Beretta mostra la sua fabbrica digitalizzata da Stain

Il costruttore d’armi, il 5 giugno, ha aperto le porte del suo stabilimento di Gardone Val Trompia, innovato in ottica Industria 4.0 dalla software house bresciana. L’evento rientrava nel ciclo di appuntamenti Open House

Oltre 90 tra manager e imprenditori di altrettante imprese hanno partecipato all’evento tenutosi lo scorso 5 giugno presso la Fabbrica D’Armi Pietro Beretta a Gardone Val Trompia e organizzato da Stain, azienda che da oltre 25 anni realizza soluzioni Mes (manufacturing execution system) per la raccolta dei dati di produzione, gestione della logistica, della qualità, delle attrezzature e della manutenzione. La visita guidata all’interno del sito produttivo del noto costruttore d’armi rientrava nel ciclo di appuntamenti Open House; l’obiettivo di Stain era quello di accompagnare i partecipanti in un viaggio attraverso l’innovazione, portandoli nel cuore di Industria 4.0.

Fabbrica d’Armi Beretta

«Il modo migliore per approcciarsi alla trasformazione digitale – ha affermato Claudio Morbi, amministratore delegato di Stain – è affiancarsi a chi l’ha già intrapresa. Beretta da sempre ha mostrato molta sensibilità e disponibilità ad aprire le porte di casa e condividere le proprie esperienze».







Claudio Morbi

Daniele Bertoni, vice direttore generale di Beretta, ha illustrato il percorso che li ha portati a diventare una lean company: oggi, infatti, per la società produttrice di armi da fuoco la digitalizzazione è una prerogativa in tutti gli ambiti aziendali, dalla produzione fino al customer care, al punto da aver istituito le Olimpiadi Digitali per misurare le competenze dei collaboratori e dipendenti di ogni reparto.

La tavola rotonda si è soffermata in particolar modo sui dati, «vero motore di questa rivoluzione – ha spiegato Morbi – Infatti, non esiste più prodotto senza informazione, il dato deve essere certo, in tempo reale e misurato, questa è la base su appoggiare strategie di miglioramento».

Fabbrica d’Armi Beretta

E Riccardo Trichilo, presidente Csmt, da sempre impegnato nella ricerca e innovazione ha aggiunto: «Il gap tra una azienda vecchio stile e una lean company è di gran lunga maggiore di quella che nel 1800 era la differenza tra una fabbrica che utilizzava vapore e una che usufruiva di energia elettrica».

Piero Donaggio, data scientist di Fibonacci Lab, ha invece posto l’accento sull’importanza dell’intelligenza artificiale, portando ad esempio un’applicazione di ai di Fibonacci Lab per la Supply Chain; mentre Enrico Ravagnani, direttore di produzione di Beretta, ha illustrato il caso concreto del fabbricatore d’armi illustrando i vantaggi che il Mes Stain ha apportato alla produzione, tra cui: un aumento della produttività delle linee di produzione (pezzi per ora prodotti) del 15% e una diminuzione delle ore-uomo dedicate ad attività di elaborazione dei dati di produzione dell’80%.














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