Le sorprese delle aziende manifatturiere di Napoli e della Campania

Logistica 4.0

di Antonio Messeni Petruzzelli e Umberto Panniello ♦ Big data, Cyber Security, formazione del personale, piattaforme collaborative, integrazione Warehouse Management System. Sono questi i trend emergenti nelle attività logistiche delle industrie campane. Se ne parlerà il 3 luglio a Napoli nella tappa conclusiva del Road Show SAP “Made in Italy. Made in Digital.”

Gli autori: Antonio Messeni Petruzzelli è Docente di Gestione dell’Innovazione presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Gestionale del Politecnico di Bari, Umberto Panniello è Docente di Business Intelligence e Modelli di e-Business presso la stessa sede universitaria.

La trasformazione digitale è un fattore che sta supportando la crescita delle imprese di eccellenza italiane (per imprese di eccellenza, si fa riferimento a realtà di media e medio-grande dimensione che, proprio per il fatto di competere in uno scenario globale spesso con dimensioni molto inferiori a concorrenti multinazionali, vedono nella loro capacità di saper fare il differenziale competitivo). Ma qual è la situazione con particolare riferimento ad imprese di medio-grande dimensioni, afferenti al comparto produttivo campano? Nell’ indagare queste tematiche abbiamo rivolto particolare attenzione a tutte le attività logistiche che avvengono in un business, a partire dall’arrivo della materia prima fino alla consegna del prodotto finito al consumatore finale, in quanto elemento centrale della value chain aziendale.







 

Figura 1 – Quadro macroeconomico mondiale

L’ impatto economico delle attività logistiche in Italia

Il 2017 è stato un anno che ha visto una forte espansione per l’economia internazionale. Come deducibile dalla Figura 1 (vedi sopra) , il Pil mondiale è passato dal 3,2% (anno 2016) al 3,8% (anno 2017). Si è registrata una crescita del 4,8% nei Paesi emergenti e del 2,3% nelle economie avanzate. Tra quest’ultime, l’Italia ha avuto una discreta crescita rispetto al 2016 registrando un +1,5% nel 2017, pur rimanendo indietro rispetto ad altri paesi come Stati Uniti e Germania (Fonte dati: Istat). Per il settore produttivo mondiale, la funzione logistica è riconosciuta come un elemento centrale della value chain. A tal proposito la “World Bank” valuta il Logistic Performance Index (LPI), il cui scopo è quello di misurare la qualità della logistica di un Paese.

I dati elaborati nel 2016 dagli esperti della World Bank, a cui fanno capo la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo e l’Agenzia internazionale per lo sviluppo, dicono che l’Italia si colloca al 21esimo posto nell’ LPI complessivo e nello specifico: al 19esimo posto nella dotazione infrastrutturale, al 17esimo nelle spedizioni internazionali e al 22esimo nei tempi di spedizione, mentre sul fronte tecnologico l’Italia è retrocessa dal 14esimo al 20esimo posto rispetto all’anno 2014 (Fonte dati: The World Bank – Global rankings 2016). Nel nostro Paese le attività logistiche e i relativi servizi valgono il 10% del Pil e risultano fondamentali per la crescita dello stesso.

In termini di numero di imprese operanti nelle attività logistiche e nei relativi servizi, nel 2017 si è registrato un calo dello 0,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo complessivamente 159 mila unità; la maggior parte sono imprese di trasporto terrestre, seguono quelle di magazzinaggio e di supporto al trasporto. In termini di numero di addetti, invece, i lavoratori in attività logistiche risultano essere più di 1 milione e anche in questo caso la maggior parte opera nel trasporto terrestre (circa la metà) (Fonte dati: Camera di Commercio) Nel 2017 l’Italia ha beneficiato della ripresa dei flussi di scambio internazionale di beni: il volume delle esportazioni di beni e servizi è cresciuto del 5,4%, quello delle importazioni del 5,3%. Nel grafico a seguire  è possibile osservare il trend delle importazioni e delle esportazioni del nostro Paese nel periodo 2010-2018.

 

Figura 2- Il trend delle importazioni e delle esportazioni del nostro Paese nel periodo 2010-2018

 

L’aumento registrato dei flussi di scambio alla fine del 2017 riguarda soprattutto i beni di consumo (+3,7%, rispetto al +1,5 del 2016) e i prodotti intermedi (+3,3%, rispetto al +2,1 del 2016), ma è rilevante anche per quanto concerne i beni strumentali (+2,2%, rispetto al +0,2% del 2016); riprendono a salire, inoltre, i beni energetici (+9,5%). Il valore dell’export è aumentato del 6,4% rispetto alle altre economie dell’Unione economica monetaria (Uem) dell’Unione Europea. Il valore dell’import è cresciuto soprattutto nella componente dei beni intermedi (+4,9%), mentre sono in decelerazione le importazioni di beni strumentali (+2,3%, rispetto al +5,2% del 2016) (Fonte dati: rapporto annuale Istat 2018).

 

Figura 3- Graduatoria delle regioni italiane per valore delle importazioni
Le singole regioni nel  contesto nazionale

Andando ad analizzare più nello specifico il contesto nazionale, la regione Campania si colloca all’ottavo posto nella graduatoria delle importazioni nazionali e al nono posto in quella delle esportazioni, come è evidente rispettivamente nella Figura 3 e nella Figura 4 (Fonte dati: Ministero dello sviluppo economico). In termini di fatturato in attività logistiche, il valore maggiore è associato alla regione Lazio, che nel 2017 ha sommato ricavi per 40 miliardi di euro, seguito quasi a pari merito da Piemonte e Lombardia (con circa 34 miliardi) e, a distanza, dall’Emilia-Romagna con 13 miliardi di euro (Fonte dati: Camera di Commercio – pubblicazione 2018). Questi dati comprendono diverse attività associate ai prodotti e ai servizi, dalla costruzione di veicoli all’autotrasporto, dallo stoccaggio dei prodotti al trasporto aereo e marittimo degli stessi, ai servizi postali e di corriere.

 

Figura 4 – Graduatoria delle regioni italiane per valore delle esportazioni
La regione Campania

Il sistema regionale campano per la logistica merci ha un ruolo primario nel Sud Italia. Lo stesso fa perno su tre porti commerciali, due di livello nazionale (Napoli e Salerno) e uno di livello regionale (Torre Annunziata). Sono inoltre presenti due interporti (Nola e Marcianise-Maddaloni) e un impianto sussidiario in fase di realizzazione, dotato di funzioni parzialmente autonome, rappresentato dal centro merci di Battipaglia. All’interno di questo sistema logistico è certamente possibile far rientrare anche l’aeroporto di Capodichino (Fonte dati: Institute of International Affairs- Associazione studi e ricerche per il Mezzogiorno). La città di Napoli si colloca al 13esimo posto nella graduatoria delle importazioni nazionali e al 26esimo posto in quella delle esportazioni.

I cinque trend della digital transformation nelle attività logistiche delle imprese campane

Il comparto produttivo campano sta avvertendo il cambiamento introdotto da Industria 4.0. A tal proposito, le aziende stanno concentrando le proprie risorse sullo sviluppo e sull’adattamento rispetto a cinque trend-chiave, essenziali al fine di adeguarsi al nuovo contesto competitivo. Di seguito sono descritti i sopracitati trend, così come acquistano rilievo dalle analisi condotte.

Big data

Un tratto ricorsivo per le imprese campane è la crescente attenzione, tanto da renderla una “business critical capability”, verso la predisposizione per la raccolta e l’analisi di una serie di dati critici. Tale fenomeno è meglio noto con il termine di “Big Data” e si riferisce alla gestione di grandi quantità di dati al fine di rispondere alle esigenze di: velocità di elaborazione, varietà della tipologia di dati gestiti, volume di dati da gestire ed elaborare. Risulta con evidenza un alto livello di consapevolezza generale dell’importanza di avere e gestire Big Data per migliorare le performance delle proprie operazioni. Le aziende oggi sono capaci di raccogliere quantità enormi di informazioni riguardanti i consumatori, ma la sfida è quella di organizzare questo immenso flusso di dati in modo da tradurlo in un vantaggio competitivo.

Nello specifico si è registrata la necessità di impiegare i Big Data per migliorare la reportistica aziendale al fine di renderla più dettagliata e real-time. Con una corretta ed efficace condivisione di informazioni infatti è possibile effettuare le verifiche strategiche e le correzioni necessarie a mantenere gli obiettivi di business prefissati. In particolare, la raccolta e l’analisi di Big Data ha un immediato effetto sulle attività logistiche interne ed esterne rispetto la value chain. Diventa infatti possibile analizzare tutte le movimentazioni del prodotto, che vanno dall’arrivo delle materie prime al suo utilizzo da parte del consumatore finale, consentendo operazioni di simulazione e previsione di tali flussi, riducendone l’incertezza e massimizzandone l’efficienza oltre che l’efficacia.

 

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Cyber securit : un tema centrale per le aziende impegnate nella digital transformation
Cyber Security

Con la crescente apertura verso Industria 4.0, per gran parte basata sulla condivisione di dati e sull’apertura dei sistemi informativi verso l’esterno dell’impresa, le aziende avvertono un forte senso di vulnerabilità e di rischio associato a tutti gli asset informatici presenti in azienda. Di conseguenza, si manifesta una crescente necessità di impiego di sistemi che salvaguardino la sicurezza informatica aziendale. In questo contesto, la Cyber security diventa un tema centrale in chiave di protezione dei dispositivi da attacchi che possano portare alla perdita o alla compromissione di dati e informazioni.

Di conseguenza, il Cloud, spazio di archiviazione personale che risulta essere accessibile in qualsiasi momento ed in ogni luogo utilizzando semplicemente una qualunque connessione ad Internet, risulta essere lo strumento tecnologico dell’industria 4.0 che più spaventa le imprese circa il loro livello di sicurezza informatica. Il tema della sicurezza informatica diventa particolarmente rilevante quando viene declinato sulle attività logistiche. Infatti, in questo caso, oltre a garantire la sicurezza del trattamento del dato e della sua conservazione, diventa fondamentale garantirne la non manomissione che potrebbe portare a danni fisici oltre che monetari.

Formazione del personale

Dalle analisi è emerso che la maggior parte delle imprese campane sta investendo, o ha in programma di farlo, nella formazione del personale, in quanto uno degli ostacoli più importanti per l’impiego delle digital technologies è la mancanza di competenze specifiche dei dipendenti. Per sfruttare al meglio il reale potenziale insito nell’industria 4.0 è necessario non solo adottare nuove tecnologie, ma soprattutto formare le proprie risorse umane in maniera tale da utilizzare gli strumenti in maniera opportuna.

 

Il porto di Napoli (photo by Antonio Retaggio)
Piattaforme collaborative

A livello di supply chain è emerso che sono sempre più frequentemente utilizzate le piattaforme collaborative, ovvero piattaforme che abilitano gli scambi informativi in tempo reale tra tutti gli attori coinvolti. L’obiettivo ultimo è quello di ottimizzare la gestione degli ordini e ridurre i costi associati, raccogliendo e recuperando i dati al fine di evidenziare sia i fattori di successo sia le criticità di ogni singolo componente. Da un punto di vista operativo, alcune di queste piattaforme nascono con l’obiettivo di unificare gli elementi caratteristici delle attività logistiche aziendali che possono essere classificati in nodi, vettori e imprese.

I nodi sono rappresentati da porti, interporti o piattaforme logistiche in genere. I vettori sono rappresentati da tutte le aziende di trasporto. Le imprese sono invece caratterizzate da un sistema interno di logistica che varia da impresa a impresa. In questo scenario, la logistica aziendale appare molto frastagliata e caratterizzata da molteplici sacche di inefficienza. La nascita di piattaforme su cui nodi, vettori e aziende possano comunicare, lavorare e interagire (le piattaforme collaborative) ha proprio l’obiettivo di superare questi limiti e massimizzare la sinergia tra i diversi attori.

Integrazione Warehouse Management System (WMS) – Enterprise Resource Planning (ERP)

Dalle analisi condotte, emerge sempre di più la necessità da parte delle aziende di risultare reattivi ai cambiamenti del mercato e di conseguire vantaggio competitivo rispetto ai competitors, ottimizzando, allo stesso tempo, sia le attività logistiche sia il processo produttivo interno. Affinché il WMS possa riuscire, non solo a coordinare le attività di magazzino, ma anche a pianificare le scorte, gli approvvigionamenti, i trasporti, le manutenzioni delle risorse tecniche e altro, ci si sta muovendo verso l’integrazione con l’ERP, in modo da rendere l’intero processo logistico-produttivo un unicum e di raggiungere una maggiore efficienza e velocità. L’obiettivo è quindi quello di riuscire ad automatizzare e connettere le funzionalità di business amministrative a quelle operative.

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“Made in Italy, Made in Digital” a Napoli

A Napoli il 3 luglio, l’ultimo degli  eventi SAP Italia si svolgerà a  Palazzo Serra di Cassano,  uno dei palazzi storici della città. Parteciperanno Adriano Ceccherini, General Business Sales Director, SAP Italia; Valeria Fascione, Assessore Internazionalizzazione, Start up – Innovazione, Regione Campania; Lucio Lamberti, Docente di Marketing Multicanale – Politecnico di Milano, School of Management; Umberto Panniello, Docente di Business Intelligence e Modelli di e-Business, Politecnico di Bari; Roberto Minissale, Responsabile IT, Strano Spa; Dario Favaretto, CEO di MULTI LEVEL Consulting. Seguirà la Tavola Rotonda moderata da Antonio Messeni Petruzzelli, Docente di Gestione dell’Innovazione, Politecnico di Bari che vedrà la partecipazione di:

Veronica Bertollini, Responsabile Strategie e Innovazione, Banca di Credito Popolare
Paola Cairella, Direzione B.U. Retail, BMS
Massimo Dal Checco, Presidente, SIDI
Vincenzo Oreste, IT & Operation Manager, Co.Ca.Ma. Srl.
Gianluca Postiglione, Direttore Generale So.Re.Sa. Spa

L’appuntamento avrà inizio alle 09.00. Per informazioni fare riferimento alla segreteria organizzativa SAP Made in Italy, Made in Digital: segreteria.madeinitaly@hi-comm.it ,Tel. 02 7002533. Per registrarsi per l’appuntamento di Napoli, cliccare qui.

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