Università Statale di Milano

Chiriatti Massimo – Tecnologo, collabora con Università e consorzi per eventi di formazione sull’economia digitale. È un dirigente tecnico in un’impresa multinazionale e ha continue relazioni con i CxO delle più grandi imprese italiane.

Cirillo Monica – Avvocato iscritto all’albo speciale dei patrocinanti innanzi alle giurisdizioni superiori. Si occupa, prevalentemente, di diritto bancario e finanziario e di tutte le problematiche attinenti la tutela dei consumatori e degli utenti.

Comandini Gianluca – È editore di Cointelegraph Italia e direttore della scuola di formazione: The Blockchain Management

Conti Mauro – Professore Ordinario di Sicurezza Informatica all’Università di Padova e Professore Affiliato alla University of Washington, Seattle

Damiani Ernesto – Professore ordinario presso il Dipartimento d’Informatica dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Center on Cyber-Physical Systems da lui fondato presso la Khalifa University di Abu Dhabi.

Di Nicola Vincenzo – Co-CEO di Conio, startup fondata nel 2015 con Christian Miccoli e partecipata da Poste Italiane, che permette a istituti finanziari la gestione e custodia sicura di cryptovalute e asset digitali su tecnologie Blockchain.

Epifani Stefano – Presidente del Digital Transformation Institute, , è docente universitario di Internet Studies presso la Sapienza

Faini Fernanda – Dottoressa di ricerca (PhD) in diritto e nuove tecnologie presso l’Università di Bologna. Responsabile dell’assistenza giuridica in materia di amministrazione digitale e innovazione tecnologica presso la Regione Toscana.

Gabriele Luigi – Public Affairs Specialist presso Adiconsum – Associazione Consumatori e Vice Presidente di VISIONARI no profit.

Giuliano Massimo – Avvocato cassazionista (Ph.D), presta consulenza a Pmi e start up specializzate in ICT e digital market nel campo del diritto delle nuove tecnologie e della protezione dei dati personali.

Giustozzi Lorenzo – Presidente dell’Associazione BlockchainEdu, punto di riferimento per gli accademici italiani interessati alla tecnologia blockchain e CEO di Chainside

Grottola Renato – Membro del Comitato Scientifico e del Gruppo Tecnico Blockchain di San Marino Innovation.E’ componente della commissione UNI/CT 532 “Blockchain e Tecnologie per la gestione distribuita dei Registri Elettronici (Distributed Ledger)”.

Lecca Fabio – Professore a contratto per l’Università di Tor Vergata e relatore di numerose tesi di Ingegneria Informatica all’Università Roma Tre.

Lo Castro Aldo Peter – Partner e CTO di Scytale S.r.l, società “nata” da AliasLab s.p.a per essere un centro di competenza sulla Blokchain / Distributer Ledger technologies e sulla crittografia avanzata è, inoltre, Head of Research & Development presso AliasLab S.p.A. e Director di AliasLab UK LTD.

Mauri Giuseppe – Dal 2001 in RSE, Ricerca sul Sistema Energetico SpA. Ha dato impulso allo sviluppo delle applicazioni blockchain mediante un piano di ricerca e sviluppo, in collaborazione con partner accademici e industriali.

Monaco Marco – Leader del Competence center Blockchain di PWC Italia e responsabile delle aree DLT security e Cryptocurrencies di PwC Global.

Mosco Gian Domenico – Avvocato cassazionista è presidente del comitato scientifico della Commissione di studi sul diritto societario istituita presso l’ordine degli Avvocati di Roma. È revisore contabile, presidente o componente di organi di controllo di primari enti e società.

Nastri Michele – Docente presso le scuole di Notariato e presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. Membro delle Commissioni Ministeriali sulle normative in tema di atti telematici immobiliari e di dematerializzazione digitale.

Nava Gilberto – Partner presso Chiomenti, è stato Direttore del Dipartimento Vigilanza e Controllo di AGCom e Direttore degli Affari Legali e Regolamentari di Infostrada

Pimpinella Martino Maurizio – Direttore del Centro di Ricerca Nuove Tecnologie e Processi di Pagamento Istituito nel 2012, è membro del Comitato Pagamenti Italia (CPI) presieduto da Banca d’Italia.

Ricci Laura Emilia Maria – Coordinatore locale del Progetto H2020 “HELIOS: A Context-aware Distributed Social Networking Framework”. E autrice di più di 100 pubblicazioni su riviste e congressi internazionali.

Sarzana Salvatore – Professore Straordinario dell’insegnamento di “Diritto comparato delle nuove tecnologie: blockchain, Ai e IoT” ( settore disciplinare IUS/02) presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università Internazionale Telematica Uninettuno di Roma.

Savioli Massimo – responsabile delle Iniziative per l’Innovazione di InfoCamere, la Società di servizi digitali delle Camere di Commercio d’Italia.

 

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L’affermazione del ministro delle finanze svizzero non si discosta più di tanto da quanto afferma Paolo Rebuffo, alias FunnyKing, voce underground del mercato delle criptovalute e blogger d’informazione finanziaria indipendente: «Non si tratta affatto solo della moneta, l’utilizzo della Bc come vettore per lo scambio del valore rappresenta un solo aspetto di quanto i registri decentralizzati, zero trust, permissionless e censorship resistant (anche non dovessero più chiamarsi blockchain) stanno trasformando e trasformeranno le sovrastrutture sociali, a partire dal concetto stesso di Stato. La Bc non ha bisogno di un controllo centrale che ne determini l’evoluzione. La Bc è un potere transnazionale basato sull’esigenza degli individui di riprendere su di sé la libertà e la responsabilità di gestire il proprio destino senza mediazioni».














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