Economia circolare. Sei tra i principali produttori e trasformatori di bioplastiche – Ceplast, Ecozema-Fabbrica Pinze Schio, Ibi plast, Industria Plastica Toscana, Novamont e Polycart – insieme per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica
Il Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, promosso da 6 tra i principali produttori e trasformatori di bioplastiche – Ceplast, Ecozema-Fabbrica Pinze Schio, Ibi plast, Industria Plastica Toscana, Novamont e Polycart – si colloca all’interno del sistema Conai come nuovo consorzio di filiera per la gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, che possono essere riciclati con la raccolta della frazione organica dei rifiuti e trasformati, con specifico trattamento industriale, in compost o biogas.
«Si tratta di un progetto concreto di economia circolare – ha dichiarato Marco Versari, eletto presidente pro tempore del Consorzio – aperto a tutti gli operatori della filiera, compresi gli utilizzatori e i compostatori, che pone ancora una volta l’Italia all’avanguardia in Europa nel campo del riciclo biologico della frazione organica dei rifiuti urbani e dei materiali compostabili assimilati. Questa iniziativa – prosegue Marco Versari – consentirà alla filiera delle bioplastiche una migliore gestione dei propri imballaggi, ai cittadini di riconoscere tali materiali e conferirli correttamente nella raccolta dell’umido domestico e all’Italia di incrementare i risultati di riciclo raggiunti nel settore dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggi».
Lo statuto di Biorepack, redatto in conformità allo statuto tipo del Ministero dell’Ambiente vigente per i consorzi di filiera del Conai, è stato trasmesso al Ministero stesso per l’approvazione. Con il decreto ministeriale di approvazione il sistema Conai vedrà l’ingresso e beneficerà delle attività di un nuovo soggetto, deputato alla gestione di una tipologia di imballaggi con un fine vita del tutto peculiare (riciclo organico-compostaggio) rispetto a quello degli altri materiali presidiati dagli attuali sei consorzi di filiera del Conai (per i metalli, Cial per l’alluminio e Ricrea per l’acciaio; per la carta, Comieco; per il legno, Rilegno; per la plastica riciclata sotto forma di plastica o con recupero energetico, Corepla; per il vetro, Coreve).