Blockchain: la prima operazione di trade finance in Italia è targata Unicredit

di Chiara Volontè ♦︎ L’istituto bancario, tramite la piattaforma di trade finance we.trade, ha permesso al Gruppo Asa di acquistare merci da Steelforce avvalendosi della “catena di blocchi”, digitalizzando così l’intero processo finanziario

Porta la firma di Unicredit la prima transazione commerciale effettuata in Italia tramite tecnologia blockchain. Avvalendosi di we.trade – piattaforma di trade finance che ha lo scopo di semplificare i processi finanziari legati al commercio internazionale – l’istituto milanese ha consentito al Gruppo Asa, azienda specializzata nella produzione di imballaggi metallici, di finalizzare l’acquisto di una partita di banda stagnata dal proprio fornitore Steelforce, a sua volta supportato in Belgio da Kbc Bank.







«La nostra società è da sempre alla ricerca delle migliori tecnologie produttive – afferma Guido Cicognani, Chief Financial Officer di Gruppo Asa – Abbiamo scelto di estendere la nostra propensione all’innovazione anche all’ambito finanziario e di essere la prima azienda in Italia a utilizzare we.trade per ottenere una gestione degli ordini completamente digitale e quindi più lineare, trasparente e facilmente monitorabile. Iniziamo con Steelforce, con l’intenzione di estendere l’utilizzo della piattaforma agli altri nostri fornitori e clienti in Europa».

 

Veduta notturna dell’ Unicredit Pavilion a Milano ( photo by Gianni Belloni )

 

I grandi vantaggi di questo tipo di operazione realizzata tramite blockchain sono sicuramente la tempistica e la trasparenza del processo: infatti, il pagamento avviene automaticamente – nel momento in cui l’acquirente conferma la ricezione della merce – e secondo i tempi stabiliti dalle due controparti all’interno dello “smart contract” creato sulla piattaforma we.trade. In questo modo le operazioni si concludono in pochissimi giorni, grazie a un processo completamente digitale e, quindi, più veloce e trasparente.

«We.trade è una storia di successo nel campo della collaborazione bancaria e siamo lieti di annunciare la nostra prima transazione sul mercato italiano – dichiara in una nota Luca Corsini, Head of Global Transaction Banking di UniCredit – Crediamo che nel corso del tempo la piattaforma possa contribuire a ridefinire le relazioni commerciali tra le Pmi, rimuovendo gli ostacoli che tipicamente rendono difficili e costose le transazioni internazionali, con benefici concreti per i nostri clienti».

We.trade

Il consorzio we.trade è nato nel 2017 dalla collaborazione tra Unicredit insieme ad altri otto istituti finanziari europei quali Deutsche Bank, Hsbb, Kbc, Natixis, Nordea, Rabobank, Santander, Societé Generale. Dopo la decisione delle banche del consorzio di costituire la società “we.trade innovation Dac”, nel corso del 2018 altre 4 banche europee (CaixaBank, Erste Group, Eurobank e Ubs) hanno aderito all’iniziativa. Attualmente, le operazioni tramite we.trade sono disponibili in quattordici Paesi europei: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. Basata sulla tecnologia blockchain, we.trade mette in contatto le parti coinvolte nella transazione, registrandone l’intero processo (end-to-end) e facendo leva sugli “smart contract”. In particolare, la piattaforma è stata creata per permette alle Pmi di cercare controparti fidate con cui instaurare rapporti commerciali, che si semplificano grazie all’intera digitalizzazione del processo – dalla creazione di un ordine fino al pagamento.

Inoltre, we.trade offre anche i servizi finanziari Bank payment undertaking (Bpu), in cui la banca del compratore fornisce al venditore un impegno irrevocabile di pagamento della fattura alla scadenza, e Bpu Financing, in cui la banca del venditore lo finanzia scontando il Bpu di cui è beneficiario.














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