Bosch punta sulla guida autonoma e stacca la spina alle batterie per l ’auto elettrica

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di Nicola Penna ♦ La casa tedesca spinge  sui sistemi di assistenza alla guida (ADAS) che entro il prossimo anno genereranno un fatturato pari a due miliardi di euro. Disimpegno invece dalla corsa alla produzione di batterie per auto elettriche.

E’ un momento importante per lo sviluppo delle tecnologie che stanno disegnando la mobilità a quattro ruote del futuro, e gli orientamenti strategici dei big dell’ auto e dell’ automotive sono significativi per capire la direzione dello sviluppo nei diversi settori industriali e nelle diverse nazioni, e i rapporti di forza che verranno a definirsi,  in un futuro anche a breve termine,  su quello che è un mercato trainante per il settore manifatturiero.

Le batterie e la mobilità elettrica

A esempio per i costruttori di auto tedesche, già toccati dalle sentenze che hanno aperto la strada alle limitazioni nell’ accesso delle auto diesel nelle città della Germania, non è una buona notizia quella che viene da Stoccarda, dove ha sede il quartier generale della Bosch, il colosso guidato da Gerhard Dambach. Secondo i più importanti quotidiani economici tedeschi, il più grande produttore al mondo di componenti per auto sta abbandonando la corsa per produrre batterie per auto elettriche. Un duro colpo per i costruttori di auto innanzitutto tedeschi e in generale per le speranze dell’Europa di competere con Asia e Stati Uniti in quest’ambito.







 

Gerhard Dambach, CEO BOSCH

 

A dar retta a queste notizie, Bosch sarebbe intenzionata a porre termine alla sua ricerca sulle tecnologie cellulari, sciogliendo la sua joint venture LEAP per la tecnologia agli ioni di litio con i partner giapponesi, GS Yuasa e Mitsubishi Corp. Potrebbe vendere anche anche la start-up statunitense Seeo Inc., che ha acquisito nel 2015 per migliorare la sua esperienza nelle batterie agli ioni di litio di nuova generazione. Tutto questo mentre le principali case automobilistiche in Germania, dalla Volkswagen alla Mercedes, hanno confermato il loro orientamento alla mobilità elettrica. In questo modo viene a  liberarsi il campo europeo dalla produzione di una componente cruciale delle auto elettriche a favore dei player asiatici o statunitensi come Samsung, Panasonic, BYD e Tesla, che ha investito nella sua Gigafactory in Nevada, in joint venture con Panasonic, 5 miliardi di dollari per raggiungere la piena capacità produttiva di 35 gigawatt in batterie.

 

La Porsche Mission E, la prima auto completamente elettrica costruita dalla casa automobilistica tedesca

Impennata di vendite e impegno aumentato per la guida autonoma

Ma se Bosch, il più grande fornitore automobilistico del mondo, ha gettato la spugna per lo sviluppo di proprie celle della batteria, valutandolo forse un investimento troppo rischioso, a buona ragione nella partita della mobilità futura punta  le sue carte sui sistemi di guida autonoma. Perchè, dati alla mano, i sistemi di assistenza al parcheggio e i sistemi di frenata di emergenza sono all’apice della popolarità in Europa, e il mercato tira di brutto, anche al di là delle aspettative. «Attualmente il mercato sta crescendo a un tasso del 20% circa, e Bosch a un ritmo ancora più veloce» ha dichiarato Gerhard Steiger, Presidente della divisione Chassis Systems Control di Bosch. Nel 2019, le vendite di sistemi di assistenza alla guida dell’azienda supereranno il traguardo di 2 miliardi di euro. La soglia del miliardo era già stata raggiunta nel 2016.

Le persone che oggi in Germania e in Europa acquistano auto nuove attribuiscono sempre più valore alla presenza di assistenti elettronici a bordo. «La tendenza è chiara: presto sarà naturale avere vetture equipaggiate con sistemi di assistenza alla guida quanto disporre di una radio e di un sistema ESP» ha affermato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch, facendo riferimento ai risultati di un’analisi condotta da Bosch sulla base delle statistiche relative alle nuove immatricolazioni del 2016. Ma vediamo i dati su cui si basano le valutazioni del management .

 

La top ten dei sistemi che facilitano la guida

I dati raccontano come i sistemi di assistenza al parcheggio e di segnalazione di cambio corsia, allo stesso modo dei sistemi di frenata di emergenza, stanno diventando sempre più popolari. Per esempio, il 62% delle auto di nuova immatricolazione nel 2016 in Germania era provvisto del sistema di assistenza al parcheggio (dai sensori con segnalazione acustica fino agli  assistenti di parcheggio automatici). Al secondo posto nella graduatoria della popolarità sono risultati i sistemi di frenata di emergenza che allertano i guidatori di un potenziale pericolo o arrestano la vettura in caso di emergenza. Grazie a questi dispositivi il 38% delle vetture è in grado di aiutare i guidatori ad evitare incidenti. Per più di un quarto di questi veicoli, il sistema di frenata di emergenza è una dotazione di serie.

Appena sotto, al terzo posto, è risultata la funzione di rilevazione del “colpo di sonno“, montata sul 37% di tutte le nuove auto nel 2016. Tuttavia, la crescita più significativa è stata registrata per i sistemi di segnalazione di cambio corsia, che nello stesso anno sono stati installati a bordo del doppio delle auto nuove rispetto all’anno precedente. Un altro sviluppo interessante riguarda i sistemi di regolazione della distanza e della velocità (Adaptive Cruise Control, ACC). Questa funzione, che nel 2013 in Germania era montata solo sul 4% dei veicoli, nel 2016 è stata installata su quasi un veicolo nuovo su cinque (19%).

 

 

Chi guida più “assistito” in Europa: per l’Italia ancora ampi margini di mercato

I sistemi di assistenza al parcheggio, di frenata di emergenza e di segnalazione di cambio corsia rappresentano i sistemi di assistenza alla guida più popolari anche nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Belgio e in Francia. In Francia i sistemi di assistenza al parcheggio sono ancora più diffusi che in Germania, infatti il 67% delle nuove vetture immatricolate nel 2016 offre ai guidatori assistenza durante il parcheggio e, nel 63% di esse, il sistema fa parte della dotazione standard. In Germania questo valore si attesta al 42%. In Belgio e nei Paesi Bassi il 39% delle auto nuove, la percentuale più alta in Europa, dispone di un sistema di frenata di emergenza automatico.

In Italia e Russia, che insieme alla Francia sono state incluse per la prima volta nell’analisi condotta da Bosch, c’è ancora margine di miglioramento per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida rispetto agli altri Paesi analizzati. Ciononostante, il 18% delle auto nuove immatricolate nel 2016 in Italia disponeva comunque di un sistema di segnalazione di cambio corsia a bordo, e in Russia il trend si sta evolvendo, con una percentuale di installazioni del 6%. Lo stesso vale anche per i sistemi di frenata di emergenza automatici, che hanno anch’essi raggiunto il 6% nelle nuove vetture.

 

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Sulle vetture della gamma MY 2018 Maserati è montato il sistema Bosch highway assist

Tirando le somme

Le prospettive sono quindi valutate positivamente, visto che Bosch cresce più velocemente del mercato, e che i sistemi di assistenza alla guida, che aiutano i guidatori in situazioni di traffico intenso o critiche, rappresentano ormai un passo avanti consolidato nel cammino verso la mobilità del futuro a zero incidenti e zero stress. Per esempio, se in Germania tutte le vetture disponessero di un sistema di frenata di emergenza automatica a bordo, sarebbe possibile evitare fino al 72% dei tamponamenti. Dato che, come abbiamo visto, le percentuali delle installazioni di sistemi di assistenza alla guida sono in costante aumento, di questa tendenza beneficia anche Bosch, il maggiore fornitore di tali sistemi.

E’ un dato di fatto che lo sviluppo tecnologico è sempre più orientato verso la guida autonoma. L’analisi di Bosch mostra che, con il “traffic jam assist“, anche la prima funzione di guida parzialmente autonoma ha già fatto la sua comparsa sul mercato. In una situazione di ingorgo del traffico, infatti, l’auto segue automaticamente il veicolo che la precede, assumendosi i compiti di partire e accelerare, frenare e sterzare all’interno della propria corsia. In Germania, quasi la metà delle auto nuove equipaggiate con sistema Adapative Cruise Control (ACC) è dotata anche di una funzione di “traffic jam assist”, il che equivale al 9% di tutte le auto di nuova immatricolazione. Un ulteriore sviluppo di questo sistema è stato ora montato sulle nuove Maserati. Industria Italiana ne ha parlato qui.














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1 commento

  1. Certo è che il mercato della “guida assistita” ha subito una seria impennata negli ultimi anni. Le tecnologie avanzano e ciò mette i colossi dell’industria nelle condizioni di scegliere su quale ambito andare a puntare. È un peccato che Bocsh abbandoni la produzione di batterie per auto elettriche: speriamo solo che il loro focus sui sistemi di assistenza alla guida produca strumenti di qualità, anche per le auto elettriche che tanto stanno rivoluzionando il mercato automobilistico.

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